Fondi pensione: parliamo di rendite

L’ho letto dall’offerta al pubblico di piano pensione moneyfarm scaricabile dal sito.
A pag 19 punto 34.4 “La rendita non è rivalutabile annualmente”.
Significa che una volta determinata, se viene una inflazione del 30% rimango fregato? O forse ho capito male io...
Qualcuno di esperto mi conferma che è così oppure sto sbagliando?
Le rendite di altri Fondi o pip si rivalutano in genere, vero? E di quanto?
A me pare una cosa importante. Come mai nessuno ne parla quando si parla della rendita, non dovrebbe essere una cosa importante almeno quanto i coefficienti di conversione?

Hai capito benissimo, non ti stai sbagliando , la rendita di sto PIPpolo non è rivalutabile.
Le rendite dei Fondi Pensione Negoziali sono rivalutabili, agganciate al rendimento della relativa GS di convenzione .
E’ sicuramente importante per chi mira ad una rendita , la sua rivalutazione nel corso dell’erogazione.
Già le rendite delle forme di previdenza complementare sono più magre in rapporto ai coefficienti della pensione obbligatoria INPS , se poi poi manco la rendita è rivalutabile cascan le braccia. C’è sempre comunque la possibilità, magari alla fine della fase di accumulo, di trasferire la posizione ad altra forma di previdenza complementare che contempli la rivalutazione della rendita
 
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E allora non capisco il tuo intervento inqualificabile nei confronti di un utente che liberamente ha inteso commentare il tuo link.

Invece di ringraziare chi coglie il tuo input e intavola un ragionamento.

Vedo di spiegarmi o di giustificarmi , come ho gia fatto con Benjgiamin. Quel post il 444 era fuori contesto.
 
Hai capito benissimo, non ti stai sbagliando , la rendita di sto PIPpolo non è rivalutabile.
Le rendite dei Fondi Pensione Negoziali sono rivalutabili, agganciate al rendimento della relativa GS di convenzione .
E’ sicuramente importante per chi mira ad una rendita , la sua rivalutazione nel corso dell’erogazione.
Già le rendite delle forme di previdenza complementare sono più magre in rapporto ai coefficienti della pensione obbligatoria INPS , se poi poi manco la rendita è rivalutabile cascan le braccia. C’è sempre comunque la possibilità, magari alla fine della fase di accumulo, di trasferire la posizione ad altra forma di previdenza complementare che contempli la rivalutazione della rendita

Il problema non risiede nella mancata rivalutazione della rendita , risiede nel basso coefficiente indifferenziato del tutto simile ad una rendita rivalutabile.



Le rendite costanti hanno tutte un minimo garantito , altrimenti è come ammettere che le rendite Allianz tolti i costi non son capaci di produrre rivalutazioni, pensiamo a Allianz Insieme, Allianz Previdenza , alle gestioni interne .

Eppoi i 6 comparti non mi sembra abbiano avuto rendimenti esaltanti da giustificare l'1,37 di isc a 35 anni.

Ho sentito il consulente in una tiritera durata mezzora affermare che lui consiglia sempre la rendita , non ha però specificato con chi prenderla
 
Hai capito benissimo, non ti stai sbagliando , la rendita di sto PIPpolo non è rivalutabile.
Le rendite dei Fondi Pensione Negoziali sono rivalutabili, agganciate al rendimento della relativa GS di convenzione .
E’ sicuramente importante per chi mira ad una rendita , la sua rivalutazione nel corso dell’erogazione.
Già le rendite delle forme di previdenza complementare sono più magre in rapporto ai coefficienti della pensione obbligatoria INPS , se poi poi manco la rendita è rivalutabile cascan le braccia. C’è sempre comunque la possibilità, magari alla fine della fase di accumulo, di trasferire la posizione ad altra forma di previdenza complementare che contempli la rivalutazione della rendita

Grazie per la risposta. OK!
Allora è come sospettavo.
Menomale che prima di fare le cose mi vado a leggere i documenti e mi era venuto un grande dubbio su quel punto.
 
Grazie per la risposta. OK!
Allora è come sospettavo.
Menomale che prima di fare le cose mi vado a leggere i documenti e mi era venuto un grande dubbio su quel punto.

Bravo. Non tutti vanno a verificare le condizioni delle rendite. Ho aggiornato il tool di comparazione delle rendite inserendo anche il PIP di Moneyfarm, visto l'interesse.

Calcolatore rendita Fondo Pensione


Presenta decisamente condizioni sfavorevoli rispetto a tutti gli altri fondi analizzati, negoziali e aperti. Non soltanto la mancanza di rivalutazione: anche una rata iniziale più bassa a causa di fattori di conversione poco generosi, e l'assenza di meccanismi di protezione quali reversibilità, ltc, controassicurata eccetera
 
Bravo. Non tutti vanno a verificare le condizioni delle rendite. Ho aggiornato il tool di comparazione delle rendite inserendo anche il PIP di Moneyfarm, visto l'interesse.

Calcolatore rendita Fondo Pensione


Presenta decisamente condizioni sfavorevoli rispetto a tutti gli altri fondi analizzati, negoziali e aperti. Non soltanto la mancanza di rivalutazione: anche una rata iniziale più bassa a causa di fattori di conversione poco generosi, e l'assenza di meccanismi di protezione quali reversibilità, ltc, controassicurata eccetera

Come ho già scritto mi sono incuriosito che una forma di PC (il PiP MF) non preveda una rendita rivalutabile eppure è così. Suppongo sia non per intortare gli aderenti ma per farli scappare al termine del piano di accumulo non volendo probabilmente impegnarsi con le rendite.
 
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Te ne dico una interessante.. ci sono negoziali che incassano come quota associativa più di quello che gli serve per coprire i costi di esercizio. Non farmi fare nomi :D

Quanti e quali sono su 33 . Perchè non specificare che male c'è ?

Come fanno i fondini da 10 mila iscritti in giu?
 
Buongiorno,
argomento interessante ma non semplice almeno per me.
Si potrebbe predisporre una checklist di azioni da svolgere per chi ė prossimo alla pensione e vorrebbe cogliere, ove possibile, le migliori opportunità di messa in rendita del proprio montante accumulato?
 
Buongiorno,
argomento interessante ma non semplice almeno per me.
Si potrebbe predisporre una checklist di azioni da svolgere per chi ė prossimo alla pensione e vorrebbe cogliere, ove possibile, le migliori opportunità di messa in rendita del proprio montante accumulato?

E’ una buona idea una lista vademecum nella direzione di inquadrare ed aspirare alla migliore rendita possibile nella conversione del montante finale.

Da appassionato della materia dico la mia e inizio a metter qualche riga , poi magari arriveranno gli esperti, più o meno perseguitati, a far confusione.

Poiché la rendita è determinata dal montante finale per il coefficiente di conversione è chiaro che sotto la lente va messo quel coefficiente , nel senso che prima di chiedere la prestazione non è male verificare quale fondo offra il miglior coefficiente a cui, naturalmnete è possibile poi trasferire la posizione onde beneficiare proprio di quel miglior coefficiente. A tal proposito va osservato se il coefficiente è fornito come moltiplicatore oppure come divisore . Nel primo caso deve essere il più alto possibile e nel secondo caso il più basso possibile in rapporto all'età.
Altro aspetto del coefficiente è valutare , qualora sia possibile, se preferirlo con tasso tecnico incorporato o a tasso tecnico zero. L’uno o l’altro è da scegliere in funzione di quanti anni si pensa di vivere. Se si pensa di vivere meno della speranza di vita allora è meglio un coeff. con tt incorporato. Se invece si pensa di vivere oltre la speranza di vita, allora è più opportuno un coeff. con tt zero.

Fatta l’indagine sul coefficiente occorre verificare se la rendita che offrono è rivalutabile o meno e qual' è il costo di rivalutazione annuale della rendita rivalutabile. Meglio star alla larga da rendite non rivalutabili specie se si pensa di vivere lungo.

Occorre poi verificare i costi di trasformazione del montante in rendita ed i costi di erogazione . Magari abbiamo trovato un fondo con il miglior coefficiente ma poi ci costa un botto l’erogazione della rendita .

Naturalmente nella lista non può mancare una riflessione a quale fondo/compagnia ci affidiamo per la rendita, nel senso di affidabilità , serietà, puntualità e solidità di questi.

NB: posto il link di un’altra discussione sulle rendite dove marble ha messo a punto un calcolatore che mette a confronto le rendite di alcune forme di pensione complementare .

Calcolatore rendita Fondo Pensione
 
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E’ una buona idea una lista vademecum nella direzione di inquadrare ed aspirare alla migliore rendita possibile nella conversione del montante finale.

Da appassionato della materia dico la mia e inizio a metter qualche riga , poi magari arriveranno gli esperti, più o meno perseguitati, a far confusione.

Poiché la rendita è determinata dal montante finale per il coefficiente di conversione è chiaro che sotto la lente va messo quel coefficiente , nel senso che prima di chiedere la prestazione non è male verificare quale fondo offra il miglior coefficiente a cui, naturalmnete è possibile poi trasferire la posizione onde beneficiare proprio di quel miglior coefficiente. A tal proposito va osservato se il coefficiente è fornito come moltiplicatore oppure come divisore . Nel primo caso deve essere il più alto possibile e nel secondo caso il più basso possibile in rapporto all'età.
Altro aspetto del coefficiente è valutare , qualora sia possibile, se preferirlo con tasso tecnico incorporato o a tasso tecnico zero. L’uno o l’altro è da scegliere in funzione di quanti anni si pensa di vivere. Se si pensa di vivere meno della speranza di vita allora è meglio un coeff. con tt incorporato. Se invece si pensa di vivere oltre la speranza di vita, allora è più opportuno un coeff. con tt zero.

Fatta l’indagine sul coefficiente occorre verificare se la rendita che offrono è rivalutabile o meno e qual' è il costo di rivalutazione annuale della rendita rivalutabile. Meglio star alla larga da rendite non rivalutabili specie se si pensa di vivere lungo.

Occorre poi verificare i costi di trasformazione del montante in rendita ed i costi di erogazione . Magari abbiamo trovato un fondo con il miglior coefficiente ma poi ci costa un botto l’erogazione della rendita .

Naturalmente nella lista non può mancare una riflessione a quale fondo/compagnia ci affidiamo per la rendita, nel senso di affidabilità , serietà, puntualità e solidità di questi.

NB: posto il link di un’altra discussione sulle rendite dove marble ha messo a punto un calcolatore che mette a confronto le rendite di alcune forme di pensione complementare .

Calcolatore rendita Fondo Pensione

Contributo prezioso e costruttivo.:bow:
 
Da appassionato della materia dico la mia e inizio a metter qualche riga , poi magari arriveranno gli esperti, più o meno perseguitati, a far confusione.

Poiché la rendita è determinata dal montante finale per il coefficiente di conversione è chiaro che sotto la lente va messo quel coefficiente , nel senso che prima di chiedere la prestazione non è male verificare quale fondo offra il miglior coefficiente a cui, naturalmnete è possibile poi trasferire la posizione onde beneficiare proprio di quel miglior coefficiente. A tal proposito va osservato se il coefficiente è fornito come moltiplicatore oppure come divisore . Nel primo caso deve essere il più alto possibile e nel secondo caso il più basso possibile in rapporto all'età.
Altro aspetto del coefficiente è valutare , qualora sia possibile, se preferirlo con tasso tecnico incorporato o a tasso tecnico zero. L’uno o l’altro è da scegliere in funzione di quanti anni si pensa di vivere. Se si pensa di vivere meno della speranza di vita allora è meglio un coeff. con tt incorporato. Se invece si pensa di vivere oltre la speranza di vita, allora è più opportuno un coeff. con tt zero.

Fatta l’indagine sul coefficiente occorre verificare se la rendita che offrono è rivalutabile o meno e qual' è il costo di rivalutazione annuale della rendita rivalutabile. Meglio star alla larga da rendite non rivalutabili specie se si pensa di vivere lungo.

Occorre poi verificare i costi di trasformazione del montante in rendita ed i costi di erogazione . Magari abbiamo trovato un fondo con il miglior coefficiente ma poi ci costa un botto l’erogazione della rendita .

Naturalmente nella lista non può mancare una riflessione a quale fondo/compagnia ci affidiamo per la rendita, nel senso di affidabilità , serietà, puntualità e solidità di questi.

NB: posto il link di un’altra discussione sulle rendite dove marble ha messo a punto un calcolatore che mette a confronto le rendite di alcune forme di pensione complementare .

Calcolatore rendita Fondo Pensione

Gli esperti sono tali quando esprimono pareri e non vanno in confusione.

Pur tralasciando doverose puntualizzazioni, osservo che la ragion d'essere delle rendite vitalizie risiede nel fatto che non sappiamo quanto ci resta da vivere , non dipende da noi o da San Pietro. La presenza o l'assenza del tasso tecnico , in presenza di una bassa inflazione non è rilevante.

Rilevanti sono le ritenzioni sul rendimento retrocesso e sulla capacita' di generare rivalutazioni . Una gestione con rendimento 3 e ritenzione 1 rivaluta la rendita di 2- un'altra con rendimento 1,5 e ritenzione 0,5 rivaluta la rendita di 1.

Chi teme di campare poco userà la rendita certa o la controassicurata, dopo essersi consultato con l'esperto. Infine la questione rendite rivalutabili , costanti o indicizzate , non è detto che una forma sia migliore dell'altra. Dipende essenzialmente da quello che offre il mercato( poco) e dal saper far di conto.

La previdenza complementare di altri paesi, per esempio, spesso si basa su rendite costanti a prestazione definita, noi no abbiamo le botteghe.
 
50k in rendita, riscatto laurea o fondo pensione

Ciao a tutti,

ho 51 anni,lavoratore dipendente con 23 anni di contributi, andrei in pensione il 01/09/2039.
In realtà vorrei terminare prima l'attività lavorativa, ma vorrei cercare un modo per massimizzare l'assegno mensile, sfruttando la deducibilità.

Avrei individuato queste due soluzioni:

1) Pagare il riscatto di laurea ordinario, circa 52000 euro.
2) Destinare la stessa cifra ad un fondo pensione e ricevere poi una rendita al 100%.

Con il riscatto di laurea avrei un incremento teorico di 260 euro lordi mensili (facendo la simulazione sul sito Inps, con e senza riscatto di laurea).
Non so però quanto sia affidabile la simulazione.

Con il riscatto di laurea, con il mio reddito attuale, impiegherei 5 anni per sfruttare l'aliquota massima di deduzione al 38% (oppure al 35% dal 2022).
Sul fondo pensione invece dovrei versare 10 anni, per via del limite di 5164 euro, per contro la rendita derivante sarebbe tassata al 15%, invece che al 27/25% dell'importo derivante dal riscatto.

Quale delle due soluzioni è secondo voi più conveniente ?

Ho letto molte discussioni in merito, ma generalmente chi opta per il riscatto di laurea lo fa per anticipare la pensione e sceglie nella maggior parte dei casi, il riscatto agevolato.
Mentre chi opta per il fondo pensione decide preferibilmente di ritirare tutto o buona parte del capitale alla scadenza.
 
Ciao a tutti,

ho 51 anni,lavoratore dipendente con 23 anni di contributi, andrei in pensione il 01/09/2039.
In realtà vorrei terminare prima l'attività lavorativa, ma vorrei cercare un modo per massimizzare l'assegno mensile, sfruttando la deducibilità.

Avrei individuato queste due soluzioni:

1) Pagare il riscatto di laurea ordinario, circa 52000 euro.
2) Destinare la stessa cifra ad un fondo pensione e ricevere poi una rendita al 100%.

Con il riscatto di laurea avrei un incremento teorico di 260 euro lordi mensili (facendo la simulazione sul sito Inps, con e senza riscatto di laurea).
Non so però quanto sia affidabile la simulazione.

Con il riscatto di laurea, con il mio reddito attuale, impiegherei 5 anni per sfruttare l'aliquota massima di deduzione al 38% (oppure al 35% dal 2022).
Sul fondo pensione invece dovrei versare 10 anni, per via del limite di 5164 euro, per contro la rendita derivante sarebbe tassata al 15%, invece che al 27/25% dell'importo derivante dal riscatto.

Quale delle due soluzioni è secondo voi più conveniente ?

Ho letto molte discussioni in merito, ma generalmente chi opta per il riscatto di laurea lo fa per anticipare la pensione e sceglie nella maggior parte dei casi, il riscatto agevolato.
Mentre chi opta per il fondo pensione decide preferibilmente di ritirare tutto o buona parte del capitale alla scadenza.

Occorre capire cosa impedisce l'apertura di un fondo pensione negoziale o meno, riservandoti il riscatto laurea a ridosso della pensione!!!
 
Non riscattate la pensione anzitempo, per diversi motivi, la prima è che la legislazione può sempre cambiare fino al momento del pensionamento poi ce ne sono mille altri.
 
Ci sono fondi pensione che investono solo in titoli di stato?
 
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