Ammodernamento, innovazione, digitalizzazione non sono argomenti in dubbio, tanti soldi a disposizione, molti dei quali dovrebbero essere intercettati nei prossimi anni da Dgv che lo ricordiamo non lavora per altro solo con questo interlocutore
Quelli sono temi che devono interessare tutte le aziende di medio grandi dimensioni
Governo Draghi, tocchera a Brunetta rinnovare la Pubblica Amministrazione - Notizie Scuola
La riforma della P.A. si coniuga con le risorse Recovery Plan, che richiedono una precisa e tempestiva progettualità.
Una volta superata la fase dell’emergenza, “la fragilità del sistema delle pubbliche amministrazioni e dei servizi di interesse collettivo è, tuttavia, una realtà che deve essere rapidamente affrontata”, ha detto Draghi.
Il rilancio del Paese passa da qua.
I compiti che spettano al ministro Brunetta
Il primo punto da affrontare con urgenza è “lo smaltimento dell’arretrato accumulato durante la pandemia. Agli uffici verrà chiesto di predisporre un piano di smaltimento dell’arretrato e comunicarlo ai cittadini”. E già questo è un nodo spinosissimo.
Chiunque abbia in ballo una pratica, per esempio di edilizia o commercio, sa bene che i tempi si sono allungati ulteriormente.
La riforma dovrà poi muoversi su due direttive:
– investimenti in connettività, con anche la realizzazione di piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini, e qui pensiamo alle scuole e alle famiglie con i figli in DAD/DDI.
– aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, anche selezionando i più preparati nelle assunzioni, da fare in modo rapido, efficiente e sicuro, senza costringere a lunghissime attese decine di migliaia di candidati. Parole chiave: competenze e procedure rapide, per esempio nei mega concorsi.
Le risorse del Recovery Plan per la P.A.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza contiene interventi importanti per la Pubblica Amministrazione sull’asse digitalizzazione e innovazione. Gli interventi a sostegno di una P.A. più digitale ed efficiente toccano molti settori, dalla sanità alla scuola, dal fisco alla ricerca, dal lavoro alla cultura.
Complessivamente i fondi a disposizione ammontano a 11,45 miliardi.
Le tre voci principali riguardano:
– 7,95 miliardi per la digitalizzazione (Cittadinanza Digitale, Infrastrutture digitali, cyber security, interoperabilità).
– 1,5 miliardi per la Modernizzazione della P.A. (capitale umano, semplificazione delle procedure, digitalizzazione dei processi).
– 2 miliardi per l’innovazione organizzativa della Giustizia.
(fonte: Ministero per la Pubblica Amministrazione)