Discorsi e chiacchiere sono a zero. La quotazione è quella che conta e sinceramente ero più soddisfatto quando quest'anno quotava di più. La pipeline avanza in contemporanea con le spese sempre maggiori. Notizie buone ne escono con il contagocce. Il pix con le vendite non copre neanche le spese. In europa con l'approvazione condizionata sono passati 2 anni e mezzo fattura qualcosa in tre paesi. Entro fine anno o inizio anno prossimo dovremmo sapere qualcosa su opaxio. Quello su opaxio è un grosso studio che ha arruolato un'enormità di paziente e si è protratto per anni e continuerà a farlo con le statistiche. Se mai questo farmaco potesse produrre qualcosa sarebbe una grande cosa. Comunque la società il vizietto non lo perde mai e questo modo scellerato di recuperare capitali aiutando speculatori a chiudere gli short ne incide inevitabilmente la credibilità gettando ombre sinistre su qualcosa che di buono c'è come più volte sottolineato dal buon bonifax che sebbene abbia tutte le ragioni del mondo non viene certamente suffragato dalla quotazione. Se non ci fossero più i Bianco come immagine la società nelle stesse condizioni quoterebbe con una capitalizzazione certamente superiore di almento 100 milioni. Un saluto e ricordiamoci sempre che le nostre ragioni possono essere sicuramente giuste ma vengono facilmente smontate dalla banda bassotti.
Ovviamente,
ed in maniera del tutto sincera, mi dispiace per coloro che hanno subito ingenti perdite in relazione a quei periodi nei quali non sapevo neppure dell'esistenza di questo titolo. In base a quello che avete scritto nel Forum le colpe del management sono state gravi.
Personalmente, da quando sono entrato sul titolo, ho trovato notizie negative all'inizio e piu' che soddisfacenti nell'ultimo anno. Le mie considerazioni si basano, essenzialmente, sulla capitalizzazione attuale messa in relazione alle
grandi potenzialita' che il titolo potrebbe avere in caso di successo di almeno un altro farmaco. Ricordo che, unitamente a Indiacell ero tra i pochi convinti sulla approvazione da parte della Commissione Europea per Pixuvri.
Da quei tempi del 2012 un po' di strada e' stata fatta e si e' arrivati alla commercializzazione in diversi Paesi, anche se ancora con l'etichettatura di farmaco " Red". Quando fu acquistato Pacritinib per 30 milioni non vi era sui vari siti un solo commento positivo. Esso ha reso gia' 50 milioni cash piu' un investimento azionario( 30 milioni) da parte di una delle maggiori Societa'
in circolazione quale Baxter.E' storia recente l'accordo con Servier, altra primaria Societa' nel suo campo, per 133 milioni di dollari dei quali 18 gia' versati.
Viene, pertanto, logico pensare: possibile che in tali Societa' siano talmente sprovveduti da non saper valutare ,meglio di noi, le potenzialita' di questi prodotti per i quali si sono impegnati?
Possibile che la Ignagni abbia messo a repentaglio totale la sua reputazione?
Certamente occorrera' ancora del tempo sia per l'ex Opaxio, sia per Tosedostat ma essi non sono, allo stato attuale, minimamente, considerati nell'attuale capitalizzazione cosi' come non e' considerato il mercato potenziale per Pacritinib che dovrebbe essere molto consistente.