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ePRICE è da considerare come un investimento scommessa, può prendere il volo o meno in base alle vendite online che diciamocelo chiaramente, in futuro andranno sicuramente meglio di così dato che non so se lo avete sentito, ma stanno per aumentare i salari dei dipendenti statali e di certo non li spenderanno nel negozietto sotto casa..
Se inoltre si facesse anche le flat-tax ci sarebbero meno tasse per imprese e persone(migliorando gli utili da minore tassazione, come in America).. Le prospettive da una minore tassazione potrebbero far prendere il volo alle società quotate.
L'e-commerce può solo migliorare..
I colossi dell'e-commerce di oggi, 20 anni fa stavano alle stesse condizioni di ePRICE, e mi riferisco ad Amazon.
Se la gente smettesse di comprare da venditori esteri che pagano le tasse altrove ed eludono il fisco italiano, sicuramente ci guadagneremo tutti. Da investitore, se devo comprare qualcosa la prendo da ePRICE.
Non c'è dubbio che la debolezza del mercato italiano e i miseri volumi dell' ecommerce, che sono in media 1/3 di altri paesi europei, limita fortemente la crescita di Eprice, ma imputo questa debolezza attuale al management dell'azienda che non riesce a trovare il bandolo della matassa e a trovare soluzioni commerciali che penetrino il mercato. Basta vedere che nel 2016 gli acquirenti unici sono stati circa 560 mila, con 960 mila ordini totali. In sostanza Eprice si basa su una clientela fidelizzata che compra mediamente 2 volte l'anno sul sito. 560 mila persone su milioni che acquistano in Italia risulta essere un dato troppo basso. A mio parere questo è il vero limite del sito, non riuscire ad allargare la base clienti conquistando nuove platee di acquirenti. I motivi della mancata crescita attuale, e addirittura dell'arretramento che sta avvenendo in questo primo trimestre 2018, sono molteplici. Mi sono interfacciato con loro tramite l'e-mail di contatto degli investitori, facendo presente che hanno situazioni assurde sul sito che richiedono assolutamente analisi di miglioramento. Non è possibile che 10 giorni prima di Natale volevo comprare un gioiello da donna e i tempi di spedizione erano di oltre 30 giorni!! tempi improponibili. Mi hanno risposto che quel settore non fa parte del loro core business, ma che avrebbero approfondito! che ragionamento è che non fa parte del loro core business, perché vendere gioielli ti fa schifo? e stiamo parlando che è uno dei settori che più tirano su internet. Insomma ho riportato un esempio per spiegare brevemente che a mio parere fanno dei ragionamenti per me fuori dal mercato, ma forse sono io che non sono in grado di capirli. Va bene allargarsi in una fetta di mercato che non è dominata da Amazon e Ebay ma bisogna sviluppare quante più aree possibili per aumentare ricavi e cercare di arrivare ad un benedetto utile (che a mio parere non arriverà) Amazon fa utili solo perché ha volumi di vendita mostruosi. Devono cambiare registro, il 2018 rischia di essere l'anno della disfatta, gli ordini sono in calo significativo in questo primo mese, i numeri parlano chiaro.
Chi si mette in acquisto con 15 o 20k evidentemente non lo sa che i conti saranno brutti, se ci fossero in previsione conti buoni o solamente discreti non sarebbe conciata cosi'. Vedo e ho titoli che definisco/no con i conti buoni ma i meno 3/4% non li evitano.
Saluti.
Gli ordini in acquisto ci saranno sempre, ovviamente per vendere vuol dire che c'è qualcuno che compra, non c'è da stupirsi che si inseriscano ordini da 20 mila pezzi. In borsa c'è sempre chi ci crede in contrapposizione a chi invece vende.
A livello di analisi tecnica sul titolo è palese come ci siano alcune società che aiutino in maniera attiva, dando titoli alle proprie analisi ad affetto, ormai da mesi e mesi, dicendo sempre la stessa cosa, dando target ambiziosi spesso la previsione "outperform".
Ormai si sta delineando una fase che fa fatica ad attrarre investitori, a meno di notizie sottobanco sconosciute al pubblico, la speculazione ha il titolo in mano e ormai i movimenti importanti vengono stabiliti a tavolino, non ci sono elementi che possano in questo momento far salire il titolo se non per mera speculazione. Al massimo può scendere, ma anche questa direzione può essere evitata se chi specula vuole mantenerlo a livelli più alti.
Ebbene sì, siamo tutti qui riuniti alla vigilia della presentazione dei conti di ePRICE di chiusura al 31/12/2017 consapevoli che ciò che risulterà dagli stessi rappresenta il passato e non il futuro, e pertanto ci dovremmo focalizzare su eventuali dichiarazioni durante la conferenza stampa per capire quali strategie future stanno pianificando, perché un investitore non compra per il passato che ha avuto una società, bensì per le prospettive che può avere in futuro!! Attualmente il settore dell'e-commerce in cui opera è promettente, ed è per questo che continuiamo ad investire nel titolo, perché se stai in un settore in espansione e con prospettive ottime in cui si prevede che di anno in anno aumenteranno notevolmente gli acquisti online, allora dipende solo dalla società e dal modo in cui sarà gestita il suo successo od il suo contrario.. E dato che in giro ci sono ottimi esempi di società quotate che lavorano nell'e-commerce, basta copiare da loro per replicare i successi che hanno avuto !!
Importanti, per ammortizzare le perdite, saranno i bonus premio che arriveranno (ad obiettivi raggiunti) da Saldiprivati, esattamente 5 milioni di euro nel 2018 per i conti 2017, e 10 milioni nel 2019, conti 2018.
Ma alla fine domani presentano i dati o hanno fatto slittare tutto all'8 marzo???
Il preconsuntivo del bilancio io lo vedo scritto tra gli eventi , ed è il 18/2, 8/3 bilancio consolidato. Cosi' leggo, altro non so.
Saluti.
Visto Italo?, a chi interessa una societa' e ne ha la forza economica per accaparrarsela non è che vada per il sottile,non ci saranno perdite che tengano.
Questo penso sia l'obiettivo terminale, non ne passera' nemmeno tanto di tempo andando avanti cosi'. Diverso sarebbe se il trend si invertisse , si intravvedesse l'uscita dal tunnel come inevitabile. Le richieste aumenterebbero di valore . Penso di fronte all' onere di una ipotetica ricapitalizzazione a fronte di mancati introiti preventivati. Potrebbe subentrare qualche incomprensione . Controllare le partecipazioni rilevanti , il patto di sindacato se c'è e non solo. Anche qui P.I. a breve presentato rivisto , nel tentativo di cambiare marcia. Bastera' muovere le pedine giuste , comprendere dove si deve mettere mano?. No, non ci sono alternativo o altre vie di uscita. Io la vedo un po' cosi', altri forumusti constato pure, ma siamo solo due o tre al max.
Saluti.
NTV ha accumulato 400 milioni di debiti in 6 anni... Un successone! E questa sarebbe capacità di innovazione italiana.... ma è un altro discorso. L obiettivo, per me, a cui deve puntare eprice è creare una logistica efficiente, venderla ad altri operatori, creare una struttura di valore, diminuire le perdite perchè bisogna pur dimostrare di riuscire a creare qualche soldo, e trovare chi si compra tutto il malloppo. Queste grandi operazioni come gli acquisti di grosse società in perdita sono operazioni di movimento soldi più grosse di qualsiasi logica di mercato. Italo non farà mai utili, non c'è spazio per farli, evidentemente interessano altri scopi complessi da analizzare in due righe. Il presidente ainio ha già in mente di vendere tutto, al momento giusto.... Non gli e ne frega di fare utili, non vuole quattro spicci di dividendi dati dagli utili... vuole qualcosa di più grosso. Non si può negare che ha creato un bel giocattolo, adesso tocca saperlo impacchettare.