Dove andare a vivere all'estero

Non a caso avevo scritto che eri andato in giro nudo per gli uffici spacciandoti per il messia, un modo inconfondibile per simulare una "pazzia" di quelle estreme :o

Vabbè, grazie al trauma della naia sei diventato colto e illuminato e hai pure il porto d'armi, sono felice per te, vedi che non tutti i mali vengono per nuocere ......
Non sono andato ingiro nudo, svenii
 
Io mi vanto di aver risparmiato 1 anno, di vita a 19 anni di avere avuto un ottima istruzione, un ottimo lavoro, famiglia danaro, porto armi ed ho pure partecipato alle elezioni comunali.
quindi non mi hanno mai tolto nulla. fine della storia, purtroppo il mondo è per i furbi.
Ma a 19 anni non lavoravi ,non credo hai detto che hai studiato ,quindi se non lo riscatti e paghi (sempre se ti sei laureato ) ai fini pensionistici non conta nulla, quindi ora devi comunque pagare per recuperare quell'anno di vita io invece no .
E' proprio vero IL Mondo al oirartnoc... IL coraggio vince.
Strani questi italiani: sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell'uovo. E quando l'hanno trovato, gettano l'uovo e si mangiano il pelo.” (Benedetto Croce)
 
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Io mi vanto di aver risparmiato 1 anno, di vita a 19 anni di avere avuto un ottima istruzione, un ottimo lavoro, famiglia danaro, porto armi ed ho pure partecipato alle elezioni comunali.
quindi non mi hanno mai tolto nulla. fine della storia, purtroppo il mondo è per i furbi.
Parli del militare come se avessi rischiato di farti 10 anni di carcere.
Capisco che di primo impatto fare il militare non era il massimo ma da come lo descrivi sembrava ti avessero messo in un carcere di massima sicurezza in Bolivia.
Andare all'università sta all'intelligenza della persona ed alla voglia di studiare e, comunque, non andarci non è un delitto se si trova un buon lavoro, fare la leva obbligatoria poco c'entra con tali decisioni.
Poi sto discorso di far risaltare il porto d'armi, elezioni comunali, passaporto, ottimo lavoro e famiglia ecc. proprio non vedo cosa c'entrino con una parentesi di 1 anno della nostra vita.
Se hai una predisposizione ansiogena il militare c'entra poco, fa parte di te e verrà sempre fuori, a volte più a volte meno.
Sempre che ciò che racconti non siano bugie, perchè da come scrivi sei al limite della tr......
Chiudo qui per non andare ulteriormente OT.
 
Ma a 19 anni non lavoravi ,non credo hai detto che hai studiato ,quindi se non lo riscatti e paghi (sempre se ti sei laureato ) ai fini pensionistici non conta nulla, quindi ora devi comunque pagare per recuperare quell'anno di vita io invece no .
E' proprio vero IL Mondo al oirartnoc... IL coraggio vince.
Strani questi italiani: sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell'uovo. E quando l'hanno trovato, gettano l'uovo e si mangiano il pelo.” (Benedetto Croce)
guando fui chiamato alle armi avevo lavori precari, se ricordo bene partii per quel c...sso di Merano (cesso per via del servizio militare non pe la città che di per se merita pure) intorno a Aprile, ero appena tornato dall'inghilterra.. a a giugno fui riformato sempre da quel c.sso di servizio militare
lascia perdere il pagare il riscatto laurea ecc, quelle sono cose "future" a me interessava non buttare nel cesso un anno di vita insieme ad ignoranti (nella migliore ipotesi) e soprattutto essere obbligato dallo stato a fare qualcosa, per un qualcosa che non avevo commesso, una prigione maledetta il servizio militare pur non solo sapendo di essere innocenti, ma in tal caso anche lo stato sa che sei innocente e si diverte per 1 anno ad imprigionarti e peggio obbligarti a fare cose che non vuoi fare, almeno i carcerati non devono portate una divisa, non devono lavorare se non vogliono, i militari in naia si.
lasciate perdere una cosa buona che ha fatto lo stato in 80 anni di repubblica,,,,,anzi 2 cose buone il divieto di fumo nei luoghi pubblici e l'abolizione del servizio militare
 

Metti davanti ai tuoi occhi una mappa del mondo e immagina di voler superare ogni singola frontiera.

Più persone sono state nello spazio o in cima all'Everest di quante abbiano visitato tutte le 193 nazioni.
Un’avventura lunga nove anni, senza l'ingombro delle comodità, e soprattutto delle abitudini, con solo bagaglio a mano, passando dai -58 gradi della Jacuzia al Sahara Occidentale, da una "maratona segreta" in Afghanistan sotto agli occhi dei Talebani per sostenere le donne, fino a imbarcarsi su una nave container per Kuala Lumpur. L'autore è stato derubato, picchiato, in Yemen gli hanno sparato, ha contratto la malaria, si è dovuto fingere missionario e consulente petrolifero; gli ostacoli da superare sono numerosi ma ne vale la pena. Il premio è culturale, si torna con esperienze uniche e indelebili.
Muoversi da una parte all'altra permette di reinventarsi senza il filtro altrui, perché dove nessuno ti conosce è possibile presentarsi con la faccia che si preferisce. Così si riesce a smontare e ricostruire le proprie convinzioni a migliaia di chilometri di distanza da casa, e una volta tornati, nasce una versione migliore di noi.
Un diario di viaggio lontano dagli stereotipi per farsi un'idea dell'altro 95% del mondo, cioè quello delle persone che non vivono nelle grandi città dell'Occidente.
Un libro per chi vuole partire - da zero -, riflettere liberamente, trovare stimoli e vincere la paura del viaggio, scoprire nazioni di cui talvolta non si conosce neppure il nome.
«Finalmente visualizzavo me stesso immerso nel viaggio, invece di vedere la mia persona, sempre uguale, in luoghi diversi»

Prefazione è di Harry Mitsidis, la persona che più ha viaggiato al mondo.
Fatima Haidari - Unica guida turistica donna in Afghanistan
Il libro ti trasforma da lettore a viaggiatore. Per cui mi ha riportato con la mente all’Afghanistan, alla bellezza di Bamyian ma anche ai terribili momenti vissuti all’aeroporto di Kabul quando cercavo di scappare dai Talebani. Grazie per aver parlato delle sofferenze delle donne.
David Langan - Viaggiatore da record, uno dei pochissimi ad aver visitato tutti i 330 luoghi selezionati dallo storico “Travelers’ Century Club”
Il libro raggiunge l’apice ogni volta in cui ci sono riflessioni sul viaggio. Ho apprezzato i dettagli, le osservazioni, la cura dei particolari. È impressionante la quantità di ricerca svolta dall’autore prima di partire per le nazioni meno conosciute.
Ric Gazarian - Voce del Podcast “Counting Countries”, Organizzatore di “Extraordinary Travel Festival”
Flavio ha visitato veramente tutto, dalla A alla Z, non c’è nazione che sia stata saltata. E sì, anche quella là a cui stai pensando! E anche quella dal nome impronunciabile di cui non ricordi mai la capitale. Ma ne valeva la pena e ora ha tanto da raccontarci. Nel libro l’autore condivide con noi tutto ciò che ha imparato.
Randy Williams - Il Sultano della “Repubblica di Slowjamastan”, la "nazione" più giovane del mondo!
Flavio ti prende per mano e ti mostra luoghi meravigliosi e nazioni di cui neanche avevi conoscenza. Ti trascina con sé anche mentre visita territori ostili o quando vola da Kabul a Baghdad. All’autore è toccato affrontare 500 voli e nove anni di viaggio, a te non resta che leggere comodamente e goderti il mondo intero senza dover pagare alcun biglietto aereo…
Renee Bruns, gira il mondo in sedia a rotelle, detiene già un record del Guinness dei Primati nei viaggi, ad oggi ha visitato 118 nazioni
Il viaggio di Flavio è pieno di emozioni e divertimento. E concordo con l’autore che la felicità pura dura un pomeriggio, il piacere di una vacanza scema al massimo dopo qualche settimana; mentre il viaggio è una scuola che ci regala momenti di illuminazione destinati a restare per la vita intera.
https://www.amazon.it/EVERYCOUNTRY-...babwe-ebook/dp/B0BPCL71YH?ref_=ast_author_mpb
 

Metti davanti ai tuoi occhi una mappa del mondo e immagina di voler superare ogni singola frontiera.

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Un’avventura lunga nove anni, senza l'ingombro delle comodità, e soprattutto delle abitudini, con solo bagaglio a mano, passando dai -58 gradi della Jacuzia al Sahara Occidentale, da una "maratona segreta" in Afghanistan sotto agli occhi dei Talebani per sostenere le donne, fino a imbarcarsi su una nave container per Kuala Lumpur. L'autore è stato derubato, picchiato, in Yemen gli hanno sparato, ha contratto la malaria, si è dovuto fingere missionario e consulente petrolifero; gli ostacoli da superare sono numerosi ma ne vale la pena. Il premio è culturale, si torna con esperienze uniche e indelebili.
Muoversi da una parte all'altra permette di reinventarsi senza il filtro altrui, perché dove nessuno ti conosce è possibile presentarsi con la faccia che si preferisce. Così si riesce a smontare e ricostruire le proprie convinzioni a migliaia di chilometri di distanza da casa, e una volta tornati, nasce una versione migliore di noi.
Un diario di viaggio lontano dagli stereotipi per farsi un'idea dell'altro 95% del mondo, cioè quello delle persone che non vivono nelle grandi città dell'Occidente.
Un libro per chi vuole partire - da zero -, riflettere liberamente, trovare stimoli e vincere la paura del viaggio, scoprire nazioni di cui talvolta non si conosce neppure il nome.
«Finalmente visualizzavo me stesso immerso nel viaggio, invece di vedere la mia persona, sempre uguale, in luoghi diversi»

Prefazione è di Harry Mitsidis, la persona che più ha viaggiato al mondo.
Fatima Haidari - Unica guida turistica donna in Afghanistan
Il libro ti trasforma da lettore a viaggiatore. Per cui mi ha riportato con la mente all’Afghanistan, alla bellezza di Bamyian ma anche ai terribili momenti vissuti all’aeroporto di Kabul quando cercavo di scappare dai Talebani. Grazie per aver parlato delle sofferenze delle donne.
David Langan - Viaggiatore da record, uno dei pochissimi ad aver visitato tutti i 330 luoghi selezionati dallo storico “Travelers’ Century Club”
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Flavio ha visitato veramente tutto, dalla A alla Z, non c’è nazione che sia stata saltata. E sì, anche quella là a cui stai pensando! E anche quella dal nome impronunciabile di cui non ricordi mai la capitale. Ma ne valeva la pena e ora ha tanto da raccontarci. Nel libro l’autore condivide con noi tutto ciò che ha imparato.
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Flavio ti prende per mano e ti mostra luoghi meravigliosi e nazioni di cui neanche avevi conoscenza. Ti trascina con sé anche mentre visita territori ostili o quando vola da Kabul a Baghdad. All’autore è toccato affrontare 500 voli e nove anni di viaggio, a te non resta che leggere comodamente e goderti il mondo intero senza dover pagare alcun biglietto aereo…
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Il viaggio di Flavio è pieno di emozioni e divertimento. E concordo con l’autore che la felicità pura dura un pomeriggio, il piacere di una vacanza scema al massimo dopo qualche settimana; mentre il viaggio è una scuola che ci regala momenti di illuminazione destinati a restare per la vita intera.
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grazie per lo spunto . molto interessante
 
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