CAHH – Centro de Arte Hortensia Herrero

Stefano Perrini

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Ciao a tutti.

Ho avuto modo di visitare il nuovo Centro de Arte Hortensia Herrero a Valencia.

Hortensia Herrero è la ricchissima proprietaria della catena spagnola di supermercati Mercadona ed è una grande collezionista. Nativa di Valencia, ha deciso di restaurare un palazzo del 17° secolo nel centro della città per ospitare parte della propria collezione di opere contemporanee. La ristrutturazione ha posto in evidenza e valorizzato i resti romani e dell’epoca della dominazione musulmana presenti nel sito.

Anche se il sito web del Centro è fatto molto bene (qui il link), mi sembra utile condividere qui le foto che ho preso con il telefonino. Cercherò in qualche modo di rispettare, attraverso i diversi post, i vari spazi espositivi della struttura.

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Nel vestibolo c’è un’installazione site-specific di Tomás Saraceno, sei “nuvole” fatte da dodecaedri irregolari in vetro iridescente:

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Anche nella parte che dà accesso al giardino c’è un’opera site-specific dell’artista di Barcellona Jaume Plensa, un accumulo di lettere di vari alfabeti che celebra la bellezza del mondo nella diversità delle culture:

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Il percorso incomincia e procede con alcuni dei nomi più “storicizzati”.

Rafael Canogar
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Antonio Saura
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Joan Miró
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Roy Lichtenstein, in due soggetti ispirati alle ninfee di Monet
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Julio González
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Alexander Calder
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Jean Dubuffet
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Ispirato dai resti del circo romano trovati durante i lavori di ristrutturazione, Mat Collishaw ha creato un lavoro in cui su uno schermo a LED, che nella forma ricorda il circo romano, sono proiettati dei cavalli che corrono sempre più veloci:

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Segue una sezione dedicata alla fotografia, con molte specchiature. Riporto solo due opere.

Andreas Gursky
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Thomas Ruff
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Segue una spettacolare sala dedicata a tre grandi opere di Anselm Kiefer:

I fiori del male
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La morte e la fanciulla
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Walhalla
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Una piccola appendice alla sala precedente è dedicata a Georg Baselitz, con una grande tela del 2016 e un bronzo del 2015 che riproduce nella fusione tutto il lavoro realizzato sul prototipo in legno.

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La visita prosegue con una sezione dedicata all’arte cinetica.

Andreu Alfaro, scultore valenciano
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Ann Veronica Janssens
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Jesús Rafael Soto
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Iván Navarro
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Angel Duarte
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Sulla cappella dell’antico Palazzo Valeriola è intervenuto il dublinese Sean Scully, che si è occupato dei vetri della cupola e delle finestre, oltre a collocare una propria tela. I dipinti originali dei soffitti sono opera di fine Ottocento di Joaquín Sorolla, José Nicolau Huguet, Vicente Nicolau Cotanda e Juan Peiró.

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Nello spazio successivo, c’è un ulteriore intervento specifico di Mat Collishaw, commissionato da Hortensia Herrero. L’artista si è ispirato alle Fallas di Valencia, la festa tradizionale che culmina ogni 19 marzo con le sculture in legno e cartapesta costruite nei vari quartieri che vengono date alle fiamme in alti falò.

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Si prosegue con due opere di Carlos Bunga, al quale avevo dedicato una discussione:

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Un passaggio con un’opera dell’americano Rashid Johnson

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e un omaggio a Fontana di Elena del Rivero, valenciana d’origine, ma americana d’adozione

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conduce a…
 
…un’opera site-specific di Ólafur Elíasson. Si tratta di un tunnel fatto da 1.035 pezzi di vetro che mostrano i colori dell’iride quando si passa e solo nero quando ci si guarda indietro.

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Il tunnel sfocia in un piccolo spazio con altre due opere dell’artista, una delle quali praticamente infotografabile:

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Si prosegue con alcune opere di Juan Genovés, artista valenciano che si è dedicato al tema della folla:

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Ci sono poi un paio di ulteriori opere di Jaume Plensa:

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La sala successiva raccoglie opere di Manolo Valdés, che essendo un artista valenciano è stato tra i primi collezionati da Hortensia Herrero:

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…introduce una sala interamente dedicata a Peter Halley:

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