Riposto quanto già scritto in altro 3d (solo che non trovo più il link)
Questa la situazione a ottobre 2008. Non credo che da allora le leggi siano cambiate.
· I dividendi percepiti dagli investitori italiani sono tassati in Italia con un’aliquota del 12,5% “a titolo d’imposta” (non occorre cioè inserire questi proventi nella dichiarazione dei redditi). Per i dividendi provenienti dalle società italiane questo è l’unico “salasso”, ma se il dividendo viene da una società estera la tassazione è doppia: prima nel Paese in cui ha sede la società che ha pagato il dividendo, e poi in Italia. In questo caso, il 12,5% italiano si applica al cosiddetto netto frontiera, cioè a quanto rimane del dividendo dopo essere stato tassato all’estero.
· Facciamo un esempio (Ing ha staccato lo scorso 14 agosto 2008 un dividendo di 0,74 euro per azione (pagato il 21 agosto). Se ad esempio possediamo 100 azioni Ing, i 74 euro di dividendo lordo (0,74x100) sono soggetti a una tassazione del 25% in Olanda, cioè 18,5 euro. Il dividendo residuo (74-18,5=55,5 euro) è tassato al 12,5% in Italia; le tasse italiane ammontano a 6,94 euro (55,5x12,5%), quindi il dividendo netto che ci vedremo accreditare sul conto corrente è di 48,56 euro (55,5-6,94).
· Questo meccanismo di “doppia imposizione” è lo stesso per tutti i Paesi, ma cambia l’aliquota. Se il 12,5% italiano è uguale per tutti, l’aliquota estera varia da Paese a Paese.
LE ALIQUOTE ESTERE
Austria
25%
Belgio
25%
Francia
25%
Germania
21,1% (26,375% dal 2009)
Gran Bretagna
10%
Olanda
25%
Portogallo
20%
Spagna
18%
Svizzera
35%
Usa
15%
Qualche speranza di rimborso
· Esiste, in teoria, qualche possibilità di recuperare almeno una parte delle tasse pagate all’estero. L’Italia ha stipulato, con tutti i Paesi indicati in tabella, un “trattato contro la doppia imposizione” che limita al 15% l’imposta estera.
· Nel nostro esempio, quindi, possiamo chiedere al fisco olandese la restituzione del 10% (25%-15%) pagato in eccesso sui dividendi Ing. L’importo a cui abbiamo diritto è 7,4 euro (il 10% dei 74 euro di dividendi).
· La Spagna rappresenta un caso a parte, perché oltre al 3% in eccesso (18%-15%) è possibile richiedere il rimborso di tutte le tasse pagate sui primi 1.500 euro di dividendi percepiti in un anno. Se ad esempio abbiamo incassato 2.500 euro lordi di dividendi, avremo pagato 450 euro al fisco spagnolo (2.500x18%) ma avremo diritto a farci restituire le imposte sui primi 1.500 euro (1.500x18%=270 euro) più il 3% pagato “in eccesso” sugli altri 1.000 euro di dividendi (1.000x3%=30 euro). In totale, potremo quindi richiedere un rimborso di 270+30=300 euro.
Ma il gioco può non valere la candela
· I rimborsi non avvengono automaticamente: occorre compilare una specifica domanda (in triplice copia, ognuna delle quali con marca da bollo) che deve essere prima vidimata dall’agenzia delle entrate italiana e poi spedita all’amministrazione fiscale estera. Una procedura lunga, laboriosa e per di più costosa: se gli importi dei dividendi sono modesti, tra bolli e raccomandate rischiate di pagare più del rimborso a cui avete diritto.
· Se invece gli importi a cui avete diritto giustificano lo sforzo (e la spesa), sul sito
www.agenziaentrate.it, alla sezione documentazione-fiscalità internazionale trovate i moduli per richiedere il rimborso delle tasse austriache, francesi, olandesi, portoghesi e svizzere.
· Altri moduli (per i dividendi belgi, finlandesi, tedeschi, svedesi, oltre che per quelli già presenti sul sito dell’agenzia delle entrate) sono disponibili sul sito
www.montetitoli.it alla sezione documentazione – modulistica operativa.
· Un’altra possibilità è consultare i siti delle agenzie delle entrate estere. Ad esempio per la Spagna trovate il modulo e le istruzioni per la compilazione sul sito
www.aeat.es: basta digitare modelo 210 (il nome del formulario da compilare) nella finestra chiamata buscar (il “cerca” spagnolo).
· Infine per tutti i Paesi, potete compilare una richiesta senza usare uno specifico formulario: i moduli, infatti, non sono obbligatori ma servono a “agevolare” gli investitori.