Mi spiace arne, ma stavolta non concordo affatto. Non c'è una regola precisa e questo covid19 circola oggi in modo difficilmente prevedibile in un Paese nel quale, a mio parere, saremo almeno qualche milionata ad averlo contratto. Per cui, oggi, l'unico dato che osservo (nella mia scarsissima conoscenza) è quello delle terapie intensive.
Ritengo anche che Campania, Liguria e Lazio, ove attualmente è più diffuso, si sia avuto, relativamente, un gran qulo ad averlo contratto ora che è più controllabile e delle cure di tipo immediato ci sono. E penso ancora, a distanza di tempo e con commozione, a cosa possano aver tremendamente provato gli abitanti di una provincia (Bergamo) quando, per prima in Occidente, arrivò loro addosso questa bestia sconosciuta e, al tempo, apparentemente senza rimedio.
No arne, non ci vedo regole precise, men che meno nei flussi nord/sud. Qui in Sicilia, al culmine del contagio (marzo/maggio) ci fu la "calata" dei 60.000. Eppure non successe niente di che. Sul finire di settembre invece circola anche qui e, se fossero stati i vacanzieri, avremmo già avuto i picchi a giugno, luglio e agosto. E invece così non è stato.
Possiamo solo augurarci che sia in qualche modo governabile sta bestia, ed usare tutti le opportune precauzioni, come, bene o male, in tutta Italia stiamo facendo.
Per il resto, come detto, siamo sotto questo cielo. E speriamo passi presto. Per tutti.