Ripesco questo vecchio 3D per aggiungere il mio caso.
Anche a mia moglie rubarono il Bancomat a fine ottobre 2017, trovandoci a Copenhagen (purtroppo insieme all'intero borsellino, con le ulteriori conseguenze negative per gli altri documenti presenti).
Dopo un pagamento di pochi cent, secondo noi utilizzato proprio per carpire il PIN informaticamente, i ladri effettuarono i prelievi consentiti dal massimale e utilizzarono la carta per ulteriori pagamenti, probabilmente fittizi (3-4 di essi furono fatti presso lo stesso "esercente" del primo... partecipe della frode?), fino a totalizzare una somma di circa 1.700 euro.
Webank ha rifiutato il rimborso, appuntandosi sul fatto che nella denuncia avevamo IPOTIZZATO che il furto fosse avvenuto nella stanza d'albergo (ma abbiamo successivamente chiarito che poteva essere avvenuto altrove), che guarda caso nella denominazione aveva la denominazione "Hostel" (catena A&O, con camere familiari normalmente chiuse e accessibili solo mediante scheda magnetica). Appuntandosi solo su questo, e non sul PIN, sostengono che saremmo stati INCAUTI e quindi con colpa grave per aver lasciato il borsellino in un "ostello", nel senso classico del termine, dove notoriamente le camere sono condivise!
Possibile che si debba ricorrere a questi mezzucci per evitare di rimborsare quanto dovuto? Neppure si sono degnati di cercare una possibile spiegazione al primo pagamento, come già scritto di pochi cent ed evidentemente fittizio...
Ovviamente ci siamo rivolti all'ABI e siamo in attesa di loro decisione ma da quanto leggo potrebbero volerci ancora diversi mesi. Speriamo bene!
P.S. Circa i tempi intercorsi tra il furto e l'utilizzo della carta, non abbiamo ipotizzato alcunché: se davvero il furto fosse avvenuto in albergo, presumibilmente sarebbero passate 3-4 ore (le pulizie vengono effettuate di mattina, l'utilizzo iniziò nel pomeriggio), altrimenti non abbiamo idea ma, ipotizzando che il furto sia comunque avvenuto di mattina, dovrebbe essere trascorso almeno quel lasso di tempo.