Cipro ci chiarisce perche' bersani vuole eliminare il contante...

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Ora lo capite perchè il centrosinistra vuole abolire il contante?"
di: Paolo Cardenà Pubblicato il 21 marzo 2013| Ora 12:08 Stampa Invia Commenta (8) .Prelievo forzoso (rapina) sui conti correnti dei cittadini di Cipro. Anzi, l' il FMI avrebbe chiesto addirittura una tassa del 40%. Tutto per l'oligarchia dei banchieri. Ma in Italia possiamo stare davvero tranquilli? L'opinione di Paolo Cardenà

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Cipro: secondo indiscrezioni "il Fmi avrebbe chiesto addirittura una tassa del 40%, ma con franchigie più elevate".
ROMA (WSI) - L'Unione Europea, approvando il salvataggio delle banche cipriote, aveva preteso un prelievo forzoso (rapina) sui conti correnti dei cittadini di Cipro. Come noto, il prelievo sarebbe dovuto essere del 6.75% sulle somme inferiori ai 100 mila euro, e di quasi il 10% su quelle superiori a tale giacenza. Secondo le notizie che si apprendono, in quella sede, il FMI avrebbe chiesto addirittura una tassa del 40%, ma con franchigie più elevate.

Tali misure sarebbero dovute essere approvate dal Parlamento cipriota, ma la libertà ha prevalso sull'oligarchia dei banchieri e sulla tirannia europeista.

Il Parlamento cipriota ha respinto al mittente la proposta della tassa rapina, riaffermando la sovranità del popolo che, troppo spesso, in questa Europa, sembra sfuggire ai suoi gerarchi. Cipro ha avuto il coraggio di dissentire, e ha deciso che il suo popolo non debba essere vittima di un esproprio di quel genere per pagare il conto alle Banche tedesche esposte su quelle cipriote, guarda caso, per lo stesso importo del gettito preventivato di 5, 8 miliardi di euro.

In un quadro del genere, in attesa di capire come evolverà la situazione cipriota, cerchiamo di comprendere cosa potrebbe accadere in Italia se dovessero esse introdotte misure di contrasto all'utilizzo del denaro contante.

Ciò che sta accadendo a Cipro ci insegna una cosa molto semplice, ossia che il tabù dell'inviolabilità e del rispetto dei risparmi e dei sacrifici di una vita, almeno nel contesto dell'Europa meridionale, è stato violato, è stato abbattuto, definitivamente.

A nulla possono valere eventuali rassicurazioni, smentite, o peggio, passi indietro. Le autorità europee si sono dimostrate del tutto inaffidabili. L'insegnamento che ci deriva dal caso Cipro, è che chi ha dei risparmi depositati presso qualsiasi banca dei Paesi in difficoltà, potrebbe rischiare di perderli, almeno in parte.

Sarebbe perfino ingenuo pensare che l'esproprio potrebbe riguardare solo i conti correnti, poiché ogni genere di attività potrebbe essere colpita, più o meno pesantemente, anche se con differenti livelli di difficoltà. Difficoltà certamente ovviabili, se si intende ottenere un determinato risultato, che poi sarebbe quello di rendere solvibili banche e Stati.

La linea di demarcazione tra debito e credito, di colpo, sembra essere divenuta più sottile, pallida, quasi inesistente. E' chiaro che al debito di un soggetto, corrisponde il credito di un'altro di un altro soggetto. E per rendere solvibile il debitore, non c'è nulla di più agevole che compensare posizioni a debito con quelle a credito.

Ed il gioco è fatto: il debitore è stato reso solvibile e il creditore è stato espropriato. Bella l'economia di mercato, vero? Peccato che questo valga solo per le banche e per gli Stati; non per i cittadini comuni che poi sarebbero quelli a cui l'esproprio è rivolto.

Nel contesto Italiano esiste una vulgata popolare, capeggiata da Bersani, secondo la quale, in nome della lotta all'evasione fiscale, si dovrebbe abbassare la soglia all'utilizzo del denaro contante oppure eliminarlo del tutto.

Questo, è addirittura riproposto in uno degli otto punti che dovrebbero essere quelli ispiratori l'azione del prossimo governo a guida Bersani (?). Tant'è che tra i provvedimenti da adottare, si legge: "Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale".

Tradotto significa: abbassamento della soglia di utilizzo del denaro contante (o completa eliminazione). Già in diversi articoli abbiamo trattato l'argomento e qui ci limitiamo solo ad esporre alcune considerazioni. Bersani pretende che il denaro contante sia depositato in banca. Ciò significa che chi ha uno stipendio, ad esempio, dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca. Così come ogni sostanza contante, di cui si dispone, dovrà essere depositata in banca, e da lì spesa attraverso la moneta elettronica.

Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato, oltre che di questa forma di libertà, anche dell'unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario. Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero e proprio incubo: la corsa agli sportelli.

A quel punto, essendo il denaro smaterializzato e sostituito con un algoritmo astratto e intangibile, ne deriva che se non esiste moneta contante da scambiare e da prelevare, viene meno anche il pericolo che la popolazione possa chiedere la restituzione di ciò che non esiste. E' evidente, e le banche festeggiano.

Il sistema bancario deterrebbe in deposito la maggior parte della ricchezza del paese. Deterrebbe in custodia i vostri investimenti in titoli, azioni, obbligazioni, i preziosi custoditi in cassette di sicurezza, e ora anche il denaro che, obbligatoriamente, deve essere depositato sul conto corrente.

Siccome le pretese impositive dello Stato si fondano su imponibili di cui lo Stato stesso ne dovrebbe conoscere le dimensioni e la collocazione, se ne deriva che lo Stato non potrebbe tassare ciò che non conosce, come ad esempio il denaro contante che voi custodite a casa, almeno fino a questo momento.

Il pericolo è proprio quello di essere obbligati, tramite un provvedimento di legge, a privarsi dell'utilizzo del contante, per rendere la macchina coercitiva del fisco ancora più efficiente, funzionale, perfetta e micidiale.

Tra poche settimane, le banche italiane dovranno trasmettere all'anagrafe tributaria tutte le movimentazioni dei nostri conti correnti. Lo stato, con un semplice click, potrà conoscere in tempo reale ogni vostra ricchezza: sia la sua collocazione, che la sua dimensione complessiva.

Ricchezza incrementata, ovviamente, dai depositi di denaro contante che, oltre a far aumentare la base imponibile da colpire con un'eventuale imposizione patrimoniale, offre allo Stato la garanzia del buon esito della sua pretesa tributaria.

Quindi, in questo caso, avrebbe a sua completa disposizione ogni forma di ricchezza, e potrebbe tassare, confiscare ed espropriare, ogni importo a suo piacimento, desiderio e necessità, sia per salvare chi tale ricchezza la detiene in deposito (le banche), sia per salvare se stesso e i privilegi del manipolo di gerarchi da un eventuale bancarotta.

Anzi, questo pericolo è quantomai reale e percepibile al punto che lo stesso Bersani non nasconde affatto il desiderio di applicare un'imposta patrimoniale.

Volete un esempio su cosa potrebbe fare lo stato con il vostro patrimonio? Bene, basta prendere ad esempio Cipro. La cosa più semplice da fare è proprio quella di aggredire il deposito sui conti correnti.

Sono sostanze disponibili e quindi per definizione idonee ad essere immediatamente trasferite, dal conto corrente alle casse dello stato. E poi se lo Stato è fortunato e a voi vi dice male, sul conto corrente potrebbe anche trovare un saldo particolarmente elevato derivante dal mutuo che la vostra banca magari vi ha accreditato qualche giorno prima per comprare la vostra casa o finanziare la vostra attività. Quindi un "extragettito" per lo Stato, una maggiore rapina per voi, su dei patrimoni a debito che dovrete rimborsare alla banca.

La cosa vi sorprende? Nel 1992, con la patrimoniale di Amato, è accaduto proprio questo. Aziende e famiglie di sono viste confiscare ricchezza su delle somme derivanti da un finanziamento concesso dalla banca e temporaneamente depositato sul conto corrente bancario. Vi sembra giusto?

Volete un'altro esempio? Eccovi serviti. Bersani, ad esempio, come dicevamo, non nasconde affatto l'idea che sarebbe favorevole ad un'imposta patrimoniale sui grandi patrimoni, intendendo per tali, quelli oltre 1.5 milioni di euro.

A parte il fatto che egli non fornisce chiarimenti su cosa debba intendersi per patrimonio, ossia se si dovranno considerare beni immobili, mobili, investimenti, aziende ecc., come già dicevamo in un precedente articolo, il sospetto è che, quando si accorgeranno che il gettito derivante da un'imposizione patrimoniale a quei livelli sarà molto ridotto, probabilmente, abbasseranno di molto il livello di patrimonio dal quale far scattare l'imposizione al fine di aumentare la base imponibile.

Solo per citare un esempio, qualora dovesse essere tassato il patrimonio immobiliare, non è detto che il contribuente abbia disponibili gli importi per adempiere all'obbligazione tributaria. Ecco quindi che il fisco potrebbe aggredire il conto corrente dove si detengono, per obbligo normativo, anche le risorse indispensabili per il sostentamento dei propri congiunti, lasciando a pancia vuota tutta la famiglia. Ma la carrellata di casi e gli aspetti inquietanti di una simile coercizione della libertà individuale è ancora lunga, fitta ,se non interminabile. Si potrebbe andare avanti per ore, ma non cambierebbe affatto il risultato.

La banca, concludendo, diverrebbe una gigantesca camera di compensazione, ossia soggetto giuridico al servizio (più di quanto lo sia oggi) dello Stato per espropriare ricchezza: ossia il presente e il futuro di liberi ed onesti cittadini.
 
Ora lo capite perchè il centrosinistra vuole abolire il contante?"
di: Paolo Cardenà Pubblicato il 21 marzo 2013| Ora 12:08 Stampa Invia Commenta (8) .Prelievo forzoso (rapina) sui conti correnti dei cittadini di Cipro. Anzi, l' il FMI avrebbe chiesto addirittura una tassa del 40%. Tutto per l'oligarchia dei banchieri. Ma in Italia possiamo stare davvero tranquilli? L'opinione di Paolo Cardenà

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Cipro: secondo indiscrezioni "il Fmi avrebbe chiesto addirittura una tassa del 40%, ma con franchigie più elevate".
ROMA (WSI) - L'Unione Europea, approvando il salvataggio delle banche cipriote, aveva preteso un prelievo forzoso (rapina) sui conti correnti dei cittadini di Cipro. Come noto, il prelievo sarebbe dovuto essere del 6.75% sulle somme inferiori ai 100 mila euro, e di quasi il 10% su quelle superiori a tale giacenza. Secondo le notizie che si apprendono, in quella sede, il FMI avrebbe chiesto addirittura una tassa del 40%, ma con franchigie più elevate.

Tali misure sarebbero dovute essere approvate dal Parlamento cipriota, ma la libertà ha prevalso sull'oligarchia dei banchieri e sulla tirannia europeista.

Il Parlamento cipriota ha respinto al mittente la proposta della tassa rapina, riaffermando la sovranità del popolo che, troppo spesso, in questa Europa, sembra sfuggire ai suoi gerarchi. Cipro ha avuto il coraggio di dissentire, e ha deciso che il suo popolo non debba essere vittima di un esproprio di quel genere per pagare il conto alle Banche tedesche esposte su quelle cipriote, guarda caso, per lo stesso importo del gettito preventivato di 5, 8 miliardi di euro.

In un quadro del genere, in attesa di capire come evolverà la situazione cipriota, cerchiamo di comprendere cosa potrebbe accadere in Italia se dovessero esse introdotte misure di contrasto all'utilizzo del denaro contante.

Ciò che sta accadendo a Cipro ci insegna una cosa molto semplice, ossia che il tabù dell'inviolabilità e del rispetto dei risparmi e dei sacrifici di una vita, almeno nel contesto dell'Europa meridionale, è stato violato, è stato abbattuto, definitivamente.

A nulla possono valere eventuali rassicurazioni, smentite, o peggio, passi indietro. Le autorità europee si sono dimostrate del tutto inaffidabili. L'insegnamento che ci deriva dal caso Cipro, è che chi ha dei risparmi depositati presso qualsiasi banca dei Paesi in difficoltà, potrebbe rischiare di perderli, almeno in parte.

Sarebbe perfino ingenuo pensare che l'esproprio potrebbe riguardare solo i conti correnti, poiché ogni genere di attività potrebbe essere colpita, più o meno pesantemente, anche se con differenti livelli di difficoltà. Difficoltà certamente ovviabili, se si intende ottenere un determinato risultato, che poi sarebbe quello di rendere solvibili banche e Stati.

La linea di demarcazione tra debito e credito, di colpo, sembra essere divenuta più sottile, pallida, quasi inesistente. E' chiaro che al debito di un soggetto, corrisponde il credito di un'altro di un altro soggetto. E per rendere solvibile il debitore, non c'è nulla di più agevole che compensare posizioni a debito con quelle a credito.

Ed il gioco è fatto: il debitore è stato reso solvibile e il creditore è stato espropriato. Bella l'economia di mercato, vero? Peccato che questo valga solo per le banche e per gli Stati; non per i cittadini comuni che poi sarebbero quelli a cui l'esproprio è rivolto.

Nel contesto Italiano esiste una vulgata popolare, capeggiata da Bersani, secondo la quale, in nome della lotta all'evasione fiscale, si dovrebbe abbassare la soglia all'utilizzo del denaro contante oppure eliminarlo del tutto.

Questo, è addirittura riproposto in uno degli otto punti che dovrebbero essere quelli ispiratori l'azione del prossimo governo a guida Bersani (?). Tant'è che tra i provvedimenti da adottare, si legge: "Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale".

Tradotto significa: abbassamento della soglia di utilizzo del denaro contante (o completa eliminazione). Già in diversi articoli abbiamo trattato l'argomento e qui ci limitiamo solo ad esporre alcune considerazioni. Bersani pretende che il denaro contante sia depositato in banca. Ciò significa che chi ha uno stipendio, ad esempio, dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca. Così come ogni sostanza contante, di cui si dispone, dovrà essere depositata in banca, e da lì spesa attraverso la moneta elettronica.

Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato, oltre che di questa forma di libertà, anche dell'unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario. Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero e proprio incubo: la corsa agli sportelli.

A quel punto, essendo il denaro smaterializzato e sostituito con un algoritmo astratto e intangibile, ne deriva che se non esiste moneta contante da scambiare e da prelevare, viene meno anche il pericolo che la popolazione possa chiedere la restituzione di ciò che non esiste. E' evidente, e le banche festeggiano.

Il sistema bancario deterrebbe in deposito la maggior parte della ricchezza del paese. Deterrebbe in custodia i vostri investimenti in titoli, azioni, obbligazioni, i preziosi custoditi in cassette di sicurezza, e ora anche il denaro che, obbligatoriamente, deve essere depositato sul conto corrente.

Siccome le pretese impositive dello Stato si fondano su imponibili di cui lo Stato stesso ne dovrebbe conoscere le dimensioni e la collocazione, se ne deriva che lo Stato non potrebbe tassare ciò che non conosce, come ad esempio il denaro contante che voi custodite a casa, almeno fino a questo momento.

Il pericolo è proprio quello di essere obbligati, tramite un provvedimento di legge, a privarsi dell'utilizzo del contante, per rendere la macchina coercitiva del fisco ancora più efficiente, funzionale, perfetta e micidiale.

Tra poche settimane, le banche italiane dovranno trasmettere all'anagrafe tributaria tutte le movimentazioni dei nostri conti correnti. Lo stato, con un semplice click, potrà conoscere in tempo reale ogni vostra ricchezza: sia la sua collocazione, che la sua dimensione complessiva.

Ricchezza incrementata, ovviamente, dai depositi di denaro contante che, oltre a far aumentare la base imponibile da colpire con un'eventuale imposizione patrimoniale, offre allo Stato la garanzia del buon esito della sua pretesa tributaria.

Quindi, in questo caso, avrebbe a sua completa disposizione ogni forma di ricchezza, e potrebbe tassare, confiscare ed espropriare, ogni importo a suo piacimento, desiderio e necessità, sia per salvare chi tale ricchezza la detiene in deposito (le banche), sia per salvare se stesso e i privilegi del manipolo di gerarchi da un eventuale bancarotta.

Anzi, questo pericolo è quantomai reale e percepibile al punto che lo stesso Bersani non nasconde affatto il desiderio di applicare un'imposta patrimoniale.

Volete un esempio su cosa potrebbe fare lo stato con il vostro patrimonio? Bene, basta prendere ad esempio Cipro. La cosa più semplice da fare è proprio quella di aggredire il deposito sui conti correnti.

Sono sostanze disponibili e quindi per definizione idonee ad essere immediatamente trasferite, dal conto corrente alle casse dello stato. E poi se lo Stato è fortunato e a voi vi dice male, sul conto corrente potrebbe anche trovare un saldo particolarmente elevato derivante dal mutuo che la vostra banca magari vi ha accreditato qualche giorno prima per comprare la vostra casa o finanziare la vostra attività. Quindi un "extragettito" per lo Stato, una maggiore rapina per voi, su dei patrimoni a debito che dovrete rimborsare alla banca.

La cosa vi sorprende? Nel 1992, con la patrimoniale di Amato, è accaduto proprio questo. Aziende e famiglie di sono viste confiscare ricchezza su delle somme derivanti da un finanziamento concesso dalla banca e temporaneamente depositato sul conto corrente bancario. Vi sembra giusto?

Volete un'altro esempio? Eccovi serviti. Bersani, ad esempio, come dicevamo, non nasconde affatto l'idea che sarebbe favorevole ad un'imposta patrimoniale sui grandi patrimoni, intendendo per tali, quelli oltre 1.5 milioni di euro.

A parte il fatto che egli non fornisce chiarimenti su cosa debba intendersi per patrimonio, ossia se si dovranno considerare beni immobili, mobili, investimenti, aziende ecc., come già dicevamo in un precedente articolo, il sospetto è che, quando si accorgeranno che il gettito derivante da un'imposizione patrimoniale a quei livelli sarà molto ridotto, probabilmente, abbasseranno di molto il livello di patrimonio dal quale far scattare l'imposizione al fine di aumentare la base imponibile.

Solo per citare un esempio, qualora dovesse essere tassato il patrimonio immobiliare, non è detto che il contribuente abbia disponibili gli importi per adempiere all'obbligazione tributaria. Ecco quindi che il fisco potrebbe aggredire il conto corrente dove si detengono, per obbligo normativo, anche le risorse indispensabili per il sostentamento dei propri congiunti, lasciando a pancia vuota tutta la famiglia. Ma la carrellata di casi e gli aspetti inquietanti di una simile coercizione della libertà individuale è ancora lunga, fitta ,se non interminabile. Si potrebbe andare avanti per ore, ma non cambierebbe affatto il risultato.

La banca, concludendo, diverrebbe una gigantesca camera di compensazione, ossia soggetto giuridico al servizio (più di quanto lo sia oggi) dello Stato per espropriare ricchezza: ossia il presente e il futuro di liberi ed onesti cittadini.

VINCITORI E VINTI: ORA LO CAPITE PERCHE' BERSANI VUOLE ABOLIRE IL CONTANTE?
 
guarda che anche in ap è pieno di sostenitori per l'abolizioone del contante

il problema è che è pieno di i d i o t i il mondo

addio
 
con la paura dei comunisti...Tremonti li ha portati sull'orlo della bancarotta e non se ne sono accorti... e c'e' chi insiste ancora...........
 
Cipro ci chiarisce che chi vive al di sopra delle proprie possibilità finisce col chiulo per terra.
Vale per gli stati e vale per i cittadini.
la limitazione del contante è una cosa sacrosanta per arginare l'evasione fiscale ... il resto è noia :D

Fate pure la vostra propaganda ma le cose stanno così :cool:

:bye:
 
Cipro ci chiarisce che chi vive al di sopra delle proprie possibilità finisce col chiulo per terra.
Vale per gli stati e vale per i cittadini.
la limitazione del contante è una cosa sacrosanta per arginare l'evasione fiscale ... il resto è noia :D

Fate pure la vostra propaganda ma le cose stanno così :cool:

:bye:


Ma tu dove vivi?Il solito comunista,dove tutti debbono essere uguali,cioe' avere poco o niente,non c'arrivi a capire che se uno evade,la finanza ha tutti i mezzi per scoprirlo,per voi uno che ha qualcosa e' per forza un evasore.Ma vattene a vivere in un paese comunista,dove tutti sono uguali perche' tutti hanno niente.
Comunque che tolgano anche i contanti e la liberta' che di certo non me ne staro' in questa Italia,e penso che molti se ne andranno.Alla faccia di Bersani,Vendola e simili.:angry::angry:
 
Quante palle, se lo stato ha bisogno di fare cassa, può farlo sempre e comunque.
Se non preleva dal cc può attingere dalla busta paga... sai che gioia la libertà del contante.

Ma nessuno pensa che eliminare il contante semplifica la vita?
 
Quante palle, se lo stato ha bisogno di fare cassa, può farlo sempre e comunque.
Se non preleva dal cc può attingere dalla busta paga... sai che gioia la libertà del contante.

Ma nessuno pensa che eliminare il contante semplifica la vita?



E anche che attinga dalla busta paga,ti sembra una cosa logica.:wall::wall:
Eliminare il contante semplifica la vita dici fallo ,potro' essere libero di pagare se voglio con il contante e se voglio con la carta di credito.E se succede come a Cipro che bloccano tutto,se ho qualche contante,almeno per qualche tempo riesco a vivere,sperando nella riapertura veloce degli sportelli.:bye::bye:
 
domanda già fatta in ap:

sapete quale altro paese del mondo ha abolito l'uso del contante?

e qui chiudiamo la discussione ca z z a r i

addio
 
domanda già fatta in ap:

sapete quale altro paese del mondo ha abolito l'uso del contante?

e qui chiudiamo la discussione ca z z a r i

addio

"nel tentativo di lavare la testa al ciuccio, persi tempo, acqua e sapone"
 
gente che solo la vanga e il piccone dovrebbero usare




addio
 
figlio di papà lo dici a tua sorella :o

mio padre è morto 14 anni fa :bye:
 
chic con il cu.lo degli altri

addio

col quazzo, io ho sempre pagato di tasca mia i miei errori.
di gente che con il nero ha fatto i quazzi propri ce ne fin troppa ... la festa è finita per tutti, a partire dai ladri :bye:
 
mezzi per prendere gli evasori ce ne sono

basta andare nei paradisi fiscali, pieno di bottegai e artigiani





addio
 
Contante? Che roba è?

Sono stato a NY a novembre. L'unico contante che ho visto lì era quello nei cappelli degli artisti da strada.
Sarà che in USA sono tutti comunisti!
Qua per bere un caffè devo andare a fare bancomat...
 
Contante? Che roba è?

Sono stato a NY a novembre. L'unico contante che ho visto lì era quello nei cappelli degli artisti da strada.
Sarà che in USA sono tutti comunisti!
Qua per bere un caffè devo andare a fare bancomat...


ecco un altro sveglio, degli Usa ne abbiamo già parlato e hai scritto un mare di *******

addio
 
mezzi per prendere gli evasori ce ne sono

basta andare nei paradisi fiscali, pieno di bottegai e artigiani





addio

l'una cosa non esclude l'altra ... :D

PS: di solito addio significa, non mi faccio più vedere qui, tu sei già al terzo/ quarto addio :D ... addio :bye:
 
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