Equita, in caso di fusione la valutazione di Carige non supererà 0,7-0,8 volte il tangible book value
di Francesca Gerosa
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Equita, in caso di fusione la valutazione di Carige non supererà 0,7-0,8 volte il tangible book value
I risultati del secondo trimestre di Banca Carige hanno evidenziano il lavoro fatto dal nuovo management soprattutto in termini di derisking e qualità del credito. L'istituto è infatti ritornato in utile nel primo semestre per 16,7 milioni di euro dopo la perdita di 45,5 milioni registrata nello stesso periodo dell'anno scorso e il rosso di 45,4 milioni dei primi tre mesi di quest'anno.
Il costo del rischio è sceso a 25 punti base nel secondo trimestre da 35 bps del primo trimestre con rettifiche nette su crediti, per l'intero semestre, pari a 131,7 milioni circa. E i crediti deteriorati lordi sono saliti del 4,6% a 6,8 miliardi, ma su trimestre l'aggregato si è sostanzialmente stabilizzato grazie anche a un forte intervento di revisione del portafoglio crediti.
Le sofferenze lorde sono aumentate nel semestre a 3,3 miliardi (+5,8%), pari al 13,2% dei crediti lordi complessivi. Inoltre, a fine giugno Carige , grazie anche all'aumento di capitale a 850 milioni di euro, ha raggiunto un CET1 phased-in al 12,3% sopra il limite regolamentare dell'11,5% che la Bce ha chiesto all'istituto ligure di raggiungere entro fine luglio.
Nonostante questi numeri per gli analisti di Equita rimane un tema strutturale di redditività per il gruppo che può essere risolto solo attraverso un'aggregazione, diventata certamente più probabile dopo il cambiamento della compagine azionaria. Si ricorda che il cda della banca ha conferito al presidente, Cesare Castelbarco Albani, e all'ad, Piero Luigi Montani, il mandato per individuare un advisor finanziario che supporti la banca nello studio e nella definizione del nuovo contesto competitivo del sistema bancario.
Primo passo verso il potenziale coinvolgimento del gruppo nel processo di consolidamento del sistema bancario domestico che si potrebbe concretizzare nei prossimi 12/18 mesi.
In caso di fusione gli analisti della sim pensano che la valutazione di Banca Carige possa collocarsi nel range di 0,7-0,8 volte il tangible book value, non sopra, a causa appunto della bassa redditività.
"Noi prudenzialmente collochiamo il nuovo target price di Banca Carige a 1,99 euro dal precedente a 1,9 euro nella fascia bassa del range citato sopra, confermando il giudizio hold sull'azione" che questa mattina a Piazza Affari sale, di concerto con il mercato (+1,71% a 23.391 punti l'indice Ftse Mib) e le altre banche, dell'1,08% a 1,678 euro.
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