Cripto e dichiarazione dei redditi (vol. V)

se non sbaglio nella contabilità normale (intendo per il lavoro) le tasse si calcolano stimate sull'anno precedente.
per l'anno in corso a giugno paghi il 40% di tale stima, e a novembre il 60%. essendo una stima a giugno dell'anno successivo chiudi l'anno precedente con il saldo. e cosi via.
forse è ugale per le cripto? non ho visto ancora il video.
Mi questo incasinerà tutto un botto, tra saldo e acconti. Se il primo anno diciamo abbiamo conti più o meno precisi, tracciando un punto da dove partire e non essendoci pregressi, l'anno successivo sarà un bagno di sangue.
 
Mi questo incasinerà tutto un botto, tra saldo e acconti. Se il primo anno diciamo abbiamo conti più o meno precisi, tracciando un punto da dove partire e non essendoci pregressi, l'anno successivo sarà un bagno di sangue.
Se il tuo exchange fa da sostituto d'imposta sei a posto, si occupano di tutto loro
 
Commento questo articolo “verificato” (Tasse Criptovalute: Dichiarazione Redditi Crypto 2024 [Guida Completa] - MoneyViz), come ci tengono a rimarcare. Contiene diversi spunti interessanti, il principale dei quali è l’interpretazione di quei 2K.

1) Si dice che, tra gli altri, sono redditi da cripto-attività i

Proventi derivanti dalla detenzione (a titolo di esempio Airdrop, Faucet, proventi da Play to Earn, Earn vari)

Non mi pare corretto.
Airdrop non è provento da detenzione, è una donazione di cui non si ha il prezzo di carico del donante, o più semplicemente è qualcosa che mi entra a costo zero, come accade per vendite di cui non riesco a ricostruire e provare il costo pagato a suo tempo.
Faucet, a maggior ragione.
Il Play to Earn genera redditi da lavoro occasionale, quindi andrebbe nell’imponibile irpef.
Da notare che inspiegabilmente tra i proventi derivanti da detenzione non mette le rendite da staking o da prestito.


2) Il punto più interessante riguarda l’interpretazione di quei 2K per l’imposta sul capital gain da CA:

La circolare 30/E del 27 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate nel riferirsi alle plusvalenze aveva indicato i 2.000 euro come una franchigia senza tuttavia aggiungere alcuna spiegazione o esempio nonostante una palese contraddizione rispetto a quanto lasciva intendere la Legge di Bilancio

Accidenti, l’AdE contraddice la legge, e lo fa in maniera palese!! Secondo l’articolista la circolare contraddice A) il testo di legge e B) le istruzioni di compilazione della dichiarazione dei redditi.
Innanzitutto, come non far notare che le istruzioni le scrive lo stesso ente, l’AdE, che ha scritto la circolare che si accusa di aver palesemente sbagliato. Se davvero la circolare sbaglia e le istruzioni no, l’AdE sarebbe in contraddizioni con se stessa, prima che con la legge.
La questione in gioco è semplice da capire: se faccio 2K di plus non sono tassato ma se faccio 2100 sono tassato su 100 o su 2100? Nel primo caso siamo di fronte a una franchigia, nel secondo a un soglia. Secondo l’articolista la legge e le istruzioni dicono soglia, la circolare sbaglia dicendo franchigia.
Ricordiamo quindi il testo di legge, dove compaiono questi famigerati 2K:

c-sexies) le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività, comunque denominate, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo d’imposta.

9-bis) Le plusvalenze di cui alla lettera c-sexies) del comma 1 dell’articolo 67 sono costituite dalla differenza tra il corrispettivo percepito ovvero il valore normale delle cripto-attività permutate e il costo o il valore di acquisto. Le plusvalenze di cui al primo periodo sono sommate algebricamente alle relative minusvalenze; se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2.000 euro, l’eccedenza è riportata in deduzione integralmente dall’ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi.


È il trattamento delle minus che ci dà forti indizi di come interpretare la questione, infatti dal c.9-bis all’art. 68 leggiamo che (attenzione ai segni di disuguaglianza!):
se MINUS - PLUS ≤2K, le MINUS non si conservano per gli anni successivi;
se MINUS - PLUS >2K, le MINUS si conservano.
Il testo dice “se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2.000 euro, l’eccedenza è riportata in deduzione integralmente dall’ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi”: cosa è l'eccedenza? a) l'eccedenza delle minus sulle plus, o b) l'eccedenza delle minus su 2K? Se (a), allora è una soglia; se (b), allora è una franchigia.
Beh, abbiamo, sebbene non certezza, perlomeno forti motivi di capire che si tratta di una franchigia dal semplice osservare l’asimmetria che ne deriverebbe se invece fosse una soglia. Non c’è nessuna asimmetria se si tratta di franchigia: con 2K di plus tassi 2K-2K, con 2K di minus conservi 2K-2K. Se fosse una soglia invece ci sarebbe una asimmetria: con 2K di plus tassi 2K, con 2K di minus NON conservi niente. Se questo avvenisse, sorgerebbero notevoli storture fiscali. Immaginate di comprare qualcosa il primo anno e di chiudere l’anno con una perdita realizzata di 2K, poi di ricomprare subito all’inizio del secondo anno e di chiuderlo con esattamente un gain di 2K, ne consegue che nell’arco di due anni, nonostante siate andati in pareggio finanziario, avete subito una tassazione di 520 euro.


Veniamo alla circolare: non serve commentarla perché è chiarissima, nelle parole e nell’esempio:

La disposizione prevede una soglia (franchigia) minima pari a euro 2.000, da calcolare complessivamente nel medesimo periodo d’imposta.
[...]
Per espressa previsione, tenuto conto della franchigia di euro 2.000 e, in ogni caso, della compensazione di plusvalenze e minusvalenze, è utilizzabile in compensazione l’eventuale minusvalenza che eccede detta soglia nei quattro periodi d’imposta successivi. Ad esempio nella ipotesi di minusvalenze derivanti dalla cessione di bitcoin nel periodo d’imposta 2023 pari a euro 2.500. Solo l’eccedenza di euro 500 può essere portata in deduzione di redditi diversi di cui alla lettera c-sexies realizzati nei periodi d’imposta successivi.



Vediamo ora le istruzioni 2024 al quadro RT. La parte sulle CA inizia così:

Questa sezione deve essere compilata per dichiarare le plusvalenze e gli altri proventi, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo d’imposta

Innanzitutto, da questo incipit si intenderebbe che del quadro in questione non te ne devi affatto curare se stai sotto i 2K, ovvero non devi compilarlo, ciò indipendentemente dalla questione franchigia o soglia (questione che è rilevante solo sopra i 2K).
Ma nel rigo 33, dove in automatico il software di compilazione calcola le plus/minus abbiamo una sorpresa:

Nel rigo RT33, colonna 2, indicare la differenza tra l’importo indicato nel rigo RT31 [ricavo] e l’importo di rigo RT32 [costo], colonna 2, se positiva. Tale differenza deve essere non inferiore a 2.000 euro.
Se il risultato è negativo per un importo superiore a 2.000 euro riportare tale importo nella colonna 1 e la colonna 2 non va compilata. Le minusvalenze sono riportate in deduzione integralmente dall’ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi, ma non oltre il quarto, e vanno indicate nel rigo RT94, colonna 5.
Tali minusvalenze non possono essere portate in diminuzione delle plusvalenze indicate nelle altre sezioni del presente quadro
.

Qui si dicono due cosi importanti: la prima è che non può mai accadere che risulti una plus sotto i 2K (quindi, non è una franchigia), e la seconda è che se si ha una minus sopra 2K, si riporta esattamente quella minus, non MINUS-2K (quindi, non è una franchigia)


Vediamo, infine, il punto d’arrivo di tutti gli sforzi interpretativi: le specifiche tecniche del SW di compilazione dell’AdE. In ultima analisi è qui che si fanno i calcoli, quindi l’ultima parola spetta proprio al SW, a torto o a ragione, che interpreti erroneamente o correttamente il testo di legge:
Nel rigo RT33 si fanno questi calcoli:

Calcolare A = RT031001 - RT032002.
Se la casella del campo RT032001 non è barrata
Se A è minore di zero (minusvalenza):
RT033002 = 0;

se il valore assoluto di A è maggiore a 2.000:
RT033001 = A
, altrimenti RT033001 = 0
Se A è maggiore di zero o uguale a zero (plusavalenza):
RT033001 = 0;

se A è maggiore di 2.000, RT033002 = A, altrimenti
RT033002 = 0


Dove RT031001 - RT032002 è la differenza tra ricavo e costo, RT033001 è il campo minusvalenza, RT033002 quello plusvalenza.
Conclusioni: il SW calcola proprio una soglia, contraddicendo la circolare AdE.


3) Riguardo al bollo e al credito d’imposta in RW:

Viene introdotta la colonna 12 anche per le criptoattività con lo scopo di riportare i valori delle imposte patrimoniali già versate nelle casse dello Stato (come ad esempio nel caso di Binance)
[...]
È nostra opinione che in colonna 12 possa essere indicato quanto già trattenuto come nel caso dell’Exchange Binance


Sarebbe la cosa più semplice ma non pare corretto: lì va una eventuale patrimoniale pagata allo stato estero. Quindi, lì non va messo il bollo che l'intermediario ha eventualmente applicato, perché le CA detenute, anche se all'estero, ma attraverso un intermediario residente, sono a tutti gli effetti considerate detenute in Italia e per l'appunto soggette a bollo, non a imposta sulle CA. Quindi, in breve, il bollo NON va messo lì come credito perché il bollo NON è una patrimoniale richiesta dallo stato estero.


4) Chiudo con un’ultima osservazione.

I contribuenti soggetti al solo obbligo di monitoraggio (Quadro RW) potranno calcolare le imposte sulle attività estere di natura finanziaria direttamente nel Quadro W del proprio 730

Se devi solo monitorare, non hai nessuna imposta da calcolare, devi, per l’appunto solo monitorare, ovvero far sapere cosa custodisci all’estero! Do per scontato che un articolo “verificato” conosca la doppia funzione del quadro RW e la differenza tra monitorare e liquidare l’ivafe/ivie/imposta sulle CA, quindi farò finta di non aver letto quella frase.
 
Ultima modifica:
Gentilissimo @rodrig11 ti chiedo un parere ad una sintesi del monitoraggio; magari può essere utile a tutti. Se possiamo farlo in excel ti do una mano.

Ipotizzo al quadro W1 ci metto BINANCE al W2 ci metto BITPANDA (il primo bollo pagato da loro, il secondo no dovrò farlo io)

W1 (Binance)
Rigo 1: 1
Rigo 2: VUOTO
Rigo 3: 21 ( ex 14)
Rigo 4: VUOTO
Rigo 5: 100
Rigo 6: 1
Rigo 7: Saldo al 31.12.2022 + bonifici verso Binance 2023
Rigo 8: Saldo al 31.12.2023 (bonifici in uscita da Binance 2023???)
Rigo 9 - 10 - 11- 12 - 13 - 14 - 15: VUOTI
Rigo 16: BARRO (prima era rigo 20 ora diventato 16)
Rigo 17 - 18 - 19 -20: VUOTI

W2 (Bitpanda)
Rigo 1: 1
Rigo 2: VUOTO
Rigo 3: 21
Rigo 4: VUOTO
Rigo 5: 100
Rigo 6: 1
Rigo 7: Saldo al 31.12.2022 + bonifici verso Bitpanda 2023
Rigo 8: Saldo al 31.12.2023 (bonifici in uscita da Bitpanda 2023???)
Rigo 9: VUOTO
Rigo 10: 365
Rigo 11: IVIE * postilla sotto non so cosa vuol dire
Rigo 12: CREDITO D'IMPOSTA * postilla sotto non so cosa vuol dire (scrivere direttamente lo 0,2%? esempio 10€ che devo pagare o il saldo esattamente come al rigo 8?)
Rigo 13: PRESUMO VUOTO
RIGO 14: SOLO SE C'E' DA PAGARE RT?
RIGO 15: NON SO
Rigo 16: VUOTO
Rigo 17 - 18 - 19 -20: VUOTI




*dalla guida per i righi 7 e 8 siamo sempre lì: nella colonna 7 (Valore iniziale) indicare il valore all’inizio del periodo d’imposta o al primo giorno di detenzione dell’attività; nella colonna 8 (Valore finale) indicare il valore al termine del periodo di imposta ovvero al termine del periodo di detenzione dell’attività. Per i conti correnti e libretti di risparmio va indicato il valore medio di giacenza;

* nella colonna 11 (Mesi IVIE) indicare il numero di mesi di possesso per i beni per i quali è dovuta l’IVIE; si considerano i mesi in cui il possesso è durato almeno 15 giorni (il campo è da compilare solo nel caso in cui sia dovuta l’IVIE);

* nella colonna 12 (Credito d’imposta) riportare il credito d’imposta pari al valore dell’imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è
situato l’immobile o prodotto finanziario nonché cripto attività. L’importo indicato in questa colonna non può comunque essere superiore all’ammontare dell’imposta dovuta;





Schermata 2024-03-12 alle 19.10.32.png
 
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Gentilissimo @rodrig11 ti chiedo un parere ad una sintesi del monitoraggio; magari può essere utile a tutti. Se possiamo farlo in excel ti do una mano.

Ipotizzo al quadro W1 ci metto BINANCE al W2 ci metto BITPANDA (il primo bollo pagato da loro, il secondo no dovrò farlo io)

W1 (Binance)
Rigo 1: 1
Rigo 2: VUOTO
Rigo 3: 14
Rigo 4: VUOTO
Rigo 5: 100
Rigo 6: 1
Rigo 7: Saldo al 31.12.2022 + bonifici verso Binance 2023
Rigo 8: Saldo al 31.12.2023 (bonifici in uscita da Binance 2023???)
Rigo 9 - 10 - 11- 12 - 13 - 14 - 15: VUOTI
Rigo 16: BARRO (prima era rigo 20 ora diventato 16)
Rigo 17 - 18 - 19 -20: VUOTI

W2 (Bitpanda)
Rigo 1: 1
Rigo 2: VUOTO
Rigo 3: 14
Rigo 4: VUOTO
Rigo 5: 100
Rigo 6: 1
Rigo 7: Saldo al 31.12.2022 + bonifici verso Bitpanda 2023
Rigo 8: Saldo al 31.12.2023 (bonifici in uscita da Bitpanda 2023???)
Rigo 9: VUOTO
Rigo 10: 365
Rigo 11: IVIE * postilla sotto non so cosa vuol dire
Rigo 12: CREDITO D'IMPOSTA * postilla sotto non so cosa vuol dire (scrivere direttamente lo 0,2%? esempio 10€ che devo pagare o il saldo esattamente come al rigo 8?)
Rigo 13: PRESUMO VUOTO
RIGO 14: SOLO SE C'E' DA PAGARE RT?
RIGO 15: NON SO
Rigo 16: VUOTO
Rigo 17 - 18 - 19 -20: VUOTI




*dalla guida per i righi 7 e 8 siamo sempre lì: nella colonna 7 (Valore iniziale) indicare il valore all’inizio del periodo d’imposta o al primo giorno di detenzione dell’attività; nella colonna 8 (Valore finale) indicare il valore al termine del periodo di imposta ovvero al termine del periodo di detenzione dell’attività. Per i conti correnti e libretti di risparmio va indicato il valore medio di giacenza;

* nella colonna 11 (Mesi IVIE) indicare il numero di mesi di possesso per i beni per i quali è dovuta l’IVIE; si considerano i mesi in cui il possesso è durato almeno 15 giorni (il campo è da compilare solo nel caso in cui sia dovuta l’IVIE);

* nella colonna 12 (Credito d’imposta) riportare il credito d’imposta pari al valore dell’imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è
situato l’immobile o prodotto finanziario nonché cripto attività. L’importo indicato in questa colonna non può comunque essere superiore all’ammontare dell’imposta dovuta;





Vedi l'allegato 2995195
nella colonna 3 va messo codice 21 da quest'anno.
 
Gentilissimo @rodrig11 ti chiedo un parere ad una sintesi del monitoraggio; magari può essere utile a tutti. Se possiamo farlo in excel ti do una mano.

Ipotizzo al quadro W1 ci metto BINANCE al W2 ci metto BITPANDA (il primo bollo pagato da loro, il secondo no dovrò farlo io)

W1 (Binance)
Rigo 1: 1
Rigo 2: VUOTO
Rigo 3: 21 ( ex 14)
Rigo 4: VUOTO
Rigo 5: 100
Rigo 6: 1
Rigo 7: Saldo al 31.12.2022 + bonifici verso Binance 2023
Rigo 8: Saldo al 31.12.2023 (bonifici in uscita da Binance 2023???)
Rigo 9 - 10 - 11- 12 - 13 - 14 - 15: VUOTI
Rigo 16: BARRO (prima era rigo 20 ora diventato 16)
Rigo 17 - 18 - 19 -20: VUOTI

W2 (Bitpanda)
Rigo 1: 1
Rigo 2: VUOTO
Rigo 3: 21
Rigo 4: VUOTO
Rigo 5: 100
Rigo 6: 1
Rigo 7: Saldo al 31.12.2022 + bonifici verso Bitpanda 2023
Rigo 8: Saldo al 31.12.2023 (bonifici in uscita da Bitpanda 2023???)
Rigo 9: VUOTO
Rigo 10: 365
Rigo 11: IVIE * postilla sotto non so cosa vuol dire
Rigo 12: CREDITO D'IMPOSTA * postilla sotto non so cosa vuol dire (scrivere direttamente lo 0,2%? esempio 10€ che devo pagare o il saldo esattamente come al rigo 8?)
Rigo 13: PRESUMO VUOTO
RIGO 14: SOLO SE C'E' DA PAGARE RT?
RIGO 15: NON SO
Rigo 16: VUOTO
Rigo 17 - 18 - 19 -20: VUOTI




*dalla guida per i righi 7 e 8 siamo sempre lì: nella colonna 7 (Valore iniziale) indicare il valore all’inizio del periodo d’imposta o al primo giorno di detenzione dell’attività; nella colonna 8 (Valore finale) indicare il valore al termine del periodo di imposta ovvero al termine del periodo di detenzione dell’attività. Per i conti correnti e libretti di risparmio va indicato il valore medio di giacenza;

* nella colonna 11 (Mesi IVIE) indicare il numero di mesi di possesso per i beni per i quali è dovuta l’IVIE; si considerano i mesi in cui il possesso è durato almeno 15 giorni (il campo è da compilare solo nel caso in cui sia dovuta l’IVIE);

* nella colonna 12 (Credito d’imposta) riportare il credito d’imposta pari al valore dell’imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è
situato l’immobile o prodotto finanziario nonché cripto attività. L’importo indicato in questa colonna non può comunque essere superiore all’ammontare dell’imposta dovuta;





Vedi l'allegato 2995195
ciao, deve essere aggiornato perché hanno cambiato layout, ma intanto puoi vedere Foglio compilazione qudro RW per le crypto
poi magari, se c'é qualcosa di specifico per il quadro W diverso da RW, lo faccio anche per il 730.
c'é tempo a sufficienza ancora, non capisco la fibrillazione delle ultime settimane in questa e quell'altra discussione, cmq sì lo faccio
 
ciao, deve essere aggiornato perché hanno cambiato layout, ma intanto puoi vedere Foglio compilazione qudro RW per le crypto
poi magari, se c'é qualcosa di specifico per il quadro W diverso da RW, lo faccio anche per il 730.
c'é tempo a sufficienza ancora, non capisco la fibrillazione delle ultime settimane in questa e quell'altra discussione, cmq sì lo faccio
Ti ringrazio io mi sono fatto una sorta di fac-simile con altre pagine dove ci sono i saldi insomma. Magari da qui se può servire andiamo ad includere le voci standard o quelle da modificare
 

Allegati

  • Screenshot_2024-03-12-22-35-19-46_1843fd3f74f49144123f76a000cd5e7e.jpg
    Screenshot_2024-03-12-22-35-19-46_1843fd3f74f49144123f76a000cd5e7e.jpg
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se non sbaglio nella contabilità normale (intendo per il lavoro) le tasse si calcolano stimate sull'anno precedente.
[...]
forse è ugale per le cripto?
Nelle dichiarazioni dei redditi, gli acconti si calcolano stimati sull'anno precedente.

Questo però sarebbe assurdo se applicato alle cripto! Perché non si tratta di redditi dove c'è un flusso più o meno costante (tranne in apertura / chiusura attività), ma di cicli con anni di acquisti / holding (dove non realizzi plusvalenze) e momenti di cashout (dove se azzecchi il periodo hai un botto di plus).
Se nel 2024 vendo tutte le mie cripto dopo l'halving, nel 2025 dichiarerò $$$ di plus e ci pagherò le tasse. Ma sarebbe assurdo pagarci sopra anche gli acconti per l'anno successivo, come se ogni anno facessi lo stesso cashout!!! (che mi piacerebbe pure :D ma non succede).

Mi auguro che chi scrive la legge - ed il software Redditi - si renda conto di ciò, altrimenti prevedo dolori e contestazioni riguardo gli acconti. :(
 
Scusate che cè ancora un pò di confusione in giro con lo scambio/permute di cripto di certe categorie. Un commercialista dice cosi, l altro lo nega e dice una cosa completamente diversa.
Allora sull ultimo video di Moneyviz hanno specificato in dettaglio, che i nostri stable coins come USDT, USDC, ecc. NON sono considerate e money token EMT, perchè non sono state autorizzate ufficialmente dall unione europea (EVA), quindi NON é fiscalmente rilevante quando si vendono I BTC, ETH, MATIC, ecc. in USDT secondo loro.
Invece Cryptobooks dice che fanno parte dei EMT e quindi si devono pagare le tasse.

Poi tutti e due dicono che dipende dalla categoria se si devono pagare le tasse quando si fanno gli scambi tra diverse cripto.
Quindi:
NFT->utility token = tasse
NFT->NFT = no tasse
Utility token->Asset referenced token= tasse
utility token->utility token= no tasse

Ma nella circolare dell 30.10. dell' agenzia delle entrate pagina 49 cè scritto questo:

Pertanto, in linea con il descritto quadro normativo, si ritiene che la permutatra una cripto-valuta e un e-money token, che garantisce il diritto di credito delpossessore al valore nominale rispetto ad una valuta fiat, è fiscalmente rilevante. Invece, la permuta tra cripto-valute e asset-referenced-token, mancando perquesti ultimi sia la condizione della classificazione come moneta elettronica, sia lacondizione del rimborso del credito al valore nominale, non è fiscalmenterilevante.

Ma quindi come funziona poi?
Cé qualcuno che puó spiegarmi come si fa a non rischiare di pagare le tasse facendo uno scambio tra cripto cripto?

Secondo la circolare scambiare tutte le cripto con cripto che non sono e money token non presenta un azione fiscalmente rilevante. Invece secondo quello che dicono "gli esperti" commercialisti si? O ho capito male?
Quindi le categorie non centrano niente, finchè non si fa lo scambio in e money token, che dall altra parte non esistono secondo alcuni commercialisti. Allora come dobbiamo fare?
Che casino.
 
Ultima modifica:
Scusate che cè ancora un pò di confusione in giro con lo scambio/permute di cripto di certe categorie. Un commercialista dice cosi, l altro lo nega e dice una cosa completamente diversa.
Allora sull ultimo video di Moneyviz hanno specificato in dettaglio, che i nostri stable coins come USDT, USDC, ecc. NON sono considerate e money token EMT, perchè non sono state autorizzate ufficialmente dall unione europea (EVA), quindi NON é fiscalmente rilevante quando si vendono I BTC, ETH, MATIC, ecc. in USDT secondo loro.
Invece Cryptobooks dice che fanno parte dei EMT e quindi si devono pagare le tasse.

Poi tutti e due dicono che dipende dalla categoria se si devono pagare le tasse quando si fanno gli scambi tra diverse cripto.
Quindi:
NFT->utility token = tasse
NFT->NFT = no tasse
Utility token->Asset referenced token= tasse
utility token->utility token= no tasse

Ma nella circolare dell 30.10. dell' agenzia delle entrate pagina 49 cè scritto questo:

Pertanto, in linea con il descritto quadro normativo, si ritiene che la permutatra una cripto-valuta e un e-money token, che garantisce il diritto di credito delpossessore al valore nominale rispetto ad una valuta fiat, è fiscalmente rilevante. Invece, la permuta tra cripto-valute e asset-referenced-token, mancando perquesti ultimi sia la condizione della classificazione come moneta elettronica, sia lacondizione del rimborso del credito al valore nominale, non è fiscalmenterilevante.

Ma quindi come funziona poi?
Cé qualcuno che puó spiegarmi come si fa a non rischiare di pagare le tasse facendo uno scambio tra cripto cripto?

Secondo la circolare scambiare tutte le cripto con cripto che non sono e money token non presenta un azione fiscalmente rilevante. Invece secondo quello che dicono "gli esperti" commercialisti si? O ho capito male?
Quindi le categorie non centrano niente, finchè non si fa lo scambio in e money token, che dall altra parte non esistono secondo alcuni commercialisti. Allora come dobbiamo fare?
Che casino.
Ciao, io dopo il video di Cryptobooks, che ho trovato esaustivo e di facile comprensione, mi stavo adoperando per trovare una strategia di conversione in DAI, per poi riacquistare tra un paio di anni se BTC si potrà comprare a prezzi inferiori o in alternativa rimandare le vendite in EUR sfruttando "la franchiga" (o chiamatela come volete) dei 2000€.
Ma se solo ci dovesse essere un minimo rischio.... per come sono fatto io, preferisco stare tranquillo, e pazienza se ora vedo schizzare il portafoglio e poi subirò un quasi inevitabile crollo. Cerco di mettermi l'anima in pace, realizzare solo quei 2k all'anno e sinceramente svuotare quanto prima gli exchange, chiuderli definitivamente per poi acquistare un ETF più in la. Non ti sto dicendo di seguire alla lettera ciò che ho scritto, ma pondera bene i rischi. Ogni commercialista da una sua interpretazione, e che puntualmente dopo meno di un anno viene meno per nuove direttive, interpelli e modifiche... (non dipende da loro ci mancherebbe), i classici commercialisti o CAF ne sanno meno di ZERO. Cerco di informarmi, studiare, capire per non sbagliare, eppure il rischio di commettere errori è altissimo, e a pagare sarei solo e soltanto io. Io non so voi, ma sinceramente mi sono leggermente rotto.
 
Nelle dichiarazioni dei redditi, gli acconti si calcolano stimati sull'anno precedente.
TUTTO OK SE IL SALDO SALE (o quasi) ma se scende?

Esempio: devo pagare lo 0.2% di 10k per Crypto.com = eccoli semplici 20€
SALDO 2023 = codice tributo 1727 = 20€
I ACCONTO 2024 = codice tributo 1728 = 14€
II ACCONTO 2024 = codice tributo 1729 = 6€

ora mettiamo che per il 31.12 che da 10k che avevo il controvalore resta lo stesso ma ho prelevato 2k = mi sono rimasti 8k, quindi nel 2025 avrò
SALDO 2024 = codice tributo 1727 = sarebbero 16 ma siccome l'anno prima ho anticipato 20 che metto 0? mi dovrebbero dare loro 4 euro a me !
ACCONTI 2025 = dovrei anticipare di nuovo 16 ma se l'anno successivo ho ancora meno il ciclo si ripete
 
Commento questo articolo “verificato” (Tasse Criptovalute: Dichiarazione Redditi Crypto 2024 [Guida Completa] - MoneyViz), come ci tengono a rimarcare. Contiene diversi spunti interessanti, il principale dei quali è l’interpretazione di quei 2K.

1) Si dice che, tra gli altri, sono redditi da cripto-attività i

Proventi derivanti dalla detenzione (a titolo di esempio Airdrop, Faucet, proventi da Play to Earn, Earn vari)

Non mi pare corretto.
Airdrop non è provento da detenzione, è una donazione di cui non si ha il prezzo di carico del donante, o più semplicemente è qualcosa che mi entra a costo zero, come accade per vendite di cui non riesco a ricostruire e provare il costo pagato a suo tempo.
Faucet, a maggior ragione.
Il Play to Earn genera redditi da lavoro occasionale, quindi andrebbe nell’imponibile irpef.
Da notare che inspiegabilmente tra i proventi derivanti da detenzione non mette le rendite da staking o da prestito.


2) Il punto più interessante riguarda l’interpretazione di quei 2K per l’imposta sul capital gain da CA:

La circolare 30/E del 27 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate nel riferirsi alle plusvalenze aveva indicato i 2.000 euro come una franchigia senza tuttavia aggiungere alcuna spiegazione o esempio nonostante una palese contraddizione rispetto a quanto lasciva intendere la Legge di Bilancio

Accidenti, l’AdE contraddice la legge, e lo fa in maniera palese!! Secondo l’articolista la circolare contraddice A) il testo di legge e B) le istruzioni di compilazione della dichiarazione dei redditi.
Innanzitutto, come non far notare che le istruzioni le scrive lo stesso ente, l’AdE, che ha scritto la circolare che si accusa di aver palesemente sbagliato. Se davvero la circolare sbaglia e le istruzioni no, l’AdE sarebbe in contraddizioni con se stessa, prima che con la legge.
La questione in gioco è semplice da capire: se faccio 2K di plus non sono tassato ma se faccio 2100 sono tassato su 100 o su 2100? Nel primo caso siamo di fronte a una franchigia, nel secondo a un soglia. Secondo l’articolista la legge e le istruzioni dicono soglia, la circolare sbaglia dicendo franchigia.
Ricordiamo quindi il testo di legge, dove compaiono questi famigerati 2K:

c-sexies) le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività, comunque denominate, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo d’imposta.

9-bis) Le plusvalenze di cui alla lettera c-sexies) del comma 1 dell’articolo 67 sono costituite dalla differenza tra il corrispettivo percepito ovvero il valore normale delle cripto-attività permutate e il costo o il valore di acquisto. Le plusvalenze di cui al primo periodo sono sommate algebricamente alle relative minusvalenze; se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2.000 euro, l’eccedenza è riportata in deduzione integralmente dall’ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi.


È il trattamento delle minus che ci dà forti indizi di come interpretare la questione, infatti dal c.9-bis all’art. 68 leggiamo che (attenzione ai segni di disuguaglianza!):
se MINUS - PLUS ≤2K, le MINUS non si conservano per gli anni successivi;
se MINUS - PLUS >2K.
Il testo dice “se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, per un importo superiore a 2.000 euro, l’eccedenza è riportata in deduzione integralmente dall’ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi”: cosa è l'eccedenza? a) l'eccedenza delle minus sulle plus, o b) l'eccedenza delle minus su 2K? Se (a), allora è una soglia; se (b), allora è una franchigia.
Beh, abbiamo, sebbene non certezza, perlomeno forti motivi di capire che si tratta di una franchigia dal semplice osservare l’asimmetria che ne deriverebbe se invece fosse una soglia. Non c’è nessuna asimmetria se si tratta di franchigia: con 2K di plus tassi 2K-2K, con 2K di minus conservi 2K-2K. Se fosse una soglia invece ci sarebbe una asimmetria: con 2K di plus tassi 2K, con 2K di minus NON conservi niente. Se questo avvenisse, sorgerebbero notevoli storture fiscali. Immaginate di comprare qualcosa il primo anno e di chiudere l’anno con una perdita realizzata di 2K, poi di ricomprare subito all’inizio del secondo anno e di chiuderlo con esattamente un gain di 2K, ne consegue che nell’arco di due anni, nonostante siate andati in pareggio finanziario, avete subito una tassazione di 520 euro.


Veniamo alla circolare: non serve commentarla perché è chiarissima, nelle parole e nell’esempio:

La disposizione prevede una soglia (franchigia) minima pari a euro 2.000, da calcolare complessivamente nel medesimo periodo d’imposta.
[...]
Per espressa previsione, tenuto conto della franchigia di euro 2.000 e, in ogni caso, della compensazione di plusvalenze e minusvalenze, è utilizzabile in compensazione l’eventuale minusvalenza che eccede detta soglia nei quattro periodi d’imposta successivi. Ad esempio nella ipotesi di minusvalenze derivanti dalla cessione di bitcoin nel periodo d’imposta 2023 pari a euro 2.500. Solo l’eccedenza di euro 500 può essere portata in deduzione di redditi diversi di cui alla lettera c-sexies realizzati nei periodi d’imposta successivi.



Vediamo ora le istruzioni 2024 al quadro RT. La parte sulle CA inizia così:

Questa sezione deve essere compilata per dichiarare le plusvalenze e gli altri proventi, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo d’imposta

Innanzitutto, da questo incipit si intenderebbe che del quadro in questione non te ne devi affatto curare se stai sotto i 2K, ovvero non devi compilarlo, ciò indipendentemente dalla questione franchigia o soglia (questione che è rilevante solo sopra i 2K).
Ma nel rigo 33, dove in automatico il software di compilazione calcola le plus/minus abbiamo una sorpresa:

Nel rigo RT33, colonna 2, indicare la differenza tra l’importo indicato nel rigo RT31 [ricavo] e l’importo di rigo RT32 [costo], colonna 2, se positiva. Tale differenza deve essere non inferiore a 2.000 euro.
Se il risultato è negativo per un importo superiore a 2.000 euro riportare tale importo nella colonna 1 e la colonna 2 non va compilata. Le minusvalenze sono riportate in deduzione integralmente dall’ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi, ma non oltre il quarto, e vanno indicate nel rigo RT94, colonna 5.
Tali minusvalenze non possono essere portate in diminuzione delle plusvalenze indicate nelle altre sezioni del presente quadro
.

Qui si dicono due cosi importanti: la prima è che non può mai accadere che risulti una plus sotto i 2K (quindi, non è una franchigia), e la seconda è che se si ha una minus sopra 2K, si riporta esattamente quella minus, non MINUS-2K (quindi, non è una franchigia)


Vediamo, infine, il punto d’arrivo di tutti gli sforzi interpretativi: le specifiche tecniche del SW di compilazione dell’AdE. In ultima analisi è qui che si fanno i calcoli, quindi l’ultima parola spetta proprio al SW, a torto o a ragione, che interpreti erroneamente o correttamente il testo di legge:
Nel rigo RT33 si fanno questi calcoli:

Calcolare A = RT031001 - RT032002.
Se la casella del campo RT032001 non è barrata
Se A è minore di zero (minusvalenza):
RT033002 = 0;

se il valore assoluto di A è maggiore a 2.000:
RT033001 = A
, altrimenti RT033001 = 0
Se A è maggiore di zero o uguale a zero (plusavalenza):
RT033001 = 0;

se A è maggiore di 2.000, RT033002 = A, altrimenti
RT033002 = 0


Dove RT031001 - RT032002 è la differenza tra ricavo e costo, RT033001 è il campo minusvalenza, RT033002 quello plusvalenza.
Conclusioni: il SW calcola proprio una soglia, contraddicendo la circolare AdE.


3) Riguardo al bollo e al credito d’imposta in RW:

Viene introdotta la colonna 12 anche per le criptoattività con lo scopo di riportare i valori delle imposte patrimoniali già versate nelle casse dello Stato (come ad esempio nel caso di Binance)
[...]
È nostra opinione che in colonna 12 possa essere indicato quanto già trattenuto come nel caso dell’Exchange Binance


Sarebbe la cosa più semplice ma non pare corretto: lì va una eventuale patrimoniale pagata allo stato estero. Quindi, lì non va messo il bollo che l'intermediario ha eventualmente applicato, perché le CA detenute, anche se all'estero, ma attraverso un intermediario residente, sono a tutti gli effetti considerate detenute in Italia e per l'appunto soggette a bollo, non a imposta sulle CA. Quindi, in breve, il bollo NON va messo lì come credito perché il bollo NON è una patrimoniale richiesta dallo stato estero.


4) Chiudo con un’ultima osservazione.

I contribuenti soggetti al solo obbligo di monitoraggio (Quadro RW) potranno calcolare le imposte sulle attività estere di natura finanziaria direttamente nel Quadro W del proprio 730

Se devi solo monitorare, non hai nessuna imposta da calcolare, devi, per l’appunto solo monitorare, ovvero far sapere cosa custodisci all’estero! Do per scontato che un articolo “verificato” conosca la doppia funzione del quadro RW e la differenza tra monitorare e liquidare l’ivafe/ivie/imposta sulle CA, quindi farò finta di non aver letto quella frase.
Intanto grazie per questa analisi, davvero eccelsa:

Punto2 (soglia o franchigia):

Dall'analisi del software che hai fatto risulta che per le plus non c'è franchigia dei 2000 euro e si tassa l'intero importo oltre il prefato limite; Ugualmente per le minusvalenze è sempre una soglia e non una franchigia? (se il valore assoluto di A è maggiore a 2.000: RT033001 = A, altrimenti RT033001 = 0 Se A è maggiore di zero o uguale a zero (plusavalenza): RT033001 = 0;
se A è maggiore di 2.000, RT033002 = A, altrimenti RT033002 = 0)

Se così fosse è un gran pasticcio, a meno che quando poi si riportano le minusvalenze non sia decurtata successivamente la soglia dei 2000 euro...

Inoltre per le minus è molto strano che non venga considerata la franchigia (espressamente prevista dalla legge di bilancio 2023) atteso che le istruzioni recitano:

"Se il risultato è negativo per un importo superiore a 2.000 euro riportare tale importo nella colonna 1 e la colonna 2 non va compilata"
A mio avviso "riportare tale importo" viene inteso come riportare l'importo negativo superiore a 2000 euro....così come previsto dalla normativa. (correggimi se sbaglio)

Concordo che se non si supera la soglia dei 2000 euro , il quadro RT non si compila così come accadeva per le criptovalute (regime fiscale ante 31/12/2022) che avevano il limite dei 51K di euro.
 
Nelle dichiarazioni dei redditi, gli acconti si calcolano stimati sull'anno precedente.

Questo però sarebbe assurdo se applicato alle cripto! Perché non si tratta di redditi dove c'è un flusso più o meno costante (tranne in apertura / chiusura attività), ma di cicli con anni di acquisti / holding (dove non realizzi plusvalenze) e momenti di cashout (dove se azzecchi il periodo hai un botto di plus).
Se nel 2024 vendo tutte le mie cripto dopo l'halving, nel 2025 dichiarerò $$$ di plus e ci pagherò le tasse. Ma sarebbe assurdo pagarci sopra anche gli acconti per l'anno successivo, come se ogni anno facessi lo stesso cashout!!! (che mi piacerebbe pure :D ma non succede).

Mi auguro che chi scrive la legge - ed il software Redditi - si renda conto di ciò, altrimenti prevedo dolori e contestazioni riguardo gli acconti. :(
A me non risulta che si debbano pagare acconti per plusvalenze ecc., questi si versano solo per l'imposta sul valore delle CA (quadro RW / W).

Tanto è vero che mi risulta solo codice tributo 1715 che parla solo di Saldo art.1 comma 126 LB
 
Ultima modifica:
TUTTO OK SE IL SALDO SALE (o quasi) ma se scende?

Esempio: devo pagare lo 0.2% di 10k per Crypto.com = eccoli semplici 20€
SALDO 2023 = codice tributo 1727 = 20€
I ACCONTO 2024 = codice tributo 1728 = 14€
II ACCONTO 2024 = codice tributo 1729 = 6€

ora mettiamo che per il 31.12 che da 10k che avevo il controvalore resta lo stesso ma ho prelevato 2k = mi sono rimasti 8k, quindi nel 2025 avrò
SALDO 2024 = codice tributo 1727 = sarebbero 16 ma siccome l'anno prima ho anticipato 20 che metto 0? mi dovrebbero dare loro 4 euro a me !
ACCONTI 2025 = dovrei anticipare di nuovo 16 ma se l'anno successivo ho ancora meno il ciclo si ripete
Ma in questo caso non ci sono acconti da versare perchè il saldo 2023 è inferiore a 51.65 euro...
 
E come fai a sapere quanto avrai al 31/12 in cripto? Si paga in base al valore al 30/06?
Mah, se poi hai Binance che fa da sostituto d'imposta è ancora peggio...

TUTTO OK SE IL SALDO SALE (o quasi) ma se scende?

Esempio: devo pagare lo 0.2% di 10k per Crypto.com = eccoli semplici 20€
SALDO 2023 = codice tributo 1727 = 20€
I ACCONTO 2024 = codice tributo 1728 = 14€
II ACCONTO 2024 = codice tributo 1729 = 6€

ora mettiamo che per il 31.12 che da 10k che avevo il controvalore resta lo stesso ma ho prelevato 2k = mi sono rimasti 8k, quindi nel 2025 avrò
SALDO 2024 = codice tributo 1727 = sarebbero 16 ma siccome l'anno prima ho anticipato 20 che metto 0? mi dovrebbero dare loro 4 euro a me !
ACCONTI 2025 = dovrei anticipare di nuovo 16 ma se l'anno successivo ho ancora meno il ciclo si ripete
ecco dovremmo avere conferma se sotto i 51 euro di imposta si paga solo il saldo col codice 1727. ma quando? entro il 30/11?

per importi superiori dovrebbe essere come hai scritto tu, cioe':
saldo 2023 con il codice 1727 piu' il primo acconto codice 1728 ma mi sembra al 30/06.

ragioniamo su questo!
 
ecco dovremmo avere conferma se sotto i 51 euro di imposta si paga solo il saldo col codice 1727. ma quando? entro il 30/11?

per importi superiori dovrebbe essere come hai scritto tu, cioe':
saldo 2023 con il codice 1727 piu' il primo acconto codice 1728 ma mi sembra al 30/06.

ragioniamo su questo!
Il bollo mi pare sia entro fine aprile
 
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