dandytrader
tacete miscredenti..
- Registrato
- 20/10/09
- Messaggi
- 22.373
- Punti reazioni
- 2.468
Un ottimo pensiero di Giovanni Bernardini su fb
ARGOMENTI RETORICI
Proviamo ad esaminare alcuni trucchi retorici cui fanno ricorso i seguaci di Putin per giustificare il loro eroe.
1) La ricerca della “complessità”.
Le cose sembrano semplici ma in realtà sono molto complesse. Quindi non si deve condannare l’aggressore ma cercare le “vere” cause del conflitto.
Una mela cade dall’albero, come ben vide Newton dietro questo fatto molto normale ci sono cause estremamente complesse. Questo giustifica forse chi afferma che la mela NON è caduta dall’albero? Il fatto che dietro a molti fenomeni semplici si celino cause complesse non annulla la semplicità del fenomeno. Non occorrevano chissà quali studi di storia, economia, sociologia, politica, filosofia per condannare l’invasione tedesca della Polonia nel 1939.
2) L’andare indietro nella storia.
La Russia ha invaso l’Ucraina.. ma… l’Ucraina non è sempre esistita. Occorre vedere le cause storiche del conflitto… eccetera.
Si tratta di una variante dell’argomento 1. A parte il fatto che spesso chi vi fa ricorso mistifica e deforma gli eventi storici, se davvero per giudicare un certo evento dovessimo risalire indietro nei secoli non potremmo mai dire nulla su nulla. L’Ucraina esiste, è riconosciuta, il suo popolo si è pronunciato per l’indipendenza, quindi ha diritto di non essere invasa, punto e basta.
3) Il dubbio generalizzato.
Sarà vero che i russi attaccano obiettivi civili? Sarà vero che gli ucraini non vogliono che il loro paese sia annesso alla Russia? Sarà vero che ci sono stati eccidi di massa e fosse comuni? Dubitate gente, dubitate.
Il dubbio è legittimo ed anche positivo se non è generalizzato. Si può dubitare di X e di Y ma non di tutto. Uno scettico nichilista serio dovrebbe tacere perché dovrebbe, coerentemente, dubitare del suo stesso dubitare. Ogni dubbio presuppone qualche certezza. E’ un concetto semplice, per le persone normali. Molto complesso per i paranoici…
4) Chiedere prove di tutto.
E’ una variante dell’argomento 3. Mostratemi le prove che ci sono stati eccidi a Bucha. Ecco le prove, si tratta di foto, testimonianze, reperti. Provatemi che le foto non sono false, le testimonianze sincere, i reperti non falsificati. Ogni prova deve essere provata da altre prove, e così via, all’infinito. Nessun processo potrebbe mai concludersi se un simile metodo venisse adottato.
5) La mancanza di reciprocità.
Gli stessi che chiedono prove di tutto presentano come indubitabilmente vere tutte le palle della propaganda russa.
Gli stessi che fanno appello alla storia dimenticano fatti storici enormi, come la denazionalizzazione che l’Ucraina ha dovuto subire in epoca sovietica, o il gigantesco dramma dell’Holodomor.
Gli stessi che accusano mezzo mondo di diffondere falsità dimenticano che fino al giorno prima dell’invasione i russi affermavano che non era prevista invasione alcuna.
Gli stessi che invitano gli altri a dubitare di tutto sono assolutamente certi di cose di cui dubitare è più che lecito, ad esempio che l’Ucraina volesse nientemeno che “invadere” la Russia.
6) ...Però…
Si tratta dell’artificio retorico più usato. Difendere un autocrate è un po’ difficile, specie per dei sedicenti liberali. Quindi si inizia sempre il discorso con la premessa: “non sono putiniano, condanno l’invasione… però….”
E dopo il però arriva un mare di idiozie tutte volte a giustificare Putin e la sua invasione.
Personalmente preferisco i filo putiniani onesti che si dichiarano apertamente dalla parte dell’autocrate.
7) Pace.
E’ una variante dell’argomento 6. Condanno l’invasione ma… ci vuole la pace. Naturalmente non si dice NULLA sulle caratteristiche di tale pace, né come raggiungerla. Soprattutto si parla di pace e si invitano i governi occidentali a far pressioni… su Putin? Ma NO! Su Zelens’kyj. E’ l’aggredito, meglio, SOLO l’aggredito che deve fare passi verso la pace. L’aggressore può continuare a fare il cavolo che vuole. Noi cinguettiamo “pace”.
Si potrebbe continuare ma penso che basti.
PS. E’ ovvio che nessuno dei miei argomenti può convincere i convinti sostenitore di Putin. Infatti NON è per loro che parlo.
ARGOMENTI RETORICI
Proviamo ad esaminare alcuni trucchi retorici cui fanno ricorso i seguaci di Putin per giustificare il loro eroe.
1) La ricerca della “complessità”.
Le cose sembrano semplici ma in realtà sono molto complesse. Quindi non si deve condannare l’aggressore ma cercare le “vere” cause del conflitto.
Una mela cade dall’albero, come ben vide Newton dietro questo fatto molto normale ci sono cause estremamente complesse. Questo giustifica forse chi afferma che la mela NON è caduta dall’albero? Il fatto che dietro a molti fenomeni semplici si celino cause complesse non annulla la semplicità del fenomeno. Non occorrevano chissà quali studi di storia, economia, sociologia, politica, filosofia per condannare l’invasione tedesca della Polonia nel 1939.
2) L’andare indietro nella storia.
La Russia ha invaso l’Ucraina.. ma… l’Ucraina non è sempre esistita. Occorre vedere le cause storiche del conflitto… eccetera.
Si tratta di una variante dell’argomento 1. A parte il fatto che spesso chi vi fa ricorso mistifica e deforma gli eventi storici, se davvero per giudicare un certo evento dovessimo risalire indietro nei secoli non potremmo mai dire nulla su nulla. L’Ucraina esiste, è riconosciuta, il suo popolo si è pronunciato per l’indipendenza, quindi ha diritto di non essere invasa, punto e basta.
3) Il dubbio generalizzato.
Sarà vero che i russi attaccano obiettivi civili? Sarà vero che gli ucraini non vogliono che il loro paese sia annesso alla Russia? Sarà vero che ci sono stati eccidi di massa e fosse comuni? Dubitate gente, dubitate.
Il dubbio è legittimo ed anche positivo se non è generalizzato. Si può dubitare di X e di Y ma non di tutto. Uno scettico nichilista serio dovrebbe tacere perché dovrebbe, coerentemente, dubitare del suo stesso dubitare. Ogni dubbio presuppone qualche certezza. E’ un concetto semplice, per le persone normali. Molto complesso per i paranoici…
4) Chiedere prove di tutto.
E’ una variante dell’argomento 3. Mostratemi le prove che ci sono stati eccidi a Bucha. Ecco le prove, si tratta di foto, testimonianze, reperti. Provatemi che le foto non sono false, le testimonianze sincere, i reperti non falsificati. Ogni prova deve essere provata da altre prove, e così via, all’infinito. Nessun processo potrebbe mai concludersi se un simile metodo venisse adottato.
5) La mancanza di reciprocità.
Gli stessi che chiedono prove di tutto presentano come indubitabilmente vere tutte le palle della propaganda russa.
Gli stessi che fanno appello alla storia dimenticano fatti storici enormi, come la denazionalizzazione che l’Ucraina ha dovuto subire in epoca sovietica, o il gigantesco dramma dell’Holodomor.
Gli stessi che accusano mezzo mondo di diffondere falsità dimenticano che fino al giorno prima dell’invasione i russi affermavano che non era prevista invasione alcuna.
Gli stessi che invitano gli altri a dubitare di tutto sono assolutamente certi di cose di cui dubitare è più che lecito, ad esempio che l’Ucraina volesse nientemeno che “invadere” la Russia.
6) ...Però…
Si tratta dell’artificio retorico più usato. Difendere un autocrate è un po’ difficile, specie per dei sedicenti liberali. Quindi si inizia sempre il discorso con la premessa: “non sono putiniano, condanno l’invasione… però….”
E dopo il però arriva un mare di idiozie tutte volte a giustificare Putin e la sua invasione.
Personalmente preferisco i filo putiniani onesti che si dichiarano apertamente dalla parte dell’autocrate.
7) Pace.
E’ una variante dell’argomento 6. Condanno l’invasione ma… ci vuole la pace. Naturalmente non si dice NULLA sulle caratteristiche di tale pace, né come raggiungerla. Soprattutto si parla di pace e si invitano i governi occidentali a far pressioni… su Putin? Ma NO! Su Zelens’kyj. E’ l’aggredito, meglio, SOLO l’aggredito che deve fare passi verso la pace. L’aggressore può continuare a fare il cavolo che vuole. Noi cinguettiamo “pace”.
Si potrebbe continuare ma penso che basti.
PS. E’ ovvio che nessuno dei miei argomenti può convincere i convinti sostenitore di Putin. Infatti NON è per loro che parlo.