CIA : Panerai sarebbe ora che iniziassi a valorizzarla facendola volare !

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

In ogni caso si tratta di un avaro pezzente, un OPA a 0,1/0.08 gli sarebbe costata dai 3 ai 3,7 milioni e raggiunto il 95% con lo squeeze out si sarebbe tolto tutti dalle 🥎 🥎 . Indicando che la finalità era il delisting e che comunque fosse andata poi avrebbe delistato tramite fusione e per i non aderenti restava il recesso a 0.047 il 95% lo prendeva sicuro.
Così facendo se tutti recedessero spenderebbe 1,75 milioni, (risparmia 1.3/1.7 milioni) ma siccome non tutti recedono si porta dietro il problema di estranei in assemblea della CFV ,
che vuole evitare a tutti i costi avendo anche stavolta il rappresentante designato.
Risparmia i costi connessi alla quotazione, ma non ci leva di mezzo completamente.

Finanza con le pezze al c.lo altro che Milano e Finanza.
Se fai un'OPA a 0,08/0,1, per avere il diritto di recesso invariato a 0,047 vuol dire che dopo l'OPA riporti il titolo a questo stesso valore medio nei 6 mesi successivi e poi procedi con la fusione; considera che avendo fissato un prezzo congruo a 0.08/0.10 è difficile sostenere dopo sei mesi che il giusto valore di recesso è la metà, basandoti sulla nuova media prezzi; questo aspetto del discorso è perciò non condivisibile.

Comprendo invece il comportamento della famiglia Panerai.

Perché mai spendere dei soldi per sgombrare degli arredi da una stanza buia che non serve?

Perché spendere soldi per rimanere da soli quando gli altri non contano nulla, li si può silenziare/non vedere mai e, volendo, possono pure fare da arredo/divertimento portando qualche ventata di allegria primaverile quando si è annoiati e li si va a stuzzicare?
Non è divertente mantenere gli azionisti di minoranza che non hanno mai contato nulla confinati in una società che probabilmente vale 4 volte il valore di recesso, ma che non rende niente (perché quando potrebbe rendere è sempre possibile inventare dei bei giochi tra correlate e così impedirlo) e dove è possibile continuare a spadroneggiare meglio di prima?
Il potere e il denaro senza il sopruso e la sopraffazione sugli altri non hanno la stessa gamma di profumi e sapori impareggiabili..
La sofferenza altrui dà quel retrogusto che riempie il palato e inebria questa famiglia (e non solo questa).

In questo senso è molto razionale l'idea di rinchiudere tutti gli azionisti inutili in una botte e lasciarli lì a maturare.

I casi sono tre: o la botte esplode subito, o verrà aperta quando sarà il momento, o sarà contrassegnata con una scritta che la destina ad essere dimenticata per secoli.

Possiamo dimostrare di non essere adatti a essere rinchiusi nella botte?
Abbiamo la vivacità sufficiente per farla esplodere?
Conviene spingere sulle pareti o conviene quietarsi e aspettare il momento buono?
Ci sarà mai un momento buono?
 
Se fai un'OPA a 0,08/0,1, per avere il diritto di recesso invariato a 0,047 vuol dire che dopo l'OPA riporti il titolo a questo stesso valore medio nei 6 mesi successivi e poi procedi con la fusione; considera che avendo fissato un prezzo congruo a 0.08/0.10 è difficile sostenere dopo sei mesi che il giusto valore di recesso è la metà, basandoti sulla nuova media prezzi; questo aspetto del discorso è perciò non condivisibile.

Comprendo invece il comportamento della famiglia Panerai.

Perché mai spendere dei soldi per sgombrare degli arredi da una stanza buia che non serve?

Perché spendere soldi per rimanere da soli quando gli altri non contano nulla, li si può silenziare/non vedere mai e, volendo, possono pure fare da arredo/divertimento portando qualche ventata di allegria primaverile quando si è annoiati e li si va a stuzzicare?
Non è divertente mantenere gli azionisti di minoranza che non hanno mai contato nulla confinati in una società che probabilmente vale 4 volte il valore di recesso, ma che non rende niente (perché quando potrebbe rendere è sempre possibile inventare dei bei giochi tra correlate e così impedirlo) e dove è possibile continuare a spadroneggiare meglio di prima?
Il potere e il denaro senza il sopruso e la sopraffazione sugli altri non hanno la stessa gamma di profumi e sapori impareggiabili..
La sofferenza altrui dà quel retrogusto che riempie il palato e inebria questa famiglia (e non solo questa).

In questo senso è molto razionale l'idea di rinchiudere tutti gli azionisti inutili in una botte e lasciarli lì a maturare.

I casi sono tre: o la botte esplode subito, o verrà aperta quando sarà il momento, o sarà contrassegnata con una scritta che la destina ad essere dimenticata per secoli.

Possiamo dimostrare di non essere adatti a essere rinchiusi nella botte?
Abbiamo la vivacità sufficiente per farla esplodere?
Conviene spingere sulle pareti o conviene quietarsi e aspettare il momento buono?
Ci sarà mai un momento buono?
hai ragione sul recesso , in ogni caso con prezzo ragionevole e minaccia delisting avrebbero portato a squeeze, e dato maggior lustro al tutto. Comunque ognuno deciderà per se stesso
 
hai ragione sul recesso , in ogni caso con prezzo ragionevole e minaccia delisting avrebbero portato a squeeze, e dato maggior lustro al tutto. Comunque ognuno deciderà per se stesso
Primo, non condivido le minacce e non mi voglio abituare a tollerare queste cattive prassi che si stanno diffondendo sul mercato; anzi, cercherò di dare il mio contributo affinché vengano vietate.
Ben di questo si sarebbe dovuto opportunamente occupare il Ddl capitali, anziché di misure utili a favorire le scorribande di certi amministratori di società (e prima ancora di lobby di consulenti senza scrupoli) che inquinano il mercato e danneggiano il pubblico risparmio e persino Pantalone in persona.

Duole molto dover constatare che i furbetti di turno per farsi approvare i loro orrendi e pericolosi disegni siano stati capaci di inserire e strumentalizzare l'educazione finanziaria nelle scuole (a cura di chi e per che tipo di insegnamento poi?).
Questo può succedere solo laddove o non si sa quello che si dice (l'80% che si manda avanti) o non si conosce la vergogna (il 20% dei burattinai dietro le quinte).

Secondo, mi chiedo come tu faccia a essere tanto sicuro di arrivare a superare il 95% del capitale con un'OPA a un prezzo che comunque indichi ad ampio sconto sugli asset sottostanti e soprattutto avendo a che fare con un azionariato frammentato e giustamente arrabbiato tipo quello di CIA: se devo guardare all'esperienza maturata in occasione dello nostra iniziativa contro la cessione dei Feudi e a tutte le difficoltà incontrate per mettere insieme poco più del 5% (che ci avrebbero garantito una nostra rappresentanza nel CDA e nel CS se solo non fosse stata messa in atto una probabilmente illecita manovra di arrocco da parte del maggiore azionista, che per raggiungere l'obiettivo ha dovuto cedere titoli suoi, vista l'illiquidità del titolo) direi che quanto dai per verosimile è invece del tutto inverosimile.

Terzo, non so se hai la minima idea del tenore dei consulenti che ha scelto per l'occasione la famiglia Panerai.

Usano metodi terribili, aggirando di mestiere le norme per ottenere risultati di cui si possono compiacere solo degli amministratori senza scrupoli che hanno deciso di tradire il patto sociale o che fingono di non conoscerne l'esistenza: è importante che sappiate di chi si tratta e che sappiate pure riconoscere le loro facce, per questo vi riporto sotto una foto a mezzo busto significativa.
La loro prossima mossa sarà quella di scindere asimmetricamente la società fusa in due, in una ci saranno i Panerai e i loro amici, nell'altra gli altri azionisti.

Alla famiglia e agli amici gli asset promettenti, agli altri quelli meno.

Inutile dire che anche le perizie alla base dei concambi saranno redatte in modo asimmetrico (come già in parte visto per i Feudi, dove gli immobili delle cantine siciliane venivano paragonati a capannoni fatiscenti della zona, mentre a supporto dei valori delle cantine Toscane i raffronti erano molto migliori).

Il tribunale sarà a quel punto l'unica scelta razionale.

Ovviamente la famiglia e i suoi consulenti giocano sul fatto che nessun piccolo azionista da solo ha la forza e la convenienza economica di impugnare le delibere e così hanno ragione di essere confidenti che il tutto si possa risolvere a loro favore: con la minima spesa (più per i consulenti che per liquidare gli azionisti) si risolve il problema di dover condividere del valore con gli sconosciuti e i non graditi.

Mi chiedo che senso abbia perseguire degli obiettivi tanto meschini e tanto contrari al mercato, dopo aver vissuto di mercato e per di più parlando di mercato tutti i giorni dai propri network.

Non si può impedire a una società di abbandonare il mercato, ma non si può tollerare che questa se ne vada col malloppo pesando sul pubblico risparmio e su Pantalone.

Questi delisting dovrebbero essere regolamentati in modo decisamente diverso.

Riferite pure questi concetti al ministro Giorgetti, che ieri sera si è fatto approvare una delega in bianco per modificare il TUF.

E ora è arrivato il momento di guardare la faccia di Vincenzo Armenio, incaricato da CIA di trovare il modo meno dispendioso per eliminare i piccoli azionisti di CIA stessa, ovvero colui che è incaricato di coordinare un progetto che concluderà che è giusto per i piccoli azionisti doversi accontentare di 1/4 del valore corretto.



1709124368433.png
 
Ultima modifica:
Stamattina avete notato quelle 200000 azioni al meglio che hanno sospeso con un +44%... che senso ha?
 
0,0475 valore del recesso
 
Ultima modifica:
qua per risolvere la questione dobbiamo usare mezzi cosiddetti non convenzionali.
non vedo l'ora di leggere un suo articolo dove elogia l'imprenditoria italiana e l'italianità
 
PP e’ un ladro che ha preso per i fondelli tanti piccoli azionisti …. Ma la giustizia divina farà il suo corso … già in parte è stato punito …. Lui si diverte a percularci con una offerta assurda dopo aver fatto i cavolacci suoi per anni …. Speriamo qualche giornalista se ne accorga … non sono tutti suoi amici
 
Eh beh ....
Non tocchiamo il.tasto "stampa" ... perche' si tocca un altro punto cruciale.
Non e' pensabile che in Italia possa passare inosservata un'operazione del genere ... dopo decenni di altrettanti giochetti oscuri etc etc.
Non mi si risponda che Cia e' una piccola societa' ...
Perche' lo e' ... perche' mantenuta tale e soffocata da Paolino Paperno.
Il quale e' un editore/imprenditore molto in vista e con legami ad altissimi livelli. Solo questo dovrebbe attirare l'attenzione di cronisti economici ma non solo.
Invece ... pare che ci sia un "patto di riservatezza" con tutti gli editori italiani affinche' non si parli di.lui e delle sue operazioni.
Neanche adesso che la cosa si fa' ancora piu' pesante ....
Solo "Il fatto quotidiano" parecchi anni fa' si e' permesso un articolo ... poi ... richiamato all'ordine ... basta piu' ...
 
Primo, non condivido le minacce e non mi voglio abituare a tollerare queste cattive prassi che si stanno diffondendo sul mercato; anzi, cercherò di dare il mio contributo affinché vengano vietate.
Ben di questo si sarebbe dovuto opportunamente occupare il Ddl capitali, anziché di misure utili a favorire le scorribande di certi amministratori di società (e prima ancora di lobby di consulenti senza scrupoli) che inquinano il mercato e danneggiano il pubblico risparmio e persino Pantalone in persona.

Duole molto dover constatare che i furbetti di turno per farsi approvare i loro orrendi e pericolosi disegni siano stati capaci di inserire e strumentalizzare l'educazione finanziaria nelle scuole (a cura di chi e per che tipo di insegnamento poi?).
Questo può succedere solo laddove o non si sa quello che si dice (l'80% che si manda avanti) o non si conosce la vergogna (il 20% dei burattinai dietro le quinte).

Secondo, mi chiedo come tu faccia a essere tanto sicuro di arrivare a superare il 95% del capitale con un'OPA a un prezzo che comunque indichi ad ampio sconto sugli asset sottostanti e soprattutto avendo a che fare con un azionariato frammentato e giustamente arrabbiato tipo quello di CIA: se devo guardare all'esperienza maturata in occasione dello nostra iniziativa contro la cessione dei Feudi e a tutte le difficoltà incontrate per mettere insieme poco più del 5% (che ci avrebbero garantito una nostra rappresentanza nel CDA e nel CS se solo non fosse stata messa in atto una probabilmente illecita manovra di arrocco da parte del maggiore azionista, che per raggiungere l'obiettivo ha dovuto cedere titoli suoi, vista l'illiquidità del titolo) direi che quanto dai per verosimile è invece del tutto inverosimile.

Terzo, non so se hai la minima idea del tenore dei consulenti che ha scelto per l'occasione la famiglia Panerai.

Usano metodi terribili, aggirando di mestiere le norme per ottenere risultati di cui si possono compiacere solo degli amministratori senza scrupoli che hanno deciso di tradire il patto sociale o che fingono di non conoscerne l'esistenza: è importante che sappiate di chi si tratta e che sappiate pure riconoscere le loro facce, per questo vi riporto sotto una foto a mezzo busto significativa.
La loro prossima mossa sarà quella di scindere asimmetricamente la società fusa in due, in una ci saranno i Panerai e i loro amici, nell'altra gli altri azionisti.

Alla famiglia e agli amici gli asset promettenti, agli altri quelli meno.

Inutile dire che anche le perizie alla base dei concambi saranno redatte in modo asimmetrico (come già in parte visto per i Feudi, dove gli immobili delle cantine siciliane venivano paragonati a capannoni fatiscenti della zona, mentre a supporto dei valori delle cantine Toscane i raffronti erano molto migliori).

Il tribunale sarà a quel punto l'unica scelta razionale.

Ovviamente la famiglia e i suoi consulenti giocano sul fatto che nessun piccolo azionista da solo ha la forza e la convenienza economica di impugnare le delibere e così hanno ragione di essere confidenti che il tutto si possa risolvere a loro favore: con la minima spesa (più per i consulenti che per liquidare gli azionisti) si risolve il problema di dover condividere del valore con gli sconosciuti e i non graditi.

Mi chiedo che senso abbia perseguire degli obiettivi tanto meschini e tanto contrari al mercato, dopo aver vissuto di mercato e per di più parlando di mercato tutti i giorni dai propri network.

Non si può impedire a una società di abbandonare il mercato, ma non si può tollerare che questa se ne vada col malloppo pesando sul pubblico risparmio e su Pantalone.

Questi delisting dovrebbero essere regolamentati in modo decisamente diverso.

Riferite pure questi concetti al ministro Giorgetti, che ieri sera si è fatto approvare una delega in bianco per modificare il TUF.

E ora è arrivato il momento di guardare la faccia di Vincenzo Armenio, incaricato da CIA di trovare il modo meno dispendioso per eliminare i piccoli azionisti di CIA stessa, ovvero colui che è incaricato di coordinare un progetto che concluderà che è giusto per i piccoli azionisti doversi accontentare di 1/4 del valore corretto.



Vedi l'allegato 2989937
Ripeto che un OPA ad un prezzo tra 0,08 e 0,1 pur ingiusta sarebbe stata più onorevole e chi avesse accettato o fosse stato obbligato dallo squeeze eventuale si sarebbe sentito meno deufradato, non è la prima volta che qualcuno vien squeezato a prezzi che non riteneva corretti.
E non è il primo ne l'ultimo dei casi il cui il parco buoi è stato vittima di speculazioni calcolate da professionisti strapagati.
Il vero problema è che non c'è in società nessun fondo o investitore istituzionale, probabilmente conoscendo il soggetto PP e il fatto che gestisce l'informazione son stati fuori appositamente, un tale soggetto presente avrebbe tutelato anche noi. Questo mi è di monito per i futuri investimenti di lungo periodo.
Concordo perfettamente su una riforma sostanziale delle norme che gestiscono le regole, ma son da troppo in questo mondo per sperare di vederle attuate e mi spiace per i più giovani.
Credo che poi questa mossa sia stata calcolata fin dal momento della cessione dei Feudi in cambio di una minoranza nei Domini di Castellare. In più ritengo che la mossa sia propedeutica ad un ulteriore atta a diluire ulteriormente i terzi che restano. l'ho detto ad un amico giusto oggi, ma la vera diluizione starà nel recesso immediato dei più, il resto sarà poca cosa rispetto alla decimazione per recesso.
Quanto al scindere le società con da una parte i piccoli e dall'altra i Panerai mi spiegherai come si fa, io da laureato in economia non intravedo un modo, se una società si scinde in due i soci stanno in entrambe con partecipazioni equivalenti alla scissa. salvo differenti accordi concordati tra le parti e non decise univocamente.
Unica alternativa vera la liquidazione degli asset prima e della società poi, ma vender gli asset a valori infimi è pericoloso e porterebbe veramente ad azioni legali. L'operazione sarà al contrario una incorporazione ulteriormente diluitiva che porterà i soci esterni sotto il 5% .

Buonanotte, io chiudo qui fin a dopo l'assemblea, non credo ci sia molto da aggiungere.
 
non sono un loro estimatore,ma il detto che il nemico del mio nemico è mio amico(era così? :D) vale sempre, quindi sarebbe da scrivere al fatto quotidiano ed elencargli la cronistoria degli ultimi 6 anni e la pietra tombale di sabato.
Ma , ripeto, l'unica soluzione sarebbe quella di aiutare la giustizia divina.
Io , anche con sole 100k azioni, rimarrò azionista cosicchè avrò una opzione in più per passare il tempo da anziano che mi rimane. Se avrò voglia posso sempre rompergli li coioioioni. Una opzione in più è sempre meglio averla.
Poi, se per caso la giustizia divina non sbaglia mira, c'è sempre la possibilità di fare x 5 o più.

PS se per caso il recesso sarà alto, la società varrà ancora di più dato che si paga 0,04 quello che vale 0,20 (senza contare l'eventuale risarcimento)
 
Scusate, non seguo e chiedo lumi.....ma dopo la fusione, l'azione che nasce resta quotata in borsa si o no?
 
Ennesima presa in giro , così come il tanto decantato concambio, io tanto decantato Diana Bis, il tanto decantato aeroporto, il tanto decantato LLC Le cirque , la tanto decantata isola longa ….. ect ect ect 0,06 centesimi ….. questi sono i fatti ! E si continua a predicare sulla carta cose che poi nn si mettono in pratica …….
Già.

Una storia fatta di promesse, poi non mantenute.

Ricordo quando nel lontanissimo 2006 partecipai all'assemblea, c'era Bellosta.
Si parlava di tante cose, progetti...poi pian piano tutto è andato in fumo.

un saluto a Steffan, che ho letto a tratti sul thread in questo decennio e a chi è rimasto fregato dall'amico di Della Valle (il gatto e la volpe).
 
Scusate, non seguo e chiedo lumi.....ma dopo la fusione, l'azione che nasce resta quotata in borsa si o no?
no
tra l'altro chissà quanto hanno valorizzato (in più) CFDV per offrire,ovviamente , le briciole di azioni in concambio...
 
Incassato le minus e riprese perche' voglio essere azionista di CFDV
 
Ripeto che un OPA ad un prezzo tra 0,08 e 0,1 pur ingiusta sarebbe stata più onorevole e chi avesse accettato o fosse stato obbligato dallo squeeze eventuale si sarebbe sentito meno deufradato, non è la prima volta che qualcuno vien squeezato a prezzi che non riteneva corretti.
E non è il primo ne l'ultimo dei casi il cui il parco buoi è stato vittima di speculazioni calcolate da professionisti strapagati.
Il vero problema è che non c'è in società nessun fondo o investitore istituzionale, probabilmente conoscendo il soggetto PP e il fatto che gestisce l'informazione son stati fuori appositamente, un tale soggetto presente avrebbe tutelato anche noi. Questo mi è di monito per i futuri investimenti di lungo periodo.
Concordo perfettamente su una riforma sostanziale delle norme che gestiscono le regole, ma son da troppo in questo mondo per sperare di vederle attuate e mi spiace per i più giovani.
Credo che poi questa mossa sia stata calcolata fin dal momento della cessione dei Feudi in cambio di una minoranza nei Domini di Castellare. In più ritengo che la mossa sia propedeutica ad un ulteriore atta a diluire ulteriormente i terzi che restano. l'ho detto ad un amico giusto oggi, ma la vera diluizione starà nel recesso immediato dei più, il resto sarà poca cosa rispetto alla decimazione per recesso.
Quanto al scindere le società con da una parte i piccoli e dall'altra i Panerai mi spiegherai come si fa, io da laureato in economia non intravedo un modo, se una società si scinde in due i soci stanno in entrambe con partecipazioni equivalenti alla scissa. salvo differenti accordi concordati tra le parti e non decise univocamente.
Unica alternativa vera la liquidazione degli asset prima e della società poi, ma vender gli asset a valori infimi è pericoloso e porterebbe veramente ad azioni legali. L'operazione sarà al contrario una incorporazione ulteriormente diluitiva che porterà i soci esterni sotto il 5% .

Buonanotte, io chiudo qui fin a dopo l'assemblea, non credo ci sia molto da aggiungere.
Faccio fatica a capire la tua insistenza nel definire più onorevole un percorso difficilmente impraticabile da CIA e comunque non soddisfacente.

Spiace osservare anche la disillusione verso la possibilità di cambiare le regole del gioco.

Quanto ai Feudi, certo, la loro cessione ha segnato il futuro di CIA e questa presa di coscienza il nostro gruppo l'aveva fatta subito, altrimenti non avremmo deciso di sostenere tutte le iniziative fatte all'epoca per cercare di fermare l'operazione. Non ci siamo riusciti, ma è anche vero che i comportamenti della società sono stati sanzionati e forse la questione non è ancora definitivamente chiusa.

Vengo ora alla spiega che mi hai chiesto sulla scissione.
Dato che dici che ti spiace per i giovani, immagino che ti sei laureato in economia prima dell'ultima riforma in materia di fusioni e scissioni.
Ti informo che il dott. Vincenzo Armenio (quello della foto sopra) ha già portato avanti almeno un caso di scissione totale asimmetrica non proporzionale, un'operazione che può avere senso ad esempio in ambito familiare per dividersi dei beni tra parenti o tra pochi soci che si conoscono bene tra loro, ma che nelle società quotate o ad azionariato diffuso è sinonimo di contenzioso garantito al 100%.
Tuttavia gli amministratori senza scrupoli corrono volentieri questo rischio calcolato perché le vertenze riguardano solo una piccola parte delle minoranze e comportarsi male è egoisticamente e statisticamente conveniente.
L'operazione è pensata così: la scissa si estingue, la beneficiaria con i rami di valore/profittevoli è attribuita ai soli amministratori mentre la beneficiaria con i rami secchi è partecipata da tutti, fermo restando che i magheggi sui concambi azionari sono tali da consegnare agli amministratori il pieno controllo di entrambe le società.
Con questa accortezza, nel tempo si possono continuare a fare tutte le operazioni ostili che servono per giungere all'obiettivo finale dello svuotamento totale e alla liquidazione della società che contiene gli azionisti diversi dagli amministratori.
Chi non condivide il progetto e non se la sente di andare in tribunale deve accontentarsi del valore di liquidazione determinato dagli amministratori stessi.
Per dirla con i termini (da presa in giro) del Ddl Capitali, questa è una gran bella "semplificazione".
Gli amministratori disonesti hanno campo libero.
Difficile che le autorità intervengano d'ufficio nei tempi utili.
Al piccolo non rimane che pagarsi i propri consulenti (legali, commercialisti, esperti vari).
Il confronto è impari, perché gli amministratori non usano i soldi loro, ma della società: questa è la cruda realtà dei fatti.

Che sul mercato succedano cosa strane è sotto gli occhi di tutti e dal mio punto di vista il Ddl Capitali è stata un'occasione persa.

Tornando al caso specifico e al dubbio di Steelhead sui premi concessi a CFV, dando una prima lettura ai documenti, devo dire che qui non mi sembra siano stati fatti magheggi sui concambi.

Nel bilancio di CFV la partecipazione in CIA è rivalutata del 20%, ma questo premio di maggioranza, correttamente, non sembra applicato nel concambio.
Non c'è una vera relazione dell'esperto, ma raffrontando i numeri delle partecipazioni prima e dopo la fusione si può dedurre questo e se vogliamo questa è una buona notizia, dato che mi sembra che qua abbiamo deciso quasi tutti di rimanere soci.

Anche il nuovo statuto è incoraggiante per chi ha deciso di rimanere.

Chiedo invece lumi circa gli importi degli impegni e garanzie a favore della controllata TPS e circa la (apparente?) sproporzione tra la produzione a zero e le garanzie multimilionarie concesse da un colosso bancario:

1709218095919.png


1709217749107.png



1709217928542.png
 
penso che se i soci cia saranno un 10% della società (non penso saremo di più) a PPFDP non conviene fare le furbizie permesse dalla legge.
Anzi, meglio dire, ad un bastaso qualsiasi non conviene,ma ad un bastaxxdo doc come PPFDP può darsi spende 1 milione pur di non dare 100.000 euro ai piccoli soci.
 
penso che se i soci cia saranno un 10% della società (non penso saremo di più) a PPFDP non conviene fare le furbizie permesse dalla legge.
Anzi, meglio dire, ad un bastaso qualsiasi non conviene,ma ad un bastaxxdo doc come PPFDP può darsi spende 1 milione pur di non dare 100.000 euro ai piccoli soci.
Siamo circa il 40%, non credo che ci ridurremo al 10% (o addirittura meno).

Mi aspetto un recesso minimo (pochi %).

Visto che, alla luce dei documenti pubblicati, quest'ultima operazione tra correlate sembra finalmente sensata (ovvero conveniente per gli investitori di lungo periodo) e corretta (davvero non comporta vantaggi particolari per gli amministratori; anzi, come abbiamo sempre qui auspicato, questi saranno ridotti di numero), mi chiedo quale sia il vero senso dell'assemblea partecipata solo attraverso il rappresentante designato.
 
Siamo circa il 40%, non credo che ci ridurremo al 10% (o addirittura meno).

Mi aspetto un recesso minimo (pochi %).

Visto che, alla luce dei documenti pubblicati, quest'ultima operazione tra correlate sembra finalmente sensata (ovvero conveniente per gli investitori di lungo periodo) e corretta (davvero non comporta vantaggi particolari per gli amministratori; anzi, come abbiamo sempre qui auspicato, questi saranno ridotti di numero), mi chiedo quale sia il vero senso dell'assemblea partecipata solo attraverso il rappresentante designato.
x esperienze passate devo dire che ben pochi azionisti solitamente accettano di diventare azionisti di una società non quotata , e quei pochi che l'hanno fatto non ci hanno guadagnato un gran chè...(vedere x esempio management & capitali)
quindi la convenienza sarà xx i soci di maggioranza che probabilmente si troveranno a dividere gli utili fra qualche anno.
 
Indietro