Cina: è il momento?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
ciao a tutti
volendo investire nella cina quale etf è migliore tra 36BZ e ICGA?
grazie
Scusa perché acquistare su xetra?
Io ho xcha che mi pare identico a 36bz, solo che è sulmercato italiano e le commissioni sono più basse (almeno con directa è così, 5€ Italia e 9€ Germania).
 
Scusa perché acquistare su xetra?
Io ho xcha che mi pare identico a 36bz, solo che è sulmercato italiano e le commissioni sono più basse (almeno con directa è così, 5€ Italia e 9€ Germania).
perche xcha è swap non è a replica totale, e poi ha un ter del 0.50% mentre ICGA ha un ter 0.28%
inoltre comprare su xetra su fineco ha lo stesso costo in commissioni
 
perche xcha è swap non è a replica totale, e poi ha un ter del 0.50% mentre ICGA ha un ter 0.28%
inoltre comprare su xetra su fineco ha lo stesso costo in commissioni
Ok non lo sapevo, come scritto in altri messaggi in Cina ci sono diverse borse, io ho scelto l'indice CSI300, ma senza tante analisi.
 
la differenza sostanziale è questa secondo me
36BZ con 519 partecipazioni (le prime 10 hanno il 18%)
ICGA con 704 partecipazioni (le prime 10 hanno il 42%)

aspettiamo il parere di qualche esperto "cina" per sapere che ne pensa
 
Ciao.
Penso che dal punto di vista globale sarebbe semplicemente una tua scelta, quindi la somma di tutto ciò che pensi tu nella tua testa, come tale difficilmente criticabile.
Però se vuoi la mia uscire da un paese che ha il secondo pil mondiale (destinato a diventare il primo in pochi anni) con PE ridicoli nel momento in cui è sotto del 40% dai massimi per entrare in paesi come l'india con PE a 30 è semplicemente il frutto del bias del carro del vincitore e nel lungo periodo potrebbe portare ulteriori perdite.
Poi finanziariamente parlando (quindi escludendo aspetti psicologici, etici et similia) ci può stare se il tuo obiettivo di investimento è il breve periodo (1-3 anni), in nessun altro caso mi parrebbe una scelta sensata.
My two cents.
@lognomo si in effetti ho rivalutato di puntare su EIMI con la cina che è ai minimi
 
la differenza sostanziale è questa secondo me
36BZ con 519 partecipazioni (le prime 10 hanno il 18%)
ICGA con 704 partecipazioni (le prime 10 hanno il 42%)

aspettiamo il parere di qualche esperto "cina" per sapere che ne pensa
Sono etf MOLTO diversi.
Da just etf
ICGA replica l'indice MSCI China. L'indice MSCI China replica le società cinesi più grandi (titoli A, titoli H, titolo B, Red chips e P chips).
36BZ replica l'indice MSCI China A Inclusion. L'indice MSCI China A Inclusion replica azioni cinesi di classe A che sono anche incluse nel MSCI Emerging Markets.
XCHA replica i 300 titoli azionari con la più vasta capitalizzazione di mercato e liquidità dell'intero universo delle società quotate con classe A della repubblica popolare cinese.
Se non sapete cosa siano le varie categorie azionarie cinesi vi invito a leggere questo articolo che ho scritto per financedrip
Mercato Cinese: approfondimento circa le varie categorie di borse e azioni
 
Anche io sto cercando etf sulla Cina e mi stavo chiedendo se sia consigliabile acquistare quello che ha reso di piu negli ultimi mesi, negli ultimi anni o se prendere quello che ha reso di meno negli ultimi mesi perchè magari avrà piu margine di crescita futura in relazione ai cicli economici. In pratica ho scelto questi FLXC ( dal 1/07/21 è a -32%) , XCHA ( dal 1/07/21 è a -21%), MCTH ( etf tech, dal 1/07/21 è a -44% ), ho preso come data di riferimento il 1 luglio perchè da li partiva l'MCTH.
L'XCHA da 10 anni sale in trend rialzista ma ha meno escursioni rispetto gli altri 2, il tech ha sottoperformato il Frenklin e mi chiedevo se magari in futuro potesse, in caso di ripresa cinese, sovraperformare l'altro visto il Nasdaq ... Aggiungo alla scelta anche Kweb...
 
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Sono etf MOLTO diversi.
Da just etf
ICGA replica l'indice MSCI China. L'indice MSCI China replica le società cinesi più grandi (titoli A, titoli H, titolo B, Red chips e P chips).
36BZ replica l'indice MSCI China A Inclusion. L'indice MSCI China A Inclusion replica azioni cinesi di classe A che sono anche incluse nel MSCI Emerging Markets.
XCHA replica i 300 titoli azionari con la più vasta capitalizzazione di mercato e liquidità dell'intero universo delle società quotate con classe A della repubblica popolare cinese.
Se non sapete cosa siano le varie categorie azionarie cinesi vi invito a leggere questo articolo che ho scritto per financedrip
Mercato Cinese: approfondimento circa le varie categorie di borse e azioni
@lognomo tra questi 3 forse i migliori sono ICGA e XCHA che hanno i principali titoli cinesi

però
ICGA è a replica totale e costa ter 0.28
XCHA è swap e costa ter 0.50

forse ICGA è il migliore dei 3
 
FLXC costa meno e mi sembra vada anche uguale se non meglio di ICGA
Fate il vostro gioco :wall::P


A tre anni dividendi compresi.

N1.jpg


Secondo me da capire cosa ha fatto scattare in su il Franklin.

N2.jpg
 
Fate il vostro gioco :wall::P


A tre anni dividendi compresi.

Vedi l'allegato 3017235
Dicevo che il Frankil era andato meglio o uguale all'ishare non al csi300.

A me sembra che il csi300 sia andato meglio nei ribassi ( quindi ultimi 3 anni ) ma ha reso meno nei rialzi rispetto Kweb o Frankin o ishare, quindi guarderei al kweb o Frankin se si vuole maggiori guadagni, se si vuole piu sicurezza e meno guadagni al csi. Almeno io l'ho analizzata cosi la faccenda. Infatti ora che è salita la Cina il Frankin è andato molto meglio del csi300. Kweb forse come guadagni potrebbe essere il migliore se si guarda il passato, ma c'è anche da dire che sotto covid internet ha fatto fuoco e fiamme...
 
Dicevo che il Frankil era andato meglio o uguale all'ishare non al csi300.

A me sembra che il csi300 sia andato meglio nei ribassi ( quindi ultimi 3 anni ) ma ha reso meno nei rialzi rispetto Kweb o Frankin o ishare, quindi guarderei al kweb o Frankin se si vuole maggiori guadagni, se si vuole piu sicurezza e meno guadagni al csi. Almeno io l'ho analizzata cosi la faccenda. Infatti ora che è salita la Cina il Frankin è andato molto meglio del csi300. Kweb forse come guadagni potrebbe essere il migliore se si guarda il passato, ma c'è anche da dire che sotto covid internet ha fatto fuoco e fiamme...
Ha fatto fuoco e fiamme(Kweb)dato il sottostante prevalente in internet. IE00BFXR7892

Il KraneShares CSI China Internet UCITS ETF USD replica l'indice CSI Overseas China Internet. L'indice CSI Overseas China Internet replica aziende cinesi offshore che sono negoziate e i cui business sono nei settori relazionati con Internet.


L’indice di spesa complessiva (TER) dell'ETF è pari allo 0,75% annuo. Il KraneShares CSI China Internet UCITS ETF USD è l’unico ETF che replica l'indice CSI Overseas China Internet. L’ETF replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale (acquistando tutti i componenti dello stesso). I dividendi dell'ETF sono accumulatie reinvestiti nell'ETF.

L’ETF KraneShares CSI China Internet UCITS ETF USD gestisce un patrimonio pari a 333 mln di Euro. L’ETF è stato lanciato il 20 novembre 2018 ed ha domicilio fiscale in Irlanda.

"E' come dici te il csi300 è andato meglio nei ribassi ultimi 3 anni, ma ha reso meno nei rialzi rispetto Kweb o Frankin o ishare.
Sul Kweb abbiamo capito il perché"

Schermata N2- 2024-05-20 alle 22.26.30.png




Schermata N1-2024-05-20 alle 22.19.21.png


 
FLXC costa meno e mi sembra vada anche uguale se non meglio di ICGA
si è vero
in pratica è identico a ICGA ma con un ter più basso e quotato anche su borsa di milano.

all'interno FLXC e ICGA hanno le stesse partecipazioni anche come percentuali, infatti i grafici a 1/3/5 anni sono identici, quasi sovrapposti.
 
Nel primi mesi del 2019 presi LU1900067940 Msci China della Lxyor a dist. che nei primi anni distribuiva anche bene.
Ora sono passati ad Amundi ed è diventata ad Acc. Anche il ticker è cambiato LHKG
Il primo dividendo pagato fu di 0,63€ per quota, e l'ultimo al 15/12/23 a 0,03€ il costo di un parcheggio di neanche due ore.

Metto grafico dei due, giusto per notare quanto internet e intelligenza artificiale abbia influito sulla crescita di FLXC

Il costo di gestione 0,65 per Amundi contro lo 0,19% del Franklin. Io non punterei solo per il minor costo.

Ma andrei a studiarmi nel dettaglio i mercati con tutte la variabili investibili che ci sono nel mercato cinese.


 N1-.jpg



N2-.jpg
 
Ma il FLXC e IGCA sono praticamente uguali, dentro ci sono le stesse aziende

Non vanno bene questi due?
Replicano quasi tutte le principali aziende cinesi.
 
Ma il FLXC e IGCA sono praticamente uguali, dentro ci sono le stesse aziende

Non vanno bene questi due?
Replicano quasi tutte le principali aziende cinesi.
Certo che vanno bene, hanno la stessa performance.
 
Come scrivevo sopra, il LU1900067940 Msci China della Lxyor a dist. che ora è passato ad Amundi come molti altri etf di Lxyor.
Un fondo che ho dal 2021 JPMorgan funds-china A-shares opportunities acc. LU1706168710 sotto del -47%
Lo XCHA LU0779800910 anche questo da un lunghissimo tempo, dove anni fa ci avevo anche guadagnato molto.
E Hang Seng tech HSTE anche qui con una perdita virtuale di più del 50%.
Prima del covid le cose si stavano mettendo bene, poi tutto in cina è precipitato. Adesso pare che Pechino lentamente mette toppe dove servono, stanno acquistando immobili per non far precipitare i prezzi e danno una mano ai costruttori.

«Il mercato immobiliare pesa per circa il 28% del PIL (il cui totale è di 17 mila miliardi di dollari l'anno) ed è la cassaforte del cinese medio, non dello speculatore».17 gen 2024

 
Informazione finanziaria indipendente

La Cina va forte in Borsa​

un'ora fa - giovedì 23 maggio 2024
Gli Stati Uniti hanno annunciato l’imposizione di nuovi dazi doganali su alcuni prodotti cinesi e l’Europa sta valutando di seguirli; una pessima notizia per Pechino. Nonostante tutto, il mercato azionario in Cina da inizio anno sta crescendo: come possiamo inquadrare e spiegare questa bella performance della sua Borsa?
Asset allocation

Asset allocation
Ancora priva di una domanda interna dinamica e con una crescita trainata dagli investimenti e dalle esportazioni, la Cina si ritrova oggi in una posizione delicata. Le famiglie cinesi privilegiano il risparmio, che da diversi anni supera il 45% del Pil. Questa tendenza di fondo, che dura da decenni, è stata rafforzata da due fenomeni recenti, che hanno evidenziato l’importanza del risparmio: il crollo dei prezzi delle case, che ha influito negativamente sul patrimonio delle famiglie e anche sulla loro fiducia per il futuro e la pandemia. Infatti, a differenza di quanto accaduto in Occidente, dove gli Stati hanno aiutato le famiglie e le imprese, in Cina le famiglie hanno dovuto farvi fronte da sole, senza alcun aiuto dal Governo.
L’economia cinese dipende molto dagli investimenti, che rappresentano oltre il 40% del PIL (tutta la ricchezza prodotta nel Paese), mentre i consumi delle famiglie rappresentano una quota più piccola dell’economia (39% del PIL nel 2023).
I cinesi risparmiamo molto perché sanno di dover far fronte da soli, o quasi, a malattie o disoccupazione, e che dovranno avere abbastanza risparmi per potersi mantenere da anziani.


Crescita sì, ma con alcuni limiti
Pechino continua a investire e, creando nuove capacità produttive in un contesto caratterizzato da una domanda debole, si ritrova con un significativo eccesso di capacità produttiva (ossia superiore al fabbisogno). Una dinamica che ha portato ad un'inflazione molto bassa (0,3% in aprile), o addirittura alla deflazione (calo dei prezzi al consumo), negli ultimi trimestri. Per cercare di ridurre le pressioni sui prezzi e consentire alle proprie aziende di sopravvivere, la Cina sta cercando ora altri mercati di sbocco per i suoi prodotti. Questa situazione spiega la levata di scudi contro il “Made in China”.
Dopo decenni di forte crescita, la Cina è diventata ormai un peso massimo nell’economia globale e i suoi partner commerciali hanno sempre più difficoltà a digerire l’ondata di prodotti cinesi.

Il protezionismo ci costerà caro
Bisogna riconoscere che in alcuni settori – soprattutto quello della transizione energetica – il mondo non può fare a meno della Cina, anche se ha grandi difficoltà a restare competitivo di fronte alla sua produzione poco costosa e molto innovativa. Da diversi anni, mentre in altri Paesi si è solo discusso il tema dalla sostenibilità, la Cina è entrata in azione, investendo massicciamente per dominare tutta la filiera associata alla transizione ecologica. Solare, eolico, batterie, veicoli elettrici sono tutti settori in cui i produttori cinesi si sono avvantaggiati rispetto ai loro concorrenti, e i cali dei prezzi causati dalla produzione cinese stanno favorendo l’adozione di queste nuove tecnologie in Cina come altrove. Per ora, Pechino esporta circa il 16% dei veicoli elettrici che produce e pochi di questi sono destinati agli Stati Uniti. L’impatto dei dazi doganali al 100% imposti da Washington ha perciò un effetto limitato. Tuttavia, l’aumento dei dazi doganali su batterie, celle solari, semiconduttori … finirà per rendere i prodotti che incorporano queste tecnologie più costosi; una situazione che rischia di rallentare la tanto desiderata transizione energetica in Occidente.

Il risveglio del mercato azionario cinese
Il fatto che da diversi mesi il fondo sovrano cinese acquisti azioni del suo Paese ha contribuito a rilanciare la Borsa cinese, molto meno cara rispetto a quelle di altri Paesi emergenti. La Cina è, inoltre, molto interessata ai cambiamenti di governance avvenuti in Giappone – che hanno favorito il rimbalzo del mercato azionario di Tokyo – e potrebbe trarne ispirazione. A ciò si aggiungono altre iniziative come l'acquisto da parte dei governi regionali di progetti immobiliari abbandonati in fase di costruzione, per effettuare i necessari lavori di finitura e poi rivenderli. Sono previsti anche aiuti per le famiglie che desiderano acquistare un nuovo appartamento, che prevedono in particolare il riacquisto del vecchio immobile, che verrà poi utilizzato per l'edilizia sociale. Tutte misure volte a stabilizzare il settore, cruciale per la Cina. Il Paese ha, infine, appena iniziato l'emissione di titoli del debito statale a 20, 30 e 50 anni, legata ad un programma da circa 1.000 miliardi di yuan (circa 128 miliardi di euro) e il cui obiettivo è quello di sostenere mega progetti in settori strategici. Se quindi non dobbiamo sottovalutare la portata delle sfide che la Cina dovrà affrontare, non dobbiamo neppure sottovalutare la capacità del Paese di superarle.
Pechino annuncia sempre nuove iniziative per dare spinta alle sue imprese. Ci sono stati incentivi fiscali e di bilancio di ogni tipo, oltre a una riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche del Paese, al fine di liberare più liquidità e di favorire il credito. Sono probabili anche ulteriori riduzioni di questo rapporto e la Banca centrale cinese ha ancora altre leve preziose a sua disposizione, come quella di agire sui tassi ufficiali, ancora al 3,45% dall’agosto 2023, che potrebbero essere rivisti al ribasso per favorire i consumi delle famiglie e gli investimenti delle imprese.
Una Borsa interessante
Le azioni cinesi hanno livelli di valutazione interessanti. Inoltre, questo mercato comprende un certo numero di aziende leader nei loro rispettivi settori e che, avendo dimensioni molto importanti nel loro mercati regionali, riescono a esportare più facilmente i loro prodotti anche altrove. Il futuro della Cina è, secondo noi, promettente e la Borsa cinese non può mancare in un portafoglio ben diversificato.


Oltre al;... Sono previsti anche aiuti per le famiglie che desiderano acquistare un nuovo appartamento, che prevedono in particolare il riacquisto del vecchio immobile,

Se i vari governi regionali decidono di ristrutturare interi quartieri ( sempre per tenere alto il livello immobiliare) sfrattano i vari occupanti anche se sono proprietari dei loro appartamenti, e vengono spostati in siti anche lontani dai loro quartieri abituali.
Questo mi è stato riferito da un ragazzo italiano che vive da 18anni Shanghai. Rimane un paese non facilmente governabile.
 
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