Consigli miglior fondo - orizzonte temporale ampio

Per il momento mantengo ancora residenza italiana quindi massima flessibilità.
Non male l idea del fondo per il risparmio fiscale, ma non avendo al momento occupazione in Italia, potrebbe convenire ? Avrei rimborsi fiscali in caso non dovessi avere un attività lavorativa italiana ?
 
sui fondi non mi pronuncio, perche' prediligo ETF.
vorrei pero' chiederti perche' sei residente italiano se lavori in uk.
sei consapevole che in questo modo dovrai pagare le tasse anche in italia sul tuo reddito UK?

ti consiglierei di approfondire ISA e SIPP al di la' dell'investimento vero e proprio.
ISA e SIPP entrambi sono contenitori esentasse su capital gain, dividendi e cedole nei confronti del fisco UK. Per sempre.
Devi essere residente UK per aprirli. Ma hanno vantaggi enormi.
ISA ha un limite annuo di contribuzione 20k GBP. Una SIPP praticamente ha limite annuo pari al tuo lordo.
Dalla ISA i soldi sono ritirabili in qualsiasi momento. Dalla SIPP a 56 anni (presto 58) pagandoci sopra le imposte che possono pero' essere minimizzate ( o azzerate) con una adeguata strategia fiscale.
Ogni contributo versato in una SIPP riceve un contributo dal governo UK che dipende dal tuo reddito lordo. Nel tuo caso 20% (ma che arriva al 45% per retribuzioni elevate). ...ogni 10k che ci metti il governo te ne versa 2.

PS se il datore di lavoro ti versa contributi su un fondo pensione, verifica che in busta paga siano salary sacrificies. Cosi usufruisci degli stessi benefici delle SIPP senza dover rivolgerti a un fiscalista per avere indietro tali contributi.
ciao
 
sui fondi non mi pronuncio, perche' prediligo ETF.
vorrei pero' chiederti perche' sei residente italiano se lavori in uk.
sei consapevole che in questo modo dovrai pagare le tasse anche in italia sul tuo reddito UK?

ti consiglierei di approfondire ISA e SIPP al di la' dell'investimento vero e proprio.
ISA e SIPP entrambi sono contenitori esentasse su capital gain, dividendi e cedole nei confronti del fisco UK. Per sempre.
Devi essere residente UK per aprirli. Ma hanno vantaggi enormi.
ISA ha un limite annuo di contribuzione 20k GBP. Una SIPP praticamente ha limite annuo pari al tuo lordo.
Dalla ISA i soldi sono ritirabili in qualsiasi momento. Dalla SIPP a 56 anni (presto 58) pagandoci sopra le imposte che possono pero' essere minimizzate ( o azzerate) con una adeguata strategia fiscale.
Ogni contributo versato in una SIPP riceve un contributo dal governo UK che dipende dal tuo reddito lordo. Nel tuo caso 20% (ma che arriva al 45% per retribuzioni elevate). ...ogni 10k che ci metti il governo te ne versa 2.

PS se il datore di lavoro ti versa contributi su un fondo pensione, verifica che in busta paga siano salary sacrificies. Cosi usufruisci degli stessi benefici delle SIPP senza dover rivolgerti a un fiscalista per avere indietro tali contributi.
ciao



Sono residente ancora in Italia perché onestamente ho visto abbastanza anomalie nel pur affascinante sistema anglosassone da pensarci su molto bene prima di rinunciare all'assistenza medica (anche se per ora a parte un estrazione di dente del giudizio più cara di un impianto non ho mai avuto, toccando ferro, che qualche raffreddore) e , appunto, alla pensione. Tra l'altro sto ancora riscattando la mia Laurea (Ne ho per ancora circa un annetto) , ed inoltre ho ancora contributi arretrati per la chiusura di una Partita Iva effettuata lo scorso luglio. Buco abbastanza considerevole, che mi sono dovuto fare rateizzare. Insomma non è così semplice la questione.

Per quanto riguarda il datore di lavoro, ho aderito al fondo pensione nel quale percepisco un loro contributo, ma vorrei cercare di tamponare e gli anni persi in cui non avevo un lavoro che mi permettesse risparmi ensionistici, e cercare di trascorrere un avvenire roseo.

ISA e ISA Saver già fatte e operative OK!

Ripensando ai fondi pensione ho sempre più dubbi :

Non mi convince l'avere SOLO metà del capitale e il resto in rendita vitalizia , stabilito da qualcun altro e con criteri non stabiliti da me che sono il diretto interessato. Inoltre non mi convince la irreversibilità della scelta. In aggiunta i fondi pensione quasi tutti sono gestiti molto sotto la media, il gioco non so se vale la candela, stanti anche risparmio fiscale
 
Sei giovane quindi mi permetto 2 consigli rapidi:
1. Se non hai tutele dal punto di vista sociale, medico e previdenziale, costruiscitele. Sono molto più importanti della scelta di un fondo.
2. Per una corretta programmazione di lungo termine, credo sia importante stabilire se il tuo trasferimento in UK è temporaneo o definitivo (ovviamente al netto di eventi inattesi).
Per il resto come suggerito da chi mi ha preceduto resterei su prodotti facili (tipo 40% obbligazionario mondo, 50% azionario mondo + una spruzzata di azionario emergente). Privilegerei gli ETF.
 
Andata per Vanguard , Equity 100%
Alla fine era quello con il miglior rapporto performaces / costi (Davvero irrisori)
 
Fondi pensione non li farei proprio...sottoperformano

sei a conoscenza del vantaggio fiscale che ti danno i fondi pensione?

sono soldi che ti tornano diretti in busta paga, tanti,e comunque ce ne sono di non male e poco costosi come i Secondapensione
 
Per il momento mantengo ancora residenza italiana quindi massima flessibilità.
Non male l idea del fondo per il risparmio fiscale, ma non avendo al momento occupazione in Italia, potrebbe convenire ? Avrei rimborsi fiscali in caso non dovessi avere un attività lavorativa italiana ?
Se non paghi tasse in Italia non puoi avere rimborsi fiscali, quindi non c'è convenienza nell'aprire un fondo pensione italiano, se non per fare come ha detto @cataflic: lo apri senza versare nulla per accumulare anzianità. Così se un giorno dovessi tornare in Italia avrai una tassazione finale inferiore e la possibilità di chiedere anticipi immediatamente perché saranno già passati gli 8 anni dall'apertura.

Non mi convince l'avere SOLO metà del capitale e il resto in rendita vitalizia , stabilito da qualcun altro e con criteri non stabiliti da me che sono il diretto interessato. Inoltre non mi convince la irreversibilità della scelta. In aggiunta i fondi pensione quasi tutti sono gestiti molto sotto la media, il gioco non so se vale la candela, stanti anche risparmio fiscale
In realtà la rendita non la decidi tu né l'assicurazione, ma l'aspettativa di vita degli italiani. I coefficienti di conversione sono fatti per essere "equi", a meno dei costi che sono comunque specificati nel contratto. Per cui anche volendo far da se è bene non allontanarsi troppo da quei valori. Con la differenza che la rendita è garantita vita natural durante, mentre il capitale può esaurirsi, soprattutto se dovessi vivere più della media dei tuoi connazionali. Fare metà e metà non è detto sia per forza una cattiva idea.

Ma sono questioni che per il momento puoi anche lasciar perdere, e ripensarci se e quando tornerai in Italia. Le regole oggi sono queste, tra 5-10-20 anni potrebbero anche essere molto diverse.
 
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