Casta Diva punta a 10 milioni di ebitda nel 2023 e guarda ad M&A
di
Laura Bonadies
26 gennaio 2024
Il ceo De Micheli: ricavi oltre i 100 milioni, confermata dividend policy
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) -
Casta Diva Group +1,09% Casta Diva Group +1,09% società che opera nel settore della comunicazione e quotata sull’Egm di Borsa Italiana, punta a chiudere il 2023 con risultati superiori alle attese soprattutto per quanto riguarda i ricavi e l’Ebitda. E’ quanto ha spiegato il presidente e ceo,
Andrea De Micheli, in una intervista a
Radiocor. «Stiamo raccogliendo i dati in questi giorni. Nell’ultimo Piano industriale 2023-2026 che abbiamo presentato lo scorso dicembre i dati di chiusura del 2023 ci vedono superare una soglia psicologica importante, e cioè quella dei 100 milioni di fatturato, toccando i 111 milioni con circa 10 milioni di Ebitda. È un dato che penso sarà confermato e che è molto migliorativo anche rispetto alle previsioni del piano precedente che prevedeva 87 milioni con 6,7 milioni di Ebitda», ha detto. Previsioni rosee anche per l’anno in corso, nonostante il contesto internazionale complesso. «Non registriamo alcun segnale di rallentamento, anzi, continuiamo ad avere una grande pressione da parte della clientela che continua a chiederci di partecipare a gare su gare, di cui ne vinciamo una buona percentuale. Abbiamo superato la soglia dei 150 clienti attivi e, come è noto, le relazioni si sviluppano in modo esponenziale, cosa che ci porta a un sempre maggior numero di contatti utili per il new business», ha sottolineato il top manager.
Pronti a nuove acquisizioni
Dopo il deal di Akita il gruppo è pronto a cogliere nuove opportunità in termini di M&A. «Oltre a una crescita organica, prevediamo qualche piccola acquisizione. Siamo abituati a farne più o meno
una o due all’anno. Ci muoviamo con l’obiettivo di espanderci verso segmenti di mercato complementari e mediante specializzazione verticale per industry. Guardiamo in particolare ad aziende attive negli eventi territoriali, nelle sfilate di moda, nei congressi medici e nel settore delle cerimonie e dei grandi eventi», ha spiegato De Micheli.
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Confermata la politica di dividendi
«Abbiamo una progressione importante che ci porta al 2026, ultimo anno di piano, a superare la soglia dei 150 milioni raggiungendo
153 milioni, con 17,7 milioni di Ebitda», ha detto ancora De Micheli. «Siamo solo all’inizio ma siamo molto fiduciosi di poter raggiungere questi target, confermando le linee strategiche che ci hanno consentito la crescita ottenuta nel 2023: prevediamo di continuare l’opera di aggregazione dei mercati della Live Communication e della Video Production in Italia e di semplificare la struttura aziendale, digitalizzandone i processi e riducendone i costi. Siamo molto determinati e anche gli analisti che ci osservano ci incoraggiano a proseguire su questa strada: ben tre diverse ricerche, sulla base dei risultati e del piano industriale, assegnano al titolo un fair value parecchio superiore ai 2 euro. In particolare, Banca Finnat ci ha assegnato un target price di 2,25 euro mentre oggi siamo intorno a 1,35 euro. Una sottovalutazione importante, considerando che abbiamo una capitalizzazione che corrisponde a circa 27 milioni, quando quest'anno prevediamo di avere 10 milioni di Ebitda». Confermata anche la dividend policy: «Tra il 2023 e il 2025 l’ultimo piano che abbiamo presentato conferma la distribuzione di dividendi, già iniziata nel 2023, per un importo
non inferiore a 3 milioni».
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Con Punti Viola vicino alle donne vittime di violenza
«Da poco abbiamo annunciato la trasformazione del Gruppo in società benefit. Sulle tematiche Esg siamo molto attivi da almeno due anni, abbiamo nominato Francesca Panigutto nostra Esg manager che ha conseguito il ruolo di certificatore, oltre ad essere estremamente coinvolta in questo compito e ad avere studiato e implementato un corposo piano di iniziative che stiamo portando avanti già dall’anno scorso» , ha spiegato il ceo. «Alcune di queste sono già state realizzate, come i corsi rivolti ai dipendenti sugli orientamenti sessuali, l'inclusione e la diversity», ha aggiunto. In particolare «dal punto di vista ambientale, oltre ad aver ottimizzato le nostre sedi dal punto di vista dell’impronta carbonica, e ad adottare varie forme di moderazione nelle nostre attività specifiche (produzione di spot e di eventi), abbiamo anche adottato un'oasi ecologica, dove abbiamo piantato sette specie di piante nettarifere per dare nutrimento a circa mezzo milione di api mellifere che vengono lì allevate. Abbiamo anche trasformato alcune nostre sedi in “
Punti Viola”, un progetto portato avanti con ‘Donne per strada’, una cooperativa che mira a proteggere le donne dalla violenza di genere. I Punti Viola sono esercizi commerciali al cui personale è stato fatto un training per poter accogliere e prestare soccorso a donne in difficoltà, spaventate, che si sentono minacciate o che sono state molestate. Il nostro Blue Note, il Jazz Club che Casta Diva gestisce, è diventato il primo ‘Punto Viola’ del quartiere Isola, così come lo diventeranno le altre nostre sedi di Milano, Roma, Genova e Sassuolo. Quindi una donna che dovesse trovarsi da quelle parti ed avere, per qualche motivo, qualche timore, potrà trovare rifugio e conforto, oltre ad assistenza psicologica e legale, poiché il nostro personale sa come gestire queste situazioni, chiamando le forze dell'ordine, se necessario, o richiedendo altri interventi», ha concluso.