Come funzionerà il regime forfettario per i contribuenti minimi ...

celeron

Main Trend Analysis
Registrato
20/3/00
Messaggi
1.243
Punti reazioni
144
Giugno 2019.
Dal commercialista.

Un contribuente al regime dei minimi, che ha aperto la partita IVA nel 2018, si reca dal commercialista per compilare la dichiarazione dei redditi e pagare le tasse.

Contrib. "Buongiorno Dottore, dovrei fare la dichiarazione dei redditi."

Comm. "Molto bene, mi dica che lavoro fa e che fatturato ha realizzato nel 2018."

Contrib."Sono un libero professionista, senza cassa di previdenza, al primo anno di attività, che ha fatturato 15000 euro nel 2018".

Comm."Ottimo, quindi lei rientra nel favoloso regime dei minimi 2015 istituito da governo Renzi. È un fortunato, ci sono tantissimi vantaggi :
Esclusione da IVA, IRAP, studi di settore e parametri; Reddito assoggettato a imposta sostitutiva IRPEF e IRAP pari al 15%, Calcolo Reddito imponibile forfettario che si effettua applicando sul totale dei ricavi/compensi, i coefficienti di redditività diversi a seconda del codice ATECO, che di fatto riducono la misura della base imponibile sulla quale calcolare il 15%. Esonero dalla ritenuta d’acconto i ricavi o compensi corrisposti dal sostituto d’imposta; No ritenute alla fonte. Permanenza nel regime fin tanto che sussistono i requisiti, per cui la durata del regime è senza limiti di tempo."

Contrib. "Ah, meno male!". "Senta dottore, io ho portato anche l'elenco delle spese che ho sostenuto per esercitare la mia professione, sa le spese per l'affitto dello studio, per il carburante, per la manutenzione dell'auto, per il notebook, per il telefono... Sono circa 4200 euro."

Comm. "Non serve, lei vive in un Paese fantastico, in cui lo Stato già sa in anticipo quanto spende per esercitare la sua professione. Se ha speso di più avrà sicuramente fatto un errore lei."

Contrib. "Ma sono le spese necessarie, io uso l'automobile per andare dai clienti, ho l'affitto dello studio da pagare ogni mese, 280euro..."

Comm. "Lo Stato non sbaglia, se lei ha speso di più avrà fatto male i suoi conti, la prossima volta che va da i suoi clienti in macchina fermi la macchina ad un certo punto e prosegua a piedi."

Contrib. "Capisco, e mi dice quanto avrei dovuto spendere?"

Comm. "Bene, lei è un professionista, quindi il suo massimale è 15000 euro (è un uomo fortunato, rientra pelo pelo) ed il suo coefficiente di redditività è il 78%.
Quindi per lo Stato lei ha un reddito di 11700 e spese di 3300 euro."

Contrib. "Ma io ho speso di più!"

Comm. "Deve imparare a contenere le spese".

Contrib. "Ho capito." "Mi dice allora quanto devo pagare di tasse".

Comm. "Le dicevo, lei rientra nel favoloso regime dei minimi istituito nel 2015 dal governo Renzi, quindi paga solo il 15% forfettario sul reddito."

Contrib."Bene, quindi il 15% di 11700 è pari a 1755 euro".

Comm. "Esattamente." "E a questi 1755 deve aggiungere...."

Contrib. "Cosa devo aggiungere??!?"

Comm. "I contributi obbligatori INPS, che per lei, che è un professionista senza cassa previdenziale, quindi è nella fantasmagorica Gestione Separata INPS, ammontano a..."

Contrib. "...ammontano a ?!?"

Comm. "33% del reddito"

Contrib. "33% ??!? È sicuro????"

Comm. "Si. La gestione separata nacque nel 1996 ed originariamente prevedeva contributi al 10% poi, surrettiziamente, negli anni seguenti governi di qualsiasi colore o orientamento, destra, sinistra, centro, non hanno fatto altro che aumentarla. Nel 2015 era al 27.72% ed il governo Renzi promise di non aumentarla, ma sa, sopraggiunte difficoltà di gettito non hanno consentito di mantenere la promessa, ed oggi siamo al 33%, come aveva programmato l'ultrafantastico governo Monti, che aveva salvato l'Italia dal default del 2011".

Contrib. "Stik@zzi!" "Quindi, facciamo il conto...."

Comm. "Bene, 1755 di tasse sul reddito, più 33% di 11700 che sono pari a 3861 Euro..."

Contrib. "Quindi 1755 più 3861 ??!?"

Comm. "Si 1755 + 3861 che è pari a 5616."

Contrib. "5616 ?!?!?"

Comm. "Esattamente, 5616 a cui si devono aggiungere...."

Contrib. "...AGGIUNGERE COSA ?!?!!???"

Comm. "Ah, ma lei non sa che vive in un Paese fantastico, in cui lo Stato non solo sa quanto spende, ma in cui le tasse si pagano in anticipo!! " "Quindi nel 2019 lei deve pagare il saldo del 2018 e l'anticipo del 2019..."

Contrib. "In anticipo?????!?" "Ed a quanto ammonterebbe questo anticipo ?!?!?"

Comm. "Resti seduto, la prego." "L'anticipo è del 100% di quello che paga per il 2018. Quindi l'anticipo è del 100% di 5616."

Contrib. "Quindi devo versare 5616 per il 2018 e 5616 per il 2019, tutti adesso???"

Comm. "No, non tutti adesso: questo Stato fantastico le dà la possibilità di frazionare l'anticipo. Adesso versa il 40% dei 5616 dell'anticipo e poi a novembre il restante 60%."

Contrib. "Quindi tutti entro questo anno 2019 ???"

Comm. "Si, ha capito benissimo."

Contrib."Mi scusi, con tutti questi numeri faccio un po' confusione, mi faccia un riassunto."

Comm."Il riassunto è questo: lei ha fatturato 15000. Indipendentemente dalle sue spese lo Stato sa che lei ha un reddito professionale di 11700 euro, sul quale le impone tasse e contributi, tra saldi e anticipi da versare entro questo anno 2019, pari a 5616 x 2 = 11232 ! Quindi per il primo anno di attività, lei che è un fortunato che rientra nel favoloso regime dei minimi 2015, subisce una pressione fiscale e contributiva pari al 96% del reddito presunto (che, carte alla mano, è già superiore a quello suo effettivo). Lei ha fatturato 15000 ed in tasca le restano 468 euro. Andrà meglio nei prossimi anni."

Contr. "468 euro ????"

Comm. "Si, con i quali dovrà pagare le altre tasse Tasi Tari Imu canone Rai bolli......" "Lei ha anche il vizio di mangiare tutti i giorni??"

Contrib. "Beh si."

Comm. "Se lo tolga, non può permetterselo"

Contrib. "Sa Dottore, io avevo aperto la partita Iva con tanto entusiasmo, ero stanco di stare a carico di mia moglie, che è impiegata statale e prende il suo bravo stipendio. Finché ero a carico, e stavo a casa a girarmi i pollici, lo Stato riconosceva a mia moglie una detrazione di 58 euro al mese. 58 x 12 = 696 euro. Ora che lavoro e mi faccio un mazzo per rientrare 15000 euro in un periodo di crisi nera come questa, lo Stato me ne lascia solo 468 e mia moglie non ha più le detrazioni del coniuge a carico." "Ma che Stato è quello che incentiva a girarsi i pollici tutto il giorno e penalizza chi si da da fare per aumentare la produttività ???."

Comm. "Eh, lo so, vedrà, che andrà meglio il prossimo anno"

Contrib. "Io sono un ottimista, guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Farò conto che questo anno ho iniziato a lavorare per pagarmi i contributi INPS, almeno ho il mio primo anno di contributi."

Comm. "Mi dispiace deluderla ancora, deve togliere ancora acqua al suo bicchiere dell'ottimismo, ma il minimale di reddito sul quale si può conteggiare il primo anno di contributi è 15548 euro, e lei sta sotto questo minimale, quindi nonostante lei abbia versato EFFETTIVAMENTE all'INPS tra anticipo e saldo 3861 x2 = 7722 euro, che è circa 10 volte quanto hanno mediamente versato all'anno i contribuenti a lei omologhi nei decenni precedenti, lei riesce a coprire solo alcuni mesi di contribuzione e non l'intero anno."

Contrib. "Sigh!".

Questa è una storia inventata, che presto sarà vera.
 
L'anticipo è per l'anno in corso e non per l'anno "futuro", è un problema che c'è sempre stato con o senza regime dei minimi

se uno ha più spese (e un fatturato decente, 15K è ridicolo aprire p.iva) c'è il regime "normale" che spesso è più conveniente

basta organizzarsi bene con le spese, purtroppo queste sono cose che quasi nessun commercialista ti spiega a dovere, visto che il 90% di loro si limita a registrare le fatture di entrata e uscita, a inserire i dati nel comodo software e calcolare gli f24 a scadenza

Un bravo commercialista è quello che studia con il cliente il business plan, i flussi di casa, la migliore forma societaria, come fare o non fare spese e investimenti, ecc...

il regime dei minimi non c'entra una mazza è uno strumento come un altro che può essere conveniente ma anche no.
 
L'anticipo è per l'anno in corso e non per l'anno "futuro", è un problema che c'è sempre stato con o senza regime dei minimi

se uno ha più spese (e un fatturato decente, 15K è ridicolo aprire p.iva) c'è il regime "normale" che spesso è più conveniente

basta organizzarsi bene con le spese, purtroppo queste sono cose che quasi nessun commercialista ti spiega a dovere, visto che il 90% di loro si limita a registrare le fatture di entrata e uscita, a inserire i dati nel comodo software e calcolare gli f24 a scadenza

Un bravo commercialista è quello che studia con il cliente il business plan, i flussi di casa, la migliore forma societaria, come fare o non fare spese e investimenti, ecc...

il regime dei minimi non c'entra una mazza è uno strumento come un altro che può essere conveniente ma anche no.
Le tasse continueranno a diminuire ;)
Non c'eravamo abituati ;)
 
Nessuno lo dice ma il vero problema non sono le tasse, che non sono poi così alte

Il vero problema sono i contributi INPS, aliquota altissima e peraltro con un minimale che ti ammazza e rende antieconomica qualsiasi attività che fatturi meno di 20K in teoria, 30K in pratica.
contributi che dovrebbero servire a pagare le nostre pensioni..........dovrebbero!!!
in realtà servono a foraggiare una pletora di pensionati retributivi, molti dei quali se la spassano a nostre spese da decenni, senza aver assolutamente pagato il corrispettivo

e chiagnono e fòttòno come non mai, pure la rivalutazione rivogliono indietro :wall: :wall: e i beoti dietro ad applaudire, i diritti acquisiti, sì sì intanto paga e il reddito di cittadinanza con questi chiari di luna puoi buttarlo nel cèsso (insieme a tutto il resto della paccottiglia)
 
se volete fare gli imprenditori o i professionisti in questo paese di pazzi e' colpa vostra se poi vi ammazzano di tasse, contributi, balzelli e burokrazia, andate altrove, il mondo e' grande e OVUNQUE e' migliore per chi vuole darsi da fare
 
Nessuno lo dice ma il vero problema non sono le tasse, che non sono poi così alte

Il vero problema sono i contributi INPS, aliquota altissima e peraltro con un minimale che ti ammazza e rende antieconomica qualsiasi attività che fatturi meno di 20K in teoria, 30K in pratica.
contributi che dovrebbero servire a pagare le nostre pensioni..........dovrebbero!!!
in realtà servono a foraggiare una pletora di pensionati retributivi, molti dei quali se la spassano a nostre spese da decenni, senza aver assolutamente pagato il corrispettivo

e chiagnono e fòttòno come non mai, pure la rivalutazione rivogliono indietro :wall: :wall: e i beoti dietro ad applaudire, i diritti acquisiti, sì sì intanto paga e il reddito di cittadinanza con questi chiari di luna puoi buttarlo nel cèsso (insieme a tutto il resto della paccottiglia)

Non è vero che nessuno lo dice: lo dicono i tanti solo che, per ora, sono voci inascoltate.

ACTA - Associazione Consulenti Terziario Avanzato



L'anticipo è per l'anno in corso e non per l'anno "futuro", è un problema che c'è sempre stato con o senza regime dei minimi

......

Nel 2019 l'acconto è relativo al 2019, quello che ho detto io.

" In generale, i versamenti delle imposte sui redditi (Irpef o Ires) avvengono in 2 fasi: il saldo relativo all’anno oggetto della dichiarazione e l’acconto per l’anno successivo, che va pagato in una o in due rate, a seconda dell’importo.

I versamenti delle persone fisiche

Salvo proroghe, il saldo che risulta da Unico Pf e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 16 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione, oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%. La scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre.

L’acconto Irpef è dovuto se l’imposta dichiarata in quell’anno (riferita, quindi, all’anno precedente), al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze, è superiore a 51,65 euro. L’acconto, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013, è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno (Dl 76/2013) e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:

- unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto non supera 257,52 euro
- due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima pari al 40% entro il 16 giugno (insieme al saldo), la seconda – il restante 60% - entro il 30 novembre.

Attenzione: il contribuente che prevede di dichiarare, l’anno successivo, una minore Irpef (a causa, ad esempio, di oneri più alti o di redditi più bassi) può determinare gli acconti da versare sulla base di tale imposta inferiore.


Il saldo e la prima rata di acconto possono essere versati in rate mensili (l’acconto di novembre deve essere pagato in unica soluzione). In ogni caso, il versamento rateale deve essere completato entro il mese di novembre. "


Agenzia delle Entrate - Imposte sui redditi (Irpef, Ires) - Scheda informativa


Comunque l'acconto del 100% è un'altra aberrazione.

qui trovate un po' di storia di queste imposte, fino al 2008, il seguito lo conosciamo tutti:

http://www.ssef.it/sites/ssef/files...upplemento 1- Libro Bianco/Capitoli 1 - I.pdf
 
Aggiungiamo, per completezza, che la gestione separata è l'unica gestione in attivo del calderone INPS. Ooops :o
 
In Italia fare impresa è PURA FOLLIA.

Le aliquote elevate e il sistema degli anticipi fa sì che non ci sia nessuna convenienza ad imprendere.
 
Come funzionerà il regime forfettario per i contribuenti minimi ...

Dialogo surreale

Le tasse sono scese
Continuano a scendere
E col governo Renzi continueranno ancora a scendere
 
Come funzionerà il regime forfettario per i contribuenti minimi ...

Siamo noi che non capiamo
Risultati giganteschi
 
gli imprenditori non hanno piu' scuse
 
gli imprenditori non hanno piu' scuse

Queste sono le aliquote del canton Ticino , che tra l'altro non sono neanche le piu' cheap.

In pratica con 50K , si paga un'aliquota media sul reddito del 3.8%

con 100K si paga circa 7.50%

Ma io dico : ma ci vuole molto a copiare ?

Ma il PD lo sa che sta distruggendo una nazione e le sue aziende ?
 

Allegati

  • 2015_tabella_R.pdf
    151,7 KB · Visite: 62
Queste sono le aliquote del canton Ticino , che tra l'altro non sono neanche le piu' cheap.

In pratica con 50K , si paga un'aliquota media sul reddito del 3.8%

con 100K si paga circa 7.50%

Ma io dico : ma ci vuole molto a copiare ?

....

Evidentemente si, non sanno neanche copiare.
 
Maledetti
 
il renzotto ha ridotto l'ires nel 201...ops contrordine, servivano soldi x comprare i voti dei 18enni alle prox amministrative, chi vivrà forse lo vedrà :asd:
 
Dopo la legge di stabilità 2016 e relative modifiche come vi trovate con questo regime?
 
Indietro