CREVAL parte10: quale futuro con i francesi dietro l'angolo?

OK!

Credito Valtellinese - 2Q leggermente migliore delle attese a livello operativo grazie ai costi
07/08/2017 11:35 EQ
A livello operativo, Creval evidenzia una piccola sorpresa positiva grazie ai costi, mentre i ricavi core sono sostanzialmente allineati alle previsioni.
Sotto la linea operativa €50mn di maggiori LLPs dovuti alla contabilizzazione nel 2Q della perdita di €44 mn dovuta alla cessione delle tranche mezzanina e junior della cartolarizzazione Elrond avvenuta il 13 luglio.
CET1 10.5% vs 10.6% atteso. Col completamento dell`operazione Elrond a luglio il CET1 risale a 10.8%.
- Net Interest Income: €99.1 mn (-4.4% YoY) vs €99.7 mn attesi.
- Total income: €180.8 mn (-13.3% YoY) vs €179.7 mn attesi.
- Operating profit: €55.6 mn (-29.2% YoY) vs €52.4 mn attesi.
- Net income reported: €-197.1 mn vs €-147.6 mn attesi.
- NIM (bps): 159 vs 164 attesi.
- LLPs (bps): 678.4 vs 544 attesi.

Nel 2017 abbiamo incorporato nel modello i costi straordinari emersi nel 2Q17. L`utile 2018 migliora da € 21 mn a € 26 mn per effetto del buon lavoro sui costi.
Target invariato a € 4.7.

BUY con Target Price 4.7
 
Ultima modifica:
RIBADISCO ulteriori benefici arriveranno con l' approvazione dei modelli di rating interni.
 
Credo secondo semestre 2017 entro la fine dell' annoOK!OK!OK!OK!
 
Ultima modifica:
L'approvazione dei modelli interni non dipende solo da Creval. Se non ricordo male Salvetti in un'ultima intervita diceva primo trimestre 2018.
 
......MENO MALE CHE I CONTI DEL SEMESTRE NON ERANO UN GRAN CHE......................:confused::confused::p:p
 
Ultima modifica:
Sta partendo verso i 5 euro, che raggiungerà entro poche settimane!
 
Venduto a 4,06 stamane...sotto il consensus e sta cessa sale. Vai a capire...

Mai lasciarsi condizionare dal mercato, che soprattutto in certe fasi dell'anno (estate) e' totalmente manovrato dalla speculazione professionale...
 

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OK!

Credito Valtellinese - 2Q leggermente migliore delle attese a livello operativo grazie ai costi
07/08/2017 11:35 EQ
A livello operativo, Creval evidenzia una piccola sorpresa positiva grazie ai costi, mentre i ricavi core sono sostanzialmente allineati alle previsioni.
Sotto la linea operativa €50mn di maggiori LLPs dovuti alla contabilizzazione nel 2Q della perdita di €44 mn dovuta alla cessione delle tranche mezzanina e junior della cartolarizzazione Elrond avvenuta il 13 luglio.
CET1 10.5% vs 10.6% atteso. Col completamento dell`operazione Elrond a luglio il CET1 risale a 10.8%.
- Net Interest Income: €99.1 mn (-4.4% YoY) vs €99.7 mn attesi.
- Total income: €180.8 mn (-13.3% YoY) vs €179.7 mn attesi.
- Operating profit: €55.6 mn (-29.2% YoY) vs €52.4 mn attesi.
- Net income reported: €-197.1 mn vs €-147.6 mn attesi.
- NIM (bps): 159 vs 164 attesi.
- LLPs (bps): 678.4 vs 544 attesi.

Nel 2017 abbiamo incorporato nel modello i costi straordinari emersi nel 2Q17. L`utile 2018 migliora da € 21 mn a € 26 mn per effetto del buon lavoro sui costi.
Target invariato a € 4.7.

BUY con Target Price 4.7

Operating income
consensus Blomberg: 184M
valore: 180,776M

Profit (Loss) for the period
consensus Blomberg: -83,5M
valore: -197,86M

Il cda di Creval si riunirà domani per approvare i conti del secondo trimestre 2017.

Sulla base del consensus fornito da Bloomberg, nel periodo aprile-giugno, il margine di intermediazione consolidato di Creval dovrebbe attestarsi a 184 milioni, in calo dell’11,9% rispetto ai 208,9 milioni del secondo trimestre dell’anno precedente.

E’ attesa una perdita netta di 83,5 milioni (utile di 14,1 milioni nel pari periodo 2016) in relazione alle attese minusvalenze legate alle recente cessione di 1,4 miliardi di npl.

Mai lasciarsi condizionare dal mercato, che soprattutto in certe fasi dell'anno (estate) e' totalmente manovrato dalla speculazione professionale...


Prima i dati erano sotto le attese e poi invece migliori delle attese.. mi sembra che ci prendano per il c..
 
da Milano Finanza

Creval, il mercato premia il buon lavoro sui costi
Assimilata la perdita semestrale a causa degli accantonamenti, gli analisti hanno apprezzato gli oneri operativi, scesi del 2% a 256 mln di euro. Il Cet1 sotto l'11% lascia uno spazio limitato per la cessione di crediti deteriorati nel breve, ma Banca Imi conferma buy sul titolo

di Francesca Gerosa


Credito Valtellinese

Buono spunto al rialzo (+1,15% a 4,208 euro) a Piazza Affari per il titolo Credito Valtellinese , nonostante il semestre in perdita a causa degli accantonamenti. La banca ha, infatti, chiuso il primo semestre dell'anno con una perdita di 195 milioni di euro, contro un utile di 19 milioni nello stesso periodo del 2016. Sul risultato hanno inciso le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti e altre attività finanziarie per 369 milioni di euro, di cui 229 milioni per l'operazione di cartolarizzazione "Elrond" riguardante un portafoglio di 1,4 miliardi di euro.

In più è stata svalutata la quota nel fondo Atlante per 31 milioni. In realtà, il mercato premia il buon lavoro sui costi. Gli oneri operativi sono, infatti, scesi del 2% a 256 milioni di euro con spese per il personale pari a 134 milioni di euro (146 milioni nel primo semestre 2016) e comprendono anche una componente positiva pari a 7,5 milioni di euro, quale contributo degli oneri per l'attivazione del Fondo di solidarietà, introdotto nella Legge di Bilancio 2017 (contributo Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego).

Tra gli altri dati di bilancio, il margine di interesse si è attestato a 199 milioni di euro, in riduzione del 5,8% rispetto a 211 milioni di euro del primo semestre 2016, ma in sostanziale tenuta rispetto al primo trimestre del 2017, e le commissioni nette hanno raggiunto quota 142 milioni di euro, +4,4% su base annua e +10% sul primo trimestre 2017, i crediti verso la clientela sono stati pari a 16,9 miliardi (16,7 a dicembre) con crediti deteriorati per 2,4 miliardi contro i 3,2 miliardi di fine dicembre 2016. Mentre le sofferenze nette sono state pari a 0,6 miliardi con una copertura del 61%. Gli indicatori patrimoniali hanno mostrato un Cet1 ratio al 10,8%, un Tier1 ratio al 10,8% e un Total capital ratio al 12,8%.

"A livello operativo Creval ha evidenziato una piccola sorpresa positiva grazie ai costi, mentre i ricavi core sono sostanzialmente allineati alle previsioni", hanno commentato stamani gli analisti di Equita, facendo riferimento ai conti del solo secondo trimestre (perdita netta di 197 milioni di euro contro la stima del consenso Factset a -1 milione e ricavi totali a 181 milioni spinti dalle commissioni, +9% anno su anno) e incorporando nel loro modello i costi straordinari emersi nel secondo trimestre 2017.

"L'utile 2018 è stato migliorato da 21 a 26 milioni di euro (-180 milioni la perdita stimata per quest'anno, quasi più che dimezzata rispetto ai -333 milioni del 2016, ndr) per effetto del buon lavoro sui costi. Il target price sul titolo Creval resta però invariato a 4,7 euro", offrendo un potenziale upside dell'11,9% rispetto al prezzo attuale il rating della sim resta buy. Anche Banca Imi ha ribadito lo stesso giudizio (target prce a 4,1 euro), confermando che i risultati operativi sono stati leggermente migliori del previsto grazie alle maggiori commissioni.

Tuttavia, "il Cet 1 al di sotto dell'11% sembra piuttosto tirato, lasciando uno spazio limitato ad altre importanti cessioni di prestiti in sofferenza nel breve termine. Comunque, ci aspettiamo un ulteriore de-risking della banca, condizionato dall'approvazione dei modelli Airb che il management prevede vengano convalidati alla fine dell'anno e dalle partnership nell'attività di bancassurance attese nel terzo o quarto trimestre di quest'anno", hanno precisato a Banca Imi.

COSI' MI PARE ABBASTANZA CHIARO.OK!OK!
 
da Milano Finanza

Creval, il mercato premia il buon lavoro sui costi
Assimilata la perdita semestrale a causa degli accantonamenti, gli analisti hanno apprezzato gli oneri operativi, scesi del 2% a 256 mln di euro. Il Cet1 sotto l'11% lascia uno spazio limitato per la cessione di crediti deteriorati nel breve, ma Banca Imi conferma buy sul titolo

di Francesca Gerosa


Credito Valtellinese

Buono spunto al rialzo (+1,15% a 4,208 euro) a Piazza Affari per il titolo Credito Valtellinese , nonostante il semestre in perdita a causa degli accantonamenti. La banca ha, infatti, chiuso il primo semestre dell'anno con una perdita di 195 milioni di euro, contro un utile di 19 milioni nello stesso periodo del 2016. Sul risultato hanno inciso le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti e altre attività finanziarie per 369 milioni di euro, di cui 229 milioni per l'operazione di cartolarizzazione "Elrond" riguardante un portafoglio di 1,4 miliardi di euro.

In più è stata svalutata la quota nel fondo Atlante per 31 milioni. In realtà, il mercato premia il buon lavoro sui costi. Gli oneri operativi sono, infatti, scesi del 2% a 256 milioni di euro con spese per il personale pari a 134 milioni di euro (146 milioni nel primo semestre 2016) e comprendono anche una componente positiva pari a 7,5 milioni di euro, quale contributo degli oneri per l'attivazione del Fondo di solidarietà, introdotto nella Legge di Bilancio 2017 (contributo Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego).

Tra gli altri dati di bilancio, il margine di interesse si è attestato a 199 milioni di euro, in riduzione del 5,8% rispetto a 211 milioni di euro del primo semestre 2016, ma in sostanziale tenuta rispetto al primo trimestre del 2017, e le commissioni nette hanno raggiunto quota 142 milioni di euro, +4,4% su base annua e +10% sul primo trimestre 2017, i crediti verso la clientela sono stati pari a 16,9 miliardi (16,7 a dicembre) con crediti deteriorati per 2,4 miliardi contro i 3,2 miliardi di fine dicembre 2016. Mentre le sofferenze nette sono state pari a 0,6 miliardi con una copertura del 61%. Gli indicatori patrimoniali hanno mostrato un Cet1 ratio al 10,8%, un Tier1 ratio al 10,8% e un Total capital ratio al 12,8%.

"A livello operativo Creval ha evidenziato una piccola sorpresa positiva grazie ai costi, mentre i ricavi core sono sostanzialmente allineati alle previsioni", hanno commentato stamani gli analisti di Equita, facendo riferimento ai conti del solo secondo trimestre (perdita netta di 197 milioni di euro contro la stima del consenso Factset a -1 milione e ricavi totali a 181 milioni spinti dalle commissioni, +9% anno su anno) e incorporando nel loro modello i costi straordinari emersi nel secondo trimestre 2017.

"L'utile 2018 è stato migliorato da 21 a 26 milioni di euro (-180 milioni la perdita stimata per quest'anno, quasi più che dimezzata rispetto ai -333 milioni del 2016, ndr) per effetto del buon lavoro sui costi. Il target price sul titolo Creval resta però invariato a 4,7 euro", offrendo un potenziale upside dell'11,9% rispetto al prezzo attuale il rating della sim resta buy. Anche Banca Imi ha ribadito lo stesso giudizio (target prce a 4,1 euro), confermando che i risultati operativi sono stati leggermente migliori del previsto grazie alle maggiori commissioni.

Tuttavia, "il Cet 1 al di sotto dell'11% sembra piuttosto tirato, lasciando uno spazio limitato ad altre importanti cessioni di prestiti in sofferenza nel breve termine. Comunque, ci aspettiamo un ulteriore de-risking della banca, condizionato dall'approvazione dei modelli Airb che il management prevede vengano convalidati alla fine dell'anno e dalle partnership nell'attività di bancassurance attese nel terzo o quarto trimestre di quest'anno", hanno precisato a Banca Imi.

COSI' MI PARE ABBASTANZA CHIARO.OK!OK!

chiaro cosa??????
 
....................che la riduzione dei costi da risultati e che, con la validazione dei modelli airb la situazione migliorera' ulteriormente.
Io aggiungerei che una magiore aggressivita' commerciale non guasterebbe, ma credo di averlo gia' scritto 500 volte..........
 
Ultima modifica:
....................che la riduzione dei costi da risultati e che, con la validazione dei modelli airb la situazione migliorera' ulteriormente.
Io aggiungerei che una magiore aggressivita' commerciale non guasterebbe, ma credo di averlo gia' scritto 500 volte..........

maggiore aggressivita' commerciale??????

riduzione dei costi???quante filiali vogliono chiudere????
quante persone riusciranno a lasciare a casa????

la diaspora di clienti buoni e' finita o no???
 
maggiore aggressivita' commerciale??????

riduzione dei costi???quante filiali vogliono chiudere????
quante persone riusciranno a lasciare a casa????

la diaspora di clienti buoni e' finita o no???

Ancora cn la diaspora inesistente?
 
Maggiore aggressivita' commerciale = andare a cercare i clienti anziche' aspettarli in filiale, magari facendoli andare a visitare da quelli che oggi si lamenano perche' in filiale non entra piu' nessuno..............
La riduzione dei costi e' dichiarata
il numero delle filiali da chiudere e' dichiarato ( mi pare )
il numero dei dipendenti che hanno avuto accesso al fondo esuberi e' dichiarato
i clienti buoni vanno e vengono in considerazione della campagna acquisti che si vuole fare con i manager del private dei concorrenti, che vuole dire andare a " comprare " i fatturati da chi li gestisce
 
nel frattempo un -4%..

da 4,36 di ieri a mezzogiorno si è scesi all'attuale 4,12.
 
Maggiore aggressivita' commerciale = andare a cercare i clienti anziche' aspettarli in filiale, magari facendoli andare a visitare da quelli che oggi si lamenano perche' in filiale non entra piu' nessuno..............
La riduzione dei costi e' dichiarata
il numero delle filiali da chiudere e' dichiarato ( mi pare )
il numero dei dipendenti che hanno avuto accesso al fondo esuberi e' dichiarato
i clienti buoni vanno e vengono in considerazione della campagna acquisti che si vuole fare con i manager del private dei concorrenti, che vuole dire andare a " comprare " i fatturati da chi li gestisce

i tassi che il Creval offre nn sono vantaggiosi rispetto a Banca Intesa e Ubi le 2 banche che van x la maggiore......

i clienti buoni sara' dura tenerli se nn cambiano registro......
 
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