EEMS nuovo CDA ora il decreto e il piano ind.

Federì, chissà...ma anche 4 soldi risparmiati (perchè di questi si tratta) metterli al riparo da questa massa di sanguisughe dei polici, e non solo, mica farebbe male, non credi? ;)

Ed a pensarci bene, trasferirmi definitivamente li, non è una ipotesi remota, ma la sto vagliando molto bene ;)

vengo anche io :bye:

Organizza il viaggio :D
 
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Home » Canale Tematico - Finanza agevolata » Approfondimenti » Il nuovo sprint delle rinnovabili - II parte
Finanza agevolata Il nuovo sprint delle rinnovabili - II parte27.06.2011
La rinuncia al nucleare spinge il Governo verso il fotovoltaico e le biomasse.
La trattazione dell'argomento è inizata con l'articolo: Il nuovo sprint delle rinnovabili - I parte. Disponibile on line.

Ma intanto come se la cava l'industria del fotovoltaico che tanto aveva animato il dibattito (e le polemiche) sul quarto conto energia?
Complessivamente bene, fa sapere Paolo Mutti, amministratore delegato di Eems e Solsonica, il gruppo laziale che costruisce pannelli solari ad altissimo contenuto di componentistica italiana.
Non abbastanza bene, gli fa però eco Massimo Sapienza, presidente di AssoEnergieFuture.
Sapienza chiede in sostanza di ripristinare i vecchi incentivi attutiti ad aprile scorso proprio in nome del'abbandono nucleare e delle nuove promesse sulla rinnovabili, nonostante il nuovo sistema garantisca comunque una redditività assai superiore rispetto all'ultima revisione adottata in Germania (si veda Il Sole 24 Ore del 6 maggio).

Incentivi italiani soddisfacenti, incalza Mutti. Dopo alcuni mesi di stallo «il settore - spiega - è ripartito con una forte spinta per raggiungere il maggior numero possibile di connessioni prima dell'inizio di settembre».
Tant'è che «Solsonica è fully booked fino alla fine di agosto ed ha ripreso a lavorare a pieno ritmo, tre turni al giorno, sette giorni su sette».
Certo, «le maggiori incognite sono legate all'ultimo quadrimestre» perché «l'introduzione del meccanismo del decalage mensile degli incentivi, dell'iscrizione a registro e della graduatoria per i grandi impianti sono elementi normativi che generano incertezza».
Comunque «il Quarto Conto Energia - spiega Mutti - è da accogliere positivamente per varie ragioni.
Anzitutto è riuscito a garantire quell'orizzonte temporale necessario ad ogni imprenditore nel definire piani e progetti industriali di medio-lungo termine. Inoltre riconosce una maggiore premialità laddove esiste coincidenza tra punto di produzione e punto di consumo».
«Particolarmente apprezzabili» sono poi «alcuni elementi di novità. Primo fra tutti l'incremento tariffario del 10% previsto per impianti realizzati prevalentemente con componenti e moduli costruiti in Europa».
Provvedimento «invidiato e considerato coraggioso persino dai nostri colleghi tedeschi, che dovrebbe riportare in equilibrio il gap competitivo negativo dei produttori europei verso prodotti di provenienza Far East».

IL SOLE 24 ORE
Federico Rendina
 
vengo anche io :bye:

Organizza il viaggio :D

Scherzaci sopra Federì , ma con la firma di Napolitano, guarda gli indici, ma soprattutto bancari ed assicurativi....poi possiamo ridere o sorridere quanto vogliamo.

e se continua così rivedremo l'indice a 12.000 punti e sta baldra***ca di titolo a 0,50

:cool:

:bye:
 
Mi sento come la bollicina dell'acqua lete... qui sono usciti tutti ;)

E il 3D invece era gremito quanto eravamo sull'orlo della banca rotta... il mondo fa sempre alla rovescio...

:D:D:D:D
 
che ci credete ono, il dow ones è positivo !!! :wall: e il nostro schifoso ftse mib sprofonda !!!

certo se fanno gli imprenditori gente come Ligresti e Geronzi... :wall: e soprattutto se glielo permettono di andare avanti !!!
 
DENARO LETTERA
N. proposte Quantità Prezzo Prezzo Quantità N. proposte
2 27 0,000 1,12 589 2
1 2.600 1,135 1,125 2.000 1
3 563 1,118 1,13 9.270 3
1 1.453 1,117 1,139 5.000 1
2 1.164 1,11 1,14 9.071 3


secondo voi x quale motivo continua in asta a salire ? chi ha interesse a farla risalire ??? ( oltre a noi piccoli investitori sfigati )

chiunque sia,... grazie !!! :bow::bow::bow:

chiusura 1,13 !!! OK!
 
Mi sento come la bollicina dell'acqua lete... qui sono usciti tutti ;)

E il 3D invece era gremito quanto eravamo sull'orlo della banca rotta... il mondo fa sempre alla rovescio...

:D:D:D:D

Capisco il tuo messaggio velato :yes:

Compra sulla paura e vendi sull'euforia :D
 
... beh allora dovrebbero comprare tutti. Mi sembra che il mondo della finanza si stia letteralmente cac...ndo addosso

io sono sempre qua...e se posso incremento.
RIC 63 SEMPRE PRESENTE!

(solo che non ho voglia di discutere con Salcatal et similia.....)
 
io sono sempre qua...e se posso incremento.
RIC 63 SEMPRE PRESENTE!

(solo che non ho voglia di discutere con Salcatal et similia.....)

Buonasera.

E chi ha mai discusso con te?:mmmm:

Io posso discutere con qualcuno che abbia qualcosa da dire.

E sul Thread EEMS non ricordo che ci sia mai stato qualcuno che avesse qualcosa da dire.

Io non vengo qui a discutere.

Qui vengo a dire che EEMS andrà a 1,00 prima e a 0,8 poi e i motivi per cui lo farà ed è giusto che lo faccia.

E se non lo farà, o non lo ha ancora fatto, è e sarà solo perchè è un titolo che non ha mercato, cioè non c'è nessuno che veramente compra e nessuno che veramente vende in base alla situazione della società.

Il book parla chiaro.

Un titolo zombie, insomma.

Una delle vergogne della borsa italiana, non capisco cosa aspettino a delistare questa parvenza di titolo.:mmmm::mmmm:
 
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Buonasera.

E chi ha mai discusso con te?:mmmm:

Io posso discutere con qualcuno che abbia qualcosa da dire.

E sul Thread EEMS non ricordo che ci sia mai stato qualcuno che avesse qualcosa da dire.

Io non vengo qui a discutere.

Qui vengo a dire che EEMS andrà a 1,00 prima e a 0,8 poi e i motivi per cui lo farà ed è giusto che lo faccia.

E se non lo farà, o non lo ha ancora fatto, è e sarà solo perchè è un titolo che non ha mercato, cioè non c'è nessuno che veramente compra e nessuno che veramente vende in base alla situazione della società.

Il book parla chiaro.

Un titolo zombie, insomma.

Una delle vergogne della borsa italiana, non capisco cosa aspettino a delistare questa parvenza di titolo.:mmmm::mmmm:



Che arrivi a 1 Euro ci potrebbe anche stare............che lo sfondi in al primo tentativo..................la vedo dura.......supporto troppo importante perche' venga compromesso con questi volumi...........:yes:



Se il Nasdaq chiude positivo anche oggi siamo alla 7° candela verde consecutiva.................se pensiamo che in America non e' ancora cominciato lo storno.................:rolleyes:





Che e' successo a Parmalat oggi?:confused:
 
Buonasera.

E chi ha mai discusso con te?:mmmm:

Io posso discutere con qualcuno che abbia qualcosa da dire.

E sul Thread EEMS non ricordo che ci sia mai stato qualcuno che avesse qualcosa da dire.

Io non vengo qui a discutere.

Qui vengo a dire che EEMS andrà a 1,00 prima e a 0,8 poi e i motivi per cui lo farà ed è giusto che lo faccia.

E se non lo farà, o non lo ha ancora fatto, è e sarà solo perchè è un titolo che non ha mercato, cioè non c'è nessuno che veramente compra e nessuno che veramente vende in base alla situazione della società.

Il book parla chiaro.

Un titolo zombie, insomma.

Una delle vergogne della borsa italiana, non capisco cosa aspettino a delistare questa parvenza di titolo.:mmmm::mmmm:

:yes:
 
Incentivi rinnovabili: niente tagli nel DL Manovra firmato da Napolitano

Mercoledì 06 Luglio 2011 17:25



Giallo rinnovabili risolto: niente tagli. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitanto ha firmato il DL Manovra e, sembra orami certo, nella versione ufficiale destinata già oggi alla Gazzetta Ufficiale non ci saranno i temuti tagli del 30% agli incentivi per le energie rinnovabili. Gli operatori del settore possono tirare un sospiro di sollievo e sperare, come dichiarato ieri dal Comitato Ifi, in una politica futura che sia di sostegno al settore.

Ripercorriamo brevemente le tappe di un giallo ( tagli sì, tagli no) che ha suscitato nei giorni scorsi molte reazioni, polemiche e, addirittura, accuse di dilettantismo agli esponenti del Governo: lo aveva detto Gianni Silvestrini, presidente di Kyoto Club, che ha definito "dilettanti allo sbaraglio" i ministri di riferimento. A causare un tale epiteto è stata l'introduzione dei tanto temuti tagli e poi la loro scomparsa in due diverse versioni sottoposte al Colle con irritazone di Napolitano: se, infatti, il testo da ultimo sottoposto al Quirinale non contiene tagli, la bozza inviata in precedenza dal MInistero dell' Economia vedeva la presenza di una norma, voluta dalla Lega, che stabiliva che "i benefici e le altre agevolazioni, comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e del gas naturale, previsti da norme di legge o da regolamenti sono ridotti del 30 per cento rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010".

La Lega, infatti, aveva promosso una battaglia contro il caro-bolletta elettrica che avrebbe dovuto portare ad una riduzione del 30% della stessa. Una riduzione che, però, a detta di molti, sia da parte di oppositori politici che da parte di associazioni ambientaliste e delle rinnovabili, sarebbe stata irrisoria e la misura non avrebbe compensato, invece, le ripercussioni negative al comparto delle rinnovabili, un settore che riesce a dare anche molti posti di lavoro, i cosiddetti green jobs. Su questo genere di rivendicazioni avevano trovato una convergenza il WWF, Legambiente, Kyoto Club, CGIL ed alcuni esponenti del PD.

Più cauto, invece, il giudizio dei circoli ambiente, secondo i quali sarebbro necessari limiti massimi di spesa per gli incentivi ma, in ogni caso, sarebbero da eliminare tagli trasversali al settore delle energie rinnovabili. Giaà il 30 Giugno, poi, alle prime avvisaglie di tagli per le rinnovabili, le associazioni APEr ANEv, ANIE/Gifi avevavno fatto pesantemente criticato la bozza, suggerendo modifiche ad altre componenti della bolletta elettrica, tra cui la componente A3 della tariffa o alla componente IVa. Tali misure, infatti, e non i tagli alle rinnovabili in in un primo tempo voluti, potrebbero assicurare riduzioni in bolletta per aziende e consumatori.

Bollette che, stando all' Authority, rimangono tra le più alte d'Europa: nel secondo semestre italiano, infatti, le imprese italiane avrebbero pagato prezzi dell’energia elettrica, al lordo delle imposte, superiori alla media europea, per tutte le classi di consumo. L’allarme viene lanciato nella Relazione dell’autorita’ dell’Energia. “Con riferimento alla classe di consumo 500-2.000 MWh/anno, una delle piu’ rappresentative per il mercato italiano, i prezzi medi italiani risultano superiori del 26% al lordo delle imposte, rispetto ai livelli medi europei”, spiega la Relazione. La crisi libica avrebbe fatto la sua parte: se, infatti, non minaccia la sicurezza delle forniture di petrolio, tuttavia rimane il rischio-prezzi: “Con una produzione di 34,5 milioni di barili al giorno nel 2010, inclusi i gas liquidi oltre al greggio, la produzione Opec ha praticamente raggiunto il livello del 2007 - si legge nella relazione - ma e’ ancora lontana dal massimo di 35,6 milioni di barili al giorno, toccato nel 2008. Non ci sarebbero, inoltre, problemi per un aumento anche significativo della produzione, considerando la capacita’ inutilizzata nei paesi Opec, stimata dall’Aie in circa 5 milioni di barili al giorno, che potrebbe essere resa disponibile nel giro di 30 giorni”.

Anche senza la prosuzione libica, spiegano dall' Autorità, “rimane un margine piu’ che sufficiente per coprire la domanda attesa nel corso del 2011. Tuttavia, desta preoccupazione lo sviluppo di alcuni nuovi strumenti speculativi, introdotti in tempi recenti, che rimettono in pericolo la stabilita’ finanziaria. Secono la relazione, dunque, nel 2011 le condizioni non promettono bene per l'andamento del prezzo anche nella restante parte del 2011: la dipendenza energetica dell’Italia supera l’80%. Il Presidente dell’Authority Guido Bortoni ha spiegato che “i sistemi energetici, non solo europei, stanno vivendo un periodo di grande cambiamento. Fattori strutturali si affiancano a dinamiche congiunturali nel delineare un nuovo contesto che sostituira’ gli archetipi abituali nell’energia con nuovi paradigmi. La crisi economica e finanziaria, con la conseguente contrazione dei consumi, le tensioni sui mercati delle materie prime, il ripensamento sulle fonti primarie da utilizzare, quale il nucleare, la crescente attenzione ai cambiamenti climatici, il trend di sviluppo delle fonti rinnovabili e della generazione diffusa - comparti ancora caratterizzati da una fase nascente di ‘caos creativo’ - le grandi possibilita’ di evoluzione tecnologica di settori precedentemente ritenuti maturi e l’instabilita’ politica di aree-chiave per la fornitura delle materie prime energetiche: sono tutti fattori che impongono un’ampia riflessione sia sugli obiettivi energetici che sulla scelta di adeguati strumenti per il loro raggiungimento”, ha concluso Bortoni.

Scenari confusi, dunque, e negli ultimi giorni sembra prorpio che anche il Governo ci abbia messo del suo. Tornando al giallo dei tagli alle rinnovabili, infatti, va registrata anche la dichiarazione di ieri del sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia:
“Quando ho letto quei commi nella bozza della manovra sono sobbalzato e mi sono chiesto se era possibile che il governo facesse una cosa così improvvida. La risposta me la sono dato due giorni dopo: non c’era, non c’e’ e non ci sarà”. Saglia commenta così la presenza dei tagli alle rinnovabili, norma che aveva causato le rassicurazioni della Prestigiacomo e l'irritazione del Ministro Romani che, infatti, pare che si sia adoperato molto per escluderli dal testo definitivo. Parlando a margine dell’assemblea dell’Anigas, Saglia ha spiegato che stiamo lavorando con impegno formidabile per creare un equilibrio costi-benefici” nel settore degli incentivi alle rinnovabili, “un intervento a gamba tesa come questo avrebbe distrutto il sistema”.

Fallo da epsulsione, ma qualcuno lo ha comunque fatto: solo ieri, a ora di pranzo le agenzie avevano diffuso il testo che sarebbe stato trasmesso al Colle, che conteneva i tagli agli incentivi. Nel governo è stato caos. Gianfranco Micciché ha minacciato sfaceli, “in Parlamento ci sarà da divertirsi”. Stefania Prestigiacomo ha poi ottenuto rassicurazioni da Palazzo Chigi che i tagli non ci sarebbero stati. E insieme a Paolo Romani hanno messo nero su bianco che “no, non risultano tagli”. Tuttavia ieri sera circolava ancora il testo del provvedimento comprensivo dei tagli. Poi finalmente, sulla sera, è arrivata una nota informale: il provvedimento inviato alle 12.30 dalla Presidenza contiene, all’articolo 35 solo nove commi. Mancano il 10 e l’11, quelli ‘incriminati’ che prevedono i tagli agli incentivi.

Sospiro di sollievo.

Incentivi rinnovabili: niente tagli nel DL Manovra firmato da Napolitano
 
Che arrivi a 1 Euro ci potrebbe anche stare............che lo sfondi in al primo tentativo..................la vedo dura.......supporto troppo importante perche' venga compromesso con questi volumi...........:yes:



Se il Nasdaq chiude positivo anche oggi siamo alla 7° candela verde consecutiva.................se pensiamo che in America non e' ancora cominciato lo storno.................:rolleyes:


Che e' successo a Parmalat oggi?:confused:

Niente, le azioni acquistate oggi non possono essere date in Opa.

Quindi ritorna un titolo normale, da acquistare non prima di 2.3.:yes:
 
Grafico serale..........................................:cool:
 

Allegati

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Buonasera.

E chi ha mai discusso con te?:mmmm:

Io posso discutere con qualcuno che abbia qualcosa da dire.

E sul Thread EEMS non ricordo che ci sia mai stato qualcuno che avesse qualcosa da dire.

Io non vengo qui a discutere.

Qui vengo a dire che EEMS andrà a 1,00 prima e a 0,8 poi e i motivi per cui lo farà ed è giusto che lo faccia.

E se non lo farà, o non lo ha ancora fatto, è e sarà solo perchè è un titolo che non ha mercato, cioè non c'è nessuno che veramente compra e nessuno che veramente vende in base alla situazione della società.

Il book parla chiaro.

Un titolo zombie, insomma.

Una delle vergogne della borsa italiana, non capisco cosa aspettino a delistare questa parvenza di titolo.:mmmm::mmmm:

come volevasi dimostrare....nulla da condvidere. ricorda solo che la tua boria non ti avrebbe portato lontano, se non fossi incappato in un'opa che nessuno, tantomeno tu, poteva prevedere.
comunque, buona fortuna a te sui tuoi titoli, io mi tengo stretta EEMS. Sono matto? ai posteri l'ardua sentenza (nota per i ragionieri ommercialisti...è una frase de "il 5 maggio"
 
come volevasi dimostrare....nulla da condvidere. ricorda solo che la tua boria non ti avrebbe portato lontano, se non fossi incappato in un'opa che nessuno, tantomeno tu, poteva prevedere.
comunque, buona fortuna a te sui tuoi titoli, io mi tengo stretta EEMS. Sono matto? ai posteri l'ardua sentenza (nota per i ragionieri ommercialisti...è una frase de "il 5 maggio"

Era già tutto previsto, nomi e cognomi e disegno originario.

Piano poi saltato per le note vicende.

http://www.finanzaonline.com/forum/24923098-post419.html

E qui il punto in cui evidenzio, alla domanda cosa sarà da grande, che la risposta più probabile è quella di un'OPA.

Diamo per scontato che il Dott. Bondi venga fatto fuori e guardiamo avanti chiedendoci, come da titolo, cosa farà da grande Parmalat.

Le possibili risposte sono:


i) essere oggetto di un’OPA, operazione del tutto plausibile dato che con poco più di 2 miliardi ci si porterebbe a casa un gruppo che fattura circa 4 miliardi e genera un EBITDA di 370 milioni;

ii) utilizzare le somme in cassa per fare acquisizioni mirate ad allargare la leadership nei mercati dove è già presente, il perimetro geografico (presenza in nazioni es. Spagna, Brasile nelle quali attualmente non è presente) o di attività (es. alimenti per l’infanzia, gelati) entrando in settori a maggiore redditività; una strategia dall’esito incerto in quanto si tratta di entrare in settori con un canale distributivo diverso da quello attuale e perché fortemente presidiati da colossi del settore;

iii) restare così com’è distribuendo agli azionisti l’eccesso di cassa.

Chiaramente le ipotesi non sono necessariamente alternative l’una all’altra potendo benissimo Parmalat ad esempio, e questo sarebbe per certi versi anche finanziariamente razionale, distribuire parzialmente la cassa e fare acquisizioni sfruttando il benefico effetto della leva finanziaria anche grazie all’attuale livello dei tassi, al fine di accrescere il rendimento per gli azionisti.

Infatti un indebitamento di circa 1 miliardo in un settore dal basso Capex sarebbe facilmente sostenibile.

Insomma cosa sarà Parmalat da grande e soprattutto quale sarà la visione e l’atteggiamento degli attuali azionisti di maggioranza in vista del rinnovo del Cda, sono le domande dalla cui risposta dipenderanno le sorti del titolo.

http://www.finanzaonline.com/forum/26771999-post1.html

La differenza tra chi guadagna e chi perde soldi, OPERANDO ONESTAMENTE è tutta qua.

Studiare, studiare e studiare.:yes::yes::yes::yes:
 
Era già tutto previsto, nomi e cognomi e disegno originario.

Piano poi saltato per le note vicende.

http://www.finanzaonline.com/forum/24923098-post419.html

E qui il punto in cui evidenzio, alla domanda cosa sarà da grande, che la risposta più probabile è quella di un'OPA.

Diamo per scontato che il Dott. Bondi venga fatto fuori e guardiamo avanti chiedendoci, come da titolo, cosa farà da grande Parmalat.

Le possibili risposte sono:


i) essere oggetto di un’OPA, operazione del tutto plausibile dato che con poco più di 2 miliardi ci si porterebbe a casa un gruppo che fattura circa 4 miliardi e genera un EBITDA di 370 milioni;

ii) utilizzare le somme in cassa per fare acquisizioni mirate ad allargare la leadership nei mercati dove è già presente, il perimetro geografico (presenza in nazioni es. Spagna, Brasile nelle quali attualmente non è presente) o di attività (es. alimenti per l’infanzia, gelati) entrando in settori a maggiore redditività; una strategia dall’esito incerto in quanto si tratta di entrare in settori con un canale distributivo diverso da quello attuale e perché fortemente presidiati da colossi del settore;

iii) restare così com’è distribuendo agli azionisti l’eccesso di cassa.

Chiaramente le ipotesi non sono necessariamente alternative l’una all’altra potendo benissimo Parmalat ad esempio, e questo sarebbe per certi versi anche finanziariamente razionale, distribuire parzialmente la cassa e fare acquisizioni sfruttando il benefico effetto della leva finanziaria anche grazie all’attuale livello dei tassi, al fine di accrescere il rendimento per gli azionisti.

Infatti un indebitamento di circa 1 miliardo in un settore dal basso Capex sarebbe facilmente sostenibile.

Insomma cosa sarà Parmalat da grande e soprattutto quale sarà la visione e l’atteggiamento degli attuali azionisti di maggioranza in vista del rinnovo del Cda, sono le domande dalla cui risposta dipenderanno le sorti del titolo.

http://www.finanzaonline.com/forum/26771999-post1.html

La differenza tra chi guadagna e chi perde soldi, OPERANDO ONESTAMENTE è tutta qua.

Studiare, studiare e studiare.:yes::yes::yes::yes:

si, Maestro, la prego, continui così....magari su un altro FOL....grazie per quanto vorrà fare a favore sella sereniyà mentale di noi onesti ignoranti....
 
si, Maestro, la prego, continui così....magari su un altro FOL....grazie per quanto vorrà fare a favore sella sereniyà mentale di noi onesti ignoranti....

basta leggere il punto 2 del tuo edotto saggio per capire quanto bluffi...tu non capisci niente dell'azienda.
il settore ditributivo dei gelati e degli alimenti per bambini è ESATTAMENTE lo stesso del latte....ovvero la Grande Distribuzione, con quote stimate tra il 70 e l'855 DEI RISPETTIVI MERCATI.

SI VEDE CHE HAI STUDIATO, Sì, MA SUI TESTI SBAGLIATI......
 
io sono sempre qua...e se posso incremento.
RIC 63 SEMPRE PRESENTE!

(solo che non ho voglia di discutere con Salcatal et similia.....)

..ecco, allora per favore evita di quotarlo...
Io ce l'ho in ignore da mesi e ti assicuro che si vive benissimo anche senza conoscere le sue opinioni...E' solo chi lo quota che mi ricorda la sua esistenza...
Evitate ( a me e a tanti altri) questo fastidio, grazie!
 
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