MILANO, 2 marzo (Reuters) - Telecom Italia (TLIT.MI: Quotazione, Profilo) dovrebbe registrare nell'anno un Ebitda in calo del 2%, a causa di poste straordinarie negative, ma dovrebbe aumentare il dividendo, dicono 12 analisti sentiti da Reuters.
Dal piano triennale, che sarà presentato la settimana dopo i risultati (previsti martedì 7 marzo), si attende una nota di cautela, in linea con le altre società del comparto.
"A fronte di un settore colpito da diversi profit warning, riteniamo che le previsioni Telecom Italia saranno più circospette di quanto siano state in passato, ora che la guidance 2004-07 sembra molto difficile da raggiungere", dice una nota Goldman Sachs.
"Un'area dove pensiamo Telecom Italia possa sorprendere in positivo è il dividendo".
Il sondaggio di 12 analisti ha prodotto una previsione media di Ebitda a 12,56 miliardi di euro da una cifra proforma 2004, stimata dagli analisti, a 12,86 miliardi.
L'Ebitda include oneri straordinari, di cui la stragrande maggioranza è rappresentata da oneri per la riduzione del personale per circa 300 milioni. Le cifre dello scorso anno, che comprendono anche il rimborso relativo al contributo per le licenze, saranno rivisti per tenere conto dei nuovi criteri contabili IFRS e della vendita di Tim Peru e Buffetti.
L'Ebitda della divisione telefonia è visto in calo a 7,76 miliardi, con la quota di mercato sul mercato a banda larga che resta sotto pressione.
La pressione sui margini della telefonia mobile saranno compensati dalla crescita in Brasile e l'Ebitda è previsto in rialzo a 5,54 miliardi.
Il dividendo si prevede salga a 0,122 euro per le ordinarie e 0,133 euro per le risparmio. Questo si confronta con 0,1093 euro e 0,1203 euro lo scorso anno, che aveva sorpreso con un balzo del 5%.
Utile netto visto a 3,04 miliardi, in rialzo di oltre il 67%, utile operativo quasi piatto a 7,57 miliardi. Fatturato in rialzo di quasi il 6% a 29,89 miliardi, in linea con gli obiettivi.
Nell'ultimo il piano strategico Telecom ha previsto un aumento del fatturato del 4-6% annuo, e dell'operativo del 7-9%.
Il debito è previsto a 40,33 miliardi dai 42 miliardi di fine settembre. Telecom Italia ha in programma di ridurre il debito a 33 miliardi entro la fine del 2007.
Gli analisti hanno detto che guarderanno anche gli sviluppi sulla catena di controllo del gruppo dopo che Pirelli ha deciso di disdire il patto di sindacato con Hopa, aprendo la porta alla sua uscita dall'azionariato a maggio 2006.
Ad aprile altri due azionisti di Olimpia, cassaforte di Telecom Italia, UniCredito (CRDI.MI: Quotazione, Profilo) e Intesa (BIN.MI: Quotazione, Profilo), devono decidere se esercitare un'opzione put sulle loro quote nei confronti di Pirelli.