consulenti d'arte

In effetti la differenza fra il contemporaneo e lo storicizzato è fondamentale dato che anche per il consulente si tratta di due "sport" diversi.
La mia impressione è, come diceva Varoon, che per il contemporaneo chi ha fiuto riesce ad "interpretare" i movimenti di brevissimo periodo dei prezzi e delle mode. Nella "mia" area degli storicizzati invece assumono un peso maggiore la sensibilità nel saper "leggere" la diversa qualità e i diversi periodi fra i quadri di uno stesso autore e un filo di capacità di educare un po' il gusto del "chiedente consiglio".

Anche senza andare agli arabi non è infrequente il soggetto "infervorato-benestante-neofita" che ti chiede dove mettere un cento, se su campigli o castellani. Dopo aver tentato di fargli mettere prima un dieci su scialoja o simili e constatato che quello vuol mettere proprio cento si sospira e gli si dice castellani. Il tipo non è convinto, si vede che teme di fare una boiata, ma si fida e ti segue.
Dopo un po' ogni volta che ti sente al telefono ti subissa di ringraziamenti un po' perchè ha visto che "sta salendo :rolleyes: " ma soprattutto perche' zitta zitta quella strana cosa estroflessa che si e' messo in casa sta scavando e si sta facendo amare, quindi il tipo ha deciso che "piu' la guarda piu' gli piace".
In futuro accadrà pure qualsiasi cosa, magari fra cinquant'anni abbatteranno il Louvre per far posto al museo campigli mentre Castellani verrà usato come tappetino antiscivolo per doccia, io non lo so come non lo sa nessuno, però il tipo non ha fatto una cosa sbagliata: non tutti hanno tempo e capacità di costruirsi una cultura artistica nei tempi e nei modi giusti, piuttosto che niente il mettersi in scia di qualcuno di cui riconosci la competenza non è un abominio.
Anch'io una volta sono andato all'ippodromo con un mio amico appassionato, di certo non "vedevo" quello che vedeva lui dato che di equini (palio a parte) capisco nulla, ma ascoltandolo ho puntato, ho vinto qualcosina, mi sono divertito e avrebbe anche potuto nascere una passione.
Prendere a prestito (magari pagando) la competenza di un altro anche per una cosa così personale come il gusto per l'arte non mi sembra un'assurdità, anche perchè spesso si pianta un seme.
 
.......... questa poi è sublime
"Castellani verrà usato come tappetino antiscivolo per doccia":yes:
 
Resto dell'idea che qui si stanno sovrapponendo due dimensioni: un conto è chiedere un ad un amico più preparato, un altro è pagare un estraneo, un conto è un consiglio un altro è una consulenza a pagamento ... tra l'altro secondo me molto più prezioso il primo ....
 
Provo a fare un ragionamento valido per investimenti non superiori ai 30mila euro e collezioni di max 300mila euro.

Un consulente non sarebbe sgradito se però si hanno già delle idee chiare su come impostare una collezione. Il mercato dell’arte contemporanea è vastissimo e molto variegato.
Si va dalla pittura, che già da sola esprime valori figurativi, astratti, concettuali ecc., alla fotografia, scultura e materiali tra i più disparati. Le aree geografiche e le culture che producono arte, inoltre, hanno forti differenziazioni, ancorché la globalizzazione tenda ad appiattirle.

Incocciate il consulente che ha una forte esperienza nell’astrattismo ma siete per il figurativo, vi ritrovate con una collezione che magari è equilibrata, tiene nel tempo i soldi investiti ma non vi da le soddisfazioni che speravate.
Nessuno si sogna di progettare la propria abitazione, ma è proprio come andare dall’amico architetto :D che ha sempre progettato ville unifamiliari per farvi progettare un grattacielo o un ponte. Chissà cosa viene fuori.

Esiste la specializzazione nel mondo delle consulenze? Io ne ho conosciuti e l’unica specializzazione che mi è sembrato di notare è stato la conoscenza diretta di alcuni galleristi e operatori pronti a favorirli e quindi le loro proposte erano orientate in direzione di quelle gallerie. Ottimi suggerimenti, devo dire, però con possibilità di spaziare molto ridotte. Più di questo penso non possano dare. Ma è un privilegio che si può conquistare.

Se pensate di investire milioni è evidente che muoversi da soli è pura follia.
 
Resto dell'idea che qui si stanno sovrapponendo due dimensioni: un conto è chiedere un ad un amico più preparato, un altro è pagare un estraneo, un conto è un consiglio un altro è una consulenza a pagamento ... tra l'altro secondo me molto più prezioso il primo ....

Perchè no? Così come si pagano gli architetti, i consulenti di marketing, i consulenti finanziari, etc...
 
Bho, forse ha ragione varoon, forse sono solo io che ho un idea troppo romantica del collezionismo
 
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