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  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Ma non doveva arrivare lo sciacquone
pazienza, arriva. Anche se potrebbe essere ora uno sciacquino:yes:
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certo che sarebbe il colmo che a mercati europei chiusi, i cugini conseguano nuovi massimi giornalieri
capacissimi di farli anche a mercati aperti? ah beh
 
Terzo massimo decrescente e volumi in estremo calo:yes:
Schermata 2019-01-29 alle 17.09.34.png
 
Tra ieri e oggi giornata di elucubrazioni potenti…..
Stavo guardando le quotazioni delle banche europee, in generale, visto che oggi l’eurostoxx bank fatica a tenere la parità. E mi chiedevo se non fosse comunque il momento idoneo per anticipare, in previsione di un rialzo futuro dei tassi, qualche ingresso light su qualche bancario. La remora è presto detta: sono consapevole che tassi più alti mettono fortemente a rischio la tenuta dei conti pubblici in generale, ma l’insistenza nel volerli tenere così bassi, a discapito proprio della marginalità delle banche, mi induce qualche sospetto sul fine effettivo di queste politiche monetarie.
Provo a spiegarmi, se ci riesco: tassi bassissimi sono sfavorevoli ai bilanci bancari, e fin qui, tutto ovvio per il semplice motivo che non generano marginalità nel business del credito. Quindi, riducendo sempre più il materassino di utili che dovrebbe consentire di assorbire le perdite sui crediti incagliati, ormai ridotto allo spessore di un fazzoletto rispetto ai tempi d’oro, la conseguenza è che le banche sono naturalmente indotte a non erogare ulteriore credito, onde non incorrere nel rischio di dover tamponare le nuove perdite per mezzo di aumenti di capitale idonei a ripristinare la capienza contabile patrimoniale, in luogo dei più naturali utili di bilancio, idealmente destinatari delle perdite da compensare.
Ora, posta così, è una lenta agonia in attesa del miracolo, possibilmente economico. E se i tassi invece di essere tenuti così bassi, fosse volutamente alzati a prescindere dalle condizioni economiche che, ora come ora, di tutto autorizzerebbero, fuorchè proprio un loro incremento ? Non potrebbe essere una contromossa conosciuta ma scientemente non applicata ?
Provo a ipotizzare: tassi più alti, marginalità delle banche più alta, quindi sistema bancario ovviamente indotto ad erogare credito a condizioni più remunerative. E le perdite ? Ce ne sarebbero presumibilmente di maggiori per effetto della più ampia base di credito erogato, ma a livello sostanziale, sarebbero assorbite dai maggiori utili di bilancio. Però l’effetto concreto potrebbe essere che maggior credito implica maggior circolazione della moneta, maggiore PIL, e quindi, invarianza del rapporto Debito/PIL. Maggiori entrate per lo Stato per compensare i maggiori interessi da pagare. Rispetto alla prima situazione, di credit crunch, in questa seconda, l’economia girerebbe ad un ritmo superiore. Una specie di ballo, tipo break dance, o meglio bank dance.
Perché non si parla mai di questa ipotesi ? Perché prima serve tenere il sistema a fuoco lento per cedere sovranità ?
Allora non è ancora giunto il momento delle banche ?
 
Tra ieri e oggi giornata di elucubrazioni potenti…..
Stavo guardando le quotazioni delle banche europee, in generale, visto che oggi l’eurostoxx bank fatica a tenere la parità. E mi chiedevo se non fosse comunque il momento idoneo per anticipare, in previsione di un rialzo futuro dei tassi, qualche ingresso light su qualche bancario. La remora è presto detta: sono consapevole che tassi più alti mettono fortemente a rischio la tenuta dei conti pubblici in generale, ma l’insistenza nel volerli tenere così bassi, a discapito proprio della marginalità delle banche, mi induce qualche sospetto sul fine effettivo di queste politiche monetarie.
Provo a spiegarmi, se ci riesco: tassi bassissimi sono sfavorevoli ai bilanci bancari, e fin qui, tutto ovvio per il semplice motivo che non generano marginalità nel business del credito. Quindi, riducendo sempre più il materassino di utili che dovrebbe consentire di assorbire le perdite sui crediti incagliati, ormai ridotto allo spessore di un fazzoletto rispetto ai tempi d’oro, la conseguenza è che le banche sono naturalmente indotte a non erogare ulteriore credito, onde non incorrere nel rischio di dover tamponare le nuove perdite per mezzo di aumenti di capitale idonei a ripristinare la capienza contabile patrimoniale, in luogo dei più naturali utili di bilancio, idealmente destinatari delle perdite da compensare.
Ora, posta così, è una lenta agonia in attesa del miracolo, possibilmente economico. E se i tassi invece di essere tenuti così bassi, fosse volutamente alzati a prescindere dalle condizioni economiche che, ora come ora, di tutto autorizzerebbero, fuorchè proprio un loro incremento ? Non potrebbe essere una contromossa conosciuta ma scientemente non applicata ?
Provo a ipotizzare: tassi più alti, marginalità delle banche più alta, quindi sistema bancario ovviamente indotto ad erogare credito a condizioni più remunerative. E le perdite ? Ce ne sarebbero presumibilmente di maggiori per effetto della più ampia base di credito erogato, ma a livello sostanziale, sarebbero assorbite dai maggiori utili di bilancio. Però l’effetto concreto potrebbe essere che maggior credito implica maggior circolazione della moneta, maggiore PIL, e quindi, invarianza del rapporto Debito/PIL. Maggiori entrate per lo Stato per compensare i maggiori interessi da pagare. Rispetto alla prima situazione, di credit crunch, in questa seconda, l’economia girerebbe ad un ritmo superiore. Una specie di ballo, tipo break dance, o meglio bank dance.
Perché non si parla mai di questa ipotesi ? Perché prima serve tenere il sistema a fuoco lento per cedere sovranità ?
Allora non è ancora giunto il momento delle banche ?


il ragionamento fila....................
 
se parli di FIB mi pare presto per fare analisi di volumi e chiusure candele visto che chiude alle 20.30 ....

e i volumi sul cash sono esattamente pari a ieri ....
... ovviamente parlo per me che sono un comune mortale e in quanto tale vedo il sito di borsa italiana scambi mercato diurno ...
 

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faccio notare che da 15 giorni lo schema è sempre lo stesso
discesina, doppio minimo su orario e ripartenza up
(vedi linea verde)
il tutto senza mai incrociare le medie su orario al ribasso
mi aspetto per domani nuovo massimo
anche ciclicamente hanno detto che martedi mattina minimo settimanale e poi a chiudere up
vediamo
sempre dentro long fib a 730
saluti a domani
 

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nasdy 100 f. con chiusura oraria sopra 634, obiettivo 661, int. 652
 
allora una cosa la faccio notare anch'io...
nell'ultimo mese comandano 2 candele giornaliere...
quella del 27 dicembre, che arrestò la discesa, e quella del 4 gennaio, che diede il là alla salita...
si tratta delle uniche candele con volumi consistenti, attorno a 15mila...
per il resto, solo candeline e candelotti - che tuttavia sono stati sufficienti a salire di 1.500 pt...
per un'inversione serve una bella candela volumetrica verde, che assaggi i max e poi ripieghi...
 
Tra ieri e oggi giornata di elucubrazioni potenti…..
Stavo guardando le quotazioni delle banche europee, in generale, visto che oggi l’eurostoxx bank fatica a tenere la parità. E mi chiedevo se non fosse comunque il momento idoneo per anticipare, in previsione di un rialzo futuro dei tassi, qualche ingresso light su qualche bancario. La remora è presto detta: sono consapevole che tassi più alti mettono fortemente a rischio la tenuta dei conti pubblici in generale, ma l’insistenza nel volerli tenere così bassi, a discapito proprio della marginalità delle banche, mi induce qualche sospetto sul fine effettivo di queste politiche monetarie.
Provo a spiegarmi, se ci riesco: tassi bassissimi sono sfavorevoli ai bilanci bancari, e fin qui, tutto ovvio per il semplice motivo che non generano marginalità nel business del credito. Quindi, riducendo sempre più il materassino di utili che dovrebbe consentire di assorbire le perdite sui crediti incagliati, ormai ridotto allo spessore di un fazzoletto rispetto ai tempi d’oro, la conseguenza è che le banche sono naturalmente indotte a non erogare ulteriore credito, onde non incorrere nel rischio di dover tamponare le nuove perdite per mezzo di aumenti di capitale idonei a ripristinare la capienza contabile patrimoniale, in luogo dei più naturali utili di bilancio, idealmente destinatari delle perdite da compensare.
Ora, posta così, è una lenta agonia in attesa del miracolo, possibilmente economico. E se i tassi invece di essere tenuti così bassi, fosse volutamente alzati a prescindere dalle condizioni economiche che, ora come ora, di tutto autorizzerebbero, fuorchè proprio un loro incremento ? Non potrebbe essere una contromossa conosciuta ma scientemente non applicata ?
Provo a ipotizzare: tassi più alti, marginalità delle banche più alta, quindi sistema bancario ovviamente indotto ad erogare credito a condizioni più remunerative. E le perdite ? Ce ne sarebbero presumibilmente di maggiori per effetto della più ampia base di credito erogato, ma a livello sostanziale, sarebbero assorbite dai maggiori utili di bilancio. Però l’effetto concreto potrebbe essere che maggior credito implica maggior circolazione della moneta, maggiore PIL, e quindi, invarianza del rapporto Debito/PIL. Maggiori entrate per lo Stato per compensare i maggiori interessi da pagare. Rispetto alla prima situazione, di credit crunch, in questa seconda, l’economia girerebbe ad un ritmo superiore. Una specie di ballo, tipo break dance, o meglio bank dance.
Perché non si parla mai di questa ipotesi ? Perché prima serve tenere il sistema a fuoco lento per cedere sovranità ?
Allora non è ancora giunto il momento delle banche ?

Premesso che non è il mio pane, provo comunque a ragionare.

Il tuo ragionamento non fa una piega, penso sia lo stesso che fece Trichet nel 2011, e sappiamo come è andata a finire.

Il problema, secondo me, è l'inflazione, tutt'ora assente. Poi, in un Mondo neutrale relativamente all'indebitamento, sarebbe OK. Però nella situazione attuale dove Stati, Imprese e famiglie sono indebitati mooooooooolto più di quanto lo fossero nel 2011, penso che l'effetto sarebbe anche peggiore perchè, si che il giro logico sarebbe quello che tu descrivi, però questo applicato su un tessuto sociale dove, appunto, causa assenza di inflazione (e della globalizzazione) i salari tendono sempre a diminuire e, sottraendo a questo tessuto sociale altra liquidità per pagare maggiori interessi, la maggiore produzione che le imprese (trovando maggiore disponibilità nelle banche a finanziarle) a chi la venderebberò? Mi sembra siamo in una situazione in cui il cane si morde la coda.

Non so se ho esplicitato bene il mio pensiero, penso di no perchè io stesso sono confuso:D
 
operazioni di oggi portate over...

Incrementato short crudo in chiusura

ed entrato long sul gas sempre in chiusura

Portato over

Saluti e baci
 
ogni contratto di IG che replica il FIB mar19 5 euro punto richiede un margine di 9.800 euro ...
magari togli i punti esclamativi ....

Se il FIB Perde 1000 punti - 5 % - ... quanti soldini perdi tu ???

Domanda elementare !!!
 
Ciao novi:)
Tutt'altro, sei stato chiarissimo :)
Uno dei motivi credo sia proprio quello da te indicato in conclusione del tuo post, che non ho ripescato per motivi di spazi di lettura
 
nasdy 100 f. con chiusura oraria sopra 634, obiettivo 661, int. 652

matti, mi sei stato utile e di aiuto, grazie. Aspettavo, come da te indicato nel post precedente, la chiusura oraria delle 17 per entrare. Fortuna che quella scrollata (fino a 617) è avvenuta prima così, senza stare più a fare calcoli, a 623 sono entrato. Tieni presente che stavo entrando a 670, quindi, 47 punti in meno sono tutta manna:D

Ora aspetto fiducioso i conti di Apple stasera.
 
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