Proposta di modifica unilaterale del contratto del conto corrente xxxxxxxxxx
Gentile Cliente,
con la presente siamo a proporle le seguenti modifiche alle condizioni del suo contratto:
1. Canone annuo
2. Imposta di bollo
1. Proposta di modifica unilaterale avente ad oggetto il canone annuo del suo contratto
Negli ultimi anni le banche hanno registrato una crescita di costi data dal sostenimento di oneri incrementali connessi all'entrata in vigore di novità normative in tema di tutela dei depositanti.
In particolare - con la direttiva 2014/49/UE relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGSD), recepita nell'ordinamento italiano tramite il D.Lgs. 30/2016 - sono stati modificati taluni rilevanti aspetti connessi all'adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) finalizzato ad intervenire a tutela dei clienti, fino ad un limite massimo di 100.000€, in caso di dissesto degli istituti di credito.
Nell'ottica di assicurare la pronta disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per rimborsare le somme ivi depositate, la normativa ha introdotto l'obbligo per le banche di provvedere - su base preventiva - ad un conferimento annuale ulteriore, calcolato sulla base di diversi parametri, tra cui l'importo complessivo delle somme depositate dai clienti protette dal FITD.
Per CheBanca! l'introduzione della sopracitata normativa comporta un significativo aggravio dei costi direttamente attinenti alla gestione dei contratti di conto corrente e l'originario equilibrio economico di tali rapporti risulta per tale effetto alterato.
Al riguardo si precisa che l'incremento dei costi annui, sostenuti dalla Banca per far fronte a quanto sopra, è stato crescente a far data dall'avvio della nuova contribuzione, attestandosi nel 2018 su valori superiori a 10 milioni di Euro.
Tali maggiori oneri si traducono, con riferimento ai rapporti di conto corrente oggetto della presente proposta di modifica unilaterale, in un incremento medio dei costi annuali per singolo rapporto di 12€.
Quanto precede costituisce un giustificato motivo per modificare, in misura coerente, le condizioni relative al suo conto corrente, al fine di ripristinare l'equilibrio contrattuale.
Per le motivazioni sopra citate, ai sensi dell'art. 118 del D.Lgs. 385/93 (Testo Unico Bancario), si propone la modifica unilaterale indicata di seguito.
A partire dal 1º novembre 2019 il canone annuo di conto corrente relativo al suo contratto sarà aumentato secondo quanto illustrato nella tabella.
CONDIZIONI ECONOMICHE
CONDIZIONE IN ESSERE
NUOVA CONDIZIONE
Canone annuo addebitato mensilmente l'ultimo giorno del mese
Senza Opzione Assistenza in filiale
0€
Senza Opzione Assistenza in filiale
12€
Con Opzione Assistenza in filiale
24€
Con Opzione Assistenza in filiale
36€
Nel caso in cui non approvasse le modifiche sopra indicate, potrà esercitare il diritto di recesso, senza spese, entro il 31 ottobre 2019, come previsto dalla vigente normativa. In questo caso, in fase di liquidazione del rapporto, avrà diritto all'applicazione delle condizioni in essere fino al momento del recesso. Qualora non esercitasse il diritto di recesso entro la data indicata, le suddette modifiche si intenderanno approvate.
2. Proposta di modifica unilaterale avente ad oggetto l'imposta di bollo applicabile al suo contratto
Negli ultimi anni le condizioni di mercato in cui la Banca opera sono sensibilmente mutate. Il contesto macroeconomico e finanziario è stato caratterizzato da un evento straordinario quale la discesa ed il perdurare, in area negativa, dei principali tassi di riferimento di mercato. Nello specifico, l'Euribor 3 mesi presenta valori negativi a partire da maggio 2015 e si è consolidato in territorio negativo con un valore pari a -0,31% a partire da novembre 2016.
Tale scenario, imprevedibile e indipendente dalla sfera decisionale della Banca, ha fatto venir meno l'equilibrio economico e finanziario tra il costo del servizio e le condizioni economiche applicate ai conti correnti. A seguito di un periodo di monitoraggio da parte della Banca è emersa la natura duratura del mutato quadro economico.
In particolare, il perdurare in territorio negativo dei tassi di riferimento da novembre 2016 ad oggi, come sopra descritto, ha determinato un impatto economico negativo per la Banca relativamente ai rapporti interessati dalla presente proposta di modifica unilaterale pari a circa 3 milioni di Euro annui.
Pertanto, nell'attuale contesto, non risulta più sostenibile per la Banca mantenere in vigore l'agevolazione concessa in sede di apertura del rapporto, in forza della quale la Banca aveva ritenuto di farsi carico dei costi relativi all'imposta di bollo applicabile al rapporto come tempo per tempo quantificata dalla normativa fiscale vigente e pari, ad oggi, a 34,20€ annui.
Si precisa al riguardo che, conformemente alla normativa fiscale vigente, l'imposta di bollo si applica solo ai rapporti con giacenza media complessiva superiore a 5.000€ per questa ragione, la presente proposta di modifica unilaterale non comporterà impatto economico sui rapporti che - in ciascun periodo di riferimento oggetto di rendiconto - abbiano una giacenza media complessiva inferiore a 5.000€.
Quanto precede costituisce un giustificato motivo per modificare, in misura coerente, le condizioni relative al suo conto corrente, al fine di ripristinare per il futuro l'equilibrio contrattuale.
Per le motivazioni sopra citate, ai sensi dell'art. 118 del D.Lgs. 385/93 (Testo Unico Bancario), si propone la modifica unilaterale indicata di seguito.
A partire dal 1º gennaio 2020 verrà posto a carico del Cliente il pagamento dell'imposta di bollo annuale relativa al suo contratto di conto corrente, come prevista dall'art. 19 del D.L. 2010/2011.
CONDIZIONI ECONOMICHE
CONDIZIONE IN ESSERE
NUOVA CONDIZIONE
Imposta di bollo
A carico Banca
A carico Cliente
Nel caso in cui non approvasse le modifiche sopra indicate, potrà esercitare il diritto di recesso, senza spese, entro il 31 dicembre 2019, come previsto dalla vigente normativa. In questo caso, in fase di liquidazione del rapporto, avrà diritto all'applicazione delle condizioni in essere fino al momento del recesso. Qualora non esercitasse il diritto di recesso entro la data indicata, le suddette modifiche si intenderanno approvate.
Le ricordiamo che per ulteriori informazioni o per richieste di supporto sono a sua disposizione le Filiali CheBanca!, il suo Consulente Finanziario di riferimento e/o il Servizio Clienti (numero gratuito: 800.10.10.30 - numero dall'estero: +39 02.32.00.4141).
Cordiali Saluti,