Cogli la palla al... rimbalzo

Tempo di Faraoni?


Il 12 ottobre scorso, molti hanno gioito, per altrettanti è stato un giorno funereo: il Gruppo Impregilo è stato designato come ''general contractor'' per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
In fondo in fondo però, nessuno pensa davvero che il ponte sullo Stretto di Messina si farà.
Neppure i mercati, se è vero che all'indomani della designazione il titolo di Impregilo è scivolato in borsa del 5,27%. L'intera giornata di contrattazioni era stata pessima per il colosso di Sesto San Giovanni che aveva sfiorato il meno 10%.
Per gli operatori si è trattato di ''scetticismo sull'effettiva costruzione del ponte o sui costi del progetto''.
Gli investitori insomma (sempre ammesso che il ponte si farà) giudicano negativamente il super-ribasso (12.33%) presentato da Impregilo. Una circostanza subito evidenziata da Astaldi (capofila della cordata sconfitta nella gara) che sul Sole 24 Ore ha parlato di ''maxiribasso anomalo'' e di offerta ''su cui occorrerebbe riflettere''.

Tali circostanze non fanno escludere l'opportunità di presentare un ricorso o, comunque, di ''costringere'' la Stretto di Messina Spa e l'Impregilo a non modificare di una sola virgola e di solo euro il progetto e i costi della maxiopera.
Eventualità, quella delle modifiche, per nulla remota. Secondo l'ingegner Ivan Cicconi, già capo della segreteria tecnica dell'ex ministro per i Lavori pubblici Nerio Nesi: ''Impregilo alzerà certamente il prezzo iniziale in corso d'opera, visto che ha già una certa esperienza nell'Alta velocità con la Bologna-Firenze e la Torino-Milano, dove si sono avuti aumenti rispetto alla fase iniziale del 400%''.

Insomma, chi pensava che avere il nome del general contractor avrebbe significato l'inizio della costruzione del ponte, ha preso un abbaglio.
Il ponte è sparito dalla finanziaria, nella Casa delle Libertà non lo difende più nessuno (se non d'ufficio o quando il Cavaliere deve spararla grossa), il centrosinistra ha messo il ''no'' nel suo programma, la Regione Calabria ha dato parere contrario, al Comune di Messina la maggioranza dei consiglieri è contraria, l'Amministrazione di Villa San Giovanni lo contrasta da anni, nel consiglio comunale di Reggio Calabria qualche settimana fa s'è consumato un vero e proprio processo alla Stretto di Messina Spa. E ancora, continuano ad esserci dubbi sulla fattibilità tecnica, sull'utilità dal punto di vista dei trasporti, sulla sostenibilità economica. E poi, c'è la difficile (per usare un eufemismo) situazione economica del Paese. Situazione certamente proibitiva per un investimento che sa tanto di sogno... no di capriccio e di feticcio (le Piramidi del Cavalier...).

I soldi, appunto, perché pur con tutto il rispetto verso le altre problematiche sottolineate dalle tante rappresentanze che il ponte non lo vogliono, farlo o meno dipende soprattutto dai soldi. ''Non ci sono - sferrano un attacco il coordinamento ''Contro il Ponte'', il coordinamento ''No Ponte'' e il comitato ''Scilla e Cariddi'' -. Il primo 40% del fabbisogno, pari a 2,5 miliardi, sarebbe dovuto arrivare attraverso l'aumento di capitale della Stretto di Messina già deliberato, ma questo è stato realizzato nel 2003 solo per la prima tranche di 300 milioni. Oltre questi - che sono soldi pubblici della Fintecna (ex Iri) - non c'è niente altro nel borsellino di Ciucci (a.d. della Stretto di Messina Spa). Ma si tratta di spenderli fino all'ultimo euro. Poi si chiude. Ecco il grande bluff a danno dei contribuenti''.
Parliamoci chiaro: la partita sul ponte è ancora tutta da giocare.


Gruppo Impregilo. Ecco chi dovrebbe costruire il Ponte ad un unica campata più lungo del Mondo.

La cordata guidata da Impregilo si è aggiudicata la gara con un'offerta di 3,88 miliardi di Euro.

Impregilo S.p.A., società leader in Italia nel settore delle grandi opere, ha ottenuto il miglior punteggio per l'aggiudicazione della gara per l'appalto della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Impregilo S.p.A. sarà, quindi, il General Contractor per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina; Impregilo ha una quota del 45% della società appositamente costituita di cui fanno parte Sacyr SA (con una quota del 18,70%), Società Italiana Condotte (15%), Cooperativa CMC (13%), Ishikawajima-Harima Heavy Industries Co. (6,30%) e Aci Consorzio Stabile del Gruppo Gavio (2%). La società progettista è Cowi. Il General Contractor è assistito da Banca Intesa, CARIGE, Banca Popolare Italiana per la quota di prefinaziamento pari al 15% dell'opera. [...]
''Siamo particolarmente soddisfatti - ha affermato Alberto Lina, Amministratore Delegato di Impregilo S.p.A. - per esserci aggiudicati questa importante gara di appalto per un'opera che, per struttura e caratteristiche, sarà all'avanguardia tecnologica in Europa e nel mondo''.
''Credo che determinante - ha affermato Alberto Rubegni, Direttore Ingegneria e Costruzioni di Impregilo - sia stato l'approfondito studio progettuale connesso con la messa a punto delle particolari tecniche di montaggio che abbiamo effettuato su tutte le componenti tecniche, progettuali e realizzative con il risultato di poter presentare un’offerta particolarmente competitiva.''
''L'aggiudicazione della gara - ha concluso Alberto Lina - è il risultato di un lavoro di squadra particolarmente complesso avviato già nel 2002 che ha visto impegnate 130 persone provenienti da tutte le società della cordata, a cui vanno sommate le strutture della danese Cowi e gli scienziati dei Centri di Ricerca della IHI in Giappone.''

Impregilo ha realizzato alcune tra le più importanti grandi opere a livello europeo e mondiale. Attualmente Impregilo è, in Italia, coinvolta, quale general contractor, nella realizzazione delle Linee di alta capacità Milano-Torino e Bologna-Firenze, del Passante di Mestre, dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, dell'autostrada Monte Bianco-Aosta e delle linee metropolitane di Genova e Napoli ed inoltre all’estero della Galleria Ferroviaria del San Gottardo in Svizzera, delle linee ferroviarie Caracas-Tuy Medio e Puerto Cabello-Encrujiada in Venezuela, della linea metropolitana di Atene, delle dighe di Karahnjukar in Islanda e di Mazar in Ecuador e del tunnel di Portland negli Stati Uniti d'America. [dal sito di Impregilo]

Qualche altra notizia su...
Impregilo è il primo gruppo italiano di ingegneria e general contracting nei settori delle costruzioni e ambiente. E' guidata dal Cesare Romiti. La società è ''Il leader indiscusso del settore costruzioni in Italia e leader mondiale nel settore grandi dighe e centrali idroelettriche''. Con un capitale sociale di 708.996.096,00 euro, Impregilo è quotata alla borsa di Milano, e i suoi maggiori azionisti sono: Igli S.p.A. (16,89%), Gemina S.p.A. (11,829%), Banca Popolare di Milano (3,084% ), Assicurazioni Generali S.p.A. (2,136%), Lazard Asset Management LLC (2,015%), Mercato (64,046%).

In passato la Impregilo è stata coinvolta in alcune inchieste su mafia e appalti pubblici in Italia ma, quando opera all'estero, il suo operato viene solitamente acclamato come l'esempio dell'efficienza della tecnologia e dell'ingegno italiano nel mondo.

http://www.guidasicilia.it/ita/main/rubriche/index.jsp?IDRubrica=1275
 
Impregilo: Morgan Stanley, Nessuna Quota Con Obbligo Di Comunicazione
(ASCA) - Roma, 19 ott - Morgan Stanley (NYSE: MWD - notizie) non aveva nessun obbligo di comunicazione per le quote detenute in Impregilo (Milano: IPG.MI - notizie) . Lo precisa lo stesso gruppo in una nota diffusa dopo quanto pubblicato oggi su Il Giornale. ''Nessuna societa' del gruppo Morgan Stanley - si legge nel comunicato - deteneva posizioni in Impregilo Spa per le quali fosse necessario effettuare le comunicazioni previste dalla normativa di riferimento. La partecipazione complessivamente calcolata era infatti composta da posizioni detenute per conto di terzi a vario titolo, per le quali non esiste da parte di Morgan Stanley nessun obbligo di comunicazione''.


Il problema adesso è: chi sono sti terzi a vario titolo con l'8% di IMPREGILO??????
 
Evidentemente più di 4 soggetti possedevano in tutto l' 8 %
BHa, può anche darsi.....Cmq sia qui cì è qualcuno che in questi giorni ha scaricato potentissimamente ..ma prima o poi le finisce...e quando le finisce io sarò li ad aspettare...E gli shorters, prima o poi si ricopriranno e li si riprenderà un po' di fiato. Spero già da domani, ma non ci conto.
 
Anche oggi.. meno di ieri... ma anche oggi qualcuno fa building per tenere il titolo basso, a botte piccole... però lo sta facendo.. ha talmente tante azioni ed evidentemente tanto gain che non sembra faccia molto sforzi... possibile che la consob dorma? :censored: :censored: :censored: :censored: :censored:
 
manda una mail in consob...non sto scherzando...
 
Albycoach ha scritto:
ottimo.. rispondono?


Ogni tanto mi è capitato di farlo.. sono un po' lenti :rolleyes: però rispondono... non credo che per ogni situazione anomala abbiano solo una mail, tra l'altro impregilo credo sia monitoratissima in questo periodo... vediamo un po' che succede.. perchè qualcosa deve succedere per forza.
 
ciaofede ha scritto:
Evidentemente più di 4 soggetti possedevano in tutto l' 8 %
....

Qualcuno è così gentile da calcolare a quante azioni corrisponde il famoso 8% ?

grazie
 
Vecchia ma interessante Analisi.

(Settembre/2005)
ASSO DI PICCHE



Impregilo S.p.A.: l'auspicio è che ci riesca




Il Consiglio ha proposto e l'assemblea ha approvato, un bilancio in vistosa perdita di 328, 5 milioni, soprattutto, per una serie di accantonamenti a fronte di situazioni a "rischio".

Qualcuno si è chiesto se è stato bene aprire l'ombrello prima che piovesse, ossia se è stata corretta (non da un punto di vista giuridico, ma da quello del rispetto degli interessi degli azionisti di minoranza) tanta cautela a fronte di eventi futuri, peraltro, non tutti con prospettive di saldi in negativo.


Qualche altro ha sussurrato che un bilancio in così vistosa perdita, può frenare la quotazione del titolo agevolando i significativi interventi da parte degli attuali soci di maggioranza relativa (molto relativa, con il 16% !) finalizzati a raggiungere una quota prossima al 30%, ritenuta di copertura nei confronti di eventuali "scalate".

Qualche altro, non ultimo, sostiene che per il nuovo Consiglio una politica rigorosa di accantonamenti, non soltanto è positiva per l'immagine, ma determina un "salvadanaio" dal quale attingere se in futuro fosse necessario.
Sarebbe poi interessante, conoscere il comportamento in Consiglio dei rappresentanti della Gemina che, approvando quel documento hanno, di fatto,concorso a determinare una perdita di circa 25 milioni nella Società da loro rappresentata.

Le ipotesi, dunque, si accavallano lasciando agli azionisti ed al mercato, il "privilegio" di optare per la soluzione da ognuno soggettivamente preferita.

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Il Consiglio, mentre ha proposto un bilancio con profondo rosso, ha, però, proposto e fatto approvare un aumento di capitale al servizio di un piano di stock-option. Per giustificarlo, il Consiglio ha fatto ricorso al solito luogo comune relativo a sollecitare l'impegno e la fidelizzazione dei destinatari. Nella fattispecie, questi, sarebbero dirigenti scelti nominativamente dal Consiglio.

Se vigesse il buon senso e trovasse campo la logica, un dirigente che per impegnarsi nello svolgimento dei propri compiti avrebbe bisogno di essere "incentivato" e "fidelizzato", non dovrebbe essere assunto e, se già in organico, dovrebbe essere licenziato. Queste, purtroppo, sono parole al vento.

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Il nuovo azionariato vuole fermamente avviare una gestione vincente.
L'auspicio è che ci riesca.
 
rivera ha scritto:
Qualcuno è così gentile da calcolare a quante azioni corrisponde il famoso 8% ?

grazie


occhio e croce corrisponde a 5.779.061,52 azioni: 17.337.184 euri e spiccioli a 3 euro ad azione ;) Chi ha fatto spesa?
 
tutmosi ha scritto:
Tu pensi che se la sx vince le elezioni il ponte si farà?Io ho qualche dubbio.
Probabilmente non si farebbe nemmeno nel caso contrario.
Non volendo approfondire il discorso sull'inutilita' dell'opera
comunque resta il fatto che impregilo come costruttore
avrebbe da guadagnare anche sulla disdetta della commissione ....
 
research ha scritto:
occhio e croce corrisponde a 5.779.061,52 azioni: 17.337.184 euri e spiccioli a 3 euro ad azione ;) Chi ha fatto spesa?

grazie research,
allora qualcosa non torna
Ieri ne sono passate più di 10 milioni (di azioni).
Nei giorni scorsi (5) almeno 40 milioni.
 
rivera ha scritto:
grazie research,
allora qualcosa non torna
Ieri ne sono passate più di 10 milioni (di azioni).
Nei giorni scorsi (5) almeno 40 milioni.

certo.. però non è indicativo.. l'8% si riferisce a fine settembre, prima dell'annuncio-ponte etc... il fenomeno di questi gg è abba normale per volumi, ciò non toglie che dei 50 milioni di cui parli tu, io ne ho visti passare almeno 5/6 con i miei occhi nelle mani di pochi. Facile che chi ha già quote importanti si sia allargato un po', altrimenti il silenzio consob non si spiega.. Morgan Stanley invece è un'altra questione...
 
Cmq anche oggi lettera blindata dalla stessa proprietà di ieri... il titolo rischia seriamente di chiudere in rosso. :eek: :eek: :'(
 
research ha scritto:
Cmq anche oggi lettera blindata dalla stessa proprietà di ieri... il titolo rischia seriamente di chiudere in rosso. :eek: :eek: :'(
Io mi sono in parte allegerito infatti questa mattina
a 3.07 la storia mi puzza KO!
 
invito tutti a segnalare questi 'artifizi' che da diverse settimane attanagliano il titolo presso la consob , come già ha fatto il buon research
 
Impregilo: Abaxbank conferma outperform dopo colpaccio Fisia Italimpianti

Impregilo (Milano: IPG.MI - notizie) si conferma un titolo che ha la stoffa da outperform. La pensano così gli analisti di Abaxbank. L'occasione per parlare della società guidata da Alberto Lina è l'ultimo colpo messo a segno da Fisia Italimpianti, partecipata al 51% da Impregilo. Questa società si è aggiudicata ieri un nuovo contratto da 260 milioni di dollari per la fornitura di impianti di dissalazione in Qatar. "Ovviamente, dati i numeri di Impregilo, che al momento può contare su un backlog complessivo sulla parte costruzioni di 6 miliardi senza includere i 3,88 miliardi del Ponte sullo Stretto, questo contratto non ha un impatto rilevante, ma conferma nuovamente come Fisia sia dal punto di vista della tecnologia una delle società migliori del gruppo", commentano gli analisti di AbaxBank. "Questo garantisce appunto a Fisia di incrementare a ritmi sostenuti il proprio portafoglio ordini, che con questa nuova commessa dovrebbe avere superato 1,8 miliardi", aggiungono.
 
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