favola

civetta

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Molto, molto tempo fa c’era una vallata. Piena di fiori e colori. Con grandi alberi che custodivano le più belle e preziose specie di uccelli.
Ai piedi degli alberi abitavano invece gli scoiattolini, bianchi- beige e marroni. Poco più in là stavano i leprotti- erano leprotti speciali, leprotti azzurri. Nel cielo invece danzavano le farfalle millecolori- ex millepiedi- ciondolavano le api, sfrecciavano le zanzare.
C’era tanta gente insomma. Anzi, molta di più, così di più che io non mi ricordo neppure.
Nel fondo della vallata, vicino ad un verde e fresco ruscello, stava una casetta. Di quelle belle, col tetto marrone di legno ed i muri gialli di pietra.
Nella casetta abitava una mamma(…). Ma la mamma non stava da sola in quella casetta grandina ed allegra. La mamma aveva un bimbo piccino. Ma davvero piccino.
Stava con lui tutto il mattino. Di giorno e di sera.
Il bimbo era bello come un bimbo del sole (si sa che i bimbi del sole sono tutti belli).
Mangiava il lattino e dormiva cullato.
E quando rideva, tutti gli animaletti , gli uccellini volanti, le farfalle danzanti, i coniglietti verdi e le api mielose, e tanti altri (gamberi, canguri ,tapiri, scorpioncini, tigri, cammelli, e leoni- ed altri) venivano a fare la fila per pagare il biglietto e vedere il bimbo che rideva. Vedevano gli occhietti vispi e luminosi. Gli angolucci della bocca girare all’insù.
Più il bimbo rideva e più gente veniva. Ma ne veniva tanta, sempre di più.
Anche il fiume ogni tanto si fermava un po’ lì. E dava un’occhiata attraverso le finestre. Allora i campi si bagnavano e sapevano che tu ridevi.
Un bel giorno, però, avevi sorriso un po’ troppo. E tutti gli animali del bosco vennero lì a vedere ed a giocare. Non c’era più spazio. Non ce n’era proprio più.
La mamma allora ebbe una bellissima idea.
Diede i soldini dei biglietti ad una famiglia di castori, e fu così che nacquero i condomini.



...
 
.


Mi piacciono i bimbi del sole che ridono...

Bentrovata Civ. :)
 
Per te.

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Scritto da civetta
Molto, molto tempo fa c’era una vallata. Piena di fiori e colori. Con grandi alberi che custodivano le più belle e preziose specie di uccelli.
Ai piedi degli alberi abitavano invece gli scoiattolini, bianchi- beige e marroni. Poco più in là stavano i leprotti- erano leprotti speciali, leprotti azzurri. Nel cielo invece danzavano le farfalle millecolori- ex millepiedi- ciondolavano le api, sfrecciavano le zanzare.
C’era tanta gente insomma. Anzi, molta di più, così di più che io non mi ricordo neppure.
Nel fondo della vallata, vicino ad un verde e fresco ruscello, stava una casetta. Di quelle belle, col tetto marrone di legno ed i muri gialli di pietra.
Nella casetta abitava una mamma(…). Ma la mamma non stava da sola in quella casetta grandina ed allegra. La mamma aveva un bimbo piccino. Ma davvero piccino.
Stava con lui tutto il mattino. Di giorno e di sera.
Il bimbo era bello come un bimbo del sole (si sa che i bimbi del sole sono tutti belli).
Mangiava il lattino e dormiva cullato.
E quando rideva, tutti gli animaletti , gli uccellini volanti, le farfalle danzanti, i coniglietti verdi e le api mielose, e tanti altri (gamberi, canguri ,tapiri, scorpioncini, tigri, cammelli, e leoni- ed altri) venivano a fare la fila per pagare il biglietto e vedere il bimbo che rideva. Vedevano gli occhietti vispi e luminosi. Gli angolucci della bocca girare all’insù.
Più il bimbo rideva e più gente veniva. Ma ne veniva tanta, sempre di più.
Anche il fiume ogni tanto si fermava un po’ lì. E dava un’occhiata attraverso le finestre. Allora i campi si bagnavano e sapevano che tu ridevi.
Un bel giorno, però, avevi sorriso un po’ troppo. E tutti gli animali del bosco vennero lì a vedere ed a giocare. Non c’era più spazio. Non ce n’era proprio più.
La mamma allora ebbe una bellissima idea.
Diede i soldini dei biglietti ad una famiglia di castori, e fu così che nacquero i condomini.



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Tvb!!


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