Certificazione enrgetica, chi mi dice bugie?

Nell'ipotesi che debba acquistare un appartamento è mia facoltà richiedere il certificato energetico.
Nel caso il venditore si rifiutasse di fornirlo ho letto che il costo da sostenere per l'emissione del documento in questione si aggirerebbe sui 1.000 euro.
E' una cifra verosimile?
 
Nell'ipotesi che debba acquistare un appartamento è mia facoltà richiedere il certificato energetico.
Nel caso il venditore si rifiutasse di fornirlo ho letto che il costo da sostenere per l'emissione del documento in questione si aggirerebbe sui 1.000 euro.
E' una cifra verosimile?

bell'argomento hai toccato. effettivamente noi professionisti :D siamo un po' in difficoltà per determinare la tariffa idonea per tale servizio. esistono delle linee guida per singole unità immobiliari o edifici, a seconda poi della documentazione che troviamo (o che siamo costretti a ricavarci)
io ho creato un foglio excel in base al quale, rispondendo ad alcune domande, ho un'idea della tariffa da applicare.
serve sapere:

dimensioni edificio in mq
la categoria (edificio, villetta...)
la documentazione a disposizione (digitale, solo catasto, nulla)
nuovo edificio o vecchio

Per fare un esempio, per un edificio nuovo di 150 mq , singolo appartamento, con documentazione completa dovrei chiedere 1380 €, che arrotondo verso il basso sui 1100-1200
 
Per fare un esempio, per un edificio nuovo di 150 mq , singolo appartamento, con documentazione completa dovrei chiedere 1380 €, che arrotondo verso il basso sui 1100-1200

prezzo equivalente a 1000 litri di latte o 2000 kg di farina

il tutto x avere in mano uno straccio di carta

:o:angry:
 
prezzo equivalente a 1000 litri di latte o 2000 kg di farina

il tutto x avere in mano uno straccio di carta

:o:angry:

ho letto che il progetto definitivo del ponte di calatrava a venezia (per la cronaca quello che ora costa 6 volte più del preventivato e non è ancora terminato dopo più del doppio del tempo preventivato) è costato tra i 350.000 e i 360.000 euro :D
 
ho letto che il progetto definitivo del ponte di calatrava a venezia (per la cronaca quello che ora costa 6 volte più del preventivato e non è ancora terminato dopo più del doppio del tempo preventivato) è costato tra i 350.000 e i 360.000 euro :D


si ma è un PROGETTO.

la certificazione energetica A TUTT'OGGI è ancora fuffetta in quanto redatta su leggi i cui dettagli sono in decisa evoluzione.
 
si ma è un PROGETTO.

la certificazione energetica A TUTT'OGGI è ancora fuffetta in quanto redatta su leggi i cui dettagli sono in decisa evoluzione.


non condivido: di sicuro non è un progetto, ma richiede una serie di valutazioni, e quindi
1) perizie sul campo, misurazioni, acquisizione della documentazione ecc....
2) l'uso di un software (spesso a pagamento)
3) l'interpretazione dei risultati e la progettazione di massima degli interventi di riqualifica

Senza contare i prerequisiti, ossia la formazione per poter svolgere il lavoro, che non è necessaria solo a livello legislativo, ma ovviamente dal pdv pratico è tutto un altro paio di maniche: quindi in generale un certo numero di ore-lavoro.
Poi, come al solito, i prezzi veranno fatti soprattutto dal mercato.
 
ho letto che il progetto definitivo del ponte di calatrava a venezia (per la cronaca quello che ora costa 6 volte più del preventivato e non è ancora terminato dopo più del doppio del tempo preventivato) è costato tra i 350.000 e i 360.000 euro :D

facciamo un secondo esempio:

- abitazione di 30 anni in condominio
- mq commerciali 80
- documenti cartacei (scheda catastale) e certificati della caldaia condominiale
- nessun problema condominiale
- pareti esterne in prisme isolanti lecabeton, finestre in legno e vetri semplici
- riscaldamento individuale monotubo ricavato distaccandosi da quello condominiale

in base al seguente articolo del DGR lombardia 8 - 5018 26-6-2007

In caso di installazione di impianti termici individuali, anche a seguito di decisione condominiale di dismissione
dell’impianto termico centralizzato o di decisione autonoma dei singoli, l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione
energetica di cui all’Allegato C e la diagnosi energetica alla relazione tecnica di cui all’Allegato B, come sopra specificato, si
applica quando il limite di 100 kW è raggiunto o superato dalla somma delle potenze dei singoli generatori di calore da
installare nell’edificio o dalla potenza nominale dell’impianto termico preesistente, se superiore.


quanto costa l'ambaradam burocratico ?
 
Escamotage

Escamotage all'italiana:

(da un compromesso di vendita):

"I sottoscritti XXX (venditore) e YYY (compratore) dichiarano di essere consapevoli che il coefficiente energetico, di cui al presente atto, è da considerarsi al livello minimo stabilito per legge".

In pratica, sia al compratore, sia al venditore frega 'gniente di tutto l'ambaradan. Risultato: si rispetta la legge e si evita di spendere soldi a vanvera.
 
facciamo un secondo esempio:

- abitazione di 30 anni in condominio
- mq commerciali 80
- documenti cartacei (scheda catastale) e certificati della caldaia condominiale
- nessun problema condominiale
- pareti esterne in prisme isolanti lecabeton, finestre in legno e vetri semplici
- riscaldamento individuale monotubo ricavato distaccandosi da quello condominiale

in base al seguente articolo del DGR lombardia 8 - 5018 26-6-2007

In caso di installazione di impianti termici individuali, anche a seguito di decisione condominiale di dismissione
dell’impianto termico centralizzato o di decisione autonoma dei singoli, l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione
energetica di cui all’Allegato C e la diagnosi energetica alla relazione tecnica di cui all’Allegato B, come sopra specificato, si
applica quando il limite di 100 kW è raggiunto o superato dalla somma delle potenze dei singoli generatori di calore da
installare nell’edificio o dalla potenza nominale dell’impianto termico preesistente, se superiore.


quanto costa l'ambaradam burocratico ?


stiamo sugli 800 euro, che grossomodo è anche la tariffa minima
 
Escamotage all'italiana:

(da un compromesso di vendita):

"I sottoscritti XXX (venditore) e YYY (compratore) dichiarano di essere consapevoli che il coefficiente energetico, di cui al presente atto, è da considerarsi al livello minimo stabilito per legge".

In pratica, sia al compratore, sia al venditore frega 'gniente di tutto l'ambaradan. Risultato: si rispetta la legge e si evita di spendere soldi a vanvera.

la documentazione deve poter essere prodotta (oltre a dover essere inviata per via telematica). quindi l'escamotage funge poco.....
 
la documentazione deve poter essere prodotta (oltre a dover essere inviata per via telematica). quindi l'escamotage funge poco.....

...uhmmm... qualcosa si troverà, sta' tranquillo: siamo in Italia... ;)
 
...uhmmm... qualcosa si troverà, sta' tranquillo: siamo in Italia... ;)

andrà a finire che quel che conterà non sarà il risparmio energetico effettivo, ma solo produrre la carta :(
diventeremo mai un paese minimamente serio?:mmmm:
 
io spero non finisca come la qualità e le varie procedure ISO :D
 
Nessun certificato energetico per vendere o affittare immobili

di Valeria Uva
19 luglio 2008

Per vendere o affittare immobili non servirà più il certificato energetico. Con la manovra, l'obbligo è stato cancellato da un emendamento del Governo.
Il certificato energetico è un documento, firmato da un professionista tecnico, che indica il consumo di energia di ogni immobile. Un po' come succede per gli elettrodomestici.
Con la manovra scomparirà l'obbligo di allegare il documento al rogito o al contratto d'affitto. Per gli immobili già esistenti questo vincolo è entrato in vigore a tappe: dal primo luglio scorso, ad esempio, il certificato è necessario per gli immobili anche di dimensione inferiore a mille metri quadri, venduti o affittati in blocco. Dal primo luglio 2009, tutte le abitazioni, anche singole, dovranno sottoporsi al check up energetico. Con costi variabili in base alle dimensioni dell'immobile e alla collocazione.

Sulla certificazione energetica il Governo ha agito come per gli impianti elettrici: in teoria, quello che la manovra ha spazzato via è solo la necessità di presentare il certificato per l'affitto o la vendita. Resta, in linea generale, l'obbligo di dotarsi del certificato secondo le scadenze prefissate. Di fatto, però, la manovra ha eliminato l'unica sanzione che spingeva verso la certificazione: la nullità dei contratti, di vendita o di affitto, stipulati senza il documento. Senza rischio e senza controlli, difficilmente i proprietari saranno incentivati a pagare per certificare l'efficienza dell'immobile. Il certificato resta quindi di fatto vincolante solo per i nuovi edifici, visto che è necessario per ottenere l'abitabilità.

L'operazione rischia di avere effetti contrastanti: da un lato si elimina l'ennesimo «balzello» che grava sugli immobili, dall'altro si interrompe un processo di sensibilizzazione, che grazie al certificato stava spingendo il mercato immobiliare a riqualificarsi. Protesta, ad esempio, Ermete Realacci, ministro–ombra dell'Ambiente per il Pd: «Questa misura, oltre a far rischiare al paese l'infrazione da parte dell'Unione europea, ci fa perdere un altro treno sulla via della qualità e dell'efficienza energetica delle costruzioni».

La manovra non sarà indolore per le Regioni che hanno già reso operativa la certificazione energetica. In questo campo, Bolzano ha fatto da apripista, applicando per prima la direttiva europea che la prevede, ma è ora seguita anche dalla Lombardia – giunta a 45mila edifici certificati – e da Liguria ed Emilia Romagna che proprio in questi giorni hanno definito i requisiti per i certificatori. «Così si vanifica lo sforzo di sensibilizzazione portato avanti dalle Regioni più virtuose» commenta amaro Massimo Buscemi, assessore alle reti, ai servizi e allo sviluppo sostenibile della Lombardia. Per Buscemi la mossa del Governo è «uno scivolone» perché «è contraria alle direttive europee».

Due i rischi: da un lato quello di un modello a macchia di leopardo, con Regioni che continueranno a richiedere il certificato e altre che invece si bloccheranno, e dall'altro quello di interrompere bruscamente il processo di riqualificazione del patrimonio immobiliare svolto finora.

Fonte: Il Sole 24 Ore
 
:o:oAnche questo che conferma e ripete tutto per chi avesse ancora dubbi:o
 

Allegati

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Compravendite senza attestato energetico: la UE chiede chiarimenti
L’Italia dovrà fornire informazioni sull’abolizione dell’obbligo previsto dal Dlgs 192/2005

di Rossella Calabrese

13/11/2008 - La Commissione europea, nel quadro della procedura d’infrazione in corso per mancato rispetto della direttiva 2002/91/CE, chiederà alle autorità italiane di fornire informazioni sulla legge 133/2008 che ha cancellato l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di compravendita degli immobili, e sulla compatibilità della legge stessa con la direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia.

È questa la risposta fornita dal Commissario europeo all’Energia Andris Piebalgs all’eurodeputata Monica Frassoni che chiedeva alla Commissione di verificare la compatibilità dell’art. 35 della legge n. 133 del 6 agosto 2008 con l’art. 7 della direttiva 2002/91 (e con lo spirito dell’intera direttiva), dal momento che il suddetto art. 35 rende più difficile l’acquisizione, da parte del potenziale acquirente o locatario, dell’attestato del rendimento energetico di un edificio.

Ricordiamo che la legge 133/2008 ha abolito l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica all’atto di compravendita di interi immobili o di singole unità immobiliari, e l’obbligo, nel caso delle locazioni, di consegnare o mettere a disposizione del conduttore l'attestato di certificazione energetica. Questi obblighi sono previsti dai commi 3 e 4 dell’articolo 6 del Dlgs 192/2005 . Con lo stesso articolo 35 sono stati abrogati anche i commi 8 e 9 dell'articolo 15 del Dlgs 192/2005, concernenti le relative sanzioni.

Dall’entrata in vigore della nuova legge è venuto meno l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di compravendita, ma non l’obbligo di redigerlo, previsto dall’art. 6 del Dlgs 192/2005.

Ricordiamo infine che, per effetto del Dlgs 311/2006 , lo scorso 1° luglio è entrato in vigore l’obbligo di produrre l’attestato di certificazione energetica per gli edifici di superficie utile fino a 1000 metri quadrati, nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell’intero immobile con l’esclusione delle singole unità immobiliari; dal 1° luglio 2009 tale obbligo sarà esteso alle singole unità immobiliari, sempre nel caso di trasferimento a titolo oneroso.

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