consulente finanziario vol.2

Riprendo il post dell'utente @consindip dalle ultime pagine del volume precedente :

consulente finanziario

"non è un dettaglio

se io leggo una cosa del genere sulla presentazione mi passa la voglia in partenza di leggere il libro

perchè mi chiarisce subito che chi ha scritto il libro non è preparato su ciò che tratta

se uno scrivo un libro intitolato "Guida storico-artistica della Toscana" e inizia dicendo : "I romani sono stati i primi abitanti della attuale Toscana con insediamenti stabili" il libro non lo compro nemmeno se ho in programma una gita in quelle zone perchè denota ignoranza in materia"


A questo punto mi permetto di richiamare l'attenzione dell'utente @GreedyTrader (alias Leonardo Lazinelli autore del libro "Stay lazy and get rich") se ritiene opportuno intervenire dopo le affermazioni in neretto mosse nei suoi riguardi. Affermazioni da parte di una persona che il libro in questione non lo ha nemmeno letto.

Per quanto mi riguarda invece rinnovo il mio apprezzamento a Leonardo Lazinelli poichè, grazie anche al suo libro, sono riuscito a raggiungere la piena autonomia nella auto-gestione del mio patrimonio, rendendo così possibile l'ultimo step che mi ha consentito di eliminare anche le spese relative alla consulenza del CFI...pardon...del consulente finanziario autonomo.
 
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Riprendo il post dell'utente @consindip dalle ultime pagine del volume precedente :

consulente finanziario

"non è un dettaglio

se io leggo una cosa del genere sulla presentazione mi passa la voglia in partenza di leggere il libro

perchè mi chiarisce subito che chi ha scritto il libro non è preparato su ciò che tratta

se uno scrivo un libro intitolato "Guida storico-artistica della Toscana" e inizia dicendo : "I romani sono stati i primi abitanti della attuale Toscana con insediamenti stabili" il libro non lo compro nemmeno se ho in programma una gita in quelle zone perchè denota ignoranza in materia"


A questo punto mi permetto di richiamare l'attenzione dell'utente @GreedyTrader (alias Leonardo Lazinelli autore del libro "Stay lazy and get rich") se ritiene opportuno intervenire dopo le affermazioni in neretto mosse nei suoi riguardi. Affermazioni da parte di una persona che il libro in questione non lo ha nemmeno letto.

Per quanto mi riguarda invece rinnovo il mio apprezzamento a Leonardo Lazinelli poichè, grazie anche al suo libro, sono riuscito a raggiungere la piena autonomia nella auto-gestione del mio patrimonio, rendendo così possibile l'ultimo step che mi ha consentito di eliminare anche le spese relative alla consulenza finanziaria del CFI...pardon...del consulente finanziario autonomo.
Ho deciso di comprarlo oggi....mi arriva venerdì.

Spero non sia eccessivamente tecnico per il mio livello di conoscenze
 
Ho deciso di comprarlo oggi....mi arriva venerdì.

Spero non sia eccessivamente tecnico per il mio livello di conoscenze

Tranquillo....assolutamente nulla di particolarmente tecnico.
Si tratta di un libro facilmente comprensibile anche per chi ha zero competenze in materia.

Avevo acquistato anche "Il piccolo libro dell'investimento" di John C. Boogle ma ho avuto difficoltà in quanto particolarmente tecnico...almeno per il mio livello.
 
non ho molto da aggiungere :D i miei libri sono come i dipinti di Giotto che spiegava la Bibbia e i passi delle sacri scritture agli analfabeti.

Il messaggio dei libri è chiarissimo: consulenti e banche sono dei parassiti, assolutamente inutili, delle figure che distruggono il risparmio senza creare alcun benessere per i loro clienti che possono con pochissimo sforzo fare da soli!

Certe obiezioni e discussioni di lana caprina evidentemente non possono che indicare che sono sulla buona strada :D oltre evidentemente a indicare la totale mancanza di conoscenza del termine "divulgazione". Ad esempio potrei dire che "ci sono delle palline bianche nel sangue che ci difendono dai microbi" una roba assolutamente da far rabbrividire un medico ma in grado di chiarire facilmente un concetto utile (questo non significa che non sappia che i globuli bianchi non sono affatto delle palline e che il verbo difendere è usato abbastanza impropriamente). Ma naturalmente chi campa di ignoranza non vuole che sia minimamente spiegato con parole chiare e alla portata di tutti (per quanto magari non precisissimo) i concetti da quinta elementare che stanno dietro all'investimento.

un saluto ai miei numerosi lettori :D
 
Tranquillo....assolutamente nulla di particolarmente tecnico.
Si tratta di un libro facilmente comprensibile anche per chi ha zero competenze in materia.

Avevo acquistato anche "Il piccolo libro dell'investimento" di John C. Boogle ma ho avuto difficoltà in quanto particolarmente tecnico...almeno per il mio livello.
Presi entrambi. Mi sono piaciuti.
Lessi anche qualche libro di Bellelli (gratis con Kindle Unlimited 😆) : interessanti anche loro per chi inizia dalle basi.
 
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Boh. Alla fine non è colpa del promotore della banca se la stessa deve spendere milioni nel "percepito" (uffici, marketing, eventi, vestiti ecc...) perché altrimenti il risparmiatore medio italiano non vede un ambiente "rassicurante" e non fidandosi non investe.
In due giorni per radio avrò sentito dieci volte "mediobanca premier ecc"..
Poi è ovvio che questi costi da qualche parte devono rientrare.
La domanda è, per il cliente è meglio rimanere liquidi per sempre o investire nel fondo azionario con 3 di ter?.
Basta una ricerca su internet per capire che forse ci sono soluzioni migliori? Pazienza, il cliente quella ricerca non l'ha fatta.
Io da indipendente ho una buona presenza online, arriva qualche cliente da google? Zero.
Da instagram si, il resto tutto passaparola.
L'italiano medio sa investire da solo? no. Sa che esiste l'albo ocf? no. Nafop? Chi?
E' molto più facile marginare 50 mila euro di commissioni che farsi pagare una parcella di 4mila? E quindi?

Cioè, io non vedo tutta questa responsabilità del settore bancario. Sfruttano un "buco" dovuto alla scarsa educazione finanziaria e alla scarsa trasparenza dei costi.
Dovremmo vietare le retrocessioni? Basta un tratto di penna di chi fa le leggi e di chi controlla.
 
Boh. Alla fine non è colpa del promotore della banca se la stessa deve spendere milioni nel "percepito" (uffici, marketing, eventi, vestiti ecc...) perché altrimenti il risparmiatore medio italiano non vede un ambiente "rassicurante" e non fidandosi non investe.
In due giorni per radio avrò sentito dieci volte "mediobanca premier ecc"..
Poi è ovvio che questi costi da qualche parte devono rientrare.
La domanda è, per il cliente è meglio rimanere liquidi per sempre o investire nel fondo azionario con 3 di ter?.
Basta una ricerca su internet per capire che forse ci sono soluzioni migliori? Pazienza, il cliente quella ricerca non l'ha fatta.
Io da indipendente ho una buona presenza online, arriva qualche cliente da google? Zero.
Da instagram si, il resto tutto passaparola.
L'italiano medio sa investire da solo? no. Sa che esiste l'albo ocf? no. Nafop? Chi?
E' molto più facile marginare 50 mila euro di commissioni che farsi pagare una parcella di 4mila? E quindi?

Cioè, io non vedo tutta questa responsabilità del settore bancario. Sfruttano un "buco" dovuto alla scarsa educazione finanziaria e alla scarsa trasparenza dei costi.
Dovremmo vietare le retrocessioni? Basta un tratto di penna di chi fa le leggi e di chi controlla.

Il problema alla base di tutto a mio avviso è l'azione di lobbing dell'industria del risparmio gestito (banche, promotori, le varie Mediolanum e Fideuram.)

Questa industria esercita un enorme potere ed impedisce ad altri players (come ad esempio la consulenza indipendente) di entrare sul mercato per giocarsela ad armi pari.

Va da se che quando sul mercato incombe un solo player in regime di monopolio, costui è libero di applicare i prezzi che vuole
 
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Boh. Alla fine non è colpa del promotore della banca se la stessa deve spendere milioni nel "percepito" (uffici, marketing, eventi, vestiti ecc...) perché altrimenti il risparmiatore medio italiano non vede un ambiente "rassicurante" e non fidandosi non investe.
In due giorni per radio avrò sentito dieci volte "mediobanca premier ecc"..
Poi è ovvio che questi costi da qualche parte devono rientrare.
La domanda è, per il cliente è meglio rimanere liquidi per sempre o investire nel fondo azionario con 3 di ter?.
Basta una ricerca su internet per capire che forse ci sono soluzioni migliori? Pazienza, il cliente quella ricerca non l'ha fatta.
Io da indipendente ho una buona presenza online, arriva qualche cliente da google? Zero.
Da instagram si, il resto tutto passaparola.
L'italiano medio sa investire da solo? no. Sa che esiste l'albo ocf? no. Nafop? Chi?
E' molto più facile marginare 50 mila euro di commissioni che farsi pagare una parcella di 4mila? E quindi?

Cioè, io non vedo tutta questa responsabilità del settore bancario. Sfruttano un "buco" dovuto alla scarsa educazione finanziaria e alla scarsa trasparenza dei costi.
Dovremmo vietare le retrocessioni? Basta un tratto di penna di chi fa le leggi e di chi controlla.
Ma infatti, la soluzione è poi semplice, anche se credo che il pubblico di investitori non si renda bene conto che gli intermediari si adeguano alla situazione. Un conto è muoversi tra le pieghe del sistema, trovando il proprio angoletto ritagliato su misura, ma una volta che il sistema cambia e non c'è più la massa a foraggiarlo e permettendo che qualche granello di sabbia scappi incontrollato, finisce per recuperare redditività in altro modo.
Credo che passata l'euforia iniziale captive, si finirà per avere una gran massa di clienti disintermediati e obbligati ad operare su piattaforme costose che finiranno per recuperare parte della redditività oggi distribuita sulla catena sgr----cliente.
La butto lì, non so come e cosa sarà, solo una riflessione.
 
Secondo ma la risposta non è il classico si o no....se tu non capisci una fava il consulente è d'obbligo, se ci capisci poco è d'obbligo, se ci capisci abbastanza può fare da solo, magari usufruendo di una consulenza una tantum giusto per avere un confronto con un professionista del settore ed avere un'opinione sul contenuto dei tuoi investimenti o per eventuali correzioni.
Pagare qualcuno che ti aiuti a investire è il migliore investimento che uno può fare.
 
Non sono d'accordo: pagare (se proprio di deve, ma non è strettamente necessario) per la propria formazione è il miglior investimento che uno può fare.

Un consulente finanziario non è un neurochirurgo.

Per il 99% delle persone gestire il proprio patrimonio in autonomia è alla propria portata (sia come consumo di tempo che di risorse mentali).

Su questa frase di @GreedyTrader sono assolutamente d'accordo:
Ma naturalmente chi campa di ignoranza non vuole che sia minimamente spiegato con parole chiare e alla portata di tutti (per quanto magari non precisissimo) i concetti da quinta elementare che stanno dietro all'investimento.
 
Non sono d'accordo: pagare (se proprio di deve, ma non è strettamente necessario) per la propria formazione è il miglior investimento che uno può fare.

Un consulente finanziario non è un neurochirurgo.

Per il 99% delle persone gestire il proprio patrimonio in autonomia è alla propria portata (sia come consumo di tempo che di risorse mentali).

Su questa frase di @GreedyTrader sono assolutamente d'accordo:
Diciamo che il 99% è una percentuale molto lontana dalla realtà.
Oggi chi detiene un buon 70% dei risparmi nelle banche sono persone che vanno dai 50 in su.
Molti di loro non hanno neanche un diploma e a 60 anni e passa è difficile mettersi a studiare e capire come fare da sé nell'ambito degli investimenti.

Dopo mezzo secolo,dove la quasi totalità degli investitori hanno delegato alle banche e ai bancari i propri risparmi, si vuol passare di punto in bianco a fare tutto da soli?

Per le nuove generazioni con capitali medio piccoli è facilmente attuabile ciò che dici, mentre per la restante parte la vedo dura per tutta una serie di motivi ( livello d'istruzione, tempo e mancanza di voler apprendere un qualcosa che fondamentalmente ha sempre delegato ad altri )
 
Per il 99% delle persone gestire il proprio patrimonio in autonomia è alla propria portata (sia come consumo di tempo che di risorse mentali).

99% mi sembra mooooooooolto ottimistico.
Qui c'è gente che non riesce nemmeno a calcolare quanti interessi renda un vincolo su un conto deposito.
E quando dico "qui" intendo questo forum. :wall: :wall: :wall:
 
Si concordo.
99% è forse esagerato.
Ma il concetto che cercavo di esprimere è che la gestione in proprio anche di patrimoni importanti è fattibile.
L'idea che sia necessario avere chissà quali doti e conoscenze è, a mio parere (e su questo concordo con Greedy) grandemente esagerata.

Premetto che alla gestione attiva di fondi, hedge, manager vari, venditori di fondi nei cubicoli delle banche italiane, personalmente do valore zero.

Credo e do valore solo ad un certo tipo di consulenza quando necessaria (relativa all'ottimizzazione fiscale, previdenziale, successoria, ecc.).

Che un consulente di MedioNellAnum mi faccia "su misura" un portafoglio 60/40 e poi mi appioppi commissioni di entrata, uscita di performance, ne faccio volentieri a meno.

Oltre al solito Greedy, consiglio la lettura (visione) di materiale di Nick Maggiulli, Ben Carlson, Ben Felix, JL Collins (per citarne solo alcuni).

Senza polemica nei confronti di chicchessia, visto che esprimo solo la mia personalissima opinione.
 
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Buonasera, vorrei sapere se un consulente finanziario che lavora per una banca ma che svolge la sua attività in uno studio privato può comprare titoli o altro a tua insaputa.
 
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