ENI - Volume XIV

Beh, Eni ha già dato…vedremo gli altri
 
in sostanza le azioni in pancia ad ENI oggetto degli acquisti per i passati e futuri BB (se non sbaglio circa il 10% del totale) saranno annullate e, conseguentemente, ci saranno meno azioni sul mercato e pertanto il valore dei nostri titoli in portafoglio, a parità di capitalizzazione della società, dovrà adeguarsi........Correggetemi se sbaglio.
si,
ogni azionista ha un pezzettino di società in più
 
Valuto una entrata per Lunedì prossimo. Chi ha preso il pacchetto del MEF lo farà fruttare OK!
 
Il loto positivo della vicenda è che dato per assodato che lo stato in queste operazioni esce sempre sui minimi...non ci può essere che un futuro più roseo, ovviamente sempre che i neo fascisti non mandino a gambe all'aria il paese visto il raccattare soldi ovunque per pagare i creditori.
 
Anch'io sono positiva e fiduciosa sul titolo, stamattina ho pure incrementato. Meglio Eni che i BTP
 
ma il BB è inferiore del 10% :mmmm:
Non vorrei sbagliarmi ma mi pare che a BB concluso (quindi anche quello comprensivo nell'anno in corso e già deliberato in assemblea) si raggiungerà circa il 10% del capitale.:clap:
 
Il loto positivo della vicenda è che dato per assodato che lo stato in queste operazioni esce sempre sui minimi...non ci può essere che un futuro più roseo, ovviamente sempre che i neo fascisti non mandino a gambe all'aria il paese visto il raccattare soldi ovunque per pagare i creditori.
faccio presente che se invece di fare un buyback di 3.5 miliardi per (s)vendere il 2.8%, avessero dato un dividendo straordinario di 3.5 miliardi, lo stato incassava 1.1 miliardi oltre alle tasse sugli altri 2.4 (quindi probabilmente ben oltre gli 1.37 che vuole realizzare svendendo l'argenteria) e probabilmente a quest'ora eni prezzava tipo 18 (a inizio gennaio Eni prezzava sui 15.5)...
 
È il business (fra questi rientrano le ruberie e lo sperpero di denaro pubblico per arrivare al fine primario) a cui da qualche decennio si sono dedicati destra e sinistra anche per favorire la crescita della sanità privata. Altrimenti non si spiega perché nel privato (convenzionati) si praticano gli stessi prezzi del pubblico con l'agghiacciante avvertimento che se paghi ottieni l'immediata prestazione.
E poi escono fuori i casi Toti, di quell'altro governatore lombardo e di quelli siciliani Cuffaro e di questi giorni Volo
Le ASL riducono anno per anno i budget dei rimborsi agli ospedali privaticonvenzionati costringendoli quindi ad offrire sempre meno prestazioni “gratuite”. Il convenzionato in generale non eroga servizi privati per scelta, ma per necessità di sopravvivenza. La vera ruberia casomai è dello Stato nei confronti dei convenzionati visto che circa il 10% delle prestazioni concordate ed erogate (almeno in Lombardia) non vengono mai rimborsate. Per contro l’ospedale pubblico non ha alcun interesse a migliorarsi riducendo lo sperpero di denaro, ma piuttosto si rassegna alle liste d’attesa biennali a tutto vantaggio dell’attività intramoenia. I convenzionati invece non posso avere liste d’attesa troppo lunghe altrimenti vengono penalizzati ulteriormente nei rimborsi, quindi la loro strategia (a certe soglie critiche) è quella di non raccogliere a monte le prenotazioni e di offrire solo prestazioni private.
faccio presente che se invece di fare un buyback di 3.5 miliardi per (s)vendere il 2.8%, avessero dato un dividendo straordinario di 3.5 miliardi, lo stato incassava 1.1 miliardi oltre alle tasse sugli altri 2.4 (quindi probabilmente ben oltre gli 1.37 che vuole realizzare svendendo l'argenteria) e probabilmente a quest'ora eni prezzava tipo 18 (a inizio gennaio Eni prezzava sui 15.5)...
…ma poi la cresta sulle commissioni per questa ennesima ruberia di Stato come salta fuori?
 
Ultima modifica:
Non vorrei sbagliarmi ma mi pare che a BB concluso (quindi anche quello comprensivo nell'anno in corso e già deliberato in assemblea) si raggiungerà circa il 10% del capitale.:clap:
Il 10% del capitale sociale è il massimo ex lege per la detenzione di azioni proprie per un SpA.
Non credo, però, che lo raggiungano poichè al termine di ogni BB annuale viene disposto l'annullamento delle azioni acquistate. Vengono mantenute solo quelle prese al servizio delle SO dei dirigenti fino a che vengano esercitate dai beneficiari.
 
faccio presente che se invece di fare un buyback di 3.5 miliardi per (s)vendere il 2.8%, avessero dato un dividendo straordinario di 3.5 miliardi, lo stato incassava 1.1 miliardi oltre alle tasse sugli altri 2.4 (quindi probabilmente ben oltre gli 1.37 che vuole realizzare svendendo l'argenteria) e probabilmente a quest'ora eni prezzava tipo 18 (a inizio gennaio Eni prezzava sui 15.5)...
e sto anche pensando: 1.37 miliardi diviso 92 milioni fa 14,89.
quindi o le piazzano fra oggi e domani, o post dividendo chi le comprerà mai visto che a mercato si troveranno tipo a 14.6...
...
stai a vedere che non realizzeranno manco gli 1.37 miliardi con cui sono convinti di salvare il mondo
 
Quindi presumibilmente nell'ipotesi che venerdì resti stabile dovrebbe potersi comperare ancora più in basso lunedì?

Chiedo perché sono già dentro e vorrei incrementare (per i dividendi futuri, non obbligatoriamente quello di lunedì) ma vorrei comprare il più basso possibile.

il giorno dello stacco del dividendo la quotazione delle azioni scende generando una diminuzione di valore pari al valore del dividendo percepito.. . TEORICAMENTE lunedì in apertura compri a 0,23€ in meno che venerdì in chiusura
 
Eni: Sbarra (Cisl), asset strategici si difendono non si svendono

Oggi 15:15 - MF-NW
ROMA (MF-NW)--"Sulla vicenda legata alla vendita di ulteriori quote di capitale sociale dell''Eni, la Cisl ribadisce quanto sostenuto anche su Poste: gli asset strategici si difendono, non si svendono". E'' quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che in una nota precisa che "ogni operazione di cessione di aziende pubbliche va negoziata preventivamente con il sindacato e vincolata, oltre che a solide clausole sociali, anche all''evoluzione partecipativa della governance. In caso contrario, pezzo dopo pezzo, si apre al rischio di ripercussioni sotto il profilo occupazionale, produttivo, industriale. Questo va scongiurato a ogni costo". "Il ministro dell''Economia convochi subito le parti sociali e metta in chiaro cosa ha in mente. Se come temiamo tutto si riduce a un''esigenza di bilancio, suggeriamo noi a Giorgetti dove prendere le risorse: dall''aumento della tassazione sulle grandi rendite immobiliari e finanziarie, da un contributo di solidarietà su extraprofitti delle multinazionali, dagli sprechi della spesa pubblica ad un riordino degli incentivi dati a pioggia alle imprese, dal recupero dei fiumi di denaro sottratti da evasione, elusione e corruzione. Non dando via i gioielli di famiglia che si fanno quadrare i conti", conclude Sbarra.
 
EEEHhh quanto la fate lunga... avrà anche lo stato diritto a fare trading, o no. :asd:
 
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