Buongiorno a tutti,
vorrei mi aiutaste a capire alcuni aspetti che mi rimangono ad oggi ancora oscuri.
PREMESSA: Non è mia intenzione creare la solita discussione su "siamo in una bolla" vs "non è vero non è una bolla".
Vorrei solo capire se i ragionamenti che faccio stanno in piedi a livello logico oppure no.
Che non vuol dire si avvereranno, ma solamente che il ragionamento "fila".
E' un dato di fatto che negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una impennata dell'azionario, soprattutto SP500, senza precedenti. Basta guardare il grafico dal 2013 in poi per rendersene conto. Penso che dietro a questa impennata ci siano essenzialmente tre fattori:
1. Le aziende hanno effettivamente generato fatturato in crescita, utili in crescita e flussi di cassa in crescita. In alcuni casi a livelli record.
2. Abbiamo vissuto un contesto di tassi estremamente bassi, con il risultato che chi cercava un minimo di rendimento andava sull'azionario.
3. Molte aziende, anche rilevanti, hanno contratto debito (sfruttando i tassi così bassi) che hanno usato per finanziare buybacks aggressivi e di conseguenza impennare ulteriormente il titolo e pagare dividendi.
Un altro dato di fatto è che i tassi di interesse si stanno alzando, quindi sicuramente il punto 2 sta cambiando.
Penso anche il punto 3 perchè con i tassi in salita sarà più "costoso" per le aziende contrarre debito per finanziare il buyback.
Quindi l'unica "leva" che rimarrà alle aziende per continuare a ricomprare azioni o pagare dividendi sarà la capacità di essere profittevoli e di aumentare il fatturato/cash flow.
E' ragionevole aspettarsi che i buyback diminuiranno, in senso assoluto. Ci saranno alcune aziende estremamente profittevoli che continueranno, ma chi li finanziava a debito è lecito attendersi che smetta.
Potrebbe quindi verificarsi una discesa della quotazione di alcune aziende.
Sta in piedi?
Grazie
vorrei mi aiutaste a capire alcuni aspetti che mi rimangono ad oggi ancora oscuri.
PREMESSA: Non è mia intenzione creare la solita discussione su "siamo in una bolla" vs "non è vero non è una bolla".
Vorrei solo capire se i ragionamenti che faccio stanno in piedi a livello logico oppure no.
Che non vuol dire si avvereranno, ma solamente che il ragionamento "fila".
E' un dato di fatto che negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una impennata dell'azionario, soprattutto SP500, senza precedenti. Basta guardare il grafico dal 2013 in poi per rendersene conto. Penso che dietro a questa impennata ci siano essenzialmente tre fattori:
1. Le aziende hanno effettivamente generato fatturato in crescita, utili in crescita e flussi di cassa in crescita. In alcuni casi a livelli record.
2. Abbiamo vissuto un contesto di tassi estremamente bassi, con il risultato che chi cercava un minimo di rendimento andava sull'azionario.
3. Molte aziende, anche rilevanti, hanno contratto debito (sfruttando i tassi così bassi) che hanno usato per finanziare buybacks aggressivi e di conseguenza impennare ulteriormente il titolo e pagare dividendi.
Un altro dato di fatto è che i tassi di interesse si stanno alzando, quindi sicuramente il punto 2 sta cambiando.
Penso anche il punto 3 perchè con i tassi in salita sarà più "costoso" per le aziende contrarre debito per finanziare il buyback.
Quindi l'unica "leva" che rimarrà alle aziende per continuare a ricomprare azioni o pagare dividendi sarà la capacità di essere profittevoli e di aumentare il fatturato/cash flow.
E' ragionevole aspettarsi che i buyback diminuiranno, in senso assoluto. Ci saranno alcune aziende estremamente profittevoli che continueranno, ma chi li finanziava a debito è lecito attendersi che smetta.
Potrebbe quindi verificarsi una discesa della quotazione di alcune aziende.
Sta in piedi?
Grazie
Ultima modifica: