Camfin Prelios Pc per chi possiede la filiera meno GPI

Infatti la differenza è proprio qui,che si rifà la fine di quando avevo le Ducati,
prima che sale Pc.Ma non li vedi hanno una gran fretta,arriveremo si e no a venerdì.
Per la pazienza quella non mi manca,è già più di un'anno e mezzo che siamo qui,
va ha finire che mi tocca aprire un'altro post. :D(ma non così lungo). :D

Saluti AzioNetOK!

Buon dì AzioNet OK!,

Grafici Pirelli che ho postato stamattina

dagli un' occhiata...........:yes:

http://www.finanzaonline.com/forum/...i-pole-position-3-parte-150.html#post35292612


OK! OK!
 
Camfin: Mediobanca abbassa il rating a neutral dal precedente outperform.

Fonte: Finanza.com

buongiornooo :)
 
Buon dì AzioNet OK!,

Grafici Pirelli che ho postato stamattina

dagli un' occhiata...........:yes:

http://www.finanzaonline.com/forum/...i-pole-position-3-parte-150.html#post35292612


OK! OK!


Ciao todi,io devo solo incrementare. :D
Quanti pesci oggi hanno preso nella rete...cmq va bene così.
Visto che tu dici sempre 3 euri :D io ti dico il mio 1,54 euri :D (sconto).

Saluti AzioNetOK!
 
Ciao todi,io devo solo incrementare. :D
Quanti pesci oggi hanno preso nella rete...cmq va bene così.
Visto che tu dici sempre 3 euri :D io ti dico il mio 1,54 euri :D (sconto).

Saluti AzioNetOK!

Dal Sole 24 Ore

MILANO - Camfin scende in Borsa dopo diverse sedute di guadagno.

La holding che fa capo a Marco Tronchetti Provera è arrivato a perdere in mattinata fino a -9% e ora cade del 6%.

Le prese di beneficio arrivano all'indomani del balzo registrato dalle azioni nelle ultime settimane sulle indiscrezioni di un'opa in arrivo per l'accorciamento della catena.

Ieri la holding a cui fa capo il controllo della Pirelli, congelata anche per eccesso di volatilità, ha infatti chiuso in rialzo dell'8,11% a 0,88 euro.

Gli scambi sono stati rilevanti, soprattutto se si pensa che il flottante sul mercato è molto risicato: i volumi hanno interessato 20 milioni di pezzi, pari al 2,5% del capitale passato di mano (oltre 6,5 volte la media giornaliera). Più cauta invece Pirelli (+0,63%).

Il rally delle ultime settimane a Piazza Affari è stato giustificato dagli operatori di Borsa con le attese sull'accorciamento della catena di controllo e l'ingresso di nuovi soci ai piani alti. «Nulla è allo studio che possa impattare, modificandoli, sugli attuali assetti di controllo di Camfin», ha dichiarato all'Ansa Marco Tronchetti Provera. «Comunque – ha aggiunto Tronchetti – al momento non sussistono trattative avanzate, o prossime alla conclusione, ne tantomeno accordi anche solo preliminari, riguardanti gli assetti proprietari di Camfin».

Voci di mercato riferivano ieri di un rastrellamento in corso a favore delle due fazioni in lite, Marco Tronchetti Provera da un lato e i Malacalza dall'altro. Da entrambi i lati arrivano solo smentite. Sulla carta, del resto, i patti parasociali siglati dai due partner impediscono alla famiglia genovese di acquistare altre azioni di Camfin, mentre lasciano mani libere su Pirelli (ma anche in questo caso ci sarebbe obbligo di comunicazione per acquisti superiori alla soglia dei 5 mila euro in quanto la famiglia Malacalza rappresenta parte correlata). Il punto – ci si domanda – è se l'esistenza di un contenzioso possa nei fatti svincolare i due ex partner dagli impegni presi.

A piazza Affari circola perfino voci di una promessa di Acutis, socio tramite Vittoria Assicurazioni dell'8,5% di Camfin, di cedere la propria quota alla famiglia genovese. Voce che però fonti ben informate riferiscono essere priva di fondamento.

Certo che se l'obiettivo dei Malcalza è quello di rafforzarsi oltre il 30% in Camfin dove oggi hanno direttamente il 12,5% e tramite Gpi un altro 12% circa, dovrebbero mettere in preventivo un'Opa molto onerosa.

Camfin capitalizza infatti 694 milioni, quasi il doppio rispetto alle quotazioni dello scorso dicembre (0,5 euro) e ben distanti dai minimi della scorsa estate intorno a 0,2 euro.

Un balzo che sta pian piano azzerando lo sconto sul nav: ad oggi è di appena il 16% e si sta avvicinando alla soglia di 1 euro che lo azzererebbe completamente. Il risultato è che, tecnicamente, diventa sempre più complicato trovare soci terzi disposti a pagare a prezzi così alti un ingresso nella holding.

Tronchetti Provera, nel frattempo, va avanti con i contatti con potenziali partner industriali.

Come anticipato ieri dal Sole24 Ore, l'obiettivo al quale Pirelli sta lavorando già da tempo è quello di costituire una joint-venture con un partner industriale di un Paese emergente per ampliare i mercati di sbocco nella divisione delle gomme per mezzi pesanti. Gli interlocutori con i quali si sta sondando il terreno sono cinque gruppi cinesi, un paio coreani e i russi.

A fronte di un progetto industriale, il partner in joint potrebbe partecipare al riassetto del gruppo, seguendo lo schema-base dell'accorciamento della catena. Un progetto che a questo punto potrebbe subire un'accelerazione.
 
da Repubblica


Nella battaglia fra Tronchetti e Malacalza la famiglia genovese si affida a Roppo

IL GRUPPO Malacalza sceglie l' avvocato Vincenzo Roppo, che ha seguito con successo la Cir di Carlo De Benedetti nel lodo Mondadori contro Fininvest, come arbitro nella disputa con Tronchetti Provera per Camfin.

«Non ho ancora visto le carte, ma il mio primo atto sarà quello di cercare l' altro arbitro per individuare un nome di comune gradimento».


I due legali hanno infatti un mese di tempo per scegliere un terzo arbitro.


Il numero uno di Pirelli ha schierato Giuseppe Portale e saranno ora le due parti, di comune accordo, entro trenta giorni, a scegliere il presidente del collegio.

In caso di mancato accordo, abbastanza probabile visti i rapporti attuali fra Tronchetti Provera e i Malacalza, sarà invece la camera arbitrale a indicare il terzo nome.

Ed entro sei mesi si dovrà arrivare alla decisione finale.

Il collegio dovrà esprimersi sulla richiesta della "Malacalza Investimenti", la holding della famiglia genovese, di un "compendio patrimoniale" proporzionale alla quota detenuta in Gpi, inclusa una partecipazione del 13% circa di Camfin.

Al momento, i Malacalza, con una quota del 12,37%, sono già il secondo azionista di Camfin, a sua volta è socia di maggioranza di Pirelli con una partecipazione del 25,62%.

A monte di Camfin, in Gpi, i due ex partner (Mtp Sapa e Malacalza Investimenti) detengono rispettivamente il 54,9 e il 30,93% del capitale.


Se a vincere sarà Malacalza, Tronchetti dovrà liquidare subito il controvalore delle quote, oltre a pagare le spese processuali e i danni.

Se a vincere sarà invece Tronchetti, spese e danni saranno a carico di Malacalza, ma si arriverà comunque a una risoluzione della vicenda, liquidando la partecipazione azionaria.

La contesa tra Malacalza e Tronchetti Provera era esplosa fragorosamente la scorsa estate dopo la decisione di Camfin di lanciare un bond convertibile in azioni Pirelli.

Dopo che il consiglio di amministrazione della holding che controlla Camfin, Gpi, a fine dicembre, aveva avviato l' arbitrato, le parti sono state chiamate a indicare ognuna un componente e, insieme, il terzo membro a cui spetterà anche il ruolo di presidente del collegio arbitrale.


massimo minella
 
Al di là di quello che è il nav per azione faccio un'altro calcolo che è legato al controllo.

Mi sembra dal numero di contendenti in campo che sia partita la caccia all'azione.

Il Toscano ipotizzava che i fratelli Malacalza sono formalmente divisi quindi potrebbero possedere azioni Camfin ambedue.

Ragionando in termini di famiglia Malacalza, dopo la scissione di Gpi, si verrà a trovare con 200 milioni di azioni Camfin pari al 25,5% con un costo medio per azione di 55 centesimi per un totale di 110 milioni di euro.

Ipotizzando che abbia già acquistato almeno un'altro 20%, sennò sarebbe un co.one ad aver scatenato tutto questo casino per nulla, vorrebbe dire che in questi anni avrebbe acquistato sul mercato e parcheggiato da qualche parte 160 milioni pari al 20% ad un costo medio di 55 centesimi ( probabilmente potrebbe aver speso anche meno ) per un controvalore di 88 milioni di euro.

In sostanza si ritroverebbe con il 45,5% di azioni ad un costo unitario di 55centesimi per un controvalore di 198 milioni.

Quindi per aver il controllo mancherebbe il 4,5% pari a 35 milioni di azioni che potrebbero acquistare ad un prezzo medio di 1 euro per azione per un controvalore di 35 milioni di euro.

In sostanza la famiglia Malacalza verrebbe a detenere il controllo con il 50.01% delle azioni pari a 395 milioni di azioni con un esborso di 233 milioni di azioni con un costo medio di appena 60 centesimi.

L'ultimo lotto acquistato del 4,5%, pari a 35 milioni di azioni, che potrebbero acquistare ad un prezzo medio di 1 euro per azione, lascia un range di prezzi enorme che parte da 70 centesimi e in cui le ultime rastrellabili potrebbero raggiungere livelli stratosferici tanto il prezzo medio di carico non si sposterebbe più di tanto.

Spero di essere stato chiaro.
 
Ultima modifica:
Al di là di quello che è il nav per azione faccio un'altro calcolo che è legato al controllo.

Mi sembra dal numero di contendenti in campo che sia partita la caccia all'azione.

Il Toscano ipotizzava che i fratelli Malacalza sono formalmente divisi quindi potrebbero possedere azioni Camfin ambedue.

Ragionando in termini di famiglia Malacalza, dopo la scissione di Gpi, si verrà a trovare con 200 milioni di azioni Camfin pari al 25,5% con un costo medio per azione di 55 centesimi per un totale di 110 milioni di euro.

Ipotizzando che abbia già acquistato almeno un'altro 20%, sennò sarebbe un co.one ad aver scatenato tutto questo casino per nulla, vorrebbe dire che in questi anni avrebbe acquistato sul mercato e parcheggiato da qualche parte 160 milioni pari al 20% ad un costo medio di 55 centesimi ( probabilmente potrebbe aver speso anche meno ) per un controvalore di 88 milioni di euro.

In sostanza si ritroverebbe con il 45,5% di azioni ad un costo unitario di 55centesimi per un controvalore di 198 milioni.

Quindi per aver il controllo mancherebbe il 4,5% pari a 35 milioni di azioni che potrebbero acquistare ad un prezzo medio di 1 euro per azione per un controvalore di 35 milioni di euro.

In sostanza la famiglia Malacalza verrebbe a detenere il controllo con il 50.01% delle azioni pari a 395 milioni di azioni con un esborso di 233 milioni di azioni con un costo medio di appena 60 centesimi.

L'ultimo lotto acquistato del 4,5%, pari a 35 milioni di azioni, che potrebbero acquistare ad un prezzo medio di 1 euro per azione, lascia un range di prezzi enorme che parte da 70 centesimi e in cui le ultime rastrellabili potrebbero raggiungere livelli stratosferici tanto il prezzo medio di carico non si sposterebbe più di tanto.

Spero di essere stato chiaro.

Ciao todi,al di la come dici tu del 50,01 %,sarebbe sempre una situazione di stallo,e dovrebbero lanciare un'OPA loro oppure subirla.Altra cosa accorciare la filiera in comune accordo con Opa residuale perchè il flottante è rimasto il nostro. :D e spartizione in base alle azioni possedute.(per ottenere il 13%di PC).

Saluti AzioNetOK!
 
Dal Sole 24 Ore

MILANO - Camfin scende in Borsa dopo diverse sedute di guadagno.

La holding che fa capo a Marco Tronchetti Provera è arrivato a perdere in mattinata fino a -9% e ora cade del 6%.

Le prese di beneficio arrivano all'indomani del balzo registrato dalle azioni nelle ultime settimane sulle indiscrezioni di un'opa in arrivo per l'accorciamento della catena.

Ieri la holding a cui fa capo il controllo della Pirelli, congelata anche per eccesso di volatilità, ha infatti chiuso in rialzo dell'8,11% a 0,88 euro.

Gli scambi sono stati rilevanti, soprattutto se si pensa che il flottante sul mercato è molto risicato: i volumi hanno interessato 20 milioni di pezzi, pari al 2,5% del capitale passato di mano (oltre 6,5 volte la media giornaliera). Più cauta invece Pirelli (+0,63%).

Il rally delle ultime settimane a Piazza Affari è stato giustificato dagli operatori di Borsa con le attese sull'accorciamento della catena di controllo e l'ingresso di nuovi soci ai piani alti. «Nulla è allo studio che possa impattare, modificandoli, sugli attuali assetti di controllo di Camfin», ha dichiarato all'Ansa Marco Tronchetti Provera. «Comunque – ha aggiunto Tronchetti – al momento non sussistono trattative avanzate, o prossime alla conclusione, ne tantomeno accordi anche solo preliminari, riguardanti gli assetti proprietari di Camfin».

Voci di mercato riferivano ieri di un rastrellamento in corso a favore delle due fazioni in lite, Marco Tronchetti Provera da un lato e i Malacalza dall'altro. Da entrambi i lati arrivano solo smentite. Sulla carta, del resto, i patti parasociali siglati dai due partner impediscono alla famiglia genovese di acquistare altre azioni di Camfin, mentre lasciano mani libere su Pirelli (ma anche in questo caso ci sarebbe obbligo di comunicazione per acquisti superiori alla soglia dei 5 mila euro in quanto la famiglia Malacalza rappresenta parte correlata). Il punto – ci si domanda – è se l'esistenza di un contenzioso possa nei fatti svincolare i due ex partner dagli impegni presi.

A piazza Affari circola perfino voci di una promessa di Acutis, socio tramite Vittoria Assicurazioni dell'8,5% di Camfin, di cedere la propria quota alla famiglia genovese. Voce che però fonti ben informate riferiscono essere priva di fondamento.

Certo che se l'obiettivo dei Malcalza è quello di rafforzarsi oltre il 30% in Camfin dove oggi hanno direttamente il 12,5% e tramite Gpi un altro 12% circa, dovrebbero mettere in preventivo un'Opa molto onerosa.

Camfin capitalizza infatti 694 milioni, quasi il doppio rispetto alle quotazioni dello scorso dicembre (0,5 euro) e ben distanti dai minimi della scorsa estate intorno a 0,2 euro.

Un balzo che sta pian piano azzerando lo sconto sul nav: ad oggi è di appena il 16% e si sta avvicinando alla soglia di 1 euro che lo azzererebbe completamente. Il risultato è che, tecnicamente, diventa sempre più complicato trovare soci terzi disposti a pagare a prezzi così alti un ingresso nella holding.

Tronchetti Provera, nel frattempo, va avanti con i contatti con potenziali partner industriali.

Come anticipato ieri dal Sole24 Ore, l'obiettivo al quale Pirelli sta lavorando già da tempo è quello di costituire una joint-venture con un partner industriale di un Paese emergente per ampliare i mercati di sbocco nella divisione delle gomme per mezzi pesanti. Gli interlocutori con i quali si sta sondando il terreno sono cinque gruppi cinesi, un paio coreani e i russi.

A fronte di un progetto industriale, il partner in joint potrebbe partecipare al riassetto del gruppo, seguendo lo schema-base dell'accorciamento della catena. Un progetto che a questo punto potrebbe subire un'accelerazione.


Camfin guadagna un altro 10%
e ignora le smentite di Tronchetti Provera
Volumi forti sul titolo che in due giorni è balzato in rilazo del 30% chiudendo a quota 0,90 euro vale a dire tanto quanto gli asset che ha in pancia, considerando anche i debiti della finanziaria che controlla il 26,2% della Pirelli
di SARA BENNEWITZ

MILANO - Camfin continua a salire nonostante le smentite e a dispetto del fatto che le quotazioni oramai equivalgono al valore dei suoi asset. La holding che controlla il 26,2% del gruppo della Bicocca in due sedute ha guadagnato quasi il 30% e lo ha fatto con forti volumi. Nonostante le precisazioni di Marco Tronchetti Provera (secondo cui «al momento non sussistono trattative avanzate, o prossime alla conclusione, ne tantomeno accordi anche solo preliminari, riguardanti gli assetti proprietari di Camfin») il titolo ha guadagnato un altro 10% del capitale dopo essere stato più volte sospeso per eccesso di rialzo e con scambi vicini a 19milioni di pezzi, il 2,5% del capitale del gruppo che peraltro ha un flottante molto ridotto.

Giorni fa ai blocchi era passato un 3,5% del capitale, movimenti anomali che non si spiegano se non con le speculazioni circa un imminente accorciamento della catena societaria. Solo che trovare un accordo che vada bene sia a Tronchetti (che attraverso Mtp e Gpi ha il 25%) sia alla famiglia Malacalza (socia con un altro 25%) non è facile. Gli analisti restano anche perplessi sulle attuali valutazioni del titolo. Su questi livelli di prezzo, Camfin non solo ha guadagnato il 150% in sei mesi, ma vale quanto le attività in pancia, tenendo conto che sia estinguere i debiti che rimborsare il bond convertibile in azioni Pirelli emesso a novembre comporterà un costo aggiuntivo per un eventuale compratore, soprattutto se ci fosse un cambio di controllo.
(22 gennaio 2013)

E per la terza volta il gallo cantò.((sbaglio la gallina).
Allora domani chiuderà a 0,85 cosi avrà fatto il suo compito,e nel week end... :mmmm:

Saluti AzioNetOK!
 
Camfin guadagna un altro 10%
e ignora le smentite di Tronchetti Provera
Volumi forti sul titolo che in due giorni è balzato in rilazo del 30% chiudendo a quota 0,90 euro vale a dire tanto quanto gli asset che ha in pancia, considerando anche i debiti della finanziaria che controlla il 26,2% della Pirelli
di SARA BENNEWITZ

MILANO - Camfin continua a salire nonostante le smentite e a dispetto del fatto che le quotazioni oramai equivalgono al valore dei suoi asset. La holding che controlla il 26,2% del gruppo della Bicocca in due sedute ha guadagnato quasi il 30% e lo ha fatto con forti volumi. Nonostante le precisazioni di Marco Tronchetti Provera (secondo cui «al momento non sussistono trattative avanzate, o prossime alla conclusione, ne tantomeno accordi anche solo preliminari, riguardanti gli assetti proprietari di Camfin») il titolo ha guadagnato un altro 10% del capitale dopo essere stato più volte sospeso per eccesso di rialzo e con scambi vicini a 19milioni di pezzi, il 2,5% del capitale del gruppo che peraltro ha un flottante molto ridotto.

Giorni fa ai blocchi era passato un 3,5% del capitale, movimenti anomali che non si spiegano se non con le speculazioni circa un imminente accorciamento della catena societaria. Solo che trovare un accordo che vada bene sia a Tronchetti (che attraverso Mtp e Gpi ha il 25%) sia alla famiglia Malacalza (socia con un altro 25%) non è facile. Gli analisti restano anche perplessi sulle attuali valutazioni del titolo. Su questi livelli di prezzo, Camfin non solo ha guadagnato il 150% in sei mesi, ma vale quanto le attività in pancia, tenendo conto che sia estinguere i debiti che rimborsare il bond convertibile in azioni Pirelli emesso a novembre comporterà un costo aggiuntivo per un eventuale compratore, soprattutto se ci fosse un cambio di controllo.
(22 gennaio 2013)

E per la terza volta il gallo cantò.((sbaglio la gallina).
Allora domani chiuderà a 0,85 cosi avrà fatto il suo compito,e nel week end... :mmmm:

Saluti AzioNetOK!

CAMFIN Mediobanca ▼ Underperform ▲ 1.0200 ...

Ci sono nuovi numeri x il lotto. :D
Poco tempo fa 0,56, ma per favore,pensano di prenderci per il c.lo o che siamo deficenti.
Cambiano gli orchestrali,ma la musica e sempre la stessa.
Come avrebbe detto todi,la più grande... :D
Saluti AzioNetOK!
 
CAMFIN Mediobanca ▼ Underperform ▲ 1.0200 ...

Ci sono nuovi numeri x il lotto. :D
Poco tempo fa 0,56, ma per favore,pensano di prenderci per il c.lo o che siamo deficenti.
Cambiano gli orchestrali,ma la musica e sempre la stessa.
Come avrebbe detto todi,la più grande... :D
Saluti AzioNetOK!

Spettacolare: un underperform con un target price superore del 25% al prezzo di borsa... ma non potrebbero accendere il cervello prima di uscire con certe raccomandazioni? Provo a suggerire: se vogliono dare un underperform non sarebbe meglio fissare un target price di 70 cents? Non mi sembra difficile... non dico tanto ma almeno un po' di coerenza!!! :D:D:D
 
dico la mia :
mi era stato suggerito ieri l'altro di mettere lo stoploss appena sotto 0,75 ,difatti il min.di ieri era 0,776 e oggi è stato 0,7530 .
per me ora il titolo sta facendo il pullback.
qualche commento ? oh, il mio non è Vangelo
 
CAMFIN Mediobanca ▼ Underperform ▲ 1.0200 ...

Ci sono nuovi numeri x il lotto. :D
Poco tempo fa 0,56, ma per favore,pensano di prenderci per il c.lo o che siamo deficenti.
Cambiano gli orchestrali,ma la musica e sempre la stessa.
Come avrebbe detto todi,la più grande... :D
Saluti AzioNetOK!

Ciao AzioNet

visto che hai la filiera ieri il fondo americano invesco ha annunciato di aver incrementato la partecipazione in prelios salendo al 5% OK!

Vedi l'allegato 1699430

Ciao todi,va a finire che i draghi ci prendono,1,02 oppure se vogliono fare gli americani 1,05... :D
Per quanto riguarda la filiera,su Prelios avevo già incrementato e sto incrementando,
mentre su Pc ancora aspetto,e non mi sono sbagliato visto ieri e oggi.
Ma il motivo è un'altro,cioè chi vuole entrare come da annuncio...il più basso possibile
guadagnando due volte... :D

Saluti AzioNetOK!

Ps:Manovre in corso sulla filiera...

25/01/2013 10.02 Commenti - Piazza Affari
Tonica Camfin

FTA Online News
Brilla Camfin, in rialzo del 3,60% a 0,85 euro. Il titolo ha mostrato una tendenza storica di medio termine molto rialzista e nel breve termine le attese sono in favore di un rialzo. Il primo supporto e' posto a 0.778, al di sotto del quale il sostegno si colloca a 0.403, una prima resistenza a 0.956 oltre la quale il target si sposta a 1.204; l'ultima chiusura e' stata registrata a 0.821 euro. Camfin ha archiviato la seduta piu' recente con un saldo dello -0.18 %. L'ultima chiusura del 2012 e' stata registrata a 0.545 euro. Il saldo da inizio anno e', all'ultima chiusura disponibile, del 50.55 %. Il valore dell'indicatore Rsi a 8 sedute e' di 73/100 ed evidenzia una condizione di ipercomprato. Il titolo distava nell'ultima seduta completata l' -11.88% dai massimi dell'ultimo mese ed il 35.77% dai minimi. La variazione relativa ad una settimana rispetto al Ftse All Share e', all'ultima chiusura disponibile, del 20.13 %.

(EP)
 
Ultima modifica:
Al di là di quello che è il nav per azione faccio un'altro calcolo che è legato al controllo.

Mi sembra dal numero di contendenti in campo che sia partita la caccia all'azione.

Il Toscano ipotizzava che i fratelli Malacalza sono formalmente divisi quindi potrebbero possedere azioni Camfin ambedue.

Ragionando in termini di famiglia Malacalza, dopo la scissione di Gpi, si verrà a trovare con 200 milioni di azioni Camfin pari al 25,5% con un costo medio per azione di 55 centesimi per un totale di 110 milioni di euro.

Ipotizzando che abbia già acquistato almeno un'altro 20%, sennò sarebbe un co.one ad aver scatenato tutto questo casino per nulla, vorrebbe dire che in questi anni avrebbe acquistato sul mercato e parcheggiato da qualche parte 160 milioni pari al 20% ad un costo medio di 55 centesimi ( probabilmente potrebbe aver speso anche meno ) per un controvalore di 88 milioni di euro.

In sostanza si ritroverebbe con il 45,5% di azioni ad un costo unitario di 55centesimi per un controvalore di 198 milioni.

Quindi per aver il controllo mancherebbe il 4,5% pari a 35 milioni di azioni che potrebbero acquistare ad un prezzo medio di 1 euro per azione per un controvalore di 35 milioni di euro.

In sostanza la famiglia Malacalza verrebbe a detenere il controllo con il 50.01% delle azioni pari a 395 milioni di azioni con un esborso di 233 milioni di azioni con un costo medio di appena 60 centesimi.

L'ultimo lotto acquistato del 4,5%, pari a 35 milioni di azioni, che potrebbero acquistare ad un prezzo medio di 1 euro per azione, lascia un range di prezzi enorme che parte da 70 centesimi e in cui le ultime rastrellabili potrebbero raggiungere livelli stratosferici tanto il prezzo medio di carico non si sposterebbe più di tanto.

Spero di essere stato chiaro.


Ed entro sei mesi si dovrà arrivare alla decisione finale.

Il collegio dovrà esprimersi sulla richiesta della "Malacalza Investimenti", la holding della famiglia genovese, di un "compendio patrimoniale" proporzionale alla quota detenuta in Gpi, inclusa una partecipazione del 13% circa di Camfin.

Al momento, i Malacalza, con una quota del 12,37%, sono già il secondo azionista di Camfin, a sua volta è socia di maggioranza di Pirelli con una partecipazione del 25,62%.

A monte di Camfin, in Gpi, i due ex partner (Mtp Sapa e Malacalza Investimenti) detengono rispettivamente il 54,9 e il 30,93% del capitale.


Se a vincere sarà Malacalza, Tronchetti dovrà liquidare subito il controvalore delle quote, oltre a pagare le spese processuali e i danni.

Se a vincere sarà invece Tronchetti, spese e danni saranno a carico di Malacalza, ma si arriverà comunque a una risoluzione della vicenda, liquidando la partecipazione azionaria.

Se il tutto non avviene prima.
Cmq se uno dei due vuole tenerla bassa...uno dei due vorrà valorizzare le sue azioni.
Poi i calcoli se li faranno da soli. :D

Saluti AzioNetOK!

PS:Dall'ermo colle, per certe persone...non ti curar di lui ma guarda e passa.
 
Ciao Azionet!

Hai terminato il thread prima che nonostante tanti proclami fosse accorciata e semplificata la filiera... :D:D:D

Il prossimo capitolo sarà la volta buona??? :confused::confused::confused:
 
Ciao Azionet!

Hai terminato il thread prima che nonostante tanti proclami fosse accorciata e semplificata la filiera... :D:D:D

Il prossimo capitolo sarà la volta buona??? :confused::confused::confused:

Ciao Azionet!

Chiamalo "Ermo colle Camfin"
 
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