CARIGE - Non crediamo nell'aucap fino a che non è nel sac, Vol VIII "The End 3"

Allora c'è poco tempo, come dico io...

Però con solo soci forti, potrebbero fare un altro aucap più lanciare un subordinato, così puliscono tutto!

Intanto Malacalza non incrementa! Ahahah
 
secondo me il fiore ha questo obiettivo minimo ... svalutare NPE a feb/marzo - rif.to 31/12 - più di qualsiasi potenziale compratore ... sperare che la family stia sotto il 20% ed andare al matrimonio nei successivi 3 mesi (quindi entro giugno 18) con sostegno consorzio, volpi, generali etc

l'acquirente valorizzerà sia le perdite latenti sui crediti marci in bilancio (5,2B), sia le perdite pregresse e prob valuterà la baracca ancora a 0.01/az ... se il fiore aspetta, nessuno gli offrirà quella somma ma forse la metà ... o peggio niente (il famoso euro simbolico)

c'è poi lo spauracchio addendum che potrebbe far si che le banche contabilizzino più npl possibili al 31.12.
 
Allora c'è poco tempo, come dico io...

Però con solo soci forti, potrebbero fare un altro aucap più lanciare un subordinato, così puliscono tutto!

Intanto Malacalza non incrementa! Ahahah

una fusione a stretto giro eviterebbe altro aucap ... carige ne verrebbe da uno appena concluso, quindi bce non chiederebbe nulla per approvarla ... diverso il caso se l'operazione fosse rimandata
 
c'è poi lo spauracchio addendum che potrebbe far si che le banche contabilizzino più npl possibili al 31.12.

esatto ... è molto probabile che tutte le banche al 31.12 qualifichini tutti i crediti potenzialmente dubbi come incagli

anche io mi aspetto un'esplosione degli utp a fine anno (across the board, non solo in carige)

=> le coperture medie scenderanno => le svalutazioni dovranno aumentare anche solo per mantenere gli stessi coverage ratios ... e se poi li volessero aumentare ...

insomma, la chiusura 2017 sarà un nightmare per tutti
 
COMUNICATO SU AUMENTO DI CAPITALE
Il CdA dell'Associazione Piccoli Azionisti di Banca Carige desidera portare a conoscenza dei propri iscritti, anche in conseguenza di varie telefonate ricevute da associati e sebbene gli organi di stampa e la stessa Banca abbiamo ampiamente trattato l'argomento, almeno due caratteristiche dell'aumento di capitale in corso che a nostro parere meritano rilievo rispetto alle precedenti operazioni effettuate dalla stessa Banca Carige.
Il primo è che questo aumento di capitale presenta effetti fortemente diluitivi in quanto caratterizzato da un elevato rapporto tra il numero di Nuove Azioni da emettere e il numero delle azioni in circolazione e da una forte differenza di prezzo fra il Prezzo di Offerta delle Nuove Azioni ed il prezzo di mercato del titolo Carige prima dell'avvio del periodo di offerta.
Il secondo è costituito dall'introduzione della Facoltà di Rolling, per chi esercita l'opzione di aumento di capitale, che prevede la possibilità di consegna delle nuove azioni in ciascuna giornata del periodo di offerta a partire dal terzo giorno del Regolamento di Borsa e non soltanto alla fine dello stesso come previsto dal modello tradizionale per gli aumenti di capitale, così da ovviare alla scarsità di titoli e risolvere anomalie sulla quotazione.
Il diritto di opzione andrà esercitato da parte degli azionisti entro il termine del 28 novembre dopodiché, in assenza di istruzioni, i diritti saranno venduti sul mercato da parte della Banca e il controvalore riconosciuto ai rispettivi azionisti. Date le caratteristiche fortemente diluitive dell'operazione di aumento e l'impegno finanziario previsto, tutt'altro che trascurabile, riteniamo di sintetizzare di seguito le opzioni che si prospettano ai vecchi azionisti:
1. adesione totale all'aumento mediante l'esercizio dei diritti di opzione entro la scadenza sopra indicata e con esborso di capitale sulla base dei quantitativi detenuti.
2. mancata adesione all'aumento con conseguente vendita dei diritti di opzione sul mercato; è del tutto evidente che tale ipotesi di abbandono totale determina, di fatto, un controvalore residuo di mercato delle vecchie azioni non più significativo e pressoché privo di potenzialità di rivalutazione futura tale da consentire un recupero delle perdite in conto capitale.
3. adesione parziale all'aumento di capitale ovvero con una parte dei diritti d'opzione detenuti; in tal caso la parte residua di tali diritti non esercitata andrebbe poi venduta.
In ogni caso va doverosamente sottolineato che le possibili scelte da parte dell'Azionista (adesione totale, non adesione totale o adesione parziale) non possono che dipendere dalle differenti situazioni personali, finanziarie e patrimoniali del singolo investitore. Ma anche dalla sua maggiore o minore propensione all'investimento azionario, dalla sua esperienza finanziaria nonché – dal punto di vista operativo - dai prezzi storici di carico delle azioni in portafoglio e dal peso percentuale di tale investimento rispetto all'intero patrimonio finanziario disponibile.
Alla luce delle considerazioni che precedono e del fatto che, come comunicato dalla stessa Banca Carige, questo aumento di capitale è da inquadrare nell'ambito del nuovo e articolato piano di riequilibrio patrimoniale ed economico sollecitato da BCE, la nostra Associazione, pur auspicando una positiva conclusione della messa in sicurezza della Banca, ha ritenuto di non dare indicazioni agli iscritti e lasciare alla libera valutazione dei singoli la scelta da esercitare in merito alle opzioni sopra descritte.
Resta inteso che non mancheremo di dare ulteriori informazioni utili tramite i consueti canali utilizzati dall'Associazione.
 
Ecco perché il fondo hedge Usa Christofferson Robb punta sul credito al consumo Creditis e guarda al 2% in Carige
22 novembre 2017 Carlo Festa Senza categoria
Dovrebbe essere con ogni pobabilità il fondo hedge Usa Christofferson Robb Company (Crc) ad ottenere l’esclusiva per acquistare Creditis, la società di credito al consumo messa in vendita da Banca Carige nell‘ambito del piano di rafforzamento patrimoniale. La notizia, anticipata dal Sole 24 Ore questa mattina, ha fatto il giro del mondo finanziario.

Il piano è complesso. Christofferson Robb Company punterebbe a costituire una piattaforma europea del credito al consumo. Ma Crc potrebbe anche entrare nella banca genovese con il 2% in modo da sfruttare il prezzo da saldo dell’aumento di capitale. Tuttavia Crc sarebbe in concorrenza con altri due fondi, Chevanari Financial Group e StormHarbour. Nella nota informativa sull‘aumento di capitale da 560 milioni di Banca Carige che è partito oggi si legge che è stato sottoscritto un accordo di sub-garanzia di prima allocazione tra Equita Sim e “un primario investitore istituzionale estero” subordinato all‘accettazione da parte della banca dell‘offerta entro oggi e alla sigla di un contratto di compravendita entro il 6 dicembre.

carlo.festa@ilsole24ore.com

The Insider | Ecco perche il fondo hedge Usa Christofferson Robb punta sul credito al consumo Creditis e guarda al 2% in Carige
 
Ecco perché il fondo hedge Usa Christofferson Robb punta sul credito al consumo Creditis e guarda al 2% in Carige
22 novembre 2017 Carlo Festa Senza categoria
Dovrebbe essere con ogni pobabilità il fondo hedge Usa Christofferson Robb Company (Crc) ad ottenere l’esclusiva per acquistare Creditis, la società di credito al consumo messa in vendita da Banca Carige nell‘ambito del piano di rafforzamento patrimoniale. La notizia, anticipata dal Sole 24 Ore questa mattina, ha fatto il giro del mondo finanziario.

Il piano è complesso. Christofferson Robb Company punterebbe a costituire una piattaforma europea del credito al consumo. Ma Crc potrebbe anche entrare nella banca genovese con il 2% in modo da sfruttare il prezzo da saldo dell’aumento di capitale. Tuttavia Crc sarebbe in concorrenza con altri due fondi, Chevanari Financial Group e StormHarbour. Nella nota informativa sull‘aumento di capitale da 560 milioni di Banca Carige che è partito oggi si legge che è stato sottoscritto un accordo di sub-garanzia di prima allocazione tra Equita Sim e “un primario investitore istituzionale estero” subordinato all‘accettazione da parte della banca dell‘offerta entro oggi e alla sigla di un contratto di compravendita entro il 6 dicembre.

carlo.festa@ilsole24ore.com

The Insider | Ecco perche il fondo hedge Usa Christofferson Robb punta sul credito al consumo Creditis e guarda al 2% in Carige

Scusate , notizia vecchia.
Carige non ha poi accettato di chiudere entro il 22 Novembre.
 
quindi anche l'Associazione brancola nel buio

non esprimere alcun orientamento è segno di grande sfiducia verso il Piano 2020 ... o, quantomeno, cautela

io stimavo alcune settimane fa che il retail - il parco buoi - versasse al massimo 50mil

confermo la stima
 
se la stima sarà confermata, all'esito di aucap, ci troveremo il consorzio poco sotto o molto sopra il 28%, anche in funzione di ciò che deciderà bce lato mala

volendo sempre parlare di futuro, esistono tre scenari possibili

1. pallino al mala
2. pallino al consorzio
3. pallino a nessuno (mala sotto ma con potere di bloccare l'assemblea straordinaria)

il 2 è il migliore (per l'azione) ... 1 e 3 sarebbero entrambi tragici ... 1 lo vedo impossibile (per verificarsi il retail dovrebbe sottoscrivere in massa ... l'andamento del diritto fa pensare al contrario) ... il 3 il più probabile
 
Quando la speranza ci fa imboccare la strada sbagliata, subentra la delusione in chi indicava la giusta direzione
 
se la stima sarà confermata, all'esito di aucap, ci troveremo il consorzio poco sotto o molto sopra il 28%, anche in funzione di ciò che deciderà bce lato mala

volendo sempre parlare di futuro, esistono tre scenari possibili

1. pallino al mala
2. pallino al consorzio
3. pallino a nessuno (mala sotto ma con potere di bloccare l'assemblea straordinaria)

il 2 è il migliore (per l'azione) ... 1 e 3 sarebbero entrambi tragici ... 1 lo vedo impossibile (per verificarsi il retail dovrebbe sottoscrivere in massa ... l'andamento del diritto fa pensare al contrario) ... il 3 il più probabile

Concordo pienamente, l'aspetto veramente assurdo è che non stanno facendo nulla x sostenere il titolo (che peraltro aggiorna continuamente nuovi minimi storici) per stimolare la sottoscrizione dell'aumento da parte del parco buoi. Comincio a chiedermi seriamente a quali pusher si rivolge il "Mala" ed i suoi amichetti.......secondo me, dovrebbe cambiarli presto.
Al
 
se la stima sarà confermata, all'esito di aucap, ci troveremo il consorzio poco sotto o molto sopra il 28%, anche in funzione di ciò che deciderà bce lato mala

volendo sempre parlare di futuro, esistono tre scenari possibili

1. pallino al mala
2. pallino al consorzio
3. pallino a nessuno (mala sotto ma con potere di bloccare l'assemblea straordinaria)

il 2 è il migliore (per l'azione) ... 1 e 3 sarebbero entrambi tragici ... 1 lo vedo impossibile (per verificarsi il retail dovrebbe sottoscrivere in massa ... l'andamento del diritto fa pensare al contrario) ... il 3 il più probabile

Malacalza nutre un forte astio verso gli organi di vigilanza Bi e Bce , colpevoli a suo vedere di regole troppo stringenti che mettono in pericolo la banca.
Lo stesso Fiorentino sembra abbia sudato 7 camicie per evitare di andare allo scontro con la Bce.
Se a fine adc il pallino è ancora in mano a Malacalza e viste le nuove regole in arrivo, andare allo scontro frontale Mala/Bce è inevitabile secondo me.
 
Così facendo, il fallimento è dietro l'angolo.
Al
 
Si sa al momento quanta parte dell'ADC è stata già esercitata tramite "roll over"?
Alcune fonti mi dicono che un 3-5% dei diritti è già stato esercitato e rivenduto dagli arbitraggisti...
 
Si sa al momento quanta parte dell'ADC è stata già esercitata tramite "roll over"?
Alcune fonti mi dicono che un 3-5% dei diritti è già stato esercitato e rivenduto dagli arbitraggisti...

purtroppo no

ma dovessi fare una stima, stimerei anch'io un numero piccolo
 
Malacalza nutre un forte astio verso gli organi di vigilanza Bi e Bce , colpevoli a suo vedere di regole troppo stringenti che mettono in pericolo la banca.
Lo stesso Fiorentino sembra abbia sudato 7 camicie per evitare di andare allo scontro con la Bce.
Se a fine adc il pallino è ancora in mano a Malacalza e viste le nuove regole in arrivo, andare allo scontro frontale Mala/Bce è inevitabile secondo me.

bce lo odia ... almeno questa è la voce che gira
 
al 30/9 eravamo a -210mil

swap bonds +150 netti
cessione assets +100 netti
cessione npl -150
altre svalutazioni -100
altro -30

Q4 -30

al 31/12 -240

largo circa ... ma è molto a naso
 
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