Julius67
methos
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A me piace. Spero che non si trasformi in un nuovo Monti/amato con tasse e patrimoniali.
«Chi ha vinto le elezioni in Italia - ha detto Cottarelli - pensa evidentemente di spendere di più per suscitare una maggiore crescita economica, che permetta al Paese di star meglio e quindi alla fine anche di ridurre il suo debito pubblico. È un’aspirazione che posso capire, ma il fatto è che non c’è un Paese al mondo che sia mai riuscito a ridurre il debito spendendo di più e aumentando il deficit».
Dopo aver ricordato i calcoli dell’Osservatorio che dirige sul programma del nuovo Governo (sino a 120 miliardi di euro di nuovi impegni attraverso riduzione delle imposte e nuove spese, con una copertura sin qui di circa 0,5 miliardi), Cottarelli ha anche ribadito il rischio legato allo spaventarsi dei mercati, nei quali già nell’ultima settimana si è visto un aumento dello spread BTP-Bund di circa 50 punti. L’economista ex Fondo monetario ha inoltre ricordato che in presenza di eventuali shock esterni (ad esempio forte aumento del prezzo del petrolio o guerra dei dazi) l’economia italiana potrebbe subire una forte destabilizzazione, che renderebbe ancora più complicata la riduzione del debito.
In che modo la febbre dello spread può contagiare famiglie e imprese
Secondo Cottarelli il percorso migliore resta quello del congelamento della spesa pubblica per 3-4 anni, con un avanzo primario nei conti pubblici italiani in grado di passare dal 2% al 4% circa. Un aumento, quest’ultimo, che permetterebbe di procedere con una riduzione graduale ma significativa del debito pubblico italiano.
Cottarelli ha anche ribadito di esser contrario a misure come il reddito di cittadinanza come è stato sin qui espresso (con un costo di 19 miliardi), come la cancellazione di una parte del debito acquistato dal sistema Bce (impossibile legalmente e inutile sul piano pratico) o come i miniBot (che creerebbro una sorta di moneta parallela e andrebbero comunque ad aumentare il debito).
L’Analisi
Governo M5S-Lega, spread e debito frenano Mattarella su Conte
Scopri di più
L’economista ha pure ricordato che in ambienti Fmi è già stata ventilata la necessità di una imposta patrimoniale in Italia. «Un tipo di imposta che sarebbe meglio evitare, io sono per un aggiustamento graduale dei conti pubblici senza questo tipo di imposta, ma non bisogna andare troppo in là con l’indebitamento e il deficit, se no ci sarà chi tirerà fuori ancora l’argomento della patrimoniale», ha concluso Cottarelli.
«Chi ha vinto le elezioni in Italia - ha detto Cottarelli - pensa evidentemente di spendere di più per suscitare una maggiore crescita economica, che permetta al Paese di star meglio e quindi alla fine anche di ridurre il suo debito pubblico. È un’aspirazione che posso capire, ma il fatto è che non c’è un Paese al mondo che sia mai riuscito a ridurre il debito spendendo di più e aumentando il deficit».
Dopo aver ricordato i calcoli dell’Osservatorio che dirige sul programma del nuovo Governo (sino a 120 miliardi di euro di nuovi impegni attraverso riduzione delle imposte e nuove spese, con una copertura sin qui di circa 0,5 miliardi), Cottarelli ha anche ribadito il rischio legato allo spaventarsi dei mercati, nei quali già nell’ultima settimana si è visto un aumento dello spread BTP-Bund di circa 50 punti. L’economista ex Fondo monetario ha inoltre ricordato che in presenza di eventuali shock esterni (ad esempio forte aumento del prezzo del petrolio o guerra dei dazi) l’economia italiana potrebbe subire una forte destabilizzazione, che renderebbe ancora più complicata la riduzione del debito.
In che modo la febbre dello spread può contagiare famiglie e imprese
Secondo Cottarelli il percorso migliore resta quello del congelamento della spesa pubblica per 3-4 anni, con un avanzo primario nei conti pubblici italiani in grado di passare dal 2% al 4% circa. Un aumento, quest’ultimo, che permetterebbe di procedere con una riduzione graduale ma significativa del debito pubblico italiano.
Cottarelli ha anche ribadito di esser contrario a misure come il reddito di cittadinanza come è stato sin qui espresso (con un costo di 19 miliardi), come la cancellazione di una parte del debito acquistato dal sistema Bce (impossibile legalmente e inutile sul piano pratico) o come i miniBot (che creerebbro una sorta di moneta parallela e andrebbero comunque ad aumentare il debito).
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L’economista ha pure ricordato che in ambienti Fmi è già stata ventilata la necessità di una imposta patrimoniale in Italia. «Un tipo di imposta che sarebbe meglio evitare, io sono per un aggiustamento graduale dei conti pubblici senza questo tipo di imposta, ma non bisogna andare troppo in là con l’indebitamento e il deficit, se no ci sarà chi tirerà fuori ancora l’argomento della patrimoniale», ha concluso Cottarelli.