EUR/USD di tutto di più 230ma ed.

Buongiorno a tutto il gruppo :

il GOLD vi scambia normalmte sulle vostre piatte ???
nell'ultima ora .....
70% dell'oro fisico passa dalle fonderie svizzere: le hanno chiuse e non trovi facilmente rivenditori.... poi il QE di Powell ha fatto il resto.... ho letto stime a 18oo $/oncia
 
alle 16 oggi scadono opzioni fiber a 1,0860 per 1,1 miliardi di $

alle 15 ancora per questa settimana, c'è l'odioso sfasamento di 1 ora con USA

questo è il dettaglio degli strike più vicini

a 1.0860 è net short e vi faccio presente che il grosso delle put sul livello sono state prese il 17 e 18 marzo, sono quindi posizioni recenti e potrebbero esserci movimenti bruschi per eventuali coperture in corrispondenza della scadenza
 

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situazione odierna filtrata sui maggiori controvalori
 

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e situazione attuale su EURUSD per strike < 1.1150 e scadenza fino a fine mese
 

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@nait quindi, per chi non mastica di opzioni, oggi è molto rischioso restare short su EurUsd ?

grazie
 
@new l hai chiuso poi il dax?

sembra ben impostato up anche se...se non supera quella doji su orario potrebbe dare qualcosa in giu
 
@nait quindi, per chi non mastica di opzioni, oggi è molto rischioso restare short su EurUsd ?

grazie

il mercato fa quello che deve fare a prescindere dalle opzioni, tra l'altro sono importi rilevanti ma non abnormi
sui livelli si scontrano gli interessi delle 2 parti ma non puoi sapere se la posizione è di trading o di copertura
sono solo livelli e orari sui quali drizzare un attimo di più le antenne
certo quello che rischia di più è sempre il venditore di opzioni (istituzionale), nel caso delle put a 1.0860 se EU va sotto dovrà coprirsi quindi shortare EU e su contratti aperti da pochi giorni o con copertura parziale se il movimento è veloce possono esserci problemi a trovare liquidità
il BE medio delle poszioni odierne per i venditori di put 1.0860 è a 1.0826
 
Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,22% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0747 dollari. Ancora cali per il dollaro, che ha subito una battuta d'arresto dopo che la Fed ha annunciato nuove misure per contrastare gli effetti economici della pandemia di Covid-19. In particolare, il Dollar Index (indice che monitora il trend del biglietto verde nei confronti di un paniere delle sei principali valute) cede quasi l'1% a 101,61. "Sull“annuncio il biglietto verde ha corretto, salvo poi risalire temporaneamente, comunque entro e non oltre i massimi di venerdì, su attese di nuovo stimolo fiscale - sottolineano gli esperti dell'ufficio studi di Intesa Sanpaolo -. Dai dati statunitensi di oggi si attendono indicazioni di indebolimento, ma in questi giorni sarà ancora il flusso di notizie in merito al coronavirus, e conseguenti interventi delle autorità di politica economica, a guidare la dinamica del dollaro".

Sul fronte dei dati macro, secondo la stima flash diffusa oggi da Ihs Markit, a marzo l'indice Pmi servizi di Germania è crollato da 52,5 a 34,5 punti, livello più basso da quando è iniziata la serie di raccolta sul settore nel 1997. In rallentamento anche l'attività manifatturiera, con l'indice Pmi che è sceso in manera meno marcata però a 45,2 dal precedente 48 (sui minimi a due mesi). Il Pmi composito si è attestato a 37,2 da 50,7 di febbraio. Anche l'indice Pmi servizi di Francia è sceso a 29 da 52,5 punti, al di sotto delle attese ferme a 42 in scia alla pandemia del coronavirus. Discesa meno marcata per il Pmi manifatturiero che si attesta a 42,9 da 49,8 della passata rilevazione, facendo meglio delle indicazioni del mercato pari a 40. E infine il Pmi composito indietreggia a 30,2 da 52.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0802$, in aumento dello 0,51% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0703$ seguito da 1.0605$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,0864$ seguito da 1,0927$.
 
Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito del 15,50% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,5834 dollari. Frenata in marzo per l'attività manifatturiera dell'Australia, che resta comunque sopra la soglia che separa crescita da contrazione per il secondo mese consecutivo. L'indice Pmi Cba (Commonwealth Bank of Australia) stilato da Markit ha infatti segnato su base preliminare nel mese in chiusura una flessione a 50,1 punti dai 50,2 punti della lettura finale di febbraio (49,6 punti in gennaio).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,5922$, in aumento dell'1,51% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0,5782$ seguito da 0,564$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6004$ seguito da 0,6085$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è aumentato dello 0,83% rispetto allo JPY, chiudendo a 111,06. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto reso noto dall'Ufficio di Gabinetto nipponico, l'indice anticipatore del Giappone è calato in gennaio a 90,5 punti dai 90,9 punti della lettura finale di dicembre (90,6 punti in novembre), attestandosi sui minimi dai 90,3 punti del novembre 2009. Il dato è stato rivisto al rialzo dai 90,3 punti della lettura preliminare diffusa a inizio mese. L'indice di coincidenza, che sintetizza lo stato attuale dell'economia, è invece salito in gennaio a 95,2 punti dai 94,4 punti di dicembre (95,2 era stata anche la lettura relativa a novembre), contro i 94,7 del dato flash.

Ulteriore frenata in marzo per l'attività manifatturiera del Giappone, che rimane sotto la soglia che separa crescita da contrazione per l'undicesimo mese consecutivo. L'indice Pmi Jibun Bank stilato da Markit è infatti sceso su base preliminare nel mese in chiusura a 44,8 punti dai 47,8 punti della lettura finale di febbraio (48,8 punti in gennaio), attestandosi sui minimi dall'aprile 2009.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 110,18$, in diminuzione dello 0,79% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 109.37$ seguito da 108,56$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 111,29$ seguito da 112,40$.
 
essepi ha incocciato la barriera a 2333 e non è tradabile....:rolleyes:

vediamo se riprende
 
proiezione PMI servizi europeo di marzo ai minimi storici: e siamo solo all'inizio.
 
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