"Faremo crollare l'economia russa". cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
articolo che spiega come l'economia Russa stia implodendo

" A cinque mesi dall'invasione russa dell'Ucraina, permane una sorprendente mancanza di comprensione da parte di molti politici e commentatori occidentali delle dimensioni economiche dell'invasione del presidente Vladimir Putin e di cosa abbia significato per il posizionamento economico della Russia sia a livello nazionale che globale.
Lungi dall'essere inefficaci o deludenti, come molti hanno sostenuto, le sanzioni internazionali e le ritirate volontarie degli affari hanno esercitato un effetto devastante sull'economia russa. Il deterioramento dell'economia è servito da potente, anche se sottovalutato, complemento al deterioramento del panorama politico che Putin deve affrontare....."

metto solo i 9 miti da sfatare sugli effetti delle sanzioni e dei ritiri degli affari, sfatati.
troppo lungo postare l'articolo , che può essere letto per intero

https://foreignpolicy.com/2022/07/22/russia-economy-sanctions-myths-ruble-business/



Mito 1: la Russia può reindirizzare le sue esportazioni di gas e vendere in Asia invece che in Europa.

Mito 2: poiché il petrolio è più fungibile del gas, Putin può semplicemente vendere di più all'Asia.

Mito 3: la Russia sta compensando le attività e le importazioni occidentali perse sostituendole con importazioni dall'Asia.

Mito 4: il consumo interno russo e la salute dei consumatori rimangono forti.

Mito 5: le aziende globali non si sono davvero ritirate dalla Russia e la fuga di affari, capitali e talenti dalla Russia è sopravvalutata.

Mito 6: Putin ha un avanzo di bilancio grazie ai prezzi elevati dell'energia.

Mito 7: Putin ha centinaia di miliardi di dollari in fondi per i giorni di pioggia, quindi è improbabile che le finanze del Cremlino vengano tese a breve.

Mito 8: il rublo è la valuta più forte del mondo quest'anno.

Mito 9: l'attuazione delle sanzioni e dei ritiri degli affari è ormai in gran parte realizzata e non è necessaria più alcuna pressione economica.

La russia è / era il produttore di armi numero 2 al mondo con una quota del 19% - Viste le penose prestazioni delle proprie armi ci sono in atto ripensamenti circa l'acquisto delle armi di fabbricazione russa: l'India credo acquirente numero 1 ha cancellato l'acquisto dei Kamov KA31

https://www.analisidifesa.it/2022/07/lindia-sospende-i-negoziati-per-lacquisto-dei-kamov-ka-31/

Sotto un articolo di Le Mond che approfondisce il tema:

https://www.lemonde.fr/en/international/article/2022/06/30/in-southeast-asia-buying-russian-weapons-has-become-a-risky-bet_5988568_4.html

Perdere il mercato della difesa credo che nn sia una opzione per la russia, ma il punto è che cambiare potrebbe essere una scelta obbligata per gli eserciti acquirenti per mantenere un -vero- grado di deterrenza...anche se nell' industria della difesa non è così semplice cambiare fornitore, anzi.
 
Russia, è corsa agli sportelli bancari, ritirati 22 miliardi di dollari


https://www.milanofinanza.it/news/r...llari-che-cosa-accadra-ora-202208101208267330

Le sanzioni sono efficaci, hanno fatto perdere alla Russia 20 miliardi di dollari in tre mesi sul petrolio e spinto i cittadini a prelevare contante agli sportelli bancari. E' quanto emerge da uno studio su dati Fmi, Banca Mondiale, Aie, Banca centrale russa

Nonostante gli elevati prezzi del petrolio e del gas, che hanno sostenuto il forte avanzo delle partite correnti che ha contribuito a stabilizzare il rublo, a controllare l'inflazione e a consentire alla Banca centrale russa di tagliare i tassi, l'economia russa si è indebolita nel secondo trimestre del 2022, con un calo del 4,9% su base annua, secondo l'agenzia statistica Rosstat.
La debole performance si confronta con la forte crescita di altri esportatori di petrolio e gas, come l'espansione dell'11,8% annuo registrata dall'Arabia Saudita nel secondo trimestre del 2022. Sberbank ha dichiarato che potrebbero essere necessari dieci anni per riportare il Pil russo al livello del 2021.

La Russia di Putin ha avuto una crisi di bilancio dei pagamenti nel 2008, nel 2014-15 e nel 2020, quando i ricavi del petrolio e del gas sono diminuiti drasticamente. Nel 2023, con l'attuazione dell'embargo petrolifero europeo, le ricerche prevedono una riduzione del 40% dei ricavi russi da petrolio e gas.
La Banca centrale russa ha riferito che il prezzo medio di vendita del petrolio russo nel secondo trimestre è stato leggermente inferiore agli 80 dollari al barile, quando il prezzo medio era di 113 dollari, confermando lo sconto sul prodotto russo a circa 35 dollari al barile, come precedentemente stimato. Ciò implica una perdita di circa 20 miliardi di dollari sui guadagni petroliferi del secondo trimestre a causa delle sanzioni.

"I cittadini, presi dal panico, hanno ritirato 21,6 miliardi di dollari di depositi" (-10% circa) da tenere in contanti, sottraendo liquidità alle banche, emerge dall'analisi.

Nel primo semestre del 2022, lo stock di depositi di privati nel sistema bancario russo è diminuito di 1.300 miliardi di rubli (21,6 miliardi di dollari), pari al 3,8% e a giugno era pari a 32.900 miliardi di rubli.

Per finanziare un aumento di oltre 2,5 volte del budget della Difesa, la sostituzione delle importazioni e altre misure per contrastare le sanzioni, il Cremlino ha dovuto bloccare programmi di bilancio previsti per il 2023-2025 per un valore di 26 miliardi di dollari. Questo va ad aggiungersi ai tagli al bilancio già in atto. Ad aprile, è stata ridotta di quasi un terzo la spesa per i servizi sanitari per la popolazione russa.

Gli effetti avvertiti dai cittadini russi a seguito della decisione di Vladimir Putin di invadere l'Ucraina includono anche un crollo dei salari e una fuga di cervelli senza precedenti. Il Ministero degli Affari Interni ha dichiarato che, a causa dell'emigrazione, solo l'industria informatica manca di circa 170.000 lavoratori a causa dell'elevato numero di russi competenti che fuggono in Occidente verso posti di lavoro maggiormente retribuiti.
La Russia, dal canto suo, ha tutto l'interesse a nascondere la portata della crisi tra i diffusi timori di disordini civili. Ad aprile è stato ordinato alle banche russe di non divulgare i bilanci intermedi e annuali. Il mese scorso, il presidente russo ha firmato una legge che consente al Cremlino di nascondere le informazioni relative al valore e alla struttura delle sue riserve internazionali in diminuzione.
Secondo quanto emerge dal report, "una volta che le entrate da petrolio e gas scenderanno al di sotto di un livello critico, che sembra essere di 150 miliardi di dollari all'anno, l'equilibrio esterno richiederà un ampio uso delle riserve internazionali o un forte aggiustamento del tasso di cambio del rublo. Gli analisti ritengono che le autorità russe si troverebbero di fronte alla scelta tra lasciare che il rublo si indebolisca e accettare una riaccelerazione dell'inflazione, che comprimerà i redditi reali, o attuare un forte inasprimento delle politiche, come si è visto questa primavera, per indebolire i flussi in uscita e sostenere la valuta che rallenterà l'economia.

Il Fondo monetario internazionale prevede che la disoccupazione nella Federazione Russa raggiungerà il 9,3% nel 2022, il che equivarrebbe a circa 3,8 milioni di disoccupati in più.

Secondo le stime del Centro russo per la ricerca strategica, entro la fine del 2022 ci sarà un aumento significativo della disoccupazione nel 63% delle regioni russe, in 16 regioni la disoccupazione aumenterà rispetto al livello medio del periodo gennaio-marzo 2022 di 2 o più volte, in 53 regioni di 1,5 o più. I 5 settori più colpiti sono: trasporti e logistica, automotive, commercio all'ingrosso e e-commerce, industria del legno e prodotti in legno.

Gli stipendi in Russia a maggio sono scesi del 6,1% su base annua (Rosstat), mentre ad aprile il calo registrato era del 7,2%, per la prima volta da aprile 2020. Inoltre, il calo registrato è stato il massimo degli ultimi sette anni
 
Ultima modifica:
12 Agosto 2022
I calcoli sbagliati di PutinI dati confermano che ormai né gas né petrolio salveranno l’economia russa

L’indebolimento dovuto alle sanzioni occidentali è ormai plateale, ammesso perfino dall’agenzia statistica di Mosca e dalla Banca centrale. Le entrate dovute all’energia sono in calo mentre crescerà la disoccupazione e la fuga dei cervelli.


Sono efficaci le sanzioni alla Russia? Otto giorni fa Linkiesta aveva riportato dati secondo cui il loro impatto sarebbe già pesante, e che derivavano sia da dichiarazioni del presidente di Eurasia Group Ian Bremmer, sia da un rapporto della Yale School of Management. Ma sul punto ieri è uscito un rapporto ancora più dettagliato della Kyiv School of Economics in collaborazione con lo Yermak-McFaul Expert Group on Russian Sanctions. Lo studio ha usato fonti come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l’Agenzia Internazionale per l’Energia e la Banca Centrale Russa. E le conclusioni sono che «le sanzioni occidentali colpiscono nel segno».

Nonostante gli elevati prezzi del petrolio e del gas, infatti, la stessa agenzia statistica russa Rosstat ammette che l’economia russa si è indebolita nel secondo trimestre del 2022, con un calo del 4,9% su base annua. Ciò mentre altri esportatori di petrolio e gas crescevano invece alla grande: l’Arabia Saudita addirittura dell’11,8% (nel secondo trimestre del 2022). Il direttore della Sberbank, una delle principali banche russe, ha dichiarato che potrebbero essere necessari anche dieci anni per riportare il Pil russo al livello del 2021. Ma bisogna contare che nel 2023, con l’attuazione dell’embargo petrolifero europeo, i ricavi da petrolio e gas si ridurranno del 40%: da circa 330 miliardi di dollari nel 2022 a 190 miliardi di dollari, per arrivare a fine anno al ritmo critico di 150 miliardi di dollari. :eek::eek:
Una risorsa che finora aveva sostenuto quel forte avanzo delle partite correnti indispensabile per stabilizzare il rublo, controllare l’inflazione e consentire alla Banca centrale russa di tagliare i tassi.

La Russia di Putin ha già avuto crisi di bilancio dei pagamenti nel 2008, nel biennio 2014-15 e nel 2020, quando i ricavi del petrolio e del gas diminuirono drasticamente. Con il rublo sotto pressione, la capacità di condurre una guerra contro l’Ucraina si indebolirà. E se l’Europa smetterà di acquistare il gas russo – cosa possibile immediatamente, secondo l’istituto Kse – le entrate l’anno prossimo scenderanno a un livello criticamente basso.

La Banca centrale russa ha riferito che il prezzo medio di vendita del petrolio russo nel secondo trimestre è stato leggermente inferiore agli 80 dollari al barile, quando prima il prezzo medio era di 113 dollari. Si conferma così uno sconto sul prodotto russo di circa 35 dollari al barile, come precedentemente stimato. Ma già ciò implica una perdita di circa 20 miliardi di dollari sui guadagni petroliferi del secondo trimestre.

È la Banca centrale russa stessa, poi, ad ammettere l’esistenza di una corsa agli sportelli bancari nella prima metà del 2022. Presi dal panico, pur di avere contanti sotto mano i cittadini hanno ritirato 21,6 miliardi di dollari di depositi, sottraendo liquidità alle banche.

Per finanziare un aumento di oltre 2,5 volte del budget della difesa, la sostituzione delle importazioni e altre misure per contrastare le sanzioni, il Cremlino ha dovuto inoltre bloccare programmi di bilancio previsti per il 2023-2025 per un valore di 26 miliardi di dollari. Questo va ad aggiungersi ai tagli al bilancio già in atto. Ad aprile, è stata ridotta di quasi un terzo la spesa per i servizi sanitari per la popolazione.:eek::eek:

Il Fmi prevede che la disoccupazione nella Federazione Russa raggiungerà il 9,3% nel 2022, il che equivarrebbe a circa 3,8 milioni di disoccupati in più. Secondo le stime del Centro russo per la ricerca strategica, entro la fine del 2022 ci sarà un aumento significativo della disoccupazione nel 63% delle regioni russe; in 16 regioni la disoccupazione aumenterà rispetto al livello medio del periodo gennaio-marzo 2022 di 2 o più volte, in 53 regioni di 1,5 o più. I 5 settori più colpiti sono: trasporti e logistica, automotive, commercio all’ingrosso e e-commerce, industria del legno e prodotti in legno.

Secondo Rosstat, i salari effettivi in Russia a maggio sono scesi del 6,1% su base annua, mentre ad aprile il calo era stato registrato al livello di -7,2%, per la prima volta dall’anno precedente. Il massimo degli ultimi sette anni, anche più del 2015 quando il prezzo del petrolio e le prime sanzioni occidentali, dovute all’annessione della Crimea, avevano innescato una grave crisi, con il crollo del rublo e un aumento dell’inflazione.

Dulcis in fundo, tra gli effetti della decisione di Putin di invadere l’Ucraina c’è anche una “fuga di cervelli” senza precedenti. Il Ministero degli Affari Interni ha dichiarato che, a causa dell’emigrazione, solo l’industria informatica manca di circa 170.000 lavoratori a causa dell’elevato numero di russi competenti che fuggono in Occidente verso posti di lavoro maggiormente retribuiti.

I dati che emergono sono così deprimenti che Putin ha iniziato a censurarli. Ad aprile è stato ordinato alle banche russe di non divulgare i bilanci intermedi e annuali. E il mese scorso, il presidente russo ha anche firmato una legge che consente al Cremlino di nascondere le informazioni relative al valore e alla struttura delle sue riserve internazionali in diminuzione. Ora sono classificati come segreto di Stato.



https://www.linkiesta.it/2022/08/sanzioni-russia-economia-dati/


(quando ho tempo ....direttamente da Alghero....:yes:OK!)
 
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I dati che emergono sono così deprimenti che Putin ha iniziato a censurarli. Ad aprile è stato ordinato alle banche russe di non divulgare i bilanci intermedi e annuali. E il mese scorso, il presidente russo ha anche firmato una legge che consente al Cremlino di nascondere le informazioni relative al valore e alla struttura delle sue riserve internazionali in diminuzione. Ora sono classificati come segreto di Stato.



https://www.linkiesta.it/2022/08/sanzioni-russia-economia-dati/


(quando ho tempo ....direttamente da Alghero....:yes:OK!)

Certo, che l'ultima parte, visto che fine hanno fatto le riserve all'estero ha un senso :D


Comunque l'inflazione in Russia è in diminuzione.
Pare che i fattori siano 3.

I raccolti agricoli hanno permesso di calmierare i prezzi agricoli
Il rublo forte ha un effetto deflattivo
Infine domanda in diminuzione.

Quindi probabilmente non mancano tanto i prodotti, ma vista la situazione i russi comprano solo l'essenziale, per risparmiare.

Mi piacerebbe approfondire l'aspetto invece dei prelievi finanziari.
Le notizie parlano di una corsa ai prelievi in Russia.
Però l'aggregato è semestrale.
Se ho capito bene subito c'è stato un assalto agli sportelli, poi una ripresa dei depositi, sarebbe capire qual è il trend degli ultimi mesi mesi.

Sarebbe interessante anche capire se la crisi sta erodendo le riserve dei russi o se la diminuzione dei consumi compensa la diminuzione dei redditi.
 
Intanto anche la banca centrale russa prevede un declino del PIL anche nel 2023.

https://www.kommersant.ru/doc/5512205
Forbice -6 -8 per il 20222 e -4 -6 per il 2023.
Rilevante, ma inferiore alle previsioni di qualche mese fa.

Inflazione 1l 12-15 nel 2022 per andare al 5-7% l'anno prossimo.
Attenzione però , affermano che questo succederà se non si innesta un crisi globale, che potrebbe comportare una recessione molto più lunga.
 
Strano, sul WSJ la notizia così come riportata, in quei termini specialmente con lo sfottò finale, non si trova da nessuna parte: https://www.wsj.com/news/types/europe-news?mod=nav_top_subsection https://www.wsj.com/search?query=ukraine&mod=searchresults_viewallresults
Da una ricerca di google, escono i soliti siti di fake news un tanto al chilo: https://www.wsj.com/news/types/europe-news?mod=nav_top_subsection

In genere, è vero che l'Ucraina che aveva già un'economia pessima ulteriormente esacerbata dalla guerra e dall'invasione russa, ma anche vero che oggi ha il sostegno economico e morale di mezza Europa/Us ed ha raggiunto accordo con il grosso dei creditori per evitare il default: https://www.reuters.com/markets/eur...e-almost-20-billion-international-2022-08-10/
 
@riccik
L'articolo del WSJ non corrisponde per nulla a quanto riportato sul tweet che hai postato prima...
 
@riccik
L'articolo del WSJ non corrisponde per nulla a quanto riportato sul tweet che hai postato prima...

Dillo a italian politics, dice che stanno raschiando il fondo del barile per pagare stipendi dei soldati e armi stampando moneta

Ma tranquilli

Stanno vincendo
 
Dillo a italian politics, dice che stanno raschiando il fondo del barile per pagare stipendi dei soldati e armi stampando moneta

Ma tranquilli

Stanno vincendo
Beh, nel frattempo lo dico a te visto che ci caschi.
 
Slava passera
Al max il dativo di passera sarebbe passeri, quindi slava passeri :D

p.s. stanno vincendo i russi che sono già alle porte di Kiev guidando i carrarmati con le ciabatte e la popolazione li accoglie festanti sventolando bandiere sovietiche.
 
Intanto anche la banca centrale russa prevede un declino del PIL anche nel 2023.

https://www.kommersant.ru/doc/5512205
Forbice -6 -8 per il 20222 e -4 -6 per il 2023.
Rilevante, ma inferiore alle previsioni di qualche mese fa.

Inflazione 1l 12-15 nel 2022 per andare al 5-7% l'anno prossimo.
Attenzione però , affermano che questo succederà se non si innesta un crisi globale, che potrebbe comportare una recessione molto più lunga.

Sì ma tanto sono dati falsi. La Russia è un paese in guerra e tutti i dati economici sono filtrati dal governo.

Si possono solo fare deduzioni, ma qualsiasi analisi basata solo sui dati fatti uscire dai russi sarebbe falsata.

D'altronde, anche il PIL cinese è inventato.
 
Sì ma tanto sono dati falsi. La Russia è un paese in guerra e tutti i dati economici sono filtrati dal governo.

Si possono solo fare deduzioni, ma qualsiasi analisi basata solo sui dati fatti uscire dai russi sarebbe falsata.

D'altronde, anche il PIL cinese è inventato.

:confused:
 
Russia: la guerra riporta l’economia indietro al 2018

13 Agosto 2022 - 10:27


Qual è il bilancio della guerra in Ucraina sull’economia russa? Le sanzioni stanno danneggiando il sistema economico del Paese? Un’analisi della situazione russa, tornata indietro di quattro anni.
Russia: la guerra riporta l'economia indietro al 2018

Perde terreno l’economia della Russia e la colpa è della guerra voluta da Putin.


Come analizzato da Bloomberg, l’invasione dell’Ucraina ha riportato l’economia russa indietro di quattro anni nel primo trimestre dopo l’attacco, mettendola sulla buona strada per una delle flessioni più lunghe mai registrate, anche se meno bruscamente di quanto inizialmente temuto.

In un triste bilancio della guerra per la Russia, un’economia che stava prendendo velocità all’inizio del 2022 ha subito una contrazione durante il secondo trimestre. I dati hanno mostrato che il prodotto interno lordo si è ridotto per la prima volta in oltre un anno, ma è andato meglio del previsto, scendendo del 4% annuo.

Secondo le analisi, il Pil è ora più o meno equivalente alla sua dimensione nel 2018: cosa significa per Putin e quali previsioni?
Declino dell’economia russa: di quanto?

Alexander Isakov, economista russo, ha così commentato l’ultimo risultato sulla Russia:

L’economia perderà quattro anni di crescita, tornando alle dimensioni del 2018 nel secondo trimestre. Prevediamo che la contrazione rallenterà nel quarto trimestre con una politica monetaria più accomodante a sostegno della domanda. Tuttavia, l’economia perderà un altro 2% nel 2023 poiché il divieto energetico europeo deprimerà le esportazioni

La scossa delle sanzioni internazionali ha interrotto il commercio e gettato in paralisi industrie come la produzione automobilistica, mentre la spesa dei consumatori è aumentata. Sebbene il declino dell’economia finora non sia così drammatico come inizialmente previsto, la banca centrale prevede che la crisi peggiorerà nei prossimi trimestri, raggiungendo il punto più basso nella prima metà del prossimo anno.:rolleyes::rolleyes:

In realtà, aleggia un cauto ottimismo in Russia. “L’economia si muoverà verso un nuovo equilibrio a lungo termine”, ha detto il vice governatore della Banca di Russia Alexey Zabotkin in un briefing a Mosca. “Man mano che l’economia subisce una ristrutturazione, la sua crescita riprenderà”.

La Banca di Russia ha agito per contenere lo sconvolgimento dei mercati e del rublo con controlli sui capitali e forti aumenti dei tassi di interesse. È tornata la calma sufficiente per annullare molte di quelle misure.

Anche lo stimolo fiscale e le ripetute fasi di allentamento monetario negli ultimi mesi hanno iniziato a farsi sentire, attenuando l’impatto delle sanzioni internazionali. L’estrazione petrolifera è in ripresa e la spesa delle famiglie ha mostrato segnali di stabilizzazione.
Cosa si prevede in Russia: affondo o ripresa?

La banca centrale ha pubblicato una bozza delle sue prospettive politiche per i prossimi tre anni, prevedendo che l’economia impiegherà fino al 2025 per tornare al suo tasso di crescita potenziale dell’1,5%-2,5%. Le proiezioni per il 2022-2024 sono rimaste invariate, con una previsione del Pil in calo del 4%-6% e dell’1%-4% rispettivamente quest’anno e il prossimo.

Il rapporto includeva anche un cosiddetto scenario di rischio in cui le condizioni economiche globali peggiorano ulteriormente e le esportazioni russe sono soggette a sanzioni aggiuntive. Se ciò dovesse accadere, la crisi economica della Russia il prossimo anno potrebbe essere più profonda che durante la crisi finanziaria globale del 2009 e la crescita riprenderebbe solo nel 2025.

Gli economisti di banche tra cui JPMorgan Chase & Co. e Citigroup Inc. hanno da allora migliorato le loro prospettive e ora vedono la produzione in calo di appena il 3,5% nell’intero anno.

La situazione di stallo sulle spedizioni di energia in Europa solleva nuovi rischi per l’economia. I cali mensili della produzione di petrolio inizieranno non appena ad agosto, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, che prevede che la produzione di greggio russa diminuirà di circa il 20% entro l’inizio del prossimo anno.



https://www.money.it/russia-guerra-riporta-economia-indietro-2018
 
Ultima modifica:
La guerra ritrasse l’economia russa di 4 anni. Il PIL della Russia è in calo davanti agli occhi. Conosciamo i dati ufficiali. L’ufficio statistico russo Rosstat e la banca centrale hanno diffuso dati che mostrano che il picco della recessione si verificherà entro la fine dell’anno.

4 per cento – Il PIL russo è diminuito nel secondo trimestre dell’anno, che è stato il primo trimestre dopo la guerra in Ucraina. L’ufficio statistico russo Rosstat e la banca centrale hanno diffuso dati che mostrano che il picco della recessione si verificherà entro la fine dell’anno. Nonostante la crisi economica in Russia, gli economisti sono sorpresi dal risultato migliore del previsto. Le sanzioni imposte dall’Occidente contro la Russia in relazione all’attacco all’Ucraina non solo sono efficaci, ma “hanno completamente paralizzato l’economia russa a tutti i livelli”, hanno concluso gli autori del rapporto pubblicato sulla Yale School of Management.

Indicano inoltre che il calo dei ricavi delle esportazioni di energia peggiorerà ulteriormente la situazione economica della Russia . Le loro ipotesi sono confermate dai dati ufficiali forniti dall’ufficio statistico russo. Sanzioni contro la Russia. Il PIL è notevolmente diminuito Il PIL della Russia è sceso del 4% lo scorso trimestre. su base annuale. Questo è il primo calo in oltre un anno. E probabilmente non l’ultimo. L’ agenzia Reuters riferisce che il ministero dell’Economia prevede che nel terzo trimestre il prodotto interno lordo potrebbe diminuire fino al 12 per cento, che sarebbe il calo più grande dalla metà degli anni 90. Dovrebbe essere il picco della recessione.


https://www.notiziedaest.com/la-gue...vanti-agli-occhi-conosciamo-i-dati-ufficiali/
 
Ennesima notizia che dimostra come il Kazakistan si sta anch'esso rompendo della Russia.
Le Russia quest'anno ha già chiuso l'oleodotto attraversi cui il Kazakistan esporta petrolio e che passa sul proprio territorio due volte con motivazioni ritenute pretestuose, dopo l'ennesima minaccia di chiusura per motivazioni ambientali le relazioni tra i due governi sono peggiorate ed il governo kazako è stato spinto a cercare alternative, una delle quali è vendere attraverso l'Azerbaigian, soluzione inizialmente molto meno pratica e che vedrà volumi ridottissimi, che per il momento è un segnale a livello geopoliticano di rottura tra i due paesi. Il Kazakistan fu l'ultimo stato ad uscire dall'Unione Sovietica, al suo interno ospita una discreta percentuale di russi, ma ormai la sua economia è legata principalmente a Eu e Cina.
https://www.reuters.com/business/en...-via-azeri-pipeline-bypass-russia-2022-08-12/
 
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