Eurovita cap.3

Stato
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Ciao,
che ne pensi del Piano Previdenziale Bonus con gestione separata Nuovo Secolo?
Il fondo Nuovo Secolo sembra stia andando bene, ma il bonus a scadenza...c'è davvero???
ciao, purtroppo non lavoro nel reparto prettamente assicurativo quindi non posso darti queste informazioni, perchè non ne capisco molto. Mi dispiace. Posso però dirti che io ho una polizza Eurovita Nuovo Secolo, quindi gestione separata e, come quasi tutti noi dipendi, ai tempi è stato consigliato ad occhi chiusi (nel mio caso si chiamava ancora Ergo Previdenza).
https://www.eurovita.it/fondo/eurovita-nuovo-secolo/
 
Io nonostante tutto non ho alcuna intenzione di riscattare totalmente la polizza e chiuderla, anzi.
Può darsi che, avendo "depositato" una cifra molto importante, vada a riscattare parzialmente qualcosina ma mai del tutto.
Ed è quello che sto facendo io, smobilito "parzialmente" ma NON interamente, per avere (SI SPERA) una fonte di reddito futura e nel frattempo costruisco, se la finestra tassi regge qualche mese ancora, una rendita per l'oggi.
 
A tutt'oggi, se io fossi un assicurato che non usa internet, non saprei nulla.
Ma può essere normale?
Per molte altre sciocchezze mandano lettere via posta.
si la cosa divertente era che a febbraio avevano mandato qualcosa per l'aggiornamento della profilazione via posta normale....

son loro che dovrebbero mandarci come c.azz gestiscono i soldi....
 
Buonasera, questo pomeriggio ho assistito al webinar organizzato da confconsumatori, in pratica hanno ripetuto quanto già detto, ossia che sono in corso trattative tra le banche e le assicurazioni per trovare un accordo, e che comunque nel caso venga trovato ,come si spera, ci sarà un nuovo rinvio dello sblocco delle polizze. L'unica cosa che hanno evidenziato è una differenziazione tra chi ha sottoscritto polizze direttamente con loro , o con la ex Pramerica, rispetto a chi le ha sottoscritte presso una banca, in questo ultimo caso ,nel malaugurato caso non si trovi un accordo e venga posta la compagnia in liquidazione, ci si può rivalere in caso contro la banca dove sono state sottoscritte le polizze.
Io avendo polizze dirette ( ex Pramerica), quindi ho appreso questa ulteriore fregatura, nel caso non si trovi questo tanto paventato accordo. :devilish:
 
Buonasera, questo pomeriggio ho assistito al webinar organizzato da confconsumatori, in pratica hanno ripetuto quanto già detto, ossia che sono in corso trattative tra le banche e le assicurazioni per trovare un accordo, e che comunque nel caso venga trovato ,come si spera, ci sarà un nuovo rinvio dello sblocco delle polizze. L'unica cosa che hanno evidenziato è una differenziazione tra chi ha sottoscritto polizze direttamente con loro , o con la ex Pramerica, rispetto a chi le ha sottoscritte presso una banca, in questo ultimo caso ,nel malaugurato caso non si trovi un accordo e venga posta la compagnia in liquidazione, ci si può rivalere in caso contro la banca dove sono state sottoscritte le polizze.
Io avendo polizze dirette ( ex Pramerica), quindi ho appreso questa ulteriore fregatura, nel caso non si trovi questo tanto paventato accordo. :devilish:
Dopo essermi consultato con un avvocato, ho già programmato di rivalermi sia contro la banca che contro il promotore.
 
Dopo essermi consultato con un avvocato, ho già programmato di rivalermi sia contro la banca che contro il promotore.
E come fai a rivalerti contro una banca che è uscita dalla rete distributiva e che pretende di non entrarci più niente?
 
A tutt'oggi, se io fossi un assicurato che non usa internet, non saprei nulla.
Ma può essere normale?
Per molte altre sciocchezze mandano lettere via posta.
...non sapevi quando potevi fare qualcosa (per te a danno degli altri) , ora che non puoi fare nulla perche vuoi sapere ??
 
...non sapevi quando potevi fare qualcosa (per te a danno degli altri) , ora che non puoi fare nulla perche vuoi sapere ??
Se mi prendo i miei soldi, non faccio danno a nessuno.
È chi non li restituisce ai legittimi proprietari che fa i danni.
 
IMG_2843.jpeg
 
Si complica ancora la strada per il salvataggio di Eurovita. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, le posizioni tra banche e assicurazioni per il piano di salvataggio sarebbero ancora piuttosto distanti, malgrado qualche progresso rispetto alle scorse settimane.

Il nodo è quello dei possibili riscatti anticipati rispetto alla scadenza naturale delle polizze che potranno essere richiesti dai clienti una volta che verrà eliminato il blocco introdotto dall'Ivass. Se le banche sedute al tavolo (una quindicina in tutto con Fineco, Fideuram, Credem e Sparkasse capofila) appaiono consapevoli della necessità di accollarsi questo onere per le polizze Eurovita che hanno distribuito nei loro sportelli, è sulle modalità dell'intervento che le posizioni con le cinque big assicurative chiamate in campo (Intesa Vita, Poste, Generali, Unipol e Allianz) appaiono ad oggi divergenti.

La questione non riguarda tanto la cifra che le banche dovrebbero garantire, pari a circa 6 miliardi di gestioni separate (calcolo teorica che si ottiene se tutti i clienti riscattassero prima le polizze), ma il costo di questa operazione. Gli istituti, vista la rincorsa dei tassi d'interesse, avrebbero chiesto alle compagnie di avere un tasso del 2,5% sulla liquidità che dovranno fornire per i riscatti anticipati (partendo dal rendimento dei titoli sottostanti). In altri termini le assicurazioni dovrebbero aggiungere un rendimento a quello dei titoli sottostanti le polizze che le banche rileverebbero in caso di riscatto, per arrivare appunto al 2,5%. Ma dalle compagnie sarebbe arrivato un rifiuto netto a questa ipotesi.

Anche perché le assicurazioni dovranno già farsi carico degli eventuali riscatti di altre 3 miliardi di polizze che sono state distribuite fuori dagli sportelli bancari, oltre ai dipendenti di Eurovita che verrebbero assunti nelle cinque compagnie e al capitale necessario per rilevare le polizze Eurovita. Intanto il tempo scorre. Lo sblocco delle coperture scade a fine giugno e la partita rischia di essere un banco di prova per la credibilità del sistema davanti ai 400 mila clienti di Eurovita coinvolti, e non solo.

Eurovita, banche e assicurazioni litigano sui riscatti
 
si la cosa divertente era che a febbraio avevano mandato qualcosa per l'aggiornamento della profilazione via posta normale....

son loro che dovrebbero mandarci come c.azz gestiscono i soldi....
..cercano do tutelarsi riguardo potenziali cause..
 
Si complica ancora la strada per il salvataggio di Eurovita. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, le posizioni tra banche e assicurazioni per il piano di salvataggio sarebbero ancora piuttosto distanti, malgrado qualche progresso rispetto alle scorse settimane.

Il nodo è quello dei possibili riscatti anticipati rispetto alla scadenza naturale delle polizze che potranno essere richiesti dai clienti una volta che verrà eliminato il blocco introdotto dall'Ivass. Se le banche sedute al tavolo (una quindicina in tutto con Fineco, Fideuram, Credem e Sparkasse capofila) appaiono consapevoli della necessità di accollarsi questo onere per le polizze Eurovita che hanno distribuito nei loro sportelli, è sulle modalità dell'intervento che le posizioni con le cinque big assicurative chiamate in campo (Intesa Vita, Poste, Generali, Unipol e Allianz) appaiono ad oggi divergenti.

La questione non riguarda tanto la cifra che le banche dovrebbero garantire, pari a circa 6 miliardi di gestioni separate (calcolo teorica che si ottiene se tutti i clienti riscattassero prima le polizze), ma il costo di questa operazione. Gli istituti, vista la rincorsa dei tassi d'interesse, avrebbero chiesto alle compagnie di avere un tasso del 2,5% sulla liquidità che dovranno fornire per i riscatti anticipati (partendo dal rendimento dei titoli sottostanti). In altri termini le assicurazioni dovrebbero aggiungere un rendimento a quello dei titoli sottostanti le polizze che le banche rileverebbero in caso di riscatto, per arrivare appunto al 2,5%. Ma dalle compagnie sarebbe arrivato un rifiuto netto a questa ipotesi.

Anche perché le assicurazioni dovranno già farsi carico degli eventuali riscatti di altre 3 miliardi di polizze che sono state distribuite fuori dagli sportelli bancari, oltre ai dipendenti di Eurovita che verrebbero assunti nelle cinque compagnie e al capitale necessario per rilevare le polizze Eurovita. Intanto il tempo scorre. Lo sblocco delle coperture scade a fine giugno e la partita rischia di essere un banco di prova per la credibilità del sistema davanti ai 400 mila clienti di Eurovita coinvolti, e non solo.

Eurovita, banche e assicurazioni litigano sui riscatti
..beh 18 mesi per scoprirlo e sono pure del mestiere, siamo in ottime mani ...- a proposito di mani, ai 'pirati' - inglesi o italiani che siano- si si dovrebbeeo tagliare, qui vedo solo chiacchiere..
 
Muovervi con gli avvocati, a mio avviso, vi farà buttare ulteriori soldi... chiaramente gli avvocati hanno tutto l'interesse nel fomentare la cause della vita contro il mondo intero...

Salvo rarissimi casi eclatanti, banche e promotori non pagheranno MAI nella vita... e gli risarcirete pure le spese legali...
 
Soluzione al caso eurovita (ovviamente sono ironico)

 
Ragioniamo seriamente.

Come era prevedibile, in un momento in cui il denaro "costa", le banche non vogliono mettere i loro soldi per subentrare nelle polizze che loro stesse hanno venduto (e già qui qualche domanda me la farei)... e chiedono il 2.50% alle assicurazioni...

Le assicurazioni dal canto loro già hanno una bella zavorra nel farsi carico delle polizze non riconducibili a banche oggi esistenti... e dicono no al pagare il 2.50% alle banche...

15 banche e 5 assicurazioni (coi rispettivi CDA) da mettere d'accordo... è complicata questa strada...
 
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