Suggerisco di far partire immediatamente il reclamo: l'intermediario ha 90 giorni dalla sua ricezione per rispondere, pertanto prima parte il reclamo, meglio è.
Da inviare a mezzo raccomandata AR all'apposita funzione
(Ufficio reclami o altro) indicata nel contratto, con indirizzo
specifico: se non c'è, chiedere in agenzia (al call center del TOL, ecc.).
Oggetto: deposito amministrato numero XXXXXX, (quello in cui erano appoggiati i diritti di opzione), conto
corrente numero XXXXXXXX .
In riferimento ai rapporti indicati in epigrafe, Vi contesto
quanto segue.
....(descrizione semplice, il più possibile dettagliata,
dell'accaduto)......suggerisco di evidenziare l'avviso di Borsa Italiana S.p.A. n° 10764 del 21/11/01
che consentiva la vendita delle azioni e dei warrants sottoscritti, ed evidenziare le occasioni in cui (via web, via call center, in agenzia, ecc.) il ciente ha chiesto di poter vendere le azioni ed i warrants, ma gli è stato negato.
Vi invito, pertanto, a metterVi in contatto con me entro 90
giorni dalla ricezione della presente per la definizione del
danno da liquidarmi.
In mancanza di riscontro da parte Vostra mi vedro' costretto,
mio malgrado, a rivolgermi ad un legale per la definizione del
danno, con conseguente aggravio di oneri e spese da parte
Vostra.
Indicare, oltre all'indirizzo, anche un recapito telefonico.
Ovviamente, firmare...pare logico, ma c'è chi lo
dimentica.....ovviamente, se i rapporti per i quali si effettua il
reclamo sono cointestati, ci vogliono tutte le firme.
90 giorni è il termine di legge per la risposta da parte
dell'intermediario...ecco perché si indica 90 giorni.
Quale danno si puo' chiedere, al momento (non nel reclamo)? Certamente la differenza tra prezzo di vendita di oggi (o presumibile vendita nel caso in cui non abbiate venduto) e prezzo massimo raggiunto dal titolo tra giovedì e venerdì, i due giorni in cui l'intermediario non vi ha fatto disporre delle azioni.
Per chiarimenti, invito a postare qui sotto e non nell'altro forum.