Domanda da principiante sulla minusvalenza di BTP

carax

ostinato e contrario
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Buongiorno a tutti, mi scuso in anticipo per la mia quasi totale ignoranza in fatto di obbligazioni e spero di non fare una domanda troppo sciocca.
Dunque: tra poco dei BTP Italiani (APR 2024), giungendo a scadenza, mi daranno una certa plusvalenza – ipotizziamo per semplicità di calcolo un guadagno di 1.000 euro.
Possiedo anche dei BTP Italia Marzo 2028 acquistati in fase di collocamento, per ora gli unici miei BTP in (lieve) perdita. Potrebbe avere senso pensare di venderne alcuni per generare una minusvalenza prima di incassare i BTP APR 2024? Nel qual caso: dovrei venderne abbastanza da determinare una perdita di almeno 1.000 euro, ipotizziamo, per bilanciare il guadagno che poi arriverà? Il tutto avrebbe convenienza anche considerando che perderei il “premio fedeltà” (8 per mille) previsto per chi porta i BTP Italia a scadenza?
Mi rendo conto mentre provo a fare dei calcoli circa l'ipotesi sopra che forse il discorso ha poco senso: per ora i BTP Italia 2028 sono ancora quotati alti (99,3 mi pare) e quindi in realtà per un beneficio fiscale piuttosto ridotto (la tassazione mi pare di ricordare sia al 12,5% del guadagno, quindi su 1.000 euro qualcosa come 125 euro, se non faccio errori) rischierei di liquidare quasi completamente uno strumento che avevo acquistato nella speranza di avere fino al 2028 un piccolo scudo contro l’inflazione… Quindi visto che la mia ottica sarebbe di tenere tutto fino a scadenza se possibile, mi converrebbe semplicemente lasciare le cose come stanno?
(Scusate ancora, ma è la primissima volta che mi trovo a gestire mio malgrado delle obbligazioni).
Grazie.
 
Buongiorno a tutti, mi scuso in anticipo per la mia quasi totale ignoranza in fatto di obbligazioni e spero di non fare una domanda troppo sciocca.
Dunque: tra poco dei BTP Italiani (APR 2024), giungendo a scadenza, mi daranno una certa plusvalenza – ipotizziamo per semplicità di calcolo un guadagno di 1.000 euro.
Possiedo anche dei BTP Italia Marzo 2028 acquistati in fase di collocamento, per ora gli unici miei BTP in (lieve) perdita. Potrebbe avere senso pensare di venderne alcuni per generare una minusvalenza prima di incassare i BTP APR 2024? Nel qual caso: dovrei venderne abbastanza da determinare una perdita di almeno 1.000 euro, ipotizziamo, per bilanciare il guadagno che poi arriverà? Il tutto avrebbe convenienza anche considerando che perderei il “premio fedeltà” (8 per mille) previsto per chi porta i BTP Italia a scadenza?
Mi rendo conto mentre provo a fare dei calcoli circa l'ipotesi sopra che forse il discorso ha poco senso: per ora i BTP Italia 2028 sono ancora quotati alti (99,3 mi pare) e quindi in realtà per un beneficio fiscale piuttosto ridotto (la tassazione mi pare di ricordare sia al 12,5% del guadagno, quindi su 1.000 euro qualcosa come 125 euro, se non faccio errori) rischierei di liquidare quasi completamente uno strumento che avevo acquistato nella speranza di avere fino al 2028 un piccolo scudo contro l’inflazione… Quindi visto che la mia ottica sarebbe di tenere tutto fino a scadenza se possibile, mi converrebbe semplicemente lasciare le cose come stanno?
(Scusate ancora, ma è la primissima volta che mi trovo a gestire mio malgrado delle obbligazioni).
Grazie.
Nel calcolo devi anche considerare le commissioni di acquisto e vendita che andresti a generare. Ipotizzo che la plusvalenza su un btp Italia non possa essere percentualmente rilevante, per cui - se non si tratta di importi veramente considerevoli - direi che il gioco non vale la candela.
Saluti
Lucio
 
Buongiorno a tutti, mi scuso in anticipo per la mia quasi totale ignoranza in fatto di obbligazioni e spero di non fare una domanda troppo sciocca.
Dunque: tra poco dei BTP Italiani (APR 2024), giungendo a scadenza, mi daranno una certa plusvalenza – ipotizziamo per semplicità di calcolo un guadagno di 1.000 euro.
Possiedo anche dei BTP Italia Marzo 2028 acquistati in fase di collocamento, per ora gli unici miei BTP in (lieve) perdita. Potrebbe avere senso pensare di venderne alcuni per generare una minusvalenza prima di incassare i BTP APR 2024? Nel qual caso: dovrei venderne abbastanza da determinare una perdita di almeno 1.000 euro, ipotizziamo, per bilanciare il guadagno che poi arriverà? Il tutto avrebbe convenienza anche considerando che perderei il “premio fedeltà” (8 per mille) previsto per chi porta i BTP Italia a scadenza?
Mi rendo conto mentre provo a fare dei calcoli circa l'ipotesi sopra che forse il discorso ha poco senso: per ora i BTP Italia 2028 sono ancora quotati alti (99,3 mi pare) e quindi in realtà per un beneficio fiscale piuttosto ridotto (la tassazione mi pare di ricordare sia al 12,5% del guadagno, quindi su 1.000 euro qualcosa come 125 euro, se non faccio errori) rischierei di liquidare quasi completamente uno strumento che avevo acquistato nella speranza di avere fino al 2028 un piccolo scudo contro l’inflazione… Quindi visto che la mia ottica sarebbe di tenere tutto fino a scadenza se possibile, mi converrebbe semplicemente lasciare le cose come stanno?
(Scusate ancora, ma è la primissima volta che mi trovo a gestire mio malgrado delle obbligazioni).
Grazie.
Secondo me non ti conviene.
Nell'ipotesi che tu venda e riacquisti la posizione sul btp italia.
Immaginando che riesci a generare 1000€ di minus... E quindi risparmi ad Aprile questi 125€.
Tra 4 anni al rimborso del btp italia a 100, li ripaghi di nuovo sottoforma di plusvalenza.
Quindi hai solo guadagnato la disponibilità di questi 125€ per 4 anni.

Ci perdi il premio CUM.
E le doppie commissioni di vendita e riacquisto. E lo spread denaro-lettera. E senza dimenticare che per sicurezza le due operazioni andrebbero fatte a distanza di un giorno.
 
Per 125€ di tasse meglio pagarle no ? Meglio pagare lo Stato che ci dà il dottore a gratis che pagare mille operazioni alla banca che quando guadagna se li tiene e quando va male applica il bail in rendendoci partecipi delle perdite ma nn dei Gain.
Io per ora nn ho dato un euro di commissioni alle banche e ne vado fiero :D
 
Perchè avevi comprato un BTP Italia?
L'inflazione è finita e pensi che non serva più?
Non hai comprato un titolo a caso, la futura plusvalenza dovrebbe influenzare poco il tuo ragionamento.
Hai deciso che il momento di comprare un centenario o altro titolo rischiosissimo dopo il crollo ieri e pensi se l'inflazione sia domata? Vendi il BTP Italia anche in perdita.
Pensi che con il recente aumento del petrolio l'inflazione possa rialzare la testa? Tienti il BTP Italia.
Poi se non dici le cifre facciamo fatica. Quant'è in cifre l'8 per mille che perderesti rispetto ai qualcosa come 125 euro di risparmio fiscale? 8 euro? 80? Fa un bella differenza.
Se vendi l'uno e l'altro scade, hai già pensato poi a cosa comprare? Non è secondario trovare qualcosa di diverso da lasciarli marcire sul conto corrente (salvo che non pensi che in questo periodo turbolento sia la scelta migliore).

E' un discorso un po' complicato e per quello ve l'avevo risparmiato, ma ora che mi chiedi provo a riassumere.
Dunque: mi sono trovato di colpo amministratore di sostegno di mia madre, ricoverata. Dovendo investire i capitali derivanti dalla vendita del suo appartamento, mi sono trovato costretto a operare in titoli di stato italiano, cosa che mai avevo fatto. In quel momento, i BTP Italia mi erano sembrati la scelta migliore. L'intenzione è di tenere quelli, come gli altri BTP, sino a scadenza, visto che non capisco nulla di trading e non ho il tempo né di starci dietro, né di imparare.
Per entrare nel merito del volume di BTP di cui si parla:
i BTP che mi scadranno prima saranno complessivamente sui 30k (da cui a spanne ho calcolato la plusvalenza che vi dicevo);
i BTP Italia sui 160k.
Dovessi venderne, potrei comunque ricomprare SOLO BTP - quello è il mio limite come ADS, il giudice non approverebbe un acquisto per dire di azioni o altri strumenti finanziari (nemmeno il semplice investimento in un conto deposito, poiché non è garantito dallo stato italiano "in persona", da quello che ho capito della legge sugli ADS). E le commissioni sarebbero salate perché il CC da ADS per complessi motivi l'ho potuto aprire solo in MPS che mi fa pagare 10 euro ogni operazione sul deposito titoli.
Ecco, spero di essere riuscito a rispondere - e anche a spiegarvi il perché del mio brancolare nel buio circa questi strumenti.
 
Nel calcolo devi anche considerare le commissioni di acquisto e vendita che andresti a generare. Ipotizzo che la plusvalenza su un btp Italia non possa essere percentualmente rilevante, per cui - se non si tratta di importi veramente considerevoli - direi che il gioco non vale la candela.
Saluti
Lucio
Esatto
 
Una cosa che ha già detto il buon @Juncu ma voglio riscrivere più chiaramente: l'unico "guadagno", ipotizzando che tu voglia poi riacquistare lo stesso BTPit 2028, è il rinvio per 4 anni del pagamento delle tasse sul capital gain.
Con le cifre che hai postato, è impossibile che tu in 4 anni riesca a far fruttare queste tasse "posticipate" a un rendimento tale da coprire il premio CUM bruciato, le commissioni di vendita e riacquisto e lo spread denaro-lettera.
 
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