ciao a tutti,
ho ricevuto anche io in modalità "copia ed incolla" la richiesta di integrazione alla "violazioni massive".
VI scrivo sotto quanto già da me allegato.
Avevo acquistato obbligazioni sub Pop Vicenza 2017 amortizing a settembre 2016 per un nominale di 5.200 €.
Francamente non capisco come si possa sostenere che nel 2016 fosse evidente che la banca era in evidente stato di dissesto.
Cosa aggiungere secondo voi (se aggiungere qualcosa)?
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Gentile commissione,
in estrema sintesi di riportano gli elementi a sostegno delle seguenti tesi:
1. l’intermediario finanziario Banca Popolare di Vicenza Spa in liquidazione coatta amministrativa è
colpevole di molteplici violazioni del TUF
2. la violazione dell’Art 21 del TUF ha avuto un chiaro nesso causale con le perdite subite dal
sottoscritto
In merito al punto 1, le violazioni del TUF sono state oggetto di sanzioni da parte di:
A. Consob (pag 185 relazione attività Consob anno 2017, Nel corso del 2017 la Commissione ha
sanzionato gli esponenti aziendali di Banca Popolare di Vicenza Spa e di Veneto Banca Spa, oltre che
le medesime società, per violazioni della disciplina in materia di intermediari che hanno riguardato,
tra l’altro, i finanziamenti concessi per l’acquisto di azioni di propria emissione, l’inadeguatezza delle
procedure nella prestazione dei servizi di investimento e la comunicazione di informazioni non
veritiere alla Consob. In particolare, sono state applicate sanzioni per complessivi euro 4,17 milioni
nei confronti di Banca Popolare di Vicenza
Risorsa non disponibile
21c5cee14921 )
B. Banca d’Italia ( Totale complessivo delle sanzioni: euro 3.626.440 erogate per violazioni TUB
Banca d'Italia - 404
Si aggiunge che la magistratura ha dato seguito alla verifica dei relativi reati penali connessi alla violazione
del TUF, con tempi che non sono compatibili con questo ricorso, che deve chiudersi entro il 18/06/2020 a
processi ancora in corso.
In merito al punto 2 si richiama la principale violazione del TUF che ha avuto un nesso diretto per la perdita
patrimoniale del sottoscritto. Si ritiene che l’intermediario finanziario Banca Popolare di Vicenza Spa, banca
che ha emesso i titoli obbligazionari da me acquistati e attualmente in default, non si sia comportata “con
diligenza, correttezza e trasparenza” per servire “l’integrità dei mercati” (Art. 21 TUF). Al contrario, proprio
le violazioni informative relative alla consistenza/qualità degli attivi della banca, anche in occasione
dell’aumento di capitale del 2016, hanno causato distorsioni del mercato con perdite ingenti sia per soggetti
istituzionali (Fondo Atlante) sia, in misura assai più ridotta, sul sottoscritto.
Più specificatamente, in riferimento alle “linee guida per tipizzazioni delle violazioni massive del TUF” ci si sta
riferendo a pagina 7, Produzione e divulgazione di dati fuorvianti per l’investitore - Esemplificazioni delle
fattispecie definite all’art. 7, comma, 1, lett. d, punto iii. Violazioni informative relative alla consistenza del
capitale/patrimonio di vigilanza, anche in relazione al fenomeno del capitale finanziato; - Violazioni
informative relative alla consistenza degli attivi, incluso l’andamento dell’attività creditizia e le rettifiche su
crediti.
Lo scrivente, come previsto dalle “linee guida per tipizzazioni delle violazioni massive del TUF” si riferirà a due
“elementi presuntivi anche di natura indiziaria” per avvalorare la sua tesi secondo la quale i prospetti
dell’aumento di capitale del 2016, sulla base delle cui assunzioni e del cui buon esito ha investito in strumenti
di debito dell’emittente, contenevano gravi violazioni informative. Ovvero lo scrivente sostiene che sempre
a corollario degli occultamenti patrimoniali già acclarati, in occasione dell’aumento di capitale 2016, per colpa
o dolo, non siano state fornite ancora al mercato (Atlante, investitori sul mercato secondario
obbligazionario), tutte le informazioni corrette.
Non si tratta di una congettura, sono i numeri che parlano, come si evince dal piano industriale che il nuovo
management di Popolare di Vicenza ad inizio 2017, dopo solo pochi mesi dall’aumento di capitale, si
apprestava ad imbastire.
Nella commissione d’inchiesta parlamentare sui dissesti parlamentari del 2017 si trova infatti questo
passaggio da parte dell’AD di Banca Popolare di Vicenza dott. Viola che rivela che “il fabbisogno di capitale
[della banca] di 4,7 miliardi, dopo che Atlante aveva gia` investito un miliardo, e` risultato essere molto
superiore rispetto a quelle che erano le stime fatte da Atlante, ovviamente con dati pubblici dall’esterno. Devo
dire che questo ha sorpreso anche me, perche´ la mia entrata era collocata nell’ambito di un’operazione,
interamente privatistica, che chiaramente pero` presupponeva dei fabbisogni di capitale alla portata di
investitori privati.
Si aggiunge che Giuseppe Guzzetti, presidente fondazione Cariplo, uno dei maggiori azionisti di Atlante, dirà
in maniera ancora più esplicita all’ANSA che i prospetti con l’aumento di capitale del 2016 erano falsi
(
Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it).
L’assoluta non veritiera rappresentazione della qualità del credito nel prospetto dell’aumento di capitale del
2016, che lasciava intendere una mancanza di capitale per raggiungere i minimi regolamentari di 1 miliardo
di Euro, clamorosamente smentita da un’analisi fatta “dall’interno della banca” solo ad inizio 2017 con una
necessità di ulteriori 4,7 miliardi di euro, aggiuntivi al miliardo già versato, ha un chiaro rapporto di causaeffetto con la perdita subita dal sottoscritto. Mai il sottoscritto (e neppure Atlante) avrebbero investito in
una banca con un deficit di capitale di 5,7 Miliardi di Euro. Infatti non appena il fondo Atlante realizzò questo
deficit chiese immediatamente la ricapitalizzazione precauzionale.
Chiedo alla commissione di accogliere la richiesta del sottoscritto di riconoscimento del danno insorto a valle
delle violazioni dell’articolo 21 del TUF da parte di Banca Popolare di Vicenza, come sopra precisato
Cordialmente,