mattia chian
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una società che fattura 38 mil che capitalizza poco piu di 13 mil
ma che ne fà per ora oltre 2 mil di utile all'anno
a me sembra che già adesso sia interessante
poche altre hanno queste proporzioni e questa continuità
Si vero Semestrale interessante ma titolo sempre sotto pressione........
Quotata forse un po' troppo cara?
ilcolonnello
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Imho solite manovre post ipo. Quotano, distribuiscono per qualche mese, fanno crollare il prezzo e rientrano con calma senza dar nell'occhio. Visto e rivisto su tanti titoli.
citrullo22
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clabo,
come frantumarsi il portafoglio......
il mercato ha il 33% ....
% Capitale sociale
Tipo di azionista
Clabo Group Srl 64,71 % Azionista di controllo
Cla.Bo.Fin. * 2,15 % Azionista rilevante
Mercato 33,14 % Azionisti non significativi
ilcolonnello
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appunto con flottante basso fanno quel che vogliono... è scesa da 2,2 a 1,6 con 100k euro... io la seguo e un cippino ce l'ho messo perchè seppur piccola ha dei buoni numeri e un brand abbastanza rinomato nel settore.
citrullo22
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Molto indebitata....
Scrivero' alla società per capire perché sono spariti e non si sa nulla della Cina
Cimitero aim si riconferma
ilcolonnello
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Più gelato nell’estate degli italiani: consumi cresciuti dell’8%
Se il colosso Unilever ha appena comprato il gelato (e le gelaterie) del torinese Grom, il motivo è anche di mercato: il gelato industriale negli ultimi anni sta segnando il passo, a fronte della crescita-boom del segmento artigianale. Quest’anno – complice un’estate calda e soleggiata – il gelato artigianale ha messo a segno un risultato decisamente positivo: +8% l’aumento di consumi stimato dall’Associazione italiana gelatieri (Aig) rispetto all’estate 2014 segnata da pioggia e maltempo, che non aveva incoraggiato all’acquisto.
Il bilancio della stagione arriva in occasione dell’ultima tappa del tour 2015 di Gelato Festival, che si tiene fino a domani al piazzale Michelangelo di Firenze dopo aver toccato 19 location tra cui Londra, Amsterdam e Valencia.
«Il Sud Italia quest’anno ha superato il Nord – spiega Claudio Pica, segretario generale dell’Associazione gelatieri, che riunisce cinquemila produttori – con incrementi di consumi che hanno toccato anche il 20-30 per cento». A conti fatti, il gelato artigianale venduto in Italia nel 2015 toccherà le 170mila tonnellate, ottenute dall’utilizzo di 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di materie prime.
Ma a crescere, oltre ai consumi, sono state anche le gelaterie che ormai superano quota 41mila, di cui 12mila “pure” e il resto con attività di bar e pasticceria. Il business del gelato artigianale, secondo l’Associazione italiana gelatieri, mette in modo un indotto di 50-60mila addetti e alimenta una filiera (compreso le macchine per il gelato, i banchi frigo, le materie prime) che vale circa cinque miliardi di euro, e che fa dell’Italia il paese leader mondiale del settore. Un settore dunque di tutto rispetto, che ora sta cercando canali di espansione all’estero. Quest’anno, sempre secondo le stime Aig, l’export di gelato italiano segnerà +8%, col traino dei Paesi arabi che assorbono il 30 per cento.
Ma la sfida ora è quella di internazionalizzarsi aprendo gelaterie oltreconfine: «Bisogna trovare strumenti per aiutare i giovani ad aprire gelaterie all’estero – sottolinea Pica – perché il gelato italiano ha grande appeal e non possiamo farci scippare spazi di mercato da altri che fanno prodotti simil-italiani: nel mondo ci sono 100-120mila gelaterie, che potrebbero tranquillamente diventare 200mila. Abbiamo tante richieste dal mondo arabo, dall’Australia, Cina, Corea e Stati Uniti». Senza contare il fatto che il gelato si porta dietro una filiera all'avanguardia fatta di produttori di macchine e di frigo.
Ad aiutare l’espansione internazionale dei gelatieri italiani stanno contribuendo anche manifestazioni come Gelato Festival: «Le tappe di Londra, Amsterdam e Valencia sono state un grande successo – spiega Gabriele Poli, ideatore della manifestazione che promuove e fa sfidare tra loro i maestri gelatieri – tanto che ora guardiamo a consolidare la presenza in Europa e studiamo l’espansione negli Stati Uniti con un format ad hoc per il pubblico americano».
Già oggi, aggiunge Pica, i gelatieri italiani sono molto richiesti all’estero anche per fare formazione, «nonostante la nostra frammentazione regionale non abbia partorito un titolo unico che abilita al mestiere». Da risolvere resta pure il ventennale dilemma della definizione di gelato artigianale: «Forse nel 2016 riusciremo a centrare l’obiettivo in sede europea», azzarda Pica.
Più gelato nell’estate degli italiani: consumi cresciuti dell’8% - Il Sole 24 ORE
Se il colosso Unilever ha appena comprato il gelato (e le gelaterie) del torinese Grom, il motivo è anche di mercato: il gelato industriale negli ultimi anni sta segnando il passo, a fronte della crescita-boom del segmento artigianale. Quest’anno – complice un’estate calda e soleggiata – il gelato artigianale ha messo a segno un risultato decisamente positivo: +8% l’aumento di consumi stimato dall’Associazione italiana gelatieri (Aig) rispetto all’estate 2014 segnata da pioggia e maltempo, che non aveva incoraggiato all’acquisto.
Il bilancio della stagione arriva in occasione dell’ultima tappa del tour 2015 di Gelato Festival, che si tiene fino a domani al piazzale Michelangelo di Firenze dopo aver toccato 19 location tra cui Londra, Amsterdam e Valencia.
«Il Sud Italia quest’anno ha superato il Nord – spiega Claudio Pica, segretario generale dell’Associazione gelatieri, che riunisce cinquemila produttori – con incrementi di consumi che hanno toccato anche il 20-30 per cento». A conti fatti, il gelato artigianale venduto in Italia nel 2015 toccherà le 170mila tonnellate, ottenute dall’utilizzo di 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di materie prime.
Ma a crescere, oltre ai consumi, sono state anche le gelaterie che ormai superano quota 41mila, di cui 12mila “pure” e il resto con attività di bar e pasticceria. Il business del gelato artigianale, secondo l’Associazione italiana gelatieri, mette in modo un indotto di 50-60mila addetti e alimenta una filiera (compreso le macchine per il gelato, i banchi frigo, le materie prime) che vale circa cinque miliardi di euro, e che fa dell’Italia il paese leader mondiale del settore. Un settore dunque di tutto rispetto, che ora sta cercando canali di espansione all’estero. Quest’anno, sempre secondo le stime Aig, l’export di gelato italiano segnerà +8%, col traino dei Paesi arabi che assorbono il 30 per cento.
Ma la sfida ora è quella di internazionalizzarsi aprendo gelaterie oltreconfine: «Bisogna trovare strumenti per aiutare i giovani ad aprire gelaterie all’estero – sottolinea Pica – perché il gelato italiano ha grande appeal e non possiamo farci scippare spazi di mercato da altri che fanno prodotti simil-italiani: nel mondo ci sono 100-120mila gelaterie, che potrebbero tranquillamente diventare 200mila. Abbiamo tante richieste dal mondo arabo, dall’Australia, Cina, Corea e Stati Uniti». Senza contare il fatto che il gelato si porta dietro una filiera all'avanguardia fatta di produttori di macchine e di frigo.
Ad aiutare l’espansione internazionale dei gelatieri italiani stanno contribuendo anche manifestazioni come Gelato Festival: «Le tappe di Londra, Amsterdam e Valencia sono state un grande successo – spiega Gabriele Poli, ideatore della manifestazione che promuove e fa sfidare tra loro i maestri gelatieri – tanto che ora guardiamo a consolidare la presenza in Europa e studiamo l’espansione negli Stati Uniti con un format ad hoc per il pubblico americano».
Già oggi, aggiunge Pica, i gelatieri italiani sono molto richiesti all’estero anche per fare formazione, «nonostante la nostra frammentazione regionale non abbia partorito un titolo unico che abilita al mestiere». Da risolvere resta pure il ventennale dilemma della definizione di gelato artigianale: «Forse nel 2016 riusciremo a centrare l’obiettivo in sede europea», azzarda Pica.
Più gelato nell’estate degli italiani: consumi cresciuti dell’8% - Il Sole 24 ORE
mattia chian
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io sono ancora dentro non le mollo
anche se i miei soldi non credo che li rivedro a breve
(azienda solida mercato in espansione)
il mio pmc a circa 2 euro mi lascia sconfortato dal mediare
anche perche vi è ancora pressione sul titolo
se vedessi un qualche segnale con acquisti decisi potrei anche pensare di abbassare il mio pmc
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mattia chian
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il ribasso non me lo spiego anche perchè la società
continua il suo trend di crescita sia del fatturato che degli utili
io mi sto' fermo fino a che non vedo un po di volumi
eppure basta poco vedi caleido oggi con un semplice report e con poche
migliaia di euro gli hanno fatto fare +10%....
mattia chian
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piccolo passo in avanti oggi
vi è stato un momento che c'era solo denaro senza lettera
poi hanno voluto calmierare il danaro con un po di vendite
ed hanno sortito il ritiro degli acquisti con la speranza di questi ultimi di comprare più
in basso.
chi avrà avuto ragione lo vedremo domani
io rimango con le mie bello fermo ciao
vi è stato un momento che c'era solo denaro senza lettera
poi hanno voluto calmierare il danaro con un po di vendite
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ilcolonnello
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mattia chian
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buon recupero venerdi ed ottimi volumi per un titolo cosi sottile
spiace per chi non ha avuto coraggio il giorno prima
speriamo dia un altro balzo cosi da attirare ancora l'attenzione...
ps secondo me sopra i 2 euro inizia il suo tradingrange fino a che siamo sotto
può ballare anche molto cosi cautela
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citrullo22
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grifonepazzo
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sono ordini falsi.....smettiamola di fare terrorismo per favore grazie
UNICOMISTERO
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teorico sceso in alcuni momenti a 1 €
....tu che la segui, sai che sta succedendo???
citrullo22
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i volumi di oggi sono i massimi a sei mesi
la società è fantasma
l'ir è gentile ma risponde solo in privato
se non fanno un comunicato dimezziamo ancora
grifonepazzo
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puo' essere pero' se scrivi dei numeri fallo correttamente ...1,584 era l'ultimo fatto ed era -9% non - 22,74......
ilcolonnello
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alla faccia del sell-off... manco avesse annunciato un adc... movimenti molto strani per un titolo così sottile.