con le c.d. "unit link" i risultati economici per il risparmiatore sono attualmente più che negativi: c'era già stato un tonfo enorme nell'agosto 2015 per via della crisi cinese, poi nel 2017 a causa della brexit, adesso per l'emergenza coronavirus, e ogni volta per un motivo diverso gli asset dei clienti subiscono pesantissime riduzioni in termini di valori assoluti;
insomma, è un sistema troppo deterministicamente legato all'andamento delle borse e della finanza internazionale: semplificando, il meccanismo è quello di affidare i capitali ad un (pur bravo) giocatore d'azzardo che li porta al casinò per tentare la fortuna su vari tavoli verdi: tanto, anche se le partite andassero male il gambling man in questione potrebbe arrivare anche a perdere tutta la posta che ha in dotazione... ...tanto non sono soldi suoi...!!
gli operatori (società finanziarie) hanno l'accesso a queste sale da gioco (il mercato finanziario internazionale) dove vanno a puntare - su ipotesi vincenti - ...i soldi altrui...!!!!
è il problema comune a tutte le SGR, il che fa riflettere sul fatto che quand'anche andasse tutto bene il ritorno economico lordo sarebbe inevitabilmente gravato dalle commissioni (che le società stesse trattengono come remunerazione del loro operato) nonché dalle comunque previste tassazioni sulle plusvalenze: in definitiva, nel migliore dei casi al risparmiatore non rimarrebbero che le briciole...
non va neppure dimenticato che - beffa finale - in caso di eventuale richiesta di liquidazione (eventualmente anticipata) delle polizze a vita intera la valorizzazione non sarà mai quella riferita al momento della richiesta, ma sempre e comunque differita ad almeno sei giorni data - o di più, a seconda dei casi - dalla richiesta stessa... (in pratica un salto nel buio, proprio come giocare alla roulette...)
in definitiva: anche a fronte dei vantaggi fiscali e della impignorabilità del capitale (a causa nella natura stessa del contratto in questione, che è una polizza assicurativa a tutti gli effetti) non conviene far gestire i propri risparmi da degli intermediari (vale la ben nota regola generale della distribuzione, in cui la convenienza per l'anello finale della catena si assottiglia vieppiù tanto quanti sono numerosi gli anelli che compongono la catena...)
perciò, qual è l'utilità in questo genere di impiego di fondi?
"per far più bello l'ultimo trofeo ai fatali pelìdi"...?