Criteri scelta ETF su medesimo settore

Fridrick

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Buongiorno a tutti,
sto cercando di approffittare di questi giorni dell'anno un po' piu' tranquilli per rivedere/risistemare un po' il portafoglio
Premessa: sono un investitore "cassettista" di lungo periodo e seguo una strategia di diversificazione "modiale" (MSCI world, Eurostoxx 50 o Stoxx 600, MSCI emerging, ecc) abbastanza classica (si vedano tutte le varie discussioni su asset allocation, diversificazione, faber ecc)

Per mettere in pratica quanto sopra utilizzo, come molti, gli etf
In questo ambito sono cambiate diverse cose nel tempo e vorrei cercare di capire se quelli che sto attualmente utilizzando sono effettivamente i "migliori" (in base alle mie esigenze ovviamente)

Mie esigenze/preferenze:
- Accumulazione meglio di distribuzione (piu' efficienti dal punto di vista fiscale e mi evitano di dover reinvestire le cedole di volta in volta)
- Commissioni ovviamente il piu' basse possibile (vista la mia ottica di lungo periodo penso che questo sia un punto importante)
- Dimensioni minime non troppo basse per evitare che l'etf venga ritirato dal mercato nel corso del tempo
- Metodo di replica: su questo non so esprimere un giudizio, perche' avendo letto in giro ho visto opinioni anche molto diverse sul tema, per cui ogni spunto e' benvenuto

Per rendere piu' semplice la discussione partirei con uno degli etf e poi a seguire potremmo passare ad analizzare gli altri

MSCI Emerging Markets

Riporto di seguito un confronto che mi sembra ben fatto preso dal sito justetf

Slide1.JPG

Ho evidenziato l'etf che avevo scelto gia' qualche anno fa e che da un primo sguardo mi sembrerebbe rispondere ai requisiti che indicavo sopra

Opinioni?

Aggiungo un altro elemento: sono appena andato a vedermi il "Key Investor Information" di questo etf e ho trovato il seguente istogramma con le performance:

Slide2.JPG

La prima cosa che salta all'occhio e' che la differenza (negativa) di performance rispetto al benchmark e' compresa in un range annuo tra lo 0,4% e l'1,3%.
Come mai la differenza e' cosi' elevata (soprattutto considerando che le commissioni annue di gestione sono solo dello 0,2%)?

Ogni spunto sull'argomento e' ovviamente benvenuto

Buone vacanze a tutti
 
Il valore riportato è relativo ai costi dell'ultimo anno.
Negli anni precedenti i costi erano superiori.
Dipendono dal costo del denaro.

Si' in effetti avevo notato che alcuni dei costi erano diminuiti (ma pensavo fosse per via della sempre maggiore concorrenza tra questi strumenti)
Cosa intendi che dipendono dal costo del denaro? Se domani i tassi dovessero risalire i costi potrebbero riaumentare? :confused:
 

Grazie, link molto interessante

In sintesi mi sembra che (a grandi linee) il criterio per la scelta di un etf (dopo aver identificato il relativo indice da replicare) sia il seguente:
1) Si confrontano tutti gli etf che replicano quell'indice e si sceglie quello che ha performato meglio (possibilmente su un arco temporale medio-lungo)
2) Si va a guardare il tracking error di quell'etf e si capisce quanto si sta effettivamente "spendendo" (in termini di commessione di gestione + tutte le altre commissioni "indirette") in ciascun anno

ps: Non ho trovato riferimenti al discorso del costo del denaro (forse c'entra con gli etf e replica sintetica? Se si saresti cosi' gentile da spiegarmi in parole povere come e in che misura puo' generalmente incidere?)
 
1) Si confrontano tutti gli etf che replicano quell'indice e si sceglie quello che ha performato meglio (possibilmente su un arco temporale medio-lungo)

Per semplificare sì, però le singole modalità di gestione possono cambiare in futuro.

2) Si va a guardare il tracking error di quell'etf e si capisce quanto si sta effettivamente "spendendo" (in termini di commessione di gestione + tutte le altre commissioni "indirette") in ciascun anno

Per semplificare sì, anche se il termine corrispondente sarebbe tracking difference.
Che potrebbe anche dipendere da una specifica modalità di replica che si è dimostrata imprecisa.

ps: Non ho trovato riferimenti al discorso del costo del denaro (forse c'entra con gli etf e replica sintetica? )

L'esempio che avevi preso in considerazione era un unfunded swap. In quel caso la modalità di replica consiste in un giro quotidiano di soldi fra l'ETF e le banche d'affari con cui sono stati stipulati i derivati. Far girare i soldi ha un costo.
 
tipico settore, equity EM, in cui affidarsi a gestori indipendenti può creare valore. Io usavo spesso Aberdeen con sovraperformance molto interessanti.
Per esempio, sulla borsa usa, invece, non avrei dubbi di usare un etf.
 
L'esempio che avevi preso in considerazione era un unfunded swap. In quel caso la modalità di replica consiste in un giro quotidiano di soldi fra l'ETF e le banche d'affari con cui sono stati stipulati i derivati. Far girare i soldi ha un costo.

Immagino abbia costo, ma (non so se capisco correttamente quello che sembravi sottointendere nella prima risposta) questo vuol dire che il costo (e quindi il tracking error) sale al salire dei tassi?

Perche' se cosi' fosse, considerando quanto sono bassi i tassi adesso, questo vorrebbe direi che tra due etf uno a replica fisica e l'altro sintetica che OGGI hanno lo stesso tracking error, un domani con (potenziali) tassi piu' alti quello a replica sintetica sarebbe SICURAMENTE piu' costoso. Non avevo mai pensato a questo aspetto, ma se cosi' fosse sarebbe una questione da prendere in considerazione per un investitore di lungo periodo
 
tipico settore, equity EM, in cui affidarsi a gestori indipendenti può creare valore. Io usavo spesso Aberdeen con sovraperformance molto interessanti.
Per esempio, sulla borsa usa, invece, non avrei dubbi di usare un etf.

Si' sicuramente mercati con minor efficienza informativa consentono (teaoricamente con piu' facilita') al gestore di realizzare overperformance
E' anche vero pero' che c'e abbondante letteratura/evidenza che mostra sia che in media (anche in questi mercati meno efficienti) i gestori sottoperformano (principalmente ovviamente per le pensati commissioni applicate) e che (probabilisticamente) scegliere "in anticipo" il gestore vincente di solito non e' affatto facile...
Ma qui si entra nell'eterno dibattito active vs passive...
In ogni caso grazie dello spunto, daro' un'occhiata al fondo citato

ps: riprendendo il primo post e avendo adesso capito un po' meglio, grazie all'aiuto di Blacksmith, il "vero" costo degli etf devo dire che sono un po' deluso. E' vero che nessuno diventera' povero per un costo annuo tra lo 0,4% e l'1,3% (vedi primo post), pero' certo che su lunghi periodi temporali lasciare sul tavolo quasi l'1% l'anno, in particolare con i bassissimi rendimenti in giro (che volenti o nolenti si rifletteranno necessariamente anche nei rendimenti azionari dei prossimi anni), e' un bel danno...
 
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