da sito La Repubblica
Il riassetto: Tronchetti stringe con i fondi per sostituire i Malacalza
Dopo un week-end di colloqui, il presidente di Pirelli accelera per chiudere le trattative con i futuri soci, in modo da completare l'operazione ai piani alti della Camfin entro fine anno.
Ma le possibili mosse della famiglia Malcalza, sono un deterrente e un'incognita per chiudere le trattative
di SARA BENNEWITZ
- Ora che Prelios è stata messa in sicurezza, Marco Tronchetti Provera accelera i colloqui con i potenziali investitori istituzionali per trovare un compagno di viaggio, pronto a sostituire la famiglia Malacalza.
Questa volta il piano elaborato da Gerardo Braggiotti prevede però che i futuri soci di Tronchetti abbiano accesso ai piani altissimi della catena, ma anche nelle società operative, con la possibilità di chiedere la conversione di azioni in scatole non quotate, in titoli delle società che ogni giorno scambiano in Piazza Affari.
Il dossier sarebbe ancora in mano ad Andrea Bonomi di Investindustrial, Claudio Sposito di Clessidra, a un fondo di private equity di JpMorgan, a quello sovrano del Qatar, a Changi del governo di Singapore e al magnate franco belga Albert Frere.
Il progetto prevede un aumento di capitale riservato in Mtp o in un veicolo di nuova ideazione che sta a monte della Gpi, l’iniezione da ultimarsi entro fine anno, dovrebbe essere di circa 30 milioni e servirà a portare a termine l’aumento di capitale fino a 45 milioni per estinguere i debiti della holding che controlla il 41% di Camfin.
Ripianare i debiti di Gpi era infatti la condizione richiesta dalle banche per concedere l’esenzione sulle passività di Camfin, processo necessario per il lancio del bond da 150 milioni convertibile in titoli Pirelli, collocato a metà a ottobre sul mercato.
Chi investirà ai piani alti, potrà però anche rilevare delle quote direttamente nel gruppo specializzato in pneumatici, in vista della scadenza del patto di sindacato prevista per metà aprile (le cui disdette sono attese tra metà dicembre e metà gennaio).
E ora che i problemi di Prelios sono stati risolti, chi dovesse investire a monte della Gpi avrà il quadro completo anche della situazione del gruppo immobiliare, per i prossimi cinque anni.
Camfin resterà insieme alla Feidos di Massimo Caputi tra i soci di riferimento, e pure Pirelli sarà chiamata pari passu con le banche, a convertire parte dei suoi 160 milioni di crediti in capitale, diventando azionista di Prelios, ma sterilizzando i diritti di voto.
Per ultimare il quadro resta da capire chi deciderà di investire a fianco di Tronchetti in prospettiva di un accorciamento della catena che da Gpi porta alla Pirelli.
Anche se l’incognita Malacalza pesa su tutta la vicenda: non solo i soci genovesi non sono disposti a rivendere il loro 25% di Camfin, ma una volta che formalmente saranno sciolti tutti i patti e i vincoli con Tronchetti, c’è da aspettarsi che anche loro si muoveranno sul mercato per far valere le loro ragioni e tutelare l’investimento.
Del resto Malacalza ha già creato un apposito veicolo, Mi1, che potrebbe servire proprio a rafforzare l'investimento nella galassia Camfin-Pirelli.
(11 novembre 2012) © Riproduzione riservata