Miki63
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Il Trust è istituto legittimo, come è legittimo detenere asset mobiliari ed immobilari ovunque, quando sono dichiarati. Anche i Trust vanno dichiarati in It, nel momento della loro costituzione. Ricordo che all'epoca sia Bahamas che Suisse erano nella black list dell'Ade, non c'era lo scambio automatico dei dati come oggi. Il denaro risulterebbe scudato, quindi non era dichiarato, era stato esportato illecitamente (se non frutto di estero/estero) e ugualmente illecitamente era detenuto all'estero. Lo scudo è un tratto di spugna ex post sull'illiceità di un comportamento che comunque è stato posto in essere coscientemente, tenendo conto che parliamo di un avvocato e non di un analfabeta giuridico. Poi ognuno fa le sue valutazioni sull'opportunità o meno per un amministratore della cosa pubblica di assumere questi comportamenti. Non sono di sinistra, tant'è che deploro il fatto che anche a destra in Italia siano tutti socialisti statalisti, e l'istituto del Trust lo conosco bene essendo stato utilizzato nella mia famiglia.
Ma i trust gli ha costituiti sua madre. Sino ad oggi, fatto salvo prova contraria, non risulta che fossero soldi di Fontana. Poi lo sappiamo tutti che fino a 20 / 30 anni fa qualunque partita iva non fatturava quasi niente, e soprattutto in Lombardia era un classico portare i soldi in Svizzera.
Non sappiamo inoltre se i 5,3 milioni siano solo il frutto di reddito imponibile sottratto all'erario, o vi siano aggiunti patrimoni di famiglia pregressi.
I soldi in Svizzera si portavano anche per metterli al riparo dalla forte inflazione e anche oggi, semplicemente per proteggerli da eventuali maxi patrimoniali.