FTSEMIB e altri Indici, Materie Prime 91.0

Hai voglia di spiegarmi la differenza tra i due?

Grazie

Per me l'unica differenza è che cambiano gli emittenti (Boost è irlandese, l'altro non saprei), ma sono della stessa tipologia di strumenti.
 
Moscovici:
UE non chiede aggiustamento irrealistico.
 
Ho tenuto duro e alla fine sono in gain con la mia posizione long aperta 2 settimane fa ormai!..Dai che raggiungiamo i 19.900 entro fine settimana!!..Anche il WTI deve tornare sui 55 così può andare tutto per il verso giusto finalmente.
 
motore che inizia a fumare ora.. prendere profitto dei long

2017-03-01 14_13_01-FTMIB_ 19320.97 ▲+2.16% - FTSEMIB old - TradingView.jpg
 
Ho tenuto duro e alla fine sono in gain con la mia posizione long aperta 2 settimane fa ormai!..Dai che raggiungiamo i 19.900 entro fine settimana!!..Anche il WTI deve tornare sui 55 così può andare tutto per il verso giusto finalmente.

io l'ho chiusa ieri perchè dovevo... ed oggi nn mi aspettavo i 330...ho fatto il calcolo del mancato gain...meglio che nn ci pensi ;)
 
futures USa a 150 max odierni, nessun movimento in piu per noi e dax
 
Italia archivia 2016 con crescita vicino a 1%, debito record
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Italia archivia 2016 con crescita vicino a 1%, debito record


di Elvira Pollina e Valentina Consiglio

MILANO/ROMA (Reuters) - L'economia italiana ha archiviato il 2016 con una crescita vicina all'1%, un ritmo insufficiente a stabilizzare il debito, salito al nuovo record 132,6% del Pil, nonostante un deficit in calo a 2,4%.

In sintesi, è questo il quadro tratteggiato dalle statistiche diffuse stamane da Istat su Pil e indebitamento pubblico, valide ai fini delle regole europee.

Nel dettaglio, il Pil -- riportatosi appena al di sopra del livello assoluto registrato nel 2000 -- è cresciuto di 0,9% nel 2016 in termini grezzi, ma considerando che ci sono state due giornate lavorative in meno rispetto al 2015, i dati corretti dovrebbero certificare una crescita intorno a 1%.

Crescita che nelle attese del governo e dei principali previsori privati e istituzionali dovrebbe essere replicata quest'anno.

"E' un obiettivo che - stando anche alle indicazioni sull'attività nei primi due mesi del 2017 - è a portata di mano, e forse potrebbe risultare alla fine anche troppo conservativo, nonostante i numerosi fattori di incertezza, interna, europea e globale, soprattutto di natura politica", commenta Fedele De Novellis, economista di Ref.

Il punto però è che un simile livello di crescita non è sufficiente a stabilizzare il debito pubblico, che la Commissione europea si aspetta in nuovo aumento al 133,3% del Pil, se il deficit resterà stabile al 2,4%, come prevedono governo e Bruxelles.

Il deflatore del Pil nel 2016 si è attestato allo 0,8%. L'indicatore riflette le variazioni di prezzo e sommato al Pil reale compone il Pil nominale, cioè il denominatore utilizzato per calcolare il rapporto sul debito.

"Difficilmente accelererà quest'anno", secondo De Novellis, "perchè la risalita dell'inflazione che stiamo osservando in questi primi mesi è imputabile essenzialmente alle materie prime che l'Italia importa e non contribuisce al deflatore. Con un deficit oltre il 2% e un Pil nominale che non arriva al 2%, inevitabilmente il debito sale". Continua...
 
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