Riporto questa lettera anche se relativa ad azioni
Indennizzi Carife e assurdita | estense.com Ferrara
Indennizzi Carife e assurdità
Egregio Direttore,
nel condividere completamente i ragionamenti di Marco Cappellari, a nome dell’Associazione Amici della CARIFE, in merito alle astruse richieste del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), mi permetta di evidenziare la mia posizione soggettiva, con la speranza che la mia esperienza, possa essere d’aiuto anche ad altri risparmiatori ferraresi.
Come ha ben spiegato il Presidente Cappellari, i canali offerti ai risparmiatori per il ristoro parziale del danno subito con l’affrettata “risoluzione” di CARIFE (scrivo affrettata di proposito in quanto sarebbe bastato aspettare ancora un paio di giorni che sarebbe arrivato l’OK da parte del FITD per partecipare alla ricapitalizzazione della banca, alla quale il sottoscritto ed altri risparmiatori avevano già aderito), sembrerebbero due.
Un primo canale di domande riservato a risparmiatori con limiti di reddito e di risparmio mobiliare; un altro modo era quello di inoltrare la domanda mediante la piattaforma informatica predisposta da FIR, invece, era riservato a chi, come me, non possedeva quei requisiti di reddito e di risparmio. Nei giorni scorsi ho ricevuto anch’io la astrusa richiesta del FIR, con la quale avrei dovuto documentare le cosiddette “violazioni massive”, dopo che già più di un anno fa avevo ricevuto identica richiesta da parte del Fondo. A tale richiesta, come a quella precedente ho dato immediata risposta, in quanto se non si risponde entro il termine tassativo di 60 giorni la domanda verrebbe inesorabilmente scartata.
In ultima analisi, la richiesta del FIR tenterebbe di capovolgere l’onere della prova: il danneggiato, dovrebbe DIMOSTRARE la mala gestio della banca o dell’operatore che ha venduto le azioni della banca stessa. Un’assurdità!
Nel mio caso soggettivo, ho risposto con una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, di cui all’art. 47 DPR 28/12/2000, N. 445 (già presentata come pro memoria in risposta alla precedente identica richiesta), con la quale ho spiegato come sono venuto in possesso delle azioni. Infatti, vi fu un periodo in cui la banca aveva fatto una promozione commerciale, sembrava probabilmente per una questione di immagine, con la quale poter raccogliere liquidità su conti vincolati specifici, oltre al normale rapporto di conto corrente che già intrattenevo con la stessa banca.
Al tempo, infatti, disponevo di una certa liquidità, derivante dal TFR che mi era stato corrisposto qualche tempo prima. Qualora, poi, fossi risultato anche essere socio della banca, al tasso a mio favore sarebbe stato aggiunto uno 0,50 per cento in più rispetto a quello previsto per quel tipo di depositi vincolati. Naturalmente, visto che la banca era in grado di corrispondere regolarmente, fino ad allora, il dividendo annuale ho sottoscritto anche 100 azioni per beneficiare della promozione. Sappiamo come andarono poi le cose: quando, dopo un periodo di prolungata gestione commissariale, che, verosimilmente, avrà creato ulteriori problemi gestionali, ho aderito alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’assemblea dei soci, con l’approvazione di Bankitalia e parere favorevole di CONSOB, esercitando il diritto d’opzione.
Ora a distanza di oltre dieci anni da quei fatti il FIR pretenderebbe da me le prove documentali delle “violazioni massive” riguardo a quanto da me dichiarato.
Una cosa assurda: come posso avere documenti di oltre dieci anni fa, quando il Codice Civile prescrive un termine, già scaduto, per la loro conservazione?
Non basterebbe la dimostrazione della mia possidenza delle azioni al momento della risoluzione e la dichiarazione di cui sopra per dimostrare di aver diritto a quel ristoro previsto dalla norma, in quanto danneggiato?
Oppure è un basso tentativo del FIR di escludere dal ristoro previsto dalla legge, quanti più risparmiatori truffati possibile?
Che dire?
Mi ritengo come quel tale: “cornuto e mazziato” da una folle burocrazia, nel caso in cui la mia dichiarazione di cui sopra (ricordo: valida fino a querela di falso) non venisse recepita dal FIR.
Cordiali saluti.
L.m.