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Scusami, io sono un po' rozzo e le sottigliezze filosofiche non le capisco, come non capivo quel paradosso che solo oggi ho voluto approfondire.TOTORE 8: «La prossima volta, anziché fare il liceo classico, frequentate le scuole serali, perché li' vi spiegano perché si tratta di p.
Potete fare ammenda leggendo wikipedia. Paradosso di Achille e la tartaruga - Wikipedia
Non capisco perché facciano una spiegazione cosi' complicata, si tratta di intersecare due rette su un piano».
Purtroppo per l'assurdità di ciò che hai scritto sono costretto a darti 14 giorni di consegna di rigore.
Mi chiedo come tu possa non capire che il mio era un esempio per spiegare (invertendo peraltro i rapporti) il modo in cui ci si comporta in Italia inseguendo ora un modello ed ora un altro senza mai riuscire a realizzarne alcuno. Quindi la tua critica non c'entra proprio niente. Né le altre che hai scritto sono migliori.
Inoltre esistono molte confutazioni del paradosso di Achille e la tartaruga e non credo che tu possa essere tanto ingenuo da immaginare che io dovessi aspettare te per conoscerle.
Sono stato un poco brutale, ma odio le argomentazioni sbagliate perche' sono dannose anche alle cause che condivido.Inoltre esistono molte confutazioni del paradosso di Achille e la tartaruga e non credo che tu possa essere tanto ingenuo da immaginare che io dovessi aspettare te per conoscerle.
Per di più il discorso di Zenone (e prima di lui di Parmenide) è ontologico, ovvero riguarda la natura dell'Essere, del non-essere, del movimento, dello spazio, del tempo su cui ancora oggi ci si interroga. Heidegger che tu certamente conosci (almeno di nome) ha scritto in merito nel XX secolo la sua opera principale.
Durante i 14 giorni di consegna ti consiglio di riflettere su quanto segue:
Ci vuole poco più di un anno per imparare a parlare, ma ci vuole un'intera vita per imparare a tacere.
Quello non l'ho mai imparato infatti mi faccio inconsapevolmente un sacco di nemici.ma ci vuole un'intera vita per imparare a tacere.
DI quello che dici non capisco e non so assolutamente nulla e non so risponderti, pero' non capisco perche' un ragionamento filosofico o una metafora si debba basare su un'argomentazione palesamente errata.Per di più il discorso di Zenone (e prima di lui di Parmenide) è ontologico, ovvero riguarda la natura dell'Essere, del non-essere, del movimento, dello spazio, del tempo su cui ancora oggi ci si interroga. Heidegger che tu certamente conosci (almeno di nome) ha scritto in merito nel XX secolo la sua opera principale.
E se avessimo ragione ?Il sentimento d’inferiorità che induce l'Italia ad affidarsi ed a sottomettersi ad un potere dominante straniero.
Beh si é vero, hai la possibilità di votare e sceglierti il rappresentante (uno dei padroni), ma tutto entro la costituzione catto comunista, sei libero di scegliere fra cattocomunisti, magari ti sta anche bene, magari no, ma libero nel vero senso della parola non lo sei, ti hanno messo al collo un mucchio di catene.
Leggi (a volte contro natura) locali, regionali, statali, europee, mondiali, il politicamente corretto imposto quasi a forza, resterebbe l'anarchia, o... i 10 comandamenti, riconoscendo al divino l'unico potere cui sottoporsi e qui si torna alla Chiesa anche come autorità civile oltre che religiosa, potrebbe anche andare solo se le leggi fossero 10 non di più e come tasse la decima, che undici sarebbe troppo.
Siamo deboli perche' non vogliamo prendere atto delle nostre deficienze (la colpa e' sempre degli altri).
A volte mi sento un poco come un piagnone di Savonarola.
Scusami, io sono un po' rozzo e le sottigliezze filosofiche non le capisco, come non capivo quel paradosso che solo oggi ho voluto approfondire.
Niente di personale, e' una mia personale diatriba con la cultura umanistica ed il liceo classico che ritengo dannosi.
Quello non l'ho mai imparato infatti mi faccio inconsapevolmente un sacco di nemici.
DI quello che dici non capisco e non so assolutamente nulla e non so risponderti, pero' non capisco perche' un ragionamento filosofico o una metafora si debba basare su un'argomentazione palesamente errata.
Venendo al sodo
E se avessimo ragione ?
C'e' qualche metrica che oggi ci pone ai vertici di una qualsiasi graduatoria positiva?
Secondo me non e' che vogliamo sottometterci, e' che siamo deboli e costretti a subire.
Siamo deboli perche' non vogliamo prendere atto delle nostre deficienze (la colpa e' sempre degli altri).
A volte mi sento un poco come un piagnone di Savonarola.
Sono d'accordo su tutto, tranne l'ultimo punto, ma e' una fissazione mia che si debba prima conoscere le nozioni base di logica, matematica e fisica e poi sapere fare le versioni di latino; dipendera' dal fatto che non sono capace di imparare le cose a memoria e le declinazioni alle medie erano la mia tortura.Salve, Totore. Innanzi tutto scusami tu.
Il mio voleva essere un commento scherzoso, altrimenti non avrei parlato di consegna di rigore.
Mi dispiace davvero moltissimo se ti ho offeso in qualche modo.
Tanto più in quanto mi ricordo perfettamente che tempo fa tu fosti uno dei pochi a prendere le mie difese mentre alcuni altri mi accusavano di essere un criminale razzista. Perciò ti sono anche debitore.
Diciamo allora che entrambi abbiamo sbagliato causando un fraintendimento nell'altro e chiudiamo l'incidente.
Spero che a tale riguardo tu sia d'accordo con me.
In merito alla tua osservazione sugli italiani, è difficile dare una risposta precisa.
Di certo la responsabilità per le condizioni in cui ci troviamo è nostra, tuttavia io non ho mai visto una particolare grandezza negli altri popoli che non possa essere da noi superata. Io sicuramente sono stato in grado di farlo. Ed esistono in Italia tantissime persone di grande valore, anche tra i miei amici. Non dobbiamo piangerci addosso più del necessario. Non ci sono obiettivi che non possiamo raggiungere. Io credo che molto dipenda dal fatto che non abbiamo mai avuto un vero Stato.
Quanto alla cultura, è opportuno precisare che essa è tale unicamente se comprende tanto le materie scientifiche quanto quelle umanistiche. Per quel che mi riguarda la disciplina più importante è stata sempre la Matematica. Ho sempre detestato materie in cui non è richiesto l'uso della logica, quali ad esempio la Storia che deve essere conosciuta ma che non è quella a cui attribuisco eccessiva importanza.
Tu sbagli invece nel sottovalutare il Latino ed in genere la grammatica e pertanto ti ricordo che una versione di Latino richiede maggiori capacità logiche di un'equazione. In ogni caso avremo modo di riparlarne.
Ti invio i miei saluti.
Di certo la responsabilità per le condizioni in cui ci troviamo è nostra, tuttavia io non ho mai visto una particolare grandezza negli altri popoli che non possa essere da noi superata. Io sicuramente sono stato in grado di farlo. Ed esistono in Italia tantissime persone di grande valore, anche tra i miei amici. Non dobbiamo piangerci addosso più del necessario. Non ci sono obiettivi che non possiamo raggiungere. Io credo che molto dipenda dal fatto che non abbiamo mai avuto un vero Stato.
Non sono cosi' ottimista, almeno ai giorni odierni.Di certo la responsabilità per le condizioni in cui ci troviamo è nostra, tuttavia io non ho mai visto una particolare grandezza negli altri popoli che non possa essere da noi superata.
Putroppo e' la media che conta e non l'eccezione.Io sicuramente sono stato in grado di farlo.
E' che non crediamo nello Stato come unione dei cittadini, ma come entita' estranea da sfruttare o da combattere (mi sembra sia stato gia' detto).Io credo che molto dipenda dal fatto che non abbiamo mai avuto un vero Stato.
E’ esatto, Carpen. Infatti, riducendo il discorso ad un semplice schema: in una elezione vengono esercitati due diritti opposti: un diritto passivo mediante il quale col voto si rinuncia alla propria volontà individuale per accettare di essere rappresentati per delega dalla volontà altrui; ed un diritto attivo mediante il quale si riceve il voto e quindi si afferma la propria volontà anche in nome altrui.
La Costituzione garantisce a tutti il diritto passivo di rinunciare alla propria volontà individuale per accettare col voto quella del delegato, ma non garantisce affatto (né potrebbe garantirlo) il diritto attivo di ricevere il voto affermando la propria volontà anche in nome degli elettori.
Per avere il diritto attivo in maniera tale da conquistare le più importanti cariche elettive dello Stato (lo stesso vale anche per le cariche minori) è necessario avere il controllo di tutti i mezzi necessari per condizionare la volontà del popolo. E tale controllo può essere raggiunto unicamente da una ristrettissima plutocrazia.
Peraltro la plutocrazia non si presenta mai direttamente alle elezioni, ma si limita a sostenere due o più partiti che soltanto apparentemente sono diversi ma che in realtà sono obbligati – alternandosi alla guida del governo – ad attuare la politica stabilita da chi realmente detiene il potere.
Pertanto in una elezione la grandissima maggioranza dei cittadini può (o meglio: deve, poiché non ha alcuna possibilità di evitarlo) unicamente rinunciare alla propria volontà individuale, in favore di una ristrettissima minoranza che ha i mezzi necessari per imporre la propria volontà. Detto in altri termini: in una elezione il popolo ha il dovere di rinunciare alla propria volontà in favore dei detentori del potere.
Si tratta in sintesi dell’azione di un’oligarchia che attua l’esproprio della volontà individuale per creare il «comunismo della volontà» esattamente con lo stesso procedimento con cui avviene l’esproprio della proprietà privata per la creazione del comunismo propriamente detto.
E’ esatto, Carpen. Infatti, riducendo il discorso ad un semplice schema: in una elezione vengono esercitati due diritti opposti: un diritto passivo mediante il quale col voto si rinuncia alla propria volontà individuale per accettare di essere rappresentati per delega dalla volontà altrui; ed un diritto attivo mediante il quale si riceve il voto e quindi si afferma la propria volontà anche in nome altrui.
La Costituzione garantisce a tutti il diritto passivo di rinunciare alla propria volontà individuale per accettare col voto quella del delegato, ma non garantisce affatto (né potrebbe garantirlo) il diritto attivo di ricevere il voto affermando la propria volontà anche in nome degli elettori.
Per avere il diritto attivo in maniera tale da conquistare le più importanti cariche elettive dello Stato (lo stesso vale anche per le cariche minori) è necessario avere il controllo di tutti i mezzi necessari per condizionare la volontà del popolo. E tale controllo può essere raggiunto unicamente da una ristrettissima plutocrazia.
Peraltro la plutocrazia non si presenta mai direttamente alle elezioni, ma si limita a sostenere due o più partiti che soltanto apparentemente sono diversi ma che in realtà sono obbligati – alternandosi alla guida del governo – ad attuare la politica stabilita da chi realmente detiene il potere.
Pertanto in una elezione la grandissima maggioranza dei cittadini può (o meglio: deve, poiché non ha alcuna possibilità di evitarlo) unicamente rinunciare alla propria volontà individuale, in favore di una ristrettissima minoranza che ha i mezzi necessari per imporre la propria volontà. Detto in altri termini: in una elezione il popolo ha il dovere di rinunciare alla propria volontà in favore dei detentori del potere.
Si tratta in sintesi dell’azione di un’oligarchia che attua l’esproprio della volontà individuale per creare il «comunismo della volontà» esattamente con lo stesso procedimento con cui avviene l’esproprio della proprietà privata per la creazione del comunismo propriamente detto.
Concordo. Le pochissime volte in cui le elezioni democratiche hanno dato potere a qualcuno non gradito all'oligarchia la reazione si è vista eccome...
Il caso più elcatante è stata l'elezione di Trump e la battaglia senza esclusione di colpi che ne è scaturita per quattro lunghi anni fino alla sua cacciata.
Appena l'oligarchia ha rimesso al posto giusto un suo rappresentante, le vicende dell'amministrazione presidenziale USA sono sparite dai radar.
C'è anche un altro aspetto. Trump, in teoria un outsider, non ha vinto senza seguire le regole. Sai benissimo che ha usato tutti gli strumenti persino di BIG TECH per vincere, propalando fake news, usando migliaia di troll, come fanno tutti. Per vincere si fa così, quindi l'ha fatto anche lui. Altrimenti non avrebbe vinto. La favoletta che Trump si è presentato fuori dal sistema è appunto una favola. Trump è un billionaire, cioè il top 1% del top 1%. E' parte del sistema pure lui. Infatti appena eletto ha messo uomini di GS ecc, come hanno fatto i suoi predecessori. E infatti non ha toccato NIENTE delle regole della finanza che hanno provocato casini negli ultimi decenni.
Quello che tu chiami Deep State o oligarchia è però ciò che ha reso gli USA ciò che sono. Mantengono la rotta sull'obiettivo: essere la prima super potenza mondiale, dominare i mari, controllare gli alleati con le basi militari e anche i nemici allo stesso modo.
Se si presenta uno che rischia di far perdere questa posizione agli USA viene limitato nelle sue mosse, prima che il "sistema" cambi in modo radicale, portando ancora più casini. Che poi ci vogliono anni o decenni a sistemarsi dopo un casino sistemico.
In realtà questa cosa è accaduta solo in minima parte. Ovviamente i Dem hanno attaccato l'avversario con tutte le armi possibili. Come è giusto che sia.
Solo voi di cdx volete dare addosso agli altri governi senza pietà, usando giornali, Mediaset, fake news, accuse gravissime ecc, ma poi quando governate voi volete il silenzio e la pace, perchè "abbiamo la maggioranza e siamo stati votati". Ma non funziona così, amico mio
La politica è sangue e m***a.
non intendo entrare nel merito delle tue affermazioni, né indicare i buoni o i cattivi.
Dico solo che per negare la reazione inconsulta che si è avuto a tutti i livelli (istituzionali, media, social) all'elezione di trump ci vogliono delle fette di prosciutto spesse quattro dita.
Democratici che fanno richieste di impeachment come se non ci fosse un domani, FBI che mette su inchieste strampalate come il russiagate, media con CNN in testa scateanti, social che censurano il presidente degli stati uniti...una guerra mai vista
per la serie "thread invecchiati male"
E oggi è il momento delle sberle a Salvini
Gonde ha ancora le guancia gonfie.
Letta è meglio che si prepari perchè il prossimo a prenderle sarà lui
Draghi grande banchiere?
Secondo me, in un confronto diretto con almeno la meta' degli utenti del FOL prenderebbe delle sonore legnate.