....
che poi a dirla tutta non è che le religioni del libro è così sicuro che ti danno una ricompensa infinita....
faccio presente che stare un'eternità a contemplare dio (e magari dovendo imparare a suonare l'arpa) è una gran rottura di zebedei anche se dio è una bella gnocca, figuriamoci se è un vecchio irascibile.
Sono considerazioni condivisibili, la scommessa di Pascal fa acqua da tutte le parti.
Oltretutto come già detto non c'è un nesso diretto tra l'esistenza di un demiurgo e l'estensione della nostra vita oltre la morte, sono due concetti completamente diversi e distinti.
Se anche esistesse un'entità astratta che ha dato origine al tempo e allo spazio oltre 13 miliardi di anni fa, potrebbe avere previsto un'infinità di diversi esiti per il nostro post-mortem:
- le molecole e gli atomi che compongono il nostro corpo e cervello vengono restituiti al mondo naturale divenendo cibo per microorganismi (nessun post-mortem della nostra autocoscienza ovvero di noi stessi)
- il nostro pensiero cosciente (che chiamiamo "anima") viene automaticamente trasferito al momento del trapasso in un'altra dimensione priva di sensi umani, sopravvive il puro pensiero cosciente (quindi immaginate l'orrore di sopravvivere per l'eternità in una vasca di deprivazione sensoriale in cui non udite nulla, non vedete nulla, non avete il senso dei tatto, dell'olfatto e del gusto non percependo più il vostro corpo, un incubo eterno....). Immaginate quindi chi muore con l'Alzheimer, condannato non solo ad avere pensieri sconnessi in eterno ma anche a non ricordare nulla del proprio passato.
- la nostra anima viene trasferita per un numero di volte a piacere in un altro organismo che sta per nascere (metempsicosi), che può essere una pianta, un animale o un batterio. Peccato che non si ha alcuna memoria della vita precedente, per cui la nostra autocoscienza precedente è di fatto morta e corrisponde al primo caso.
- la nostra anima (autocoscienza) viene trasferita automaticamente in un'altra dimensione in cui convivono tutte le creature viventi nate fin dall'origine della vita sulla Terra, con un nuovo corpo e sensi simili a quelli umani, non soggetto ad invecchiamento, potremo incontrare tutti coloro che sono vissuti prima di noi (si stimano 110 miliardi di esseri umani) e che verranno dopo di noi. Questa opportunità è automatica, non è soggetta a selezione all'ingresso da parte del demiurgo, per esempio gli agnostici, gli atei e i pastafariani non subiranno alcuna discriminazione rispetto ai credenti.
- stesso trattamento del caso precedente ma con selezione all'ingresso: vengono trasferite in altra dimensione ("paradiso") solo gli esseri umani che siano deceduti in assenza di malattie degenerative del cervello e dell'autocoscienza.
- stesso trattamento del caso precedente ma con ulteriore selezione all'ingresso: vengono trasferiti in paradiso solo uomini e donne vergini al momento del trapasso
- stesso paradiso ma con selezione all'ingresso: vengono trasferiti in paradiso solo maschi circoncisi.
- etc.
Come si vede la lista dei possibili esiti della nostra anima è pressoché infinita, si tratta di un esercizio mentale utile per comprendere che qualunque ipotesi metafisica ha pari dignità e dunque pari probabilità di essere vera o falsa.
Si noti come l'ipotesi 7 per un cristiano potrebbe non essere affatto peregrina: il demiurgo dei cristiani (Yahweh) si rivolge con obiettivo salvifico esclusivamente agli ebrei e tratta le donne in modo subalterno rispetto agli uomini (la donna è considerata una propaggine ancillare dell'uomo, derivando da una sua costola).
Inoltre gli intermediari ecclesiastici sono esclusivamente uomini (le donne hanno funzione solo ancillare, non interpretano la parola del demiurgo),
ne deriva che potrebbero salvarsi dalla morte terrena solo gli ebrei circoncisi.
Un approccio razionalista affronta il problema dell'esistenza dell'anima brandendo uno strumento filosofico chiamato "rasoio di Occam", il quale taglia come rami secchi tutte quelle ipotesi che appaiono troppo complesse o fantasiose, lasciando come unica superstite la prima ipotesi, la più semplice e logica da un punto di vista razionale e scientifico, a prescindere da quanto possa essere desiderabile da un essere umano ogni altra ipotesi di estensione eterna della propria autocoscienza.
Chi invece ha il disperato bisogno di credere ad una vita ultraterrena, può tranquillamente abbracciare l'ipotesi numero 4....
Aggiungo una considerazione finale che può essere utile per capire la propria personale posizione filosofica su questi temi.
Il fondamento concettuale dell'ateismo consiste nel ritenere che l'entità alla base dell'origine dell'universo sia priva di qualunque tipo di capacità proiettiva.
In altri termini data una catena di eventi A->B->C, la capacità proiettiva permette di prefigurare l'evento C ancora prima che si scateni l'evento A. Questa capacità, prerogativa delle forme di vita più evolute, permette l'atto creativo, ossia permette di scegliere quali eventi scatenare per poter dar compimento al progetto finalistico C, evento immaginato molto prima della sua concreta manifestazione fisica.
Dunque a rigore, un ateo può affermare di credere all'esistenza di un "dio", di un demiurgo, a patto di non attribuire a questa entità alcuna capacità di tipo proiettivo.
In questo senso lato, il "dio" dell'ateo si identifica nella natura stessa, con le sue regole e dinamiche evolutive dell'intero universo, in buona parte ancora misteriose...