Casa di proprietà ma vado in affitto

iacometta

Nuovo Utente
Registrato
24/9/14
Messaggi
2
Punti reazioni
0
Buongiorno,
nel 2008, prima di sposarmi ho comprato una casa accendendo un mutuo trentennale.
Nel 2009 mi sono sposato e siamo andati a vivere in questa casa dove siamo tutt'ora e dove abbiamo la residenza e ogni anno scarico le rate del mutuo nella mia dichiarazione dei redditi (la casa è intestata solo a me).

Ora abbiamo la necessità di andare a vivere in una casa più grande e abbiamo deciso di andarcene in affitto.

Come funziona ora?
- Se cambiamo residenza, posso ancora scaricare le rate del mutuo?
- Posso detrarre il canone di affitto dalla dichiarazione dei redditi?
- Posso intestare a mio nome anche le utenze della casa in affitto?

Come procedereste voi?

Grazie infinite.
 
Io risponderei "SI" a tutte le domande....:o ma sentiamo pareri più competenti.
Up
 
unica cosa. se poi affittate la vostra casa comprata non potrai piu' scaricare le rate del mutuo quindi o la tieni vuota oppure la affitti e rinunci a detrarre gli interessi passivi.
 
Se cambi residenza non è piu abitazione principale ,quindi non credo che tu possa detrarre le rate del mutuo.
Daltronde è quello che succederà a me ,il 4 novembre mi trasferisco a tenerife e quindi niente detrazione rata del mutuo
 
Mi riquoto evidenziando meglio il concetto che origina il misunderstanding, forse il post è sfuggito...

Se cambi residenza non è piu abitazione principale ,quindi non credo che tu possa detrarre le rate del mutuo.
Daltronde è quello che succederà a me ,il 4 novembre mi trasferisco a tenerife e quindi niente detrazione rata del mutuo

Confermo, perde la detraibilità del mutuo dalla dichiarazione perché quest'ultima è legata non al concetto di prima casa, ma a quello di abitazione principale. Pagherà anche IMU e TASI come seconda casa OK!

Piccolo OT Complimenti per la scelta di trasferimento, torna a raccontarci come ti trovi se ti va :)
 
Ultima modifica:
Buongiorno,
nel 2008, prima di sposarmi ho comprato una casa accendendo un mutuo trentennale.
Nel 2009 mi sono sposato e siamo andati a vivere in questa casa dove siamo tutt'ora e dove abbiamo la residenza e ogni anno scarico le rate del mutuo nella mia dichiarazione dei redditi (la casa è intestata solo a me).

Ora abbiamo la necessità di andare a vivere in una casa più grande e abbiamo deciso di andarcene in affitto.

Come funziona ora?
- Se cambiamo residenza, posso ancora scaricare le rate del mutuo?
- Posso detrarre il canone di affitto dalla dichiarazione dei redditi?
- Posso intestare a mio nome anche le utenze della casa in affitto?

Come procedereste voi?

Grazie infinite.

Io (e penso molti altri) mi son ritrovato in affitto per motivi di lavoro in altra città,

ho scelto di continuare a scaricare il mutuo e pagare le tasse e le utenze (dovresti cambiare anche la tariffa ENEL ad es.) come prima casa

le utenze sulla seconda casa le puoi intestare a te (ma non hai i benefici di abitazione principale)

il canone d'affitto io non lo potevo scaricare perchè di fatto risultavo residente nella mia prima casa con mutuo (inoltre l'affitto stipulato da me con il proprietario era rimborsato in parte dall'azienda...non so bene se e quanto avrei potuto scaricare)
 
Io (e penso molti altri) mi son ritrovato in affitto per motivi di lavoro in altra città,

ho scelto di continuare a scaricare il mutuo e pagare le tasse e le utenze (dovresti cambiare anche la tariffa ENEL ad es.) come prima casa

le utenze sulla seconda casa le puoi intestare a te (ma non hai i benefici di abitazione principale)

il canone d'affitto io non lo potevo scaricare perchè di fatto risultavo residente nella mia prima casa con mutuo (inoltre l'affitto stipulato da me con il proprietario era rimborsato in parte dall'azienda...non so bene se e quanto avrei potuto scaricare)

Spetta non è questione di residenza, ma di abitazione principale, non è che scegli tu quale dichiarare tale, in teoria nella dinamica che hai descritto tu hai frodato (son sicuro in buonafede) il fisco.
 
Spetta non è questione di residenza, ma di abitazione principale, non è che scegli tu quale dichiarare tale, in teoria nella dinamica che hai descritto tu hai frodato (son sicuro in buonafede) il fisco.

A me sembra pure controproducente ... in caso di trasferimento per motivi di lavoro si può derogare la questione della residenza e scaricaregli interessi del mutuo anche se la residenza è stata trasferita da un' altra parte. Anche se la casa viene data in affitto, sbaglio? . Quindi mi sembra che ci rimetta pagando le utenze della casa in cui vive come non residente
 
Io (e penso molti altri) mi son ritrovato in affitto per motivi di lavoro in altra città,

ho scelto di continuare a scaricare il mutuo e pagare le tasse e le utenze (dovresti cambiare anche la tariffa ENEL ad es.) come prima casa

le utenze sulla seconda casa le puoi intestare a te (ma non hai i benefici di abitazione principale)

il canone d'affitto io non lo potevo scaricare perchè di fatto risultavo residente nella mia prima casa con mutuo (inoltre l'affitto stipulato da me con il proprietario era rimborsato in parte dall'azienda...non so bene se e quanto avrei potuto scaricare)



Ciao, tra poco mi troverò in una situazione simile alla tua e sto cercando di fare i conti con il bilancino... Mi puoi spiegare come mai hai fatto in quel modo? Io avevo capito che dovendosi trasferire per lavoro potevo continuare a detrarre gli interessi del mutuo ed eventualmente dare in affitto la casa, mentre nella nuova casa che avrei preso in affitto avrei potuto trasferire la residenza e pagare le utenze come residente. Il datore di lavoro mi paga il trasloco ma non l'affitto, al limite si è offerto di trovarmi un inquilino per la casa che lascio.
 
Purtroppo confermo quanto detto da Luciom, anch'io so che gli interessi del mutuo possono essere portati in detrazione fino a quando quella casa resta abitazione principale. Dandola in affitto si perdono automaticamente i benefici. Se poi nell'anno in corso è cambiato qualcosa, non saprei. Vedi post che ho inserito sopra.
 
Per assurdo, se compri seconda casa ma la destini ad abitazione principale, non potrai usufruire dei benefici d'acquisto prima casa però potrai portare in detrazione il mutuo anche se risulta il secondo, terzo o n° immobile di cui sei proprietario.
 
Io (e penso molti altri) mi son ritrovato in affitto per motivi di lavoro in altra città,

ho scelto di continuare a scaricare il mutuo e pagare le tasse e le utenze (dovresti cambiare anche la tariffa ENEL ad es.) come prima casa

le utenze sulla seconda casa le puoi intestare a te (ma non hai i benefici di abitazione principale)

il canone d'affitto io non lo potevo scaricare perchè di fatto risultavo residente nella mia prima casa con mutuo (inoltre l'affitto stipulato da me con il proprietario era rimborsato in parte dall'azienda...non so bene se e quanto avrei potuto scaricare)

Io non mi trasferisco in un'altra città. Restiamo nella stessa città ma andremo ad abitare in affitto in una casa più grande (adatta alle nostre esigenze). Avremo il domicilio nella casa in affitto e la residenza nella casa di proprietà. Secondo voi, a conti fatti (Enel non residente, affitto non scaricabile, ecc ...) è questa la scelta più indolore ?
 
Io non mi trasferisco in un'altra città. Restiamo nella stessa città ma andremo ad abitare in affitto in una casa più grande (adatta alle nostre esigenze). Avremo il domicilio nella casa in affitto e la residenza nella casa di proprietà. Secondo voi, a conti fatti (Enel non residente, affitto non scaricabile, ecc ...) è questa la scelta più indolore ?

Per me sì, perché così facendo mantieni la prima casa come abitazione principale. Altrimenti torno a sottolineare che non solo perdi la possibilità di detrarre il mutuo e pagare le bollette agevolate, ma dovrai anche corrispondere Tasi e Imu come abitazione secondaria (è lì che sta la vera botta). L'unico inconveniente a cui potresti andare incontro riguarda il redditometro, nel senso che l'affitto registrato per la casa di domicilio concorre al monte delle spese messe a confronto con il reddito prodotto nell'anno in corso; chiaramente potrebbero chiederti di dimostrare che puoi permetterti di mantenere le spese per avere a disposizione due case di cui una pagando mutuo (?) e la seconda pagando mensilità di locazione.
 
Purtroppo confermo quanto detto da Luciom, anch'io so che gli interessi del mutuo possono essere portati in detrazione fino a quando quella casa resta abitazione principale. Dandola in affitto si perdono automaticamente i benefici. Se poi nell'anno in corso è cambiato qualcosa, non saprei. Vedi post che ho inserito sopra.

ma anche se il cambio di residenza e' dovuto a trasferimento per motivi di lavoro?

leggo "Il diritto alla detrazione viene meno a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui l’immobile non è più utilizzato come abitazione principale, ad eccezione del trasferimento per motivi di lavoro e del ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari."



"Si può continuare a fruire della detrazione degli interessi passivi pagati per l’acquisto dell’immobile adibito ad abitazione principale anche nell’ipotesi in cui il contribuente trasferisca la dimora abituale in un nuovo comune per motivi di lavoro (articolo 15, comma 1, lettera b), del Tuir). La detrazione spetta anche se l’immobile viene concesso in locazione (cfr circolare n. 15/2005, par. 4.5)."

(lo chiedo per me)
 
ma anche se il cambio di residenza e' dovuto a trasferimento per motivi di lavoro?

leggo "Il diritto alla detrazione viene meno a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui l’immobile non è più utilizzato come abitazione principale, ad eccezione del trasferimento per motivi di lavoro e del ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari."



"Si può continuare a fruire della detrazione degli interessi passivi pagati per l’acquisto dell’immobile adibito ad abitazione principale anche nell’ipotesi in cui il contribuente trasferisca la dimora abituale in un nuovo comune per motivi di lavoro (articolo 15, comma 1, lettera b), del Tuir). La detrazione spetta anche se l’immobile viene concesso in locazione (cfr circolare n. 15/2005, par. 4.5)."

(lo chiedo per me)

Su questo caso particolare non entro nel merito perché non ho riscontri d'esperienza, nel senso che non so in caso di verifica come avviene l'interpretazione dell'Agenzia. Anzi, se c'è qualche fiscalista che vuole intervenire portando la propria esperienza, sono curioso anch'io... può sempre tornare utile da sapere OK!
 
Spetta non è questione di residenza, ma di abitazione principale, non è che scegli tu quale dichiarare tale, in teoria nella dinamica che hai descritto tu hai frodato (son sicuro in buonafede) il fisco.

Ma chi lo può dimostrare che non è l'abitazione principale? Firenze Milano volendo puoi fare il pendolare, in treno da Rogoredo ci mettevo meno che i colleghi delle valli bergamasche...io spesso tornavo giù il week end, a Milano ero spesso all'estero, a Firenze è sempre rimasta sfitta: io non ho truffato nessuno nè in buona nè in malafede.
 
Ma chi lo può dimostrare che non è l'abitazione principale? Firenze Milano volendo puoi fare il pendolare, in treno da Rogoredo ci mettevo meno che i colleghi delle valli bergamasche...io spesso tornavo giù il week end, a Milano ero spesso all'estero, a Firenze è sempre rimasta sfitta: io non ho truffato nessuno nè in buona nè in malafede.

Se è locatario nel contratto automaticamente risiede lì ed è quella la sua abitazione principale, la casa con il mutuo diventa seconda casa con tutte le conseguenze di interessi e imu varie
poi se vuole fregare il fisco può fare il contratto di affitto con locatario solo la moglie e quindi essere suo ospite, ma parliamo di elusione immagino
 
Se è locatario nel contratto automaticamente risiede lì ed è quella la sua abitazione principale, la casa con il mutuo diventa seconda casa con tutte le conseguenze di interessi e imu varie
poi se vuole fregare il fisco può fare il contratto di affitto con locatario solo la moglie e quindi essere suo ospite, ma parliamo di elusione immagino

Io ho creduto di capire che la casa era stata lasciata libera da Cavallobolso e che la residenza fosse ancora li; anche se poi potrebbe comunque arrivare la contestazione (sulla base ad. es. della discrasia tra i consumi effettuati nella casa locata, ecc). MA se c'è dentro l'inquilino con contratto registrato, posso confermare anch'io con sicurezza che purtroppo le agevolazioni si perdono. Diventa solo questione di tempo con i controlli incrociati, ma con la fame che hanno i Comuni penso che la macchina della segnalazione anomala parta da lì...
 
Cari amici anche questo 3d mi conterma nella mia teoria: in questo paese siamo troppo contorti.
Se vogliamo che le persone si comportino bene dobbiamo semplificare le regole e renderle più chiare.
Molta gente sgarra non perchè è cattiva...ma perchè non ci si capisce un c:censored:
 
Cari amici anche questo 3d mi conterma nella mia teoria: in questo paese siamo troppo contorti.
Se vogliamo che le persone si comportino bene dobbiamo semplificare le regole e renderle più chiare.
Molta gente sgarra non perchè è cattiva...ma perchè non ci si capisce un c:censored:

Beh abitazione principale è dove vivi quindi se sei in affitto da un'altra parte non è più principale, era sbagliato prima con il termine prima casa che è la prima casa che si possiede
per il resto d'accordo con te sul semplificare, la detrazione degli interessi è un favore a chi guadagna dai prezzi alti e non per chi compra, solo un'illusione per lui (più detrazioni più capacità di spesa prezzi più alti costruttori contenti)
si tolga tutto tranne l'imposta di registro in compravendita e si tagli il pizzo del notaio che in altri paesi è remunerato sulle pratiche e non sui patrimoni coinvolti
 
Indietro