Comprendere le proprie esigenze

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Matteo91

Nuovo Utente
Registrato
25/9/16
Messaggi
49
Punti reazioni
3
Perdonate la domanda banale, ma avrei bisogno di un confronto per comprendere meglio quelle che potrebbero essere le mie esigenze.

Ho 33 anni, libero professionista, attività "stabile" ma priva di "garanzie", reddito pensionistico presunto tendenzialmente "modesto". Ho una casa su cui pago il mutuo, non ho spese importanti all'orizzonte. Dispongo di liquidità che giace improduttiva sul conto corrente.

Obiettivi: non perdere troppo potere d'acquisto con l'inflazione. Dovrei pensare alla mia pensione, ma essendo fatalista tendo a ragionare in un orizzonte temporale più breve: identificherei un primo step a 5/7 anni per poi valutare se proseguire in egual modo o cambiare strategia.

Propensione al rischio: medio/bassa. Non sono a mio agio con grosse fluttuazioni del mercato.

Sulla base di queste premesse, mi orienterei su:
1) PAC 60/40 azionario/obbligazionario con versamenti mensili di 2/300€ e un investimento iniziale da valutare (10.000€?);
2) conto deposito per il 70% della mia liquidità residua;
3) il resto liquidità su conto corrente.

Può essere qualcosa di sensato su cui iniziare a ragionare? Naturalmente mi farei seguire da un professionista, ma vorrei un minimo di preparazione.

Grazie per l'aiuto.
 
Ultima modifica:
Azioni e orizzonte temporale di 5 anni non vanno molto d'accordo. Se poi si tratta di un PAC credo andrebbe ripensato il tuo programma. I conti deposito spesso o non sono svincolabili o hanno delle penali in uscita. Io fossi in te studierei un po' il mercato obbligazionario se il tuo orizzonte è 5-7 anni e mi affiderei al professionista che citi o approfondirei meglio l'argomento.
 
Azioni e orizzonte temporale di 5 anni non vanno molto d'accordo. Se poi si tratta di un PAC credo andrebbe ripensato il tuo programma. I conti deposito spesso o non sono svincolabili o hanno delle penali in uscita. Io fossi in te studierei un po' il mercato obbligazionario se il tuo orizzonte è 5-7 anni e mi affiderei al professionista che citi o approfondirei meglio l'argomento.
Grazie della risposta. Con riferimento all'orizzonte temporale, ho modificato indicando 5/7 anni "per poi valutare se proseguire in egual modo o cambiare strategia". Il PAC con un esborso "contenuto" lo potrei mantenere anche per 20/30 anni: il tema è che non riesco a immaginarmi da qui a 30 anni, per cui tendo a ragionare in orizzonti temporali più brevi...
 
Perdonate la domanda banale, ma avrei bisogno di un confronto per comprendere meglio quelle che potrebbero essere le mie esigenze.

Ho 33 anni, libero professionista, attività "stabile" ma priva di "garanzie", reddito pensionistico presunto tendenzialmente "modesto". Ho una casa su cui pago il mutuo, non ho spese importanti all'orizzonte. Dispongo di liquidità che giace improduttiva sul conto corrente.

Obiettivi: non perdere troppo potere d'acquisto con l'inflazione. Dovrei pensare alla mia pensione, ma essendo fatalista tendo a ragionare in un orizzonte temporale più breve: identificherei un primo step a 5/7 anni per poi valutare se proseguire in egual modo o cambiare strategia.

Propensione al rischio: medio/bassa. Non sono a mio agio con grosse fluttuazioni del mercato.

Sulla base di queste premesse, mi orienterei su:
1) PAC 60/40 azionario/obbligazionario con versamenti mensili di 2/300€ e un investimento iniziale da valutare (10.000€?);
2) conto deposito per il 70% della mia liquidità residua;
3) il resto liquidità su conto corrente.

Può essere qualcosa di sensato su cui iniziare a ragionare? Naturalmente mi farei seguire da un professionista, ma vorrei un minimo di preparazione.

Grazie per l'aiuto.
Secondo me, troppa liquidità però devi valutare la tua capacità di sopportare le perdite.
Da quello che dici farei: 50% LS60-40, 20% oro, 20% CD o TdS in €, 10% liquidità.
Eviterei PAC mensili, investendo "a pacchetti" ogni 3/6 mesi.
 
Secondo me, troppa liquidità però devi valutare la tua capacità di sopportare le perdite.
Da quello che dici farei: 50% LS60-40, 20% oro, 20% CD o TdS in €, 10% liquidità.
Eviterei PAC mensili, investendo "a pacchetti" ogni 3/6 mesi.
Grazie dei suggerimenti.

Posso chiederti per quale motivo ritieni migliore un PAC "a pacchetti" piuttosto che uno mensile? E' solo una questione di commissioni per singola operazione?

Grazie.
 
Grazie dei suggerimenti.

Posso chiederti per quale motivo ritieni migliore un PAC "a pacchetti" piuttosto che uno mensile? E' solo una questione di commissioni per singola operazione?

Grazie.
Costi e ri-bilanciamento portafoglio. TdS e CD non si prestano a micro versamenti.
 
Costi e ri-bilanciamento portafoglio. TdS e CD non si prestano a micro versamenti.

Grazie, capisco.

Certo, iniziare mi sembra sia il passo più difficile. Anche abituarsi alla minor liquidità a disposizione, ma è quella che al momento mi dà più pensieri.

Tornando al tuo suggerimento iniziale:

50% LS60-40: ti riferisci a Vanguard Lifestrategy? In alternativa SWDA (IE00B4L5Y983) + AGGH (IE00BDBRDM35) sarebbgero un'opzione valida?
20% oro: a suo tempo, in banca mi consigliarono ETC DB PHYS GOLD (ISIN DE000A1EK0G3): era un consiglio valido?

Grazie ancora.
 
Propensione al rischio: medio/bassa. Non sono a mio agio con grosse fluttuazioni del mercato.

Sulla base di queste premesse, mi orienterei su:
1) PAC 60/40 azionario/obbligazionario con versamenti mensili di 2/300€ e un investimento iniziale da valutare (10.000€?);
2) conto deposito per il 70% della mia liquidità residua;
3) il resto liquidità su conto corrente.

Può essere qualcosa di sensato su cui iniziare a ragionare? Naturalmente mi farei seguire da un professionista, ma vorrei un minimo di preparazione.
La scelta degli ETF ed in generale degli strumenti è la parte più bella di tutto, per cui prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno e se hai dubbi su qualcosa di specifico chiedi, qui sono tutti molto gentili.
Lifestrategy teoricamente potrebbe essere adatto a quanto hai scritto ho LS80 da tre anni circa e sono ad un +15%, giusto per darti un'idea. I cd in questo momento non li seguo, credo possano andare abbastanza bene, forse un 3% netto lo riesci a trovare.
Rivedi magari il pac da mensile ad almeno bimensile per avere meno incidenza sui costi. Per prendere dimestichezza e vedere come ti trovi potresti anche entrare con 5k e giocarti i rimanenti 5k con pac, in fondo su queste somme non credo tu abbia cambiamenti radicali
 
Grazie, capisco.

Certo, iniziare mi sembra sia il passo più difficile. Anche abituarsi alla minor liquidità a disposizione, ma è quella che al momento mi dà più pensieri.

Tornando al tuo suggerimento iniziale:

50% LS60-40: ti riferisci a Vanguard Lifestrategy? In alternativa SWDA (IE00B4L5Y983) + AGGH (IE00BDBRDM35) sarebbgero un'opzione valida?
Si. Non è la stessa cosa ma se vuoi complicarti la vita va bene. Tieni conto che i LS fanno il lavoro di ri-bilanciamento in automatico.
20% oro: a suo tempo, in banca mi consigliarono ETC DB PHYS GOLD (ISIN DE000A1EK0G3): era un consiglio valido?
Secondo me no, è coperto sul cambio e ha un TER di 0,59%. Io uso IE00B579F325, no copertura sul $ e TER intorno allo 0.12%. Forse oggi c'è anche di meglio. Essendo un investimento su un unico asset fisico l'unica variabile sono i costi.

Grazie ancora.
 
La scelta degli ETF ed in generale degli strumenti è la parte più bella di tutto, per cui prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno e se hai dubbi su qualcosa di specifico chiedi, qui sono tutti molto gentili.
Lifestrategy teoricamente potrebbe essere adatto a quanto hai scritto ho LS80 da tre anni circa e sono ad un +15%, giusto per darti un'idea. I cd in questo momento non li seguo, credo possano andare abbastanza bene, forse un 3% netto lo riesci a trovare.
Rivedi magari il pac da mensile ad almeno bimensile per avere meno incidenza sui costi. Per prendere dimestichezza e vedere come ti trovi potresti anche entrare con 5k e giocarti i rimanenti 5k con pac, in fondo su queste somme non credo tu abbia cambiamenti radicali
Grazie, penso che LS60-40 possa fare al caso mio. Si, potrei entrare con 5k per muovermi con più calma, dovendo iniziare da zero. Grazie della risposta.
Si. Non è la stessa cosa ma se vuoi complicarti la vita va bene. Tieni conto che i LS fanno il lavoro di ri-bilanciamento in automatico.

Secondo me no, è coperto sul cambio e ha un TER di 0,59%. Io uso IE00B579F325, no copertura sul $ e TER intorno allo 0.12%. Forse oggi c'è anche di meglio. Essendo un investimento su un unico asset fisico l'unica variabile sono i costi.
No, non cerco complicazioni, e continuando a leggere mi sto convincendo sempre più di provare con LS60-40: l'ISIN è questo: IE00BMVB5P51?
Grazie anche per il suggerimento per quanto riguarda l'oro.
 
Grazie, penso che LS60-40 possa fare al caso mio. Si, potrei entrare con 5k per muovermi con più calma, dovendo iniziare da zero. Grazie della risposta.

No, non cerco complicazioni, e continuando a leggere mi sto convincendo sempre più di provare con LS60-40: l'ISIN è questo: IE00BMVB5P51?
Si.
Grazie anche per il suggerimento per quanto riguarda l'oro.
 
A mio modesto parere c'è qualcosa che stona nella proposta iniziale. Se si pensa alla pensione si può considerare di fare i versamenti mensili ad un fondo pensionistico con profilo di rischio adeguato usufrunedo dei noti vantaggi fiscali. Per la liquidità si possono approfondire strumenti legati all'inflazione come btp Italia o tds di altri paesi. In generale secondo me il 60/40 non è molto coerente con obiettivo ("non perdere troppo potere di acquisto con l'inflazione") e profilo di rischio condiviso.
 
A mio modesto parere c'è qualcosa che stona nella proposta iniziale. Se si pensa alla pensione si può considerare di fare i versamenti mensili ad un fondo pensionistico con profilo di rischio adeguato usufrunedo dei noti vantaggi fiscali. Per la liquidità si possono approfondire strumenti legati all'inflazione come btp Italia o tds di altri paesi. In generale secondo me il 60/40 non è molto coerente con obiettivo ("non perdere troppo potere di acquisto con l'inflazione") e profilo di rischio condiviso.
Ciao, grazie del tuo intervento. Sicuramente il mio post iniziale non è chiaro, perché non mi sono del tutto chiare quelle che dovrebbero essere le mie esigenze.

Provo a dare qualche informazione in più.

Non ho precisato che sono in regime forfetario, per cui non ho vantaggi fiscali con il fondo pensione.

Alla pensione, scrivevo che ci penso fino a un certo punto, perché nei prossimi 30/40 anni, ahimè, potrei essere defunto, per cui mi riservo ancora qualche anno per iniziare a pensarci, anche in base a come evolverà la mia professione.

In sostanza ho una somma di denaro che, pur non essendo elevata in senso assoluto, lo è per me, per cui sto cercando di capire cosa farne. Al momento produce zero; anzi é erosa dall'inflazione.

"Combattere l'inflazione", nella mia ignoranza, potrebbe anche essere: se inflazione uguale X, se ho un rendimento di 80% di X, per lo meno ho limitato la perdita a 20% di X... forse è un ragionamento miope?

Essendo molto sensibile alle fluttuazioni, azioni/obbligazioni 60/40 mi pareva un buon compromesso, anche in un'ottica di PAC: se mi va bene, lo tengo 20/30 anni, se ne avrò bisogno, vendo prima e avrò impiegato 3/400 euro ogni 2/3 mesi per X anni.

Al momento metterò buona parte della mia disponibilità su un CD e probabilmente anche in TdS. Attenderei invece per l'oro, perché molto alto e al momento preferirei attendere (sempre ragionando da ignorante, cercando di usare buon senso).

Manterrò per ora un po' di liquidità, probabilmente più di quanto suggeritomi inizialmente, per avere un po' più di serenità ed elasticità in scelte del prossimo futuro, mano a mano che acquisirò dimestichezza con gli strumenti e maggior consapevolezza di ciò che cerco.

Il tutto mi sembrerebbe una soluzione coerente con la mia ignoranza, con il fatto che sto iniziando da zero e con la necessita per preservare per quanto possibile la somma a cui tengo molto.

Hai qualche perplessità?

Grazie
 
Sbaglierò, ma ho sempre interpretato l'orizzonte temporale in modo diverso. Dire "inizio con 5/7 anni, poi si vedrà come proseguire" non significa a mio parere avere un ot a 5/7 anni, ma averlo indefinito, di fatto a lungo termine.

OT a 5 anni significa avere deciso che ad aprile 29 comprerai casa, o auto, o cambierai le tue esigenze (vado in pensione e nell'occasione cambio allocazione e obiettivi).

Altrimenti rischi di impostare una vita fatta di piani a breve termine, rinnovati di volta in volta.
 
Sbaglierò, ma ho sempre interpretato l'orizzonte temporale in modo diverso. Dire "inizio con 5/7 anni, poi si vedrà come proseguire" non significa a mio parere avere un ot a 5/7 anni, ma averlo indefinito, di fatto a lungo termine.

OT a 5 anni significa avere deciso che ad aprile 29 comprerai casa, o auto, o cambierai le tue esigenze (vado in pensione e nell'occasione cambio allocazione e obiettivi).

Altrimenti rischi di impostare una vita fatta di piani a breve termine, rinnovati di volta in volta.

Grazie, Marble. Hai perfettamente ragione.

In effetti, non ho esigenze specifiche nel prossimo futuro. Però ci sono due circostanze di cui devo tenere conto:

1) potrei avere un figlio. È possibile quindi che nei prossimi 5/7 anni ciò comporti dei cambiamenti della mia vita, che non sono in grado di prevedere o che, al contrario, ciò non incida in modo significativo.

2) non avendo un reddito "predeterminabile", la mia attività professionale potrebbe proseguire in modo inaspettato (nel bene o nel male).

Tenuto conto di quanto sopra, non mi sentirei di fare, dico per dire, un PIC di buona parte dei miei risparmi in un investimento da mantenere per 20 anni.

Comunque la discussione mi serve proprio per recepire critiche e osservazioni al mio modo di ragionare, per cui ti ringrazio.
 
Ciao, grazie del tuo intervento. Sicuramente il mio post iniziale non è chiaro, perché non mi sono del tutto chiare quelle che dovrebbero essere le mie esigenze.
Premetto che sono qui come te per imparare, e non mi sento assolutamente nella posizione di poter dispensare saggezza. Lo dico da persona che incontra questo stesso tipo di difficoltà: cercare di chiarire al massimo le proprie esigenze è un punto fondamentale. Meglio procedere solo se questo punto è consolidato!

Non ho precisato che sono in regime forfetario, per cui non ho vantaggi fiscali con il fondo pensione.
"Combattere l'inflazione", nella mia ignoranza, potrebbe anche essere: se inflazione uguale X, se ho un rendimento di 80% di X, per lo meno ho limitato la perdita a 20% di X... forse è un ragionamento miope?
Sul fondo pensione esistono altri vantaggi al di là della deduciblità, ma capisco il discorso, e dunque scartando l'idea, ti invito davvero ad approfondire i titoli di stato legati all'inflazione. Ad esempio i Btp italia hanno dimostrato (correggetemi di sbaglio) di proteggere a dovere dall'inflazione. Per approfondimenti, nel forum trovi discussione dedicata (link)

Essendo molto sensibile alle fluttuazioni, azioni/obbligazioni 60/40 mi pareva un buon compromesso, anche in un'ottica di PAC: se mi va bene, lo tengo 20/30 anni, se ne avrò bisogno, vendo prima e avrò impiegato 3/400 euro ogni 2/3 mesi per X anni.
Sbaglierò, ma ho sempre interpretato l'orizzonte temporale in modo diverso. Dire "inizio con 5/7 anni, poi si vedrà come proseguire" non significa a mio parere avere un ot a 5/7 anni, ma averlo indefinito, di fatto a lungo termine.

OT a 5 anni significa avere deciso che ad aprile 29 comprerai casa, o auto, o cambierai le tue esigenze (vado in pensione e nell'occasione cambio allocazione e obiettivi).

Altrimenti rischi di impostare una vita fatta di piani a breve termine, rinnovati di volta in volt
Venendo al punto principale, ovvero il 60/40, rispondendo anche a @marble, cercherei di fare un discorso pragmatico a proposito di orizzonte temporale. Si sta dicendo che, cito, "identificherei un primo step a 5/7 anni per poi valutare se proseguire in egual modo o cambiare strategia." Il punto è: sei in grado di tollerare al 5°/7° anno un -15 o -20%? Perchè il 60/40 (il 2022 ci ha rinfrescato la memoria) espone a questo tipo di drawdown (link a backtest curvo). In caso positivo, questa situazione probabilmente non ti porterà a cambiare strategia e mantenendo l'investimento per altri anni potrai uscirne molto soddisfatto. In caso negativo, come dici, potresti cambiare strategia. Nel momento stesso in cui lo farai, magari vendendo in perdita le tue posizioni, avrai di fatto concluso un investimento di 5/7 anni. Quello che voglio dire è (ed è proprio questo che mi stona nella proposta che fai) che cambiare strategia è rischioso. Avere la possibilità di uscire dall'investimento in 5/7 anni senza danni costa, e costa proprio il rendimento associato ad un rischio maggiore. Quale necessità esiste di accollarsi un rischio maggiore?
Se alla fine dei 5/7 anni con un investimento magari meno rischioso, hai raggiunto quello che ti eri prefissato (in questo caso la copertura dell'inflazione), quale è il problema del rinnovare il piano che ti ha portato all'obiettivo? Se c'è problema vuol dire che il tuo obiettivo non era la copertura dall'inflazione ma qualcosa di più (e qui si torna al primo punto del messaggio, chiarire esigenze ed obiettivi).
 
Venendo al punto principale, ovvero il 60/40, rispondendo anche a @marble, cercherei di fare un discorso pragmatico a proposito di orizzonte temporale. Si sta dicendo che, cito, "identificherei un primo step a 5/7 anni per poi valutare se proseguire in egual modo o cambiare strategia."

Non vorrei essere equivocato. Volevo semplicemente osservare che andando di breve termine in breve termine a tempo indefinito, anche cambiando la strategia ogni 5 anni si otterrà probabilmente alla fine un risultato meno buono rispetto a un buy & hold su un buon pigro con ribilanciamento annuale.

Ma non c'è nulla di sbagliato. La propria pace mentale è un valore superiore; se uno si sente bene così, va bene per tutti.


In questo caso, cogliendo l'invito ad un sano pragmatismo, si può sviluppare piuttosto facilmente un strategia a "capitale protetto" del tipo:

a) un parte la lascio in CD per le emergenze.
b) il resto lo metto (nominale) in un BTP a scadenza 2030 (circa) sotto parità - ce ne sono alcuni a bassa cedola che si prendono a 85/90.
c) il delta che mi sono risparmiato - e che incasserò comunque a scadenza quando il titolo rimborserà 100 - lo investo in un ETF azionario globale (che per quanto possa andare bene o male, non andrà a zero).


Dopo 6 anni:
il CD ha fatto la sua piccola parte
il BTP rimborsato a 100 mi ha protetto il capitale, e avrò incassato qualche magra cedola che comunque non guasta
l'ETF avrà il suo valore e forse prodotto un gain.

Ovviamente, si deve dare per scontato che nel frattempo l'Italia non fallisca... il rischio zero non esiste.

Se ci si trova bene, al sesto anno si può ricominciare (trovi un nuovo btp e incrementi l'etf), o cambiare.



p.s.
però dato che @Matteo91 scriveva di voler parlare con un professionista, credo che sia opportuno che io mi taccia e lasci spazio a chi è titolato per dare consigli


:bye:
 
p.s.
però dato che @Matteo91 scriveva di voler parlare con un professionista, credo che sia opportuno che io mi taccia e lasci spazio a chi è titolato per dare consigli
Ciao @marble, ti ringrazio per gli ottimi spunti. Per carità, non voglio far tacere nessuno: anzi! Il senso del mio messaggio era che potrei essere obbligato a rivolgermi ad un professionista perché, banalmente, non so neppure come comprare un BTP. Ma sto cercando di sopperire a questa ignoranza.

Comunque, inizierò per gradi, facendo semplici step. Aprirò un conto Fineco e cercherò di attivare un conto deposito in cui "parcheggiare" un po' di liquidità: in tal senso ho individuato ING Direct. Dopodiché inizierò il PAC, con ogni probabilità puntando su LS60-40, come già suggeritomi. Successivamente individuerò ulteriori strumenti, chiedendo consigli qui sul forum (essenzialmente titoli di stato, come suggeritomi).

Ciò che, al momento, non riesco a immaginare (essendo abituato a detenere 100% liquidità) è di arrivare ad articolare il mio portafoglio fino al 50% della mia liquidità investita in LS60-40 (come a suo tempo suggeritomi da @tilde75). In questa fase, immaginerei di entrare con circa 5k, per poi fare dei versamenti bimestrali o trimestrali di circa 4/500€ ciascuno: lo trovate irragionevole come inizio?

Grazie a tutti.
 
Indietro